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Autore: Arvistloe    22/01/2021    0 recensioni
Lucifer non era mai tornato da Chloe, neanche nei sogni. Sperava che il paradiso fosse pietoso con loro, avvicinandoli alla morte di lei. Il dolore di scoprire un paradiso insensibile, provocò la bestia infernale, morte con amarezza. L'ultima speranza Tinki una senza anima.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Biblioteca Vaticana.

Tinky vide Chloe, seduta che faceva le sue ricerche. Vide anche padre Kinley, incuriosito da quella donna che da giorni cercava libri sul Diavolo ed esorcismi. La senz'anima lo intercettö prima che arrivasse a Chloe, dicendogli sottovoce, visto che erano in una biblioteca
" Padre mi segua, devo darle una comunicazione da Dio"
il prete la guardò freddamente, dicendole
" Figliola non vedi che siamo in una biblioteca? Vai in chiesa"
Tinky si accigliò facendo finta di andare via, invece si guardò intorno, appoggiando il palmo della mano destra sulle spalle del prete. Le pupille del prete divennero bianche e la seguì. Poco dopo in un vicolo di Roma si propagò un'intensa luce. Qualche ora dopo padre Kinley prendeva il primo aereo per l'Himalaya volendo diventare monaco eremita.

Tinky tornò nella biblioteca vestita da suora. Chloe era dove l'aveva lasciata, guardando terrorizzata libri su libri che trattavano del diavolo. Sobbalzò al tocco della mano di Tinky sulla spalla destra. Tinky le sorrise, dicendo sottovoce
" Mia cara cosa ti turba? Vedo molti libri sull'inferno. Io mia cara sono una esorcista riconosciuta …"
Le porse un falso biglietto da visita
"... A qualunque ora chiama, io accorrerò", Chloe annuì di si.

Quattro giorni dopo Chloe telefonò a Tinky quasi all'alba, decidendo un incontro qualche ora dopo in una chiesa vicino all'albergo dove pernottava a Roma la detective.

Nella chiesa.

La senz'anima ascoltò con interesse Chloe raccontarle tutta la sua vita, finendo con la sua fuga da Los Angeles appena scoprì che Lucifer era veramente il diavolo
" ...io non so cosa fare. Tutte queste cose angeliche sono per me qualcosa di sconosciute, perché in cuor mio credevo non esistesse nulla oltre il presente, l'oggi. Ora scoprire che queste cose esistono mi fa paura. Cosa devo fare? Io devo, anche voglio proteggere mia figlia dal male del mondo. Mi aiuti la prego"
Tinky scrutò negli occhi di Chloe il terrore. Le disse con tono pacato
" Chloe l'unico modo per proteggere i figli dal male del mondo sarebbe non farli. Prima o poi si ritroveranno con i propri problemi. Non puoi essere sicura che tua figlia da adulta non abbia a che fare con il divino. Eppoi mi hai detto che Trixie crede da sempre a questo Lucifer, non si spaventa ma anzi le manca"
Chloe si asciugò lacrime sulle guance, dicendo stancamente a Tinky
"Proprio così, il suo amico. Poi ce anche Maze, la demone guerriera. Posso dire che grazie a Lucifer, mia figlia ha trovato un migliore rapporto con suo padre, il mio ex marito…"
Chloe si fermò spalancando gli occhi
"...ma forse mirano a ingannarci, così da mandarci all'inferno?"
Tinky sorrise, spiegando a quella umana così confusa
" Ognuno alla morte viene giudicato per il bene o il male fatto. Nessuno può rubarti l'anima, quella resta a te per sempre. Veniamo a questo re degli inferi, chi sa quanto male ti avrà fatto, ferita, trattata male "
Chloe cercò qualche episodio sulla cattiveria di Lucifer nella sua memoria, ma nulla era così da re dell'inferno, piuttosto delle volte credeva fosse un essere giunto da un mondo fatato o un abile mago. Con soddisfazione Tinky notò un piccolo sorriso comparire sul viso di Chloe, comprendendo che i ricordi belli erano molti più dei brutti. Con cautela per non perdere la calma ritrovata in Chloe, le disse
"Mettiamo da parte per un attimo gli argomenti tra cielo e terra, tra paradiso e inferno. Mi hai detto che sei rimasta scioccata nel vedere il suo viso bruciato, ma nulla d'infernale, come corna o altre cose del genere. Quindi ti faccio questa domanda, se per un incidente o altro motivo si fosse bruciato la faccia, tu saresti rimasta ugualmente così scioccata? "
Chloe fissò intensamente il crocifisso sull'altare quasi sussurrando
" Vuoi dire che sono una persona cattiva?"
Guardando Tinky con gli occhi lucidi. La falsa suora le sorrise
" Tu sei solo molto dura con te stessa. Perché non pensi che forse questo incontro con Lucifer può essere una possibilità di farti una vita, di sentirti finalmente non solo madre e poliziotta, ma anche una persona normale? Chloe io conosco sul serio il vero male, i demoni peggiori. Tu possiamo dire hai solo conosciuto il direttore del carcere chiamato Lucifer. Non arrovellarti con idee fin troppo antiche di fronte al presente. Torna a casa, non ce pericolo"
Per poi uscire dalla chiesa, vedendo mezz'ora dopo Chloe sorridente andare via anche lei. Quella notte doveva passare alla parte successiva del suo piano.

Quella stessa notte, hotel dove pernottavano Chloe e Trixie.

Tinky gettò una polverina su Trixie per non farla svegliare, un regalo del padre acquisito Sandman. Con calma si diresse da Chloe, stendendosi sul letto davanti a lei, mettendole le mani sulla testa, appoggiando la fronte alla sua. Le disse
"Sei tornata a Los Angeles. Io sono con te, mi chiamo Cindy, il capo di una seta di esorcisti. Tu torni al lavoro con Lucifer, preparando un piano per imprigionarlo"

Chloe si svegliò seduta nella centrale, alla sua sedia, alla sua scrivania. Accanto a lei, seduta nella sedia solita di Lucifer, Tinky con un altro aspetto. Disse a Chloe che si stropicciò gli occhi
"Chloe devi riprenderti dal jet lag. Ci servi molto sveglia stanotte per intrappolarlo"
Chloe tremò. Vide Lucifer entrare nella centrale, andando subito per prepararle il caffè. Il cuore di Chloe si intenerì, ma la celata Tinky le disse
"Non credergli. Può essere molto subdolo"
Chloe sussultò, chiedendo a Tinky in un sussurro
"Ma se forse lo conoscessi…"
Guardò Lucifer che versava del caffè in due tazze, nella zona ristoro della centrale
"...potresti fare ulteriori indagini. Potresti sorprenderti"
Tinky scosse la testa
"Non ci provare. Deve essere eliminato. Così il male nel mondo svanirà"
La voce di Lucifer le fermò da ulteriori parole, dicendo alla detective
"Detective il caffè, oltre…"
Prese dalla tasca destra della giacca blu scura un sacchetto bianco di carta, appoggiandolo vicino alla tazza della detective
"...Un dolcetto per un po' di dolcezza mattutina…"
Lucifer la guardò, dicendo alla detective
"...la signorina chi sarebbe?"
Tinky celata gli disse alzandosi in piedi stringendogli la mano
"Sono Cindy un architetto d'interni. Spero proprio che possiate aiutarmi. Come spiegato a Chloe, al settimo piano di un condominio di lusso, dove cerco di realizzare il mio appartamento personale, molte notti spariscono oggetti. Spero tanto che Chloe scopra qualcosa"
Lucifer sorrise raggiante
"Solo la detective? Ci sarò anche io. Siamo partner"
Chloe si sentì una persona orribile pensando che Lucifer voleva venire a una trappola per lui. Cercando di fargli cambiare idea, la detective gli disse
"Ma Lucifer, si tratterà di aspettare forse ore"
Lucifer bevete dalla sua tazza, dicendo con tono serio, rivolto a Cindy e Chloe
"Sono disponibile. Detective io non ti lascio sola"
Tinky disse a Chloe
"Detective sono ancora più contenta"
Dirigendosi fuori dalla centrale, vedendo Chloe in battaglia silenziosa con sé stessa. Fuori dalla centrale, Tinky schioccò le dita.

Chloe si trovò nella penombra dell'appartamento, nascosta con Lucifer dietro delle grandi scatole di cartone. La zona era illuminata solo da alcuni piccoli faretti. Seduti sul pavimento, Lucifer le disse sottovoce sentendo dei rumori
"Detective tu aspetta qui"
Chloe voleva dirgli di non andare. Voltato appena l'angolo, Trixie con una altra donna colpirono alla testa Lucifer con due tubi di ferro, facendolo svenire. Tinky fece scivolare il cellulare di Lucifer vicino Chloe, dicendole
"Resta qui, noi faremo l'esorcismo dall'altra parte. Non serve che tu sia li"
Chloe raccolse le gambe al petto, mentre vedeva Lucifer trascinato via.

Qualche momento dopo.

Chloe pianse in silenzio, mentre sentiva le persone dall'altra parte delle scatole di cartone parlare, muovere oggetti. La colpirono al cuore alcune frasi

"Presto porta dentro la x di legno magico. Lo dobbiamo inchiodare prima che si svegli"

"Taglia i vestiti, inutile toglierli"

"Porta il braciere più vicino. Tu metti i marchi di ferro dentro"

Fu quando sentì battere dei martelli, Lucifer urlare e uno degli altri dire
"Mettigli un bavaglio"
Tinky dire
"No, lascialo urlare. Non ce nessuno nel condominio"
Chloe si tappò le orecchie, accorgendosi del cellulare dl Lucifet sul pavimento accanto a lei. Lesse il testo di un messaggio

"Le confermo per la serata di lei con la sua amata Chloe, le seguenti cose ed eventi:
1)vestito rosso da gran dama per la signora, con collana, orecchini e bracciale da gran serata.
2)Arriverete alla spiaggia del vostro primo bacio in limousine.
3)Dalla spiaggia, trasvolo su elicottero deluxe.
4)Arrivo sul tetto del teatro dove assisterete al barbiere di Siviglia, nel palchetto imperiale.
5)Alla fine dello spettacolo, cena all'hotel Royal, cinque stelle e mezzo.
Come da lei richiesto, prenotazione di due suite comunicanti. Per il giorno dopo, spa completa"

Chloe si morse la mano destra, mettendola sulla bocca, per non urlare accorgendosi del male che aveva fatto. Credete di morire, sentendo Lucifer dire agli altri con un ringhio
"Vi giuro che se avete fatto del male a Chloe, maledirete di essere al mondo"
Quelli risero e Tinky gli disse
"Ma se grazie a lei sei in trappola"
Chloe sentì un no detto da Lucifer, diventare da un piccolo sussurro un grido, dicendo
"Non ti credo! Lei mi accetta per come sono. Siete dei bugiardi"
Tinky ridacchiò dicendogli, percependo la disperazione di Chloe
"Tu riconosci i bugiardi. Cosa percepisci da me"
Chloe sbirciò da dietro gli scatoloni di carta. Lucifer era nudo, inchiodato a una x di legno chiaro. Guardava Tinky con gli occhi sgranati, balbettando con gli occhi lucidi
"Non dico bugie...lei...Chloe mi vuole vedere morto...perché? Perché tutti quelli che amo mi tradiscono sempre!, la credevo diversa. Avevo percepito qualcosa di strano, ma speravo di sbagliare…"
Abbassò la testa, dicendo con la voce rotta
"...fatte quello che dovete"
Chloe uscì da dietro le scatole di cartone puntando la pistola agli esorcisti, dicendo
"Liberatelo, subito"
Lucifer aveva sempre lo sguardo basso, neanche un suono mentre lo schiodavano. Tinky sapeva che era il momento. Il Lucifer dell'incubo di Chloe afferrò un coltello nel braciere, spingendolo nel petto. Chloe lasciò la pistola correndo dal suo partner, dicendo disperata in ginocchio accanto a quel corpo morto
"Cosa ho fatto, Lucifer amore mio cosa ho fatto...Lucifer"
Urlando disperata il nome del suo unico amore, baciandogli più volte le labbra, urlando
"Come vorrei tornare indietro, Lucifer darei tutto, solo per una altra possibilità"
Tinky compresse che poteva bastare.

Chloe si svegliò scossa da Trixie che le diceva
"Mamma! Mamma! Svegliati! Si tratta solo di un incubo!"
Chloe spalancò gli.occhi guardandosi intorno. Si alzò dal letto guardando la figlia che era sul letto in ginocchio. Guardò la camera, affacciandosi al balcone, dove Tinky era nascosta. Chloe domandò alla figlia, asciugandosi gli occhi pieni di lacrime
"Siamo ancora a Roma?"
Trixie annuì di si, un po' preoccupata. Chloe era entusiasta. Voleva telefonare a Lucifer, sapere se stava bene, per dirgli dov'erano. Con mani tremante cercò il cellulare nella borsa. Solo che era troppo ansiosa, sedendosi sul bordo del letto dicendo alla figlia
"Trixie, ce il numero di Lucifer che era annullato. Ti prego attivalo. A Los Angeles dev'essere notte. Vedi se sta bene"
Felice di poter comunicare con il suo amico, Trixie eseguì.

Lucifer era seduto al bancone del Lux. Come quasi ogni notte, aveva iniziato il suo spettacolo con la canzone creed, per poi passare a delle canzoni più divertenti. Maze gli passò un bicchiere pieno di whisky. Grazie alla vibrazione si accorse che il cellulare suonava. Vedendo il nome di Chloe, Lucifer corse verso il retro del Lux, finendo nel suo ufficio. Rispose con il cuore in gola. Fu sorpreso di sentire Trixie che gli domandò
"Lucifer stai bene?"
Quella notizia lo stupì, dicendo alla bambina
"Si prole, sto bene. Perché questa telefonata? Tua madre dov'è?"
Trixie gli rispose
"Deve aver fatto un brutto sogno…"
Rivolta alla madre
"...Mamma sta bene. Vuoi parlare con lui?"
Lucifer sentì la voce di Chloe dire
"Si, si"
La sentì respirare profondamente, dicendogli con voce rotta dal pianto
"Stai bene? Non mentirmi"
Lucifer sorrise emozionato non pensando mai che gli sarebbe più importato, dicendogli
"Detective...Chloe mi sento bene, ma mi manchi. Mi manca anche Trixie. Capisco che la mia parte bruciata possa..."
Chloe quasi urlò
"Io ti accetto come sei. Non mi fa paura o altro la tua parte bruciata, neanche le tue ali che voglio vedere. Lucifer io ti amo. Non mi importa se tu non provi le stesse cose. Voglio dirtelo che ti amo, accetto tutto di te. Tu non sei il male, punisci il male"
Lucifer finì per sedersi sul pavimento esterrefatto, dicendo a Chloe con il cuore che gli stava per saltargli fuori dal petto
"Chloe ti prego non mentirmi, potrei morire"
Chloe strinse gli occhi ricordando l'incubo, piagnucolando
"Non ti mento. Io ti amo"
Lucifer le balbettò, emozionato come mai nella sua vita
"Anch'io ti amo. Chloe io ti amo. Non l'ho mai detto a nessun altro…"
Alzandosi dal pavimento
'...dove sei? Voglio raggiungerti. Vuoi che lo faccio?"
Una contenta Tinky vide Chloe dire a Lucifer dov'erano.

Poche ore dopo. Roma

Chloe e Trixie erano in attesa nella sala vip di un aeroporto per jet ed elicotteri privato. La detective camminava nervosamente. Lucifer le aveva detto che stava per arrivare con un suo jet privato.

Appena Chloe sentì annunciare il nome del jet di Lucifer in atterraggio, si avvicinò alla parete di vetro dal quale si vedeva la pista di atterraggio. Sorrise felice, vedendo Lucifer correre fuori dal jet, entrando nell'edificio dove erano. Quando vide aprire la porta, comparendo Lucifer, Chloe gli corse incontro abbracciandolo e baciandolo con passione. Staccarono le labbra solo per respirare, ridacchiando felici. Il re dell'inferno domandò alla sua amata
"Trixie dov'è?"
Chloe si commosse per quella domanda, indicando con la mano la bambina in piedi che li guardava raggiante. Il re dell'inferno voleva dire qualcosa a quella piccola umana che scuoteva in lui sentimenti paterni, qualcosa anche per farla sorridere, ma riuscì solo nel dire
"Prole…"
Non trattenendo una lacrima dall'occhio destro. Quel momento scosse Trixie che urlò
"Lucifer!"
Correndo con le braccia aperte verso il suo amico, il patrigno che sperava. Lucifer la prese in braccio, dicendole con le braccia intorno al collo della bambina
"Padre mio quanto mi sei mancata…"
Guardando Chloe
"...andiamo a casa"
Uscendo insieme dalla sala vip.

Tinky guardò nella pista di atterraggio, Lucifer mettere giù Trixie per far correre la bambina verso Maze. Facendo sorridere la senz'anima, Lucifer prese in braccio Chloe stile sposa, portandola così nel jet che ripartì.

Tinky era felice che il suo piano stesse procedendo. Per l'ultima parte del suo piano doveva aspettare qualche mese, esattamente nove.

Dieci mesi dopo. Hotel a cinque stelle Excelsior, New York. Suite presidenziale.

Un cameriere bussò alla porta più volte. Una scompigliata Tinky, mezza nuda apri la porta, dicendo al cameriere
"Cosa? Che vuoi?"
Il cameriere le disse
"Come da vostri ordini, le ricordiamo che sono esattamente dieci mesi che ci onorate della vostra presenza"
Tinky si passò una mano sulla faccia ridacchiando. Dieci mesi prima aveva sbancato la roulette il casinò dell'hotel, sempre usando la magia, assicurandosi un anno di permanenza gratis nella migliore suite. Non dimenticando il suo compito da cupido, aveva lasciato detto di avvertirla dieci mesi dopo, mentre nella suite si susseguivano festini su festini. Cercando di svegliarsi, Tinky chiuse la vestaglia nera di seta che indossava. Dicendo al cameriere mentre si avviava nel corridoio scalza
"Sveglia tu quelli dentro. Digli che le feste sono finite"
Il cameriere sbirciò dentro, trovando un mare di persone che dormivano dovunque.

Qualche ora dopo. Los Angeles. Zona spiaggia.

Dopo una sbornia, Tinky capì che era meglio aspettare a usare lo spostamento tra i luoghi, finendo per rimettere dietro una siepe. Ripresosi, vide dove Lucifer, Chloe e Trixie abitavano. Era una grande villa con vista sul mare, più una spiaggia privata. Spiaggia privata dove Tinky vide l'ex marito di Chloe, Dan, con altri surfisti.

La senza anima fu felice di sapere che tre mesi prima si erano sposati. Nascosta tra i rami di un albero sul marciapiede di fronte la villa, vide Lucifer uscire dalla villa, seguito da Chloe, cui disse, mentre apriva lo sportello di una corvette con tettuccio
"Dovremmo limitare l'ingresso di detective stronzo sulla spiaggia"
Chloe sorrise, baciandolo sulla guancia, dicendogli
"Non fare il finto cattivo. Tu adori che i nostri amici e parenti usano la spiaggia"
Lucifer sorrise, guardando verso la porta della villa, dicendo ad alta voce
"Trixie su sbrigati. Dopo la tua scuola, dobbiamo andare alla centrale di polizia"
Svelta, Trixie uscì dalla porta con uno zaino sulle spalle, dicendo
"Sono qui papà Lucifer. Eccomi"
Salendo sull'auto. Sull'albero, Tinky era felicissima che la sua coppia preferita, avesse una relazione così stabile. Era pronta per la fase finale del suo piano.

Qualche ora dopo.

Tinky apparve nello studio medico di Linda, dove c'era una culla. La senz'anima sussurrò al neonato, figlio di Linda e Amenadiel
"Devi aiutarmi, per rendere ancora più felice tuo zio Lucifer. Abbi pazienza"

Linda tornò nel suo studio, trovando Tinky che teneva in braccio suo figlio, dicendole con un viso diverso dal suo
"Ascolta bene, avrai tuo figlio. Devi solo far venire Lucifer in un luogo che ti dirò, dicendogli che dovrà sottomettersi a me"

Qualche momento dopo. Il retro della palestra di un'università di Los Angeles.

Tinky cullava il neonato, dicendogli
"Nella palestra qui di fianco, Trixie la tua cugina preferita, sta vincendo un torneo di scacchi. Vincerà una bella coppa d'oro luccicante"
Il neonato si bloccò, capendo Tinto che Amenadiel aveva bloccato il tempo. La senz'anima modificò il suo aspetto, per apparire come un folletto delle caverne. Vide apparire Amenadiel. L'angelo portava in braccio stile sposa Maze. Accanto Lucifer, sempre con stile sposa, portava in braccio Chloe che dal matrimonio non era più influenzata dalla magia angelica o demoniaca.

Lucifer gridò alla celata Tinky
"Orrido essere, come osi chiedere che io mi sottometta a te!"
Tinky si sarebbe offesa per la parola orrido, ma doveva ammettere che un folletto delle caverne era proprio brutto. Disse a Lucifer con voce roca
"Devi farlo. Sia per questo neonato che per la tua figlia acquisita, nella palestra qui affianco"
Chloe mise la mano sulla pistola, pronta a tutto. Il re dell'inferno guardò la parete dietro il folletto, dicendo
"Va bene. Prima libera mio nipote"
Il folletto gli gettò vicino sul pavimento due polsiere nere da palestra, dicendogli
"Indossali. Dopo tuo fratello avrà il figlio e la tua figlia acquisita non subirà nulla"

Dopo aver baciato Chloe, dicendole
"Qualunque cosa succeda, ricorda che ti amo. Fai sapere a Trixie che sono orgoglioso di lei, che ritengo una figlia più se fosse sangue del mio sangue"
Tinky cercò di non piangere. Il re dell'inferno prese dal pavimento le polsiere. Lui le conosceva, avendo una palestra al piano inferiore dell'attico. Erano due polsiere con gancio di metallo nel palmo della mano per sollevamento peso. Queste polsiere, appena indossate si unirono, obbligandolo con i polsi uniti Lucifer. Amenadiel riattivò il tempo, permettendo al folletto di dargli il figlio, mentre Lucifer si inginocchiò, sentendo un dolore terribile ai polsi. La celata Tinky gli disse, mentre gli legava al collo una corda
"Il dolore diminuirà se farai tutto quello che ti ordino"
La senz'anima percepì che Trixie aveva vinto il torneo di scacchi, con in mano il trofeo d'oro. Mentre Trixie usciva dalla palestra, Tinky con la magia, aprì una porta facendole sentire lei che urlava
"Re dell'inferno sei mio"
Trixie entrò.

Il cuore di Chloe perse un battito vedendo Trixie entrare. La detective bloccò la figlia appena in tempo, volendo correre dal padre acquisito che vedeva in ginocchio di fronte al folletto. Subito Tinky fece finta di essere incantata dalla coppa d'oro che Trixie aveva in mano. Vedendolo, Amenadiel disse a Chloe
"Se Trixie dona la coppa al folletto in cambio di Lucifer, appena libero mio fratello può ucciderlo"
Maze scosse la testa
"Ce un problema. I folletti aumentano l'avidità dei bambini. Senza volerlo Trixie può non volerlo"

Celata come folletto, Tinky disse a Trixie
"Donami la coppa d'oro. Io ti regalo lui…"
Indicando Lucifer inginocchio
"...bimba bella cosa ne pensi?"
Lucifer, nonostante il dolore, disse con rabbia al folletto
"Maledetto! Sai che non vorrà, per la tua malsana influenza"
Con sorpresa di Lucifer, la figlia acquisita allungò la coppa verso il folletto, dicendogli
"Libera mio padre Lucifer. Puoi tenerla"
Chloe indicò ad Amenadiel e Maze la scena. Tinky che sapeva come sarebbe andata a finire, lasciò il suo clone vicino a Lucifer, nascondendosi dietro delle travi usate per costruire un palco. Vide il suo clone abbracciare felice la coppa, rimpicciolendola per metterla in tasca. Vide anche Trixie che liberava Lucifer dalle polsiere, abbracciata dal padre acquisito commosso. Nello stesso momento Lucifer afferrò per il collo il folletto, facendolo scomparire in una fiammata. Vedere in ultimo andare via tutti, ancora più uniti sentimentalmente, pagò Tinky di ogni fatica. Stava per andare anche lei via, quando comparve accanto a lei Dio. Lei era sicura di qualche punizione. Invece Dio, circondato da una luce divina, indicò alla sua destra, comparendo Sandman che aveva tra le mani due piccole sfere dorate che lanciò in aria, divenendo lucenti scomparendo. La senz'anima era esterrefatta, perché quelle erano le anime dei suoi genitori, che andavano in paradiso. Sandman le disse
"Dio premia la tua costanza nel rendere felice suo figlio Lucifer. Figlia sono anch'io orgoglioso di te"
Tinky stava per dire qualcosa, ma Dio la anticipò
"Vuoi tornare in paradiso come assistente di San Valentino? Il santo a così tante richieste dai cuori innamorati che si cercano da non soddisfare tutti. Non serve neanche che ti dono una anima"
Tinky si toccò il petto, un po' spaventata, dicendo in un sussurro
"Io cosa? Ma non mi sento diversa"
Dio sorrise a Sandman, spiegando a Tinky avvicinandosi a lei
"Il tuo altruismo verso mio figlio e la sua amata, può dirsi il piccolo seme che ha fatto germogliare la tua anima"
Prese le mani di Tinky, dicendole mentre due grandi ali uscirono dalla schiena di Tinky
"Benvenuta Tinky, angelo dell'amore"
Qualche anno dopo.

Tinky seguì due innamorati nel Lux. Con soddisfazione vide Lucifer al pianoforte che suonava, guardando speso verso Chloe, seduta in un divano, mandandogli baci con la mano. In quel momento si accorse che il lui dei due innamorati fissava una cameriera. Tinky decise di punirlo, gettandogli addosso il drink, facendo interessare la lei al dj del locale. La senz'anima, mentre Chloe si sedette al pianoforte accanto a Lucifer baciandolo, Tinky disse guardando quella innamorato molto propenso al tradimento
"Sono riuscita nel far sposare il diavolo, tu sarai una passeggiata, diventando un fidanzato fedelissimo"

FINE
   
 
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