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Autore: runami_ lu99    23/01/2021    2 recensioni
STORIA AD OC (ISCRIZIONI CHIUSE)
Fiore è nel caos da 500 anni, un perfido sovrano con un oscuro segreto mantiene il controllo su di esso con la violenza e la sottomissione, ma un gruppo di maghi riuniti dal destino riuscirà a riportare il regno alla bellezza di un tempo?
[Dal prologo]
"Se tu che stai leggendo queste righe, credi che il bene trionfi sempre sul male, ti conviene cambiare storia, perché questa non è una favola e quindi non esiste un lieto fine"
[Dal 34° capitolo]
"Il fischio dell'arma che fendeva l'aria vibrò nelle orecchie di 78 facendogli venire i brividi, e per un attimo quel sibilo gli sembrò come parole sussurrate provenienti da un'oscura creatura che di terreno non aveva nulla. Il medico abbassò lo sguardo soffermandosi sulla lama e, come a volersi beffare di lui, questa emise un tenue e lontano bagliore rossastro al di sotto dello strato di bende, proprio un attimo prima che il corpo del nemico venisse nettamente tranciato a metà."
[Dal 35° capitolo]
"I colori caldi del tramonto che prima brillavano in tutta fierezza, parvero spegnersi di colpo quando vennero in contrasto con le sue iridi gelide come il ghiaccio."
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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DICIANNOVESIMO CAPITOLO: 
SAGA DEL PAESE DI ORCHIDEA: CONCLUSIONI PARTE 1






Forge sferzò la lama in aria, Milah la schivò indietreggiando poi scattò nuovamente in avanti con la sua spada di ghiaccio, le due armi bianche si incrociarono emettendo un forte clangore e alcune scintille esplosero al contatto tra esse, lentamente la spada di Forge cominciò a diventare rossa incandescente e cominciò ad emettere un leggero fumo bianco.
-Per quante volte tu ci possa provare è inutile, la mia spada scioglie il tuo ghiaccio, non lo hai ancora capito?- chiese Forge ed entrambi si allontanarono con uno spintone, Milah si tenne per un attimo la ferita al fianco e al pettò, aveva il respiro affannato e alcune gocce di sudore le imperlavano la fronte: aveva capito benissimo, ma stava cercando di guadagnare tempo per pensare a come sconfiggerlo. Vide Forge ripartire all'attacco e lei fece lo stesso, le lame si scontrarono più e più volte, Milah tentò un fendente verso l'alto, ma il nemico lo schivò ruotando tu se stesso e tentò in seguito di colpirla al fianco, i riflessi della ragazza furono veloci e riuscì a parare l'attacco posizionando l'arma alle sue spalle, lo respinse per l'ennesima volta riportando la spada di fronte a se con la punta rivolta verso di lui, tentò un affondo allungando il braccio, Forge la intercettò e con un movimento rotatorio le sfilò la lama dalle mani gettandola lontano, Milah sbarrò gli occhi quando il nemico ripartì all'attacco cercando di infliggerle una nuova ferita, rapida schivò i fendenti e non appena trovò un buco nella sua guardia rotolò a terra e lo sorpassò riuscendo ad impossessarsi nuovamente della sua spada. Lei avvertì una presenza alle sue spalle, si voltò giusto in tempo per pararsi con il piatto della lama da un altro suo fendente, Forge spinse con tutte le sue forze la sua arma contro quella della Dragon Slayer che per fare più pressione stava usando entrambe la mani, lei era inginocchiata a terra quindi se non fosse riuscita a liberarsi da quella situazione l'avrebbe molto probabilmente colpita, infatti dopo pochi secondi la spada incandescente di Forge sciolse quella di Milah e lei venne colpita alla spalla, un urlo di dolore si levò al cielo per l'ennesima volta. La ragazza strinse i denti cercando di trattenersi, mentre Forge rideva di gusto girando e rigirando la lama incandescente nella ferita. Poco dopo estrasse la spada e la rinfoderò, poi si chinò prendendo la ragazza per il collo per poi sollevarla da terra, Milah non riuscì più a respirare, cercò di liberarsi dalla sua presa più e più volte senza successo, poi cominciò ad avere improvvisamente freddo, sbarrò gli occhi incredula: lei era una Dragon Slayer del ghiaccio, non provava mai freddo.
-Cosa mi stai facendo?- gli chiese con quel poco di aria che le rimaneva.
-Ti ho già spiegato che posso aumentare il calore interno di tutto ciò che tocco, anche degli esseri umani, in questo momento il tuo corpo è ad una temperatura di quarantadue gradi, e posso aumentare, ma questo vorrà dire che arriverai ad uno stato confusionale, comincerai a non vedere più niente, i tuoi vasi sanguigni si dilateranno talmente tanto da non far funzionare più i tuoi organi interni e in meno di cinque secondi moriresti di ipertermia- spiegò, infatti subito dopo, l'unico colore che lei vide fu il nero e nient'altro, strinse i denti, le sue labbra virarono al blu così come la sua pelle.
-Incredibile, sono a quarantotto gradi e sei ancora viva- si complimentò Forge ridendo, Milah lo guardò con occhi ormai ciechi, respirò a fatica accennando un sorriso, dal suo corpo fuoriuscirono decine di stalattiti di ghiaccio che trapassarono Forge da parte a parte, il nemico sputò sangue in quantità e indietreggiò lasciando la ragazza che cadde a terra, in poco si riprese grazie al suo potere.
-Hai scordato un piccolo particolare- sibilò e scattò veloce verso di lui, gli afferrò il viso con la mano, lo sbatté a terra e si avvicinò.
-... io sono per metà drago- sussurrò.
-Ice Dragon's Supreme Ice Blizzard!- la sua mano emise un bagliore azzurro e il corpo di Forge fu ricoperto completamente di stalagmiti di ghiaccio. Si accasciò a terra esausta, si tappò la ferita alla spalla con del ghiaccio e cominciò a guardarsi attorno: doveva andare dai suoi compagni, qualcuno avrebbe avuto bisogno di aiuto, lanciò per l'ultima volta un occhiata al corpo esanime di Forge.
-Ora prova a scaldare questo, sbruffone- disse allontanandosi.

 
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Le braccia bendate di Velvet cominciarono ad emettere una intensa luce dorata, Bulk la guardò inclinando la testa incuriosito.
-Cos'hai li sotto?- chiese guardandola, la ragazza non gli rispose, spostò lo sguardo sui suoi arti anteriori e strinse i denti.
-No, merda, non adesso!- si guardò attorno: la stanza era grande tutto sommato, ma se avesse lasciato che i suoi veri poteri si attivassero, tutto l'orfanotrofio sarebbe caduto a pezzi, e il paese sarebbe stato raso al suolo, certo avrebbe sconfitto quello scimmione in meno di dieci secondi, ma non poteva rischiare di mettere in pericolo anche i suoi compagni, soprattutto se alcuni di questi si trovavano dentro l'edificio come lei. Non aveva altra scelta, doveva fermarsi. Si toccò le braccia.
-Magic Seal: Abiura!- dalle sue mani scaturì altra luce e dai suoi palmi fuoriuscì un sigillo magico di forma esagonale che si posizionò sui suoi arti, sotto le bende. Immediatamente la luce si spense e Velvet tirò un sospiro di sollievo. 
-Per un pelo- sussurrò tra sé e sé, alzò poi lo sguardo verso Bulk.
-Possiamo continuare bestione- disse e il suo solito sorriso fece capolino sulle sue labbra.
-Mi hai incuriosito, voglio sapere cos'era quella luce- esclamò il nemico andandole in contro, dietro di lui apparì un grosso cilindro di legno estremamente appuntito.
-Nulla che ti interessi- ribatté la ragazza mentre i suoi piedi e le sue mani venivano avvolte da una luce dorata, aumentando la sua forza e la sua velocità.
-Allora ti farò parlare a forza di torturarti- gridò Bulk portando una mano in avanti. Il cilindro di legno scattò al suo comando andando ad inseguire la ragazza che però si dimostrò di gran lunga più rapida, schivò più e più volte finché non decise di fermarsi e affrontare l'attacco a viso aperto. Caricò le braccia all'indietro e tre cerchi magici apparvero di fronte a lei.
-Roaring Thunder!- dai suoi palmi uniti fuoriuscì un fulmine che attraversando i cerchi magici divenne via via sempre più grande e potente, fino a che, in una frazione di secondo, non si scontrò con l'attacco nemico. A differenza delle altre volte, però, il legno accusò il colpo ed esplose in una pioggia di schegge grosse, appuntite e infuocate, queste si conficcarono nel corpo della ragazza in più parti, ma questa volta non riuscì a non trattenere un grido di dolore. Bulk rise sguaiatamente e sadicamente per aver ottenuto finalmente quello che voleva.
-Finalmente! Sei stata stupida, hai aumentato la potenza del tuo fulmine. Hai mai visto cosa succede agli alberi che nel mezzo di una tempesta vengono colpiti da essi? Proprio quello che è appena successo, esplodono in una miriade di schegge infiammate... e purtroppo chi si trova vicino a loro viene colpito in pieno- disse Bulk ridendo. La ragazza lo guardò da sotto le sopracciglia fulminandolo, poi sorrise di rimando, si raddrizzò togliendosi alcune delle schegge più grosse dal corpo e le gettò al suolo, alcune di esse erano ancora in fiamme.
-Non credere che sia finita qui, anzi...- si piegò sulle gambe.
-... Mi hai dato un idea che mi farà concludere lo scontro- continuò, i suoi piedi si illuminarono e lei velocemente ripartì all'attacco. Bulk cominciò a guardarsi attorno cercando di capire da che parte avrebbe colpito. Velvet corse attorno a lui per poi cambiare repentinamente direzione e spiccare un balzo in aria, il nemico se ne accorse e immediatamente creò una spessa parete di legno con degli aghi rivolti all'esterno. Rockbell non si fermò e atterrò violentemente proprio su quello scudo appoggiandovi sopra la mano, questa venne trapassata da parte a parte da uno di quegli aghi provocandogli un forte dolore, ma strinse i denti. Alcune scosse elettriche cominciarono ad avvolgere l'avversario. Era vero il legno non conduceva l'elettricità e nemmeno la trasmetteva, ma di una cosa era certa: un fulmine che colpiva un albero, lo faceva esplodere e alcuni pezzi diventavano incandescenti a causa della temperatura elevata, ed era proprio questo fenomeno che diede a Velvet il colpo di genio.
-Elettro Maxim!- quelle piccole scosse elettriche si fecero più potenti, il pavimento sotto i piedi di Bulk cominciò a scricchiolare finché non resse più il peso dell'attacco e cedette, proprio nel momento in cui il suo scudo prese fuoco insieme al suo corpo. Velvet gridò per scaricare l'adrenalina e aumentare sempre di più la potenza del colpo. Precipitarono per qualche metro per poi sbattere al piano inferiore, una nube di polvere si sollevò impedendo la vista. Velvet si rialzò dolorante, ma con il suo solito sorriso stampato in faccia.
-Brucia dannata testa di legno- sibilò mentre il corpo immobile di Bulk veniva avvolto dalle fiamme.

 
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Casper si impose di non guardare in basso, sentiva dolore, sentiva che stava perdendo le forze a causa della sua ferita allo stomaco, ma non poteva svenire in mezzo alla battaglia, doveva raggiungere ancora il suo obbiettivo, doveva trovare quella persona ad ogni costo, si lanciò alla sua sinistra schivando un ammasso di rottami di ferro, che però ritornarono indietro ferendolo violentemente alla schiena.
-Come fai a stare ancora in piedi moccioso- disse Plusmag piacevolmente stupito.
-Te l'ho detto, non voglio sporcarmi i vestiti di polvere- affermò Casper, il nemico rise di gusto.
-Tanto sono già sporchi sangue- ribatté attirando a sé decine di oggetti di metallo che si unirono per creare due gigantesche mani di ferro, esse si diressero verso Cremisis tentando di schiacciarlo.
-Needle Whiz!- un ago apparì sotto i piedi del Demon Slayer sollevandolo in aria, schivò per un pelo la presa di quegli arti di metallo che però ritornarono subito all'attacco cercando di afferrarlo, ma Casper era sempre più veloce e sfuggiva ad ogni suo tentativo. Mentre sorvolava sopra di lui lo guardò stranito: perché non controllava il suo ago come aveva fatto prima? Che dovesse avere le mani libere per poterlo fare? Aveva bisogno di una conferma. Casper creò centinaia di aghi sopra la testa del nemico.
-Needle Rain- portò una mano contro l'avversario indicando la direzione che il suo attacco doveva prendere e un attimo dopo tutti gli aculei precipitarono in una letale pioggia appuntita, Plusmag preso alla sprovvista portò le gigantesche braccia robotiche sulla sua testa nel tentativo di pararsi, alcuni aculei lo colpirono in pieno altri solo di striscio, ma la maggior parte di essi si conficcò nelle sue mani metalliche concludendo la loro corsa. Casper sorrise d'istinto, aveva fatto centro: non poteva controllare i suoi aghi se le sue mani erano occupate. Plusmag disfò le sue braccia metalliche e si tolse tutti quegli aculei di dosso gettandoli a terra, un rivolo di sangue cominciò a scendere dalle ferite.
-Sei intelligente mocciosetto, ma non mi fregherai un'altra volta- lo rassicurò il nemico richiamando nuovamente a se gli oggetti metallici, ma questa volta si raggrupparono tutti in un braccio solo, con quello libero Plusmag agì sull'ago che teneva sospeso Casper in aria facendolo cadere.
-Maledizione!- imprecò Cremisis precipitando, guardò alla sua sinistra vedendo quella gigantesca mano di ferro andargli contro a tutta velocità, venne colpito in pieno e spedito contro un masso che si disintegrò.
-Sei un buon osservatore devo ammetterlo, ma non basta questo per sconfiggermi- disse Plusmag vedendolo rialzarsi dalle macerie.
-I miei vestiti, tutti sporchi di polvere... aaahhh che schifo!- si lamentò Casper stringendo gli occhi per rifiutarsi di guardare in basso.
-Sei proprio un tipo strano tu- affermò il cyborg tentando di afferrarlo con la sua enorme mano, il Demon Slayer schivò gettandosi di lato e contrattaccò.
-Giant Needle!- un grosso ago apparve e venne spedito contro l'avversario che però, lo bloccò a mezz'aria e glielo rispedì indietro, Casper ci riprovò più e più volte senza mai riuscire veramente a colpirlo.
-Te l'ho detto, non puoi fregarmi un'altra volta- disse Plusmag facendo ritornare l'ennesimo attacco al suo proprietario.
-Finiamola qui!- esclamò il nemico creando una gigantesca sfera di rottami sopra la sua testa, che però smise improvvisamente di muoversi sotto lo sguardo stupito del cyborg, Cremisis rise.
-Che c'è hai qualche problema a muoverti?- gli chiese sarcastico, Plusmag lo guardò stranito.
-Cosa hai fatto?- chiese pretendendo delle spiegazioni.
-Semplicemente, tu credevi che ad ogni attacco io lanciassi solo aghi a te visibili... sbagliato... posso decidere io la dimensione dei miei aghi, in questo caso te ne ho lanciati di microscopici, sono invisibili ad occhio nudo e sono stati indirizzati precisamente all'interno della tua armatura metallica andando ad intaccare e tagliare i circuiti che ti permettono di muoverti- spiegò Casper ormai indebolito, dietro di lui si formò un esercito di aculei che cominciarono a vorticare attorno al nemico.
-Non è possibile!- gridò Plusmag.
-Needle Blowout!- una raffica di aghi martoriò il corpo metallico del nemico che cadde a terra esanime.
-Caro mio, sono Casper Cremisis, con me tutto è possibile- disse per poi svenire al suolo: vedere il suo sangue gli aveva sempre fatto un brutto effetto.

 
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Nicolash rotolò a terra più e più volte fino a terminare la sua corsa contro un masso, a causa dell'impatto si levò una nuvola di polvere che si dissipò poco dopo.
-Quante volte te lo devo dire? Non puoi colpirmi, è naturale nell'essere umano pensare prima di agire- lo riprese Luther sistemandosi gli occhiali, Nicolash si rialzò coperto di ferite e di graffi sanguinanti, tossì un paio di volte prima di rimettersi in piedi.
-Lo dici solo perché non mi conosci- ribatté sorridendo.
-Non importa che tu sia precipitoso in una battaglia, pensi inconsciamente alla mossa che vorresti fare subito dopo, ed è li che rimani fregato- spiegò avanzando verso il suo avversario, tentò di colpirlo allo sterno, Nicolash schivò a destra all'ultimo senza accorgersi che un nuovo attacco era in arrivo dalla parte opposta, infatti venne colpito da un colpo di palmo in pieno viso, seguito da una gomitata dallo stesso lato e infine Luther lo rispedì lontano con un calcio ben assestato sul petto. Nicolash strisciò a terra per l'ennesima volta, quando si fermò sbatté un pugno al suolo usandolo come appoggio per rialzarsi.
-Va bene, mi sono stufato di prenderle senza poterle dare...- si rimise su due piedi sogghignando.
-Ora si balla a modo mio- sibilò alzando un braccio al cielo.
-Servitori dell'anima!- dal suo palmo apparì una sfera luminosa che poi si divise in due, queste si posizionarono ai suoi lati.
-Te l'ho già detto, non puoi...- non finì la frase che venne colpito da un raggio di energia che lo spedì al suolo, Nicolash rise, mentre Luther si rialzava da terra.
-Com'è possibile, non può essere- disse il nemico sconcertato.
-Te lo spiego io, questi sono i miei servitori dell'anima, ogni tanto spareranno un raggio di energia, ma io non ho idea di quando accadrà di nuovo, quindi non puoi predire qualcosa che nemmeno io so- disse ghignando, Luther digrignò i denti.
-Che razza di magia è questa?- chiese innervosito, Nicolash sventolò una mano in aria.
-Una magia di mia invenzione, per questo non funziona come le altre- un altro raggio partì in direzione dell'avversario, ma questa volta riuscì a schivarlo ricevendo solo una ferita di striscio ad un braccio.
-Cosa credi di fare? Non hai comunque nessuna speranza di battermi, finché io sarò nella tua testa- disse Luther testardo, Nicolash ci pensò su per qualche secondo, riflettendo sulle sue parole, poi sorrise sghembo, il nemico sbarrò gli occhi incredulo: sapeva cosa voleva fare, lo aveva visto, lo aveva sentito; scosse la testa sempre più intimidito.
-Non oserai!- esclamò contrariato.
-La tua reazione, mi fa pensare che io sia sulla strada giusta- affermò Nicolash avvicinandosi a lui.
-Freccia dell'anima- dal suo palmo partì un dardo magico, ma Luther questa volta non riuscì a schivarlo, venne colpito in pieno e spedito contro un masso.
-Freccia pesante dell'anima- un nuovo dardo partì ma sta volta più potente e più grosso, il nemico non riuscì a schivare neanche quell'attacco. Luther si ritrovò coperto di graffi e bruciature ovunque, venne colpito nuovamente da un raggio di energia dei "servitori dell'anima" di Nicolash, poi barcollò cercando di rimanere in piedi, i suoi occhiali erano ormai ridotti ad un ammasso confuso di metallo e vetro.
-Basta, smettila, non posso venire sconfitto in questo modo- sussurrò con difficoltà.
-La scelta è tua, o smetti di leggermi la mente o io continuo a pensare a quelle cose- ribatté lo stregone ridendo.
-Non ho mai incontrato qualcuno più perverso di te, come fai a pensare alle tue compagne, in quel modo, in quelle posizioni... con tutte quelle... cose...- balbettò quasi schifato: Nicolash prima di lanciare un qualsiasi attacco, aveva pensato alle cose più sporche che avrebbe voluto fare con le sue compagne di gilda, in questo modo aveva distratto Luther che non riusciva più a rimanere lucido e concentrato sulla battaglia.
-È tempo di concludere questa danza in bellezza!- esclamò Neviski, alzò il bastone magico al cielo.
-Globo d'assalto- da esso apparì una sfera gigantesca che scagliò in aria, da questa partirono decine e decine di frecce di energia che in un attimo trafissero Luther in tutto il corpo, il sangue cominciò a colare a fiotti impregnando la terra di un odore acre, il nemico cadde con un suono sordo al suolo senza vita.
-Un pò ti invidio, sai anche io vorrei morire proprio con quei pensieri nella mente- disse allontanandosi dal campo di battaglia con un sorriso pervertito sulle labbra.

 
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Alex barcollò per l'ennesima volta prima di cadere a terra e venire colpita da un potente calcio di Etan che la rispedì contro la parete di mattoni. Si rialzò asciugandosi la fronte dal sudore.
-Hic, sei testarda- ammise Etan ridendo, Alex non rispose, si limitò semplicemente a scrutarlo: ogni volta che partiva con un attacco differente, beveva prima dalla sua borraccia. La ragazza aggrottò le sopracciglia con fare sospettoso, poi, nonostante il giramento di testa, cominciò a muovere le braccia, l'aria attorno a lei si mosse ai suoi comandi riunendosi poco sopra i suoi palmi. Con un movimento impercettibile spinse i due ammassi d'aria in avanti verso il nemico e non appena gli furono abbastanza vicino, si espansero in un esplosione che lo fece arretrare. Alex si tappò le orecchie per il frastuono: gli effetti dell'alcol cominciavano a diventare sempre più intensi, questo significava che l'aria della stanza stava per raggiungere il punto di saturazione e a quel punto per lei non ci sarebbe stata via d'uscita. Etan aveva accusato il colpo, ma nonostante tutto continuò a fronteggiare la sua avversaria attaccandola fisicamente. La sorella dei Black strinse i denti, doveva avere una grande concentrazione per riuscire a schivare, soprattutto perché le immagini cominciavano a farsi sempre più distorte. Parò un colpo con l'avambraccio e toccando il petto dell'avversario lo rispedì dall'altra parte della stanza con un getto d'aria compressa. Guardò la figura del nemico risollevarsi piena di graffi. In quel momento Etan sollevò la sua borraccia per bere un altro sorso di Sakè. Alex assottigliò gli occhi: era il momento. Cominciò a muovere le dita affusolate e una decina di fruste invisibili cominciarono a colpire il nemico all'impazzata, tanto che una di queste riuscì a frantumare la borraccia di sakè.
-No, il mio sakè!- si lamentò Etan incurante dell'attacco che stava subendo. La ragazza sorrise compiaciuta: ora che non poteva più bere, non avrebbe più emesso quei fumi fastidiosi. Il nemico si infuriò in pochi secondi e dal suo corpo cominciò ad emettere del denso fumo verde che invase la stanza in pochi secondi.
-Com'è possibile, ti ho distrutto la borraccia!- gridò Alex che ebbe un improvviso giramento di testa tanto da farla cadere.
-Ho abbastanza alcol in corpo per farti cadere in coma etilico- rispose biascicando le parole e concludendo con un sorriso. Alex non riuscì più a dire una parola, ormai l'alcol le aveva completamente annebbiato il cervello, i muscoli sembravano come atrofizzati e il suo respiro si faceva sempre più lento. Uscirne in quel momento era impossibile: usare l'aria l'aveva aiutata per un pò, ma poi si era rivelata inefficace; utilizzare l'elemento terra era impossibile: a quanto pare erano ad un piano superiore e la sua magia non arrivava fino al suolo; mentre per quanto riguardava l'acqua, non ve n'era attorno a lei, non avrebbe saputo come fare. Era finita, non aveva possibilità di vittoria. Chiuse lentamente gli occhi abbandonandosi a quello che era il suo destino. Poi sentì uno scricchiolio, inizialmente pensava che fosse solo la sua immaginazione, ma poi si fece sempre più forte fino a sfociare in un boato tremendo. Sbarrò gli occhi tornando leggermente in se: il soffitto aveva ceduto.
-Brucia dannata testa di legno- la frase che sentì in seguito la fece sobbalzare. Lei conosceva quella voce, si voltò cercando di scorgere la figura nella nube di polvere che si era alzata e i suoi sospetti furono fondati.
-Velvet- sussurrò a fatica, la ragazza dai capelli rossi si voltò nella direzione della compagna.
-Alex che ci fai li a terra... oh mio dio cos'è questo odore nauseante?- chiese la ragazza tappandosi il naso. La sorella dei Black si rimise in piedi: ora che si era aperto un varco nel piano superiore, gli effetti dei fumi si stavano alleggerendo, le stavano tornando le forze. Sorrise.
-Non respirarli- disse alla compagna.
-Finirò questa lotta in due secondi- affermò.
-E come credi di fare? Hic- chiese Etan barcollando, Alex guardò alle spalle di Velvet, i suoi occhi virarono al rosso così come i suoi capelli, il fuoco che avvolgeva il corpo di Bulk si allungò verso l'alto per poi avvicinarsi alla maga degli elementi.
-Piccola lezione di chimica: che succede se avvicini una fiamma all'alcol?- chiese Alex con un sorriso. Etan indietreggiò impaurito.
-No, non puoi!- esclamò.
-Oh si, posso eccome- ribatté lei, sulla sua testa si formò una gigantesca palla di fuoco che scagliò contro il nemico, questa appena venne a contatto con il fumo creato da Etan esplose, la parte superiore dell'edificio saltò completamente in aria, così come il corpo del nemico venne avvolto dal fuoco e sbalzato via. Velvet e Alex si pararono la testa con un braccio a causa del movimento d'aria. Una volta che tutto tornò tranquillo Velvet rise.
-E io che mi facevo tante paranoie per non distruggere tutto- disse avvicinandosi alla compagna che sbalordita si alzò in piedi.
-Non credevo che avrebbe fatto tutto sto casino- ammise Alex, poi si voltò verso la ragazza dai capelli rossi.
-È solo grazie a te se mi sono salvata, grazie- disse, Velvet le avvolse un braccio attorno alle spalle.
-Io mica lo sapevo, volevo solo abbrustolire quel bestione- rispose facendo un cenno con la testa verso Bulk, Alex guardò in quella direzione.
-Direi che ti sei fatta prendere un pò la mano- disse, ed entrambe scoppiarono a ridere. 

 
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Noite lanciò un enorme raggio di luce contro Reinier che lo raccolse tutto in un gigantesco specchio e glielo rispedì indietro, il God Slayer barcollò prima a destra e poi a sinistra per poi scattare di lato e schivare l'attacco, come una saetta si diresse verso Reinier, le sue mani e i suoi piedi vennero avvolti dalla sua magia e si illuminarono di una luce oscura: nonostante fosse abbastanza gracile la sua agilità era di gran lunga superiore alla norma e infatti raggiunse il suo obiettivo in un batter d'occhio.
-Fendenti del Dio della luce!- la potenza e la velocità dei suoi pugni aumentò grazie ai suoi poteri e con un colpo assestato ruppe più e più specchi mandandoli in frantumi.
-Non lo sai che per ogni specchio rotto ti aspettano sette anni di sfortune, enutrofs- lo riprese il nemico ingaggiando un corpo a corpo aiutato dai suoi cloni, Noite sorrise.
-Oh no che peccato- rispose sarcasticamente, si fermò a guardarsi attorno, doveva riuscire a capire quali di quelli era quello giusto, ma era veramente complicato soprattutto perché essendo delle proiezioni create con i suoi poteri tutte emettevano un aura magica, per questo era impossibile individuare quello reale. Noite inspirò a pieni polmoni.
-Soffio di luce- dalla sua bocca partì un grosso raggio di luce oscura e lo diresse tutto attorno a lui, ma uno specchio si mise di mezzo riflettendo l'attacco verso un altro, in questo modo il raggio di luce cominciò a rimbalzare ovunque attorno a Noite senza mai colpire i cloni. Reinier confondendosi tra le sue copie utilizzò più specchi per riflettere la sua immagine e teletrasportarsi senza farsi vedere, in seguito cominciò a colpire il God Slayer in ogni parte del corpo, esso cercava di capire da che parte provenisse ogni attacco, senza successo e in poco tempo si ritrovò in ginocchio coperto di lividi e ferite. 
-Sei confuso non è vero, orev?- echeggiò la voce di Reinier ridendo.
-Lascia che ti mostri ancora una volta quanto può essere pericolosa la mia magia, aigam- continuò, il raggio di luce che Noite aveva lanciato poco prima e che l'avversario aveva intercettato cresceva ogni volta che veniva riflesso diventando più grosso e potente finché non si divise in due.
-Double Reflect Burst, tsrub!- i raggi di luce colpirono Noite in pieno e una nube di polvere si sollevò, quando questa fu scomparsa mostrò il ragazzo ancora in piedi sulle sue gambe, barcollò prima di cadere a terra a faccia bassa, Reinier rise di gusto avvicinandosi a lui, lo specchio alle sue spalle catturò la luce del sole ormai al suo picco più alto creando una sfera luminosa che si faceva progressivamente più grande, guardò verso il cielo.
-È l'orario perfetto per finire uno scontro, la luce a quest'ora è più intensa, asnetni- disse.
-Di addio alla tua inutile vita, ativ!- concluse, la sfera luminosa ormai diventata enorme si abbatté con violenza contro Noite ancora fermo al suolo, Reinier continuò a ridere finché non notò qualcosa di strano nel suo attacco: si stava... rimpicciolendo?
-Ma che succede, edeccus?- chiese più a se stesso che all'avversario, quando ormai della sua magia non era rimasto più nulla, Noite si rialzò da terra con un sorrisetto sghembo.
-Grazie per il pasto, delizioso- disse guardandolo fisso negli occhi.
-Come è possibile? Non hai mai mangiato gli altri attacchi, ihccatta- ribatté il nemico.
-No, ma solo perché erano semplicemente i miei, però riflessi contro di me, non posso mangiare la mia luce. Non hai mai avuto speranze dall'inizio, volevo vedere se riuscivo a divertirmi lo stesso, e devo dire che per un pò è stato così, ma in questo modo non c'è gusto, quindi finiamola qui- disse, portò in avanti due mani con i palmi rivolti verso di lui, da essi fuoriuscì un gigantesco raggio di luce oscura, troppo grande e troppo potente per essere parato, schivato o riflesso, Reinier venne travolto da un ondata di magia, gridò di dolore un ultima volta prima di svenire, l'attacco colpì anche il piccolo bosco alla sue spalle lasciando solamente terra bruciata, il nemico venne ridotto in fin di vita, ormai incosciente cadde al suolo. Noite gli si avvicinò e unì le mani in segno di preghiera.
-Grazie per lo scontro- sussurrò dandogli le spalle.

 
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Jonathan si ritrovava disteso sul pavimento del salone principale, Agatha aveva smesso di percuoterlo a causa di un forte boato seguito da un tremore che aveva scosso tutto l'edificio.
-Chissà cosa stanno combinando quegli altri la- disse seccata riferendosi ai suoi sottoposti, guardò poi verso il basso, Jonathan rannicchiato ai suoi piedi coperto di lividi e ferite.
-Pff, patetico- si limitò a dire solo quello, poi si allontanò e grazie alla sua magia sollevò un tavolo di legno massiccio.
-Questo sarà il tuo colpo di grazia- disse per poi scagliarglielo addosso. Per l'ultima volta Jonathan ripensò a suo padre, ripensò a quanto fosse forte e a quanto aveva combattuto per quel villaggio. Ora che ci pensava non aveva mai capito il motivo per cui lo facesse, avrebbe semplicemente potuto unirsi ai Vasileias e condurre la sua vita da benestante, invece aveva scelto di rimanere povero e aiutare i più deboli. Gli aveva sempre ripetuto che il suo potere era stato creato per uno scopo ben più grande e che un giorno anche lui lo avrebbe capito. Socchiuse gli occhi guardando il braccialetto in cuoio che gli aveva regalato e accennò un sorriso malinconico: stava per morire eppure, quella frase che gli ripeteva in continuazione, non aveva ancora trovato risposta. Era ingiusto. Chiuse definitivamente gli occhi aspettando la sua fine, prima che la gemma al centro del bracciale cominciasse a brillare di un'intensa luce verde.







ANGOLO AUTRICE:

Ciaoooo!! Come state ragazzi!? 
Tadaaaaaa ecco il diciannovesimo capitolo!! Alcune battaglie si sono concluse. E ora ditemi, quale di queste vi è piaciuta di più? Io ho una mia preferita ma per ora la tengo per me! Spero che gli scontri vi siano piaciuti perché per me, un paio tra questi, li ho trovati molto difficili da descrivere, roba che per fare 6 righe ci ho messo un pomeriggio intero (si non avevo idee ok?). Il mio problema è che faccio sempre così, magari subito ho un blocco gigantesco, poi per caso scrivo quella mezza riga e da li mi vengono idee tipo fiume in piena. Ma bando alle ciance che non siamo qui per vendere ghiaccioli agli orsi polari (?) 
Vi presento ragazzuoli miei Velvet Rockbell
(https://www.deviantart.com/pangolino99/art/Velvet-Rockbell-868008752?ga_submit_new=10%3A1611407701) Rosy scusami tanto ho completamente scordato di fare l'arco spero mi perdonerai! Ti imploro in ginocchio!
Ah e volevo avvisarvi che oltre a questo disegno ne mancheranno solo altri due!! Perciò io avevo pensato ad una cosa un pò carina da fare, nel senso: una volta che ho finito di pubblicare i disegni dei singoli personaggi, pensavo di continuare a farne però sotto vostra richiesta, in una specie di "Popular Ranking"
ATTENZIONE!
Vi spiego come funziona: 
Da questo momento chiunque di voi: i proprietari degli OC, quelli che recensiscono e anche quelli che leggono silenziosamente, o chiunque voglia partecipare, può inviarmi tramite messaggio privato il nome del loro personaggio preferito scegliendo tra questi:
-Alexis Black
-Alèk Black
-Casper Cremisis
-Priscilla
-Nicolash Neviski
-Demetra Ashdown
-Velvet Rockbell
-Milah Darkice
-Aelrindel Shedir Noite Rosecliff VI
(si potete scrivere semplicemente Noite)

Ovviamente escluso quello di vostra proprietà e Tyson, no, Tyson non vale (Non barate!) Avete tempo, fino al 27/28 di febbraio, che è il giorno in cui pubblicherò l'ultimo disegno. Perciò pubblicherò il disegno del personaggio che ha ricevuto maggiori votazioni il 6/7 di marzo insieme al capitolo successivo, MA (qui arriva il bello), sarà in tenuta da battaglia! Già! Quindi, in gergo tecnico, sarà una figata! Poi chissà magari avanti farò altri "Popular Ranking" forse sulla battaglia preferita o sul personaggio secondario preferito. Beh insomma avete capito. Quindi cominciate a mandarmi i vostri voti ragazzi!!
Prossimo capitolo 6/7 febbraio (ammazza già il ventesimo) Alla prossima!!
Hola
Lu!
  
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