Dimitriy è bello, amato, intelligente. Zakhar è brutto, vile e odia. Quando s’incontrano per pochi istanti, Zakhar odia Dimitriy al punto da volerlo, perché lui è tutto quello che vorrebbe. Zakhar non smette di odiare, ma non sa che l’odio porge il conto. Sempre.
Ogni sera, Zakhar urlava.
Usciva da casa, camminava nella neve e si accovacciava sulle sponde del Moscova. Poi, con estrema lentezza, avvicinava il volto all’acqua gelida. E urlava. Urlava, Zakhar, tutto il suo odio.