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Autore: acquario88    23/01/2021    0 recensioni
Brienne si era trasferita a ottobre a King's Landing. Lei ragazza nata e cresciuta in una piccola isola lontana dal mondo ora si trovava nella grande città, ma non aveva paura, almeno non di questo.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brienne di Tarth, Jaime Lannister
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Brienne si era trasferita a ottobre a King's Landing. Lei ragazza nata e cresciuta in una piccola isola lontana dal mondo ora si trovava nella grande città, ma non aveva paura, almeno non di questo. Era riuscita a trovare lavoro in una casa editrice importante La Lannister. All'interno si occupavano di ogni genere di letteratura, ma lei adorava il genere storico ed era per quello che era stata scelta. Brie era l'orgoglio del papà Selwyn, del fratello Galladon e delle sue sorelline Arianne e Alysanne. Dopo la morte della madre non era stata semplice per nessuno di loro, specialmente per lei. Suo padre e poi suo fratello avevano dovuto impegnarsi ancora di più all'hotel storico di Tarth, che apparteneva a loro, e avevano poco tempo per la famiglia in generale. Brienne per forza di cose aveva dovuto fare da "mamma" anche alle sorelline, che riempivano la sua quotidianità insieme allo studio. La cosa importante è che nonostante tutto si amavano moltissimo come famiglia e questo l'aiutò in parte a superare le prese in giro per il suo aspetto a scuola. Quei comportamenti però segnarono un solco in lei, soprattutto a livello sentimentale. Al liceo aveva frequentato un ragazzo che poi si dimostrò invece come gli altri, interessato solo a uscire con " Brienne la Bella", come la chiamavano i bulli, per sfizio o per curiosità. Fortunatamente a livello di amicizia ebbe più successo lasciata Tarth. All' università a Duskendale conobbe Margery e diventarono subito amiche. Lo stesso con il fratello Loras e il suo ragazzo Renly, per cui lei si prese una cotta ma non lo disse mai a nessuno. Poi conobbe anche Sansa, suo cugino Jon ed Ellaria. Brienne quindi era riuscita ad avere una sua specie di "famiglia" che le voleva bene e la proteggeva. Grazie alla famiglia di Marge riuscì ad ottenere un colloquio proprio alla casa editrice considerata un must per i suoi studi e dato che cercavano nuovi elementi venne presa, subito dopo essersi laureata. Erano quattro mesi ormai che Brienne lavorava li. Adorava il suo impiego anche se si trattava soprattutto di aiutare la responsabile a cui era stata assegnata. Una responsabile molto particolare perché era Joanna la moglie di Tywin, il proprietario. Le due instaurarono subito un rapporto professionale molto forte e mano a mano che passavano i mesi, Brie si trovava sempre più a suo agio con lei. Joanna di parte adorava questa ragazza così riservata ma che dimostrava avere un senso speciale per scovare quegli scritti che avrebbero avuto mercato. Inoltre dopo aver parlato un po' anche della vita della ragazza, sentì come la voglia di proteggerla da un mondo che era già stato cattivo e soprattutto ingiusto. Sembrava tutto perfetto per Brie, finché non entrò in scena la cosa, per meglio dire la persona, che aveva deciso di complicarle la vita: Jaime. Lui era figlio di Joanna e di Tywin. Un uomo che aveva circa una decina di anni in più di lei e che lavorava come dottore presso l'ospedale della città. Questo aveva indispettito il padre che lo avrebbe preferito in una clinica privata perfetta per l'importanza del nome della famiglia. Jaime aveva inoltre un fratello Tyrion che lavorava con loro e con cui Brienne aveva fatto amicizia. Inizialmente Jaime le chiedeva in modo educato ma senza particolare interesse dove fosse la madre con cui si intratteneva almeno un'ora se non era impegnata. A Brienne quella complicità madre-figlio piaceva, ma faceva tanta tristezza perché le mancava il rapporto che lei aveva avuto con la sua. A volte la sua fidanzata Cersei, una donna ricca di famiglia che non aveva bisogno di lavorare, lo accompagnava. Una bellissima coppia, tutti e due alti, biondi, con gli occhi chiari, la perfezione, anche se lui aveva già qualche punta di grigio che si intravedeva nella barba e nei capelli. In realtà notò che la madre era più sbrigativa quelle volte, quasi non riuscisse ad essere a suo agio con Cersei. Jaime lo percepiva e questo rendeva la conversazione difficile e veloce. A Brie questo tutto non avrebbe dovuto interessare, senonché quel giorno alzò gli occhi e per un attimo incontrò lo sguardo di lui. Lei lo abbassò subito, imbarazzata, ma quello scambio impercettibile l'aveva stranita e non sapeva ancora il perché. Due giorni dopo Jaime si ripresentò ma Brienne gli riferì che la madre era impegnata e doveva aspettare. Allora si siese e cominciò senza nessuna remora a tempestarla di domande, su di lei, sulla sua vita e anche su cosa faceva nel lavoro. Brie all'inizio sembrava sorpresa, ma poi con il passare del tempo si abituò al suo modo di fare e alle sue domande infinite che le facevano alzare gli occhi a volte. Le trovò anche un soprannome, Luce perché secondo lui i suoi occhi brillavano in quel blu che era il loro colore. Così cominciò ad anticipare sempre più le visite a sua madre, solo per intrattenersi un pochino con lei. Era un gran chiacchierone ma riusciva a strapparle un sorriso anche nelle giornate difficili. Brie riusciva a parlare di tutto con lui. Dagli aspetti brutti della sua vita, il bullismo e la morte della madre a quelli belli come la famiglia o gli amici. Lui amava parlare del suo lavoro, del fratello, meno della sua vita sentimentale e della sua ragazza. Jaime infatti cambiava completamente durante le visite con Cersei. Si dimostrava più distaccato e formale, quasi infastidito. Brienne all'inizio non ci fece molto caso anche se ci rimaneva un po' male, ma poi cominciò a capire. Per lui era solo la collega della madre con cui parlare ogni tanto e niente più. Non erano amici nel senso stretto della parola e niente meno altro, quindi si abituò a questo comportamento anche se la sera nella solitudine del suo letto, ci pensava e non poteva fare a meno di starci male. Soprattutto perché la volta successiva a questi incontri, lui sembrava più attento quasi facesse ammenda della volta precedente e questo non faceva bene a Brienne. Per la sua testa era l'amico con cui parlare e ridere di ogni cosa, per il suo cuore una persona da evitare, perché quella vicinanza e quella complicità erano pericolose e Brie doveva proteggersi da false aspettative e dal dolore anche se sapeva che uomo come lui non avrebbe mai provato qualcosa per " Brienne La Bella". Chiese allora a Joanna di lavorare di più con gli altri dell'ufficio. All'inizio Joanna non capì ma poì ma poi si ricordò di quella volta che vide loro due parlare. Brienne dimostrava ammirazione,divertimento ma anche qualcosa che la ragazza voleva nascondere, come per proteggersi, verso il figlio. Lo notò dagli occhi o dal piccolo rossore sulle guance quando la chiamava con il nomignolo che le aveva dato. La vita aveva insegnato alla ragazza che non avrebbe mai potuto avere quello che voleva, lei stessa lo disse a Joanna in una chiacchierata, e doveva preservarsi. Quella volta capì il perché di quelle parole. Jaime quando non vide più Brienne chiese alla madre cosa fosse successo. Lei gli rispose che era stata assegnata ad un altro lavoro. Vide negli occhi del figlio un ombra di delusione che cercò di scacciare immediatamente riprendendo a parlare, ma lo conosceva troppo bene, ci era rimasto male. Perché anche in Jaime Joanna aveva scorso qualcosa, da cui lui cercava di scappare più velocemente di Brienne. Lei intanto aveva trovato la sua dimensione anche con gli altri e cercava di non pensare a Jaime quando lo vedeva entrare dalla madre. Brie cercava quando era sicura che lui fosse concentrato sulla madre, soltanto per pochi secondi quegli occhi color smeraldo che ancora ogni tanto le facevano scendere qualche lacrima la notte, soltanto per riprovare quella sensazione che le aveva scaldato il cuore durante i loro incontri. La sua vita non era male. Aveva una famiglia meravigliosa, amici che le volevano bene ma in questo caso doveva proteggersi come nel caso di Renly. Solo che stava facendo ancora più male e faceva fatica a passare ma lei come sempre era determinata ad andare avanti.
   
 
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