Harry Potter, 'Trovare un senso' di LadyPalma su EFP Fanfiction

Trovare un senso

Hermione e Draco non sono mai stati niente, non insieme, perlomeno. Draco non è più niente anche da solo ormai, ma questa è un’altra storia – e Hermione, ancora una volta, non c’entra proprio nulla.
È solo la persona che gli ha rivolto un mezzo sorriso durante il processo a suo carico, che ha testimoniato in suo favore senza nessun apparente motivo, e che adesso, a tre anni dalla guerra, gli propone una collaborazione col Ministero per riabilitare il suo nome.
Lavorare insieme.

“Ma ci hai visti, Grager? Il discorso più lungo che abbiamo mai fatto è stato riempirci di insulti”.
Lei solleva leggermente le spalle, mentre sorseggia il suo Whisky Incendiario – non gli sembrava il tipo da quella bevanda: è la prima cosa in comune che hanno.
“Eppure siamo seduti a questo tavolino da venti minuti e non ci siamo insultati neanche una volta, Draco”.

Hermione e Draco non sono proprio niente durante gli anni a Hogwarts. Occhiate sprezzanti nei corridoi, fatture e in mancanza pugni, insulti gratuiti e sempre in presenza di altri. Ma adesso chi può dire cosa sono? Faccia a faccia per la prima volta da soli, parlano civilmente e si sorridono perfino. Draco pensa lucidamente che non è poi tanto brutta e ammette che è tanto intelligente; può farlo ora che quelle barriere impossibili hanno perso ogni valore: grifondoro e serpeverde, sanguemarcio e purosangue, eroi e mangiamorte.
Non sono più opposti, è forse il caso di vedere se possono essere simili?
Ricominciare insieme.

“Penso sia… impossibile. Andiamo, Granger, io e te non abbiamo proprio senso”.
Ma lei ride leggermente – e i suoi denti da castoro sono meno terribili di quanto ricordasse.
“Non ancora, Draco. Forse solo non ancora”.

Hermione e Draco sono una linea confusa che disegna un tragitto ancora indefinito, come lo sono tutti del resto, nel nuovo mondo che è iniziato. Sembra passato un secolo da quando erano nemici, ma essersi indifferenti può essere il primo passo per essere piuttosto amici? Draco non lo sa proprio, ma quel che sa è che un’amica gli servirebbe, in mezzo a quello smarrimento che non ancora è riuscito a scrollarsi di dosso. O forse non proprio un’amica – per quello c’è già Pansy, no? C’è già Dapne, vero? Da lei si accorge, piuttosto, di volere all’improvviso qualcosa che da Pansy e Daphne non vuole, per questo azzarda un sorriso malizioso – che con lei non ha mai avuto, che non ha mai avuto ormai da tempo con nessuno – e le chiede quasi per scherzo un appuntamento perché “Magari ci scopriamo sulla stessa lunghezza d’onda alla fine, Granger”.
Uscire insieme.

“Oh, q-questo è del tutto inaspettato. La mia era una proposta esclusivamente lavorativa e poi… Non avrebbe alcun minimo senso io e te insieme, lo hai detto tu stesso, Draco”.
La vede arrossire e balbettare. Non immaginava che bastasse così poco a farle perdere quell’aria da so-tutto-io. Magari averlo saputo prima, si ritrova a pensare.
“Già. Non abbiamo senso, eppure lo hai notato che continui a chiamarmi per nome?”

NDA: Oggi l'ultima cosa che avrei pensato di scrivere – e pubblicare – è questa flash, anche perché la Dramione è per me una NOTP. Quella ricerca di senso del titolo (e di tutta la storia) è in effetti la mia sfida: può la Dramione avere un senso? Io personalmente non ce l'ho mai trovato, ma credo profondamente che tutto possa avere un suo perché se ben pensato e articolato e ogni ships dunque un suo valore. Dato che dichiaro sempre una piena libertà nel trattare qualsiasi ship (nel mio profilo si vede), mi sono chiesta stamattina se io avessi fatto abbastanza per dimostrare la mia apertura mentale. Scrivere questa cosa su di loro voleva dunque essere una prova a me stessa in questa direzione. Sono consapevole di aver scritto una scemenza, perché io una Dramione non so neanche da dove partire a scriverla, ma è il mio tentativo di trovarci un senso potenziale– un senso che personalmente vedrei nel post-guerra, quando ogni differenza estrema canonica potrebbe essere annullata.