«Che scusa t’inventi, questa volta?» le chiese, cercando di controllare la voce.
Diana si mise nella stessa posizione dell’uomo, riducendo la distanza tra i loro volti. Guardò le labbra del suo interlocutore e il suo sguardo seguì la linea della mandibola, tornando poi agli occhi.
«Nessuna»
[Questa storia partecipa alla “Challenge delle Parole Quasi Intraducibili” indetta da Soly Dea sul forum di EFP]