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Autore: Angie_Dreyar    26/01/2021    3 recensioni
Gray è il sole che illumina le giornate di Juvia.
Laxus è il fulmine che illumina le notti di Fried.
Nessuno può capire i loro sentimenti, ma se i due ragazzi si confidassero?
Dal primo capitolo:

-Juvia vuole ricambiare il favore a Fried, Juvia può offrire qualcosa da bere?- chiese lei con un enorme sorriso. Fried fu abbastanza sorpreso a sentire quelle parole e si sentì gli occhi di Mirajane puntati addosso.
-Oh…certo- rispose quindi pensando fosse maleducato rifiutare e si alzò dalla sedia mentre la ragazza si avviava verso un tavolino in un angolo, lui la seguì e si sedette di fronte a lei. Si voltò notando che la barista lo stava davvero fissando e tenne a mente di spiegarle tutta la situazione dopo, prima che fraintendesse. Anche se era un po’ difficile fraintendere, Juvia era innamorata di Gray e tutti lo sapevano.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Fried/Laxus, Gray Fullbuster, Gray/Juvia, Lluvia, Luxus Dreher
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il concerto

Juvia aveva i due biglietti in mano ed era emozionata a quell’idea fantastica che le era venuta in mente. Entrò nella gilda accanto a Fried continuando a sorridere e a pensare a come avrebbe reagito Gray, poi però voltandosi verso il mago delle rune notò che sembrava un po’ agitato all’idea di chiedere a Laxus di andare con lui. Decise perciò di aiutarlo, dopo che lui l’ascoltava continuamente le sembrava il minimo da fare e le piaceva poterlo aiutare. Gli posò una mano sul braccio e glielo strinse sorridendogli dolcemente, lui si voltò e abbassando lo sguardo la guardò sorpreso con un leggero rossore sulle guance.

-Dovresti farlo adesso- lo spronò avvicinandosi a lui in modo che la sentisse nonostante il tono di voce basso.
-Io…preferirei farlo dopo, quando non c’è altra gente- ammise lui un po’ incerto. Juvia annuì, capiva se non voleva farlo davanti a tutta la gilda. A lei però non interessava, anzi non vedeva l’ora di proporlo a Gray.
-Va bene. Se a Fried fa piacere Juvia può aiutarlo- gli propose. Fried sorrise ma scosse la testa.
-Ti ringrazio, ma preferisco parlargli io- le disse a quel punto. La maga annuì e stava per dirgli altro quando Gray passò in fretta in mezzo a loro due e lei fu costretta a togliere la presa dalla manica di Fried e ad allontanarsi. Guardò il mago del ghiaccio sorpresa mentre questo usciva dalla gilda scuro in volto.
-Vai pure- le disse Fried e lei lo ringraziò con un sorriso per poi correre dietro a Gray. Il ragazzo camminava però a passo svelto e per lei era difficile stargli dietro.

-Gray-sama!- lo chiamò e lui si fermò e si voltò lanciandole un’occhiataccia. La maga non si scoraggiò e gli si avvicinò aumentando il passo.
-Che vuoi?- sbottò seccato. Juvia si fermò di colpo in mezzo alla strada sentendo subito un peso allo stomaco. Perché era così arrabbiato? Ce l’aveva con lei? Lo stava innervosendo in qualche modo? Cercò di prendere coraggio.
-Juvia aveva comprato con Fried i biglietti per un concerto…- cominciò quindi e lo sguardo del moro divenne sempre più freddo man mano che andava avanti -Si tratta del concerto di ghiaccio a Crocus, Juvia voleva andarci e…-
-Non mi interessa- la interruppe freddamente il moro. Juvia deglutì nervosa me decise di non arrendersi e continuò.
-Si tratta del concerto di ghiaccio a Crocus e…-
-Non me frega un cazzo- sbottò il moro. La maga dell’acqua lo osservò delusa, aveva pensato fosse una buona idea, era sicura che a Gray sarebbe piaciuto. Il ragazzo però si voltò e si allontanò, esattamente come aveva fatto qualche sera prima, lasciandola sola in mezzo alla strada. Juvia lo osservò mentre sentiva il freddo entrarle nelle ossa e una sensazione di pesantezza sullo stomaco. Perché continuava a respingerla? Sentì gli occhi umidi e le gambe le cedettero, accasciandosi a terra e ignorando la neve che le bagnava la lunga gonna raggiungendo la sua pelle nuda. Cominciò a singhiozzare e strinse i biglietti nella mano stropicciandoli. Perché aveva pensato che questa volta sarebbe stato diverso? Aveva rifiutato ogni suo regalo in quegli ultimi giorni, perché avrebbe dovuto accettare di venire con lei a un concerto? Era evidente che non ricambiava i suoi sentimenti e che lo irritava standogli troppo appiccicata. Si portò le mani davanti agli occhi cercando di asciugarsi le lacrime quando sentì qualcuno dietro di sé.

-Dovresti seriamente smetterla con Gray- riconobbe subito la voce forte di Gajeel che si abbassò su di lei e le afferrò il polso per poi tirarla su di peso. Lei tirò su con il naso.
-Andiamo a casa, non voglio badare a un ghiacciolo mezzo morto- le fece e la trascinò con sé. Juvia si lasciò portare ben sapendo che l’amico era solo preoccupato per lei, nonostante avesse i suoi modi strani per dimostrarlo. Lo seguì fino a giungere all’appartamento del ragazzo e si sedette sul suo divano.
-Juvia non vuole disturbare…- mormorò.
-Perché non la smetti una buona volta di corrergli dietro?- fece il ragazzo seccamente. La maga abbassò lo sguardo. Non poteva, semplicemente non poteva, nemmeno se avesse voluto.
-Juvia non può, Gajeel lo sa già- disse quindi osservando i due biglietti nelle mani. Notò che il ragazzo la stava osservando attentamente, come se volesse chiederle qualcosa. Lei aspettò pazientemente sentendosi comunque più calma a stare in sua compagnia e non da sola in strada al freddo. In fin dei conti, forse semplicemente aveva beccato Gray nel momento sbagliato.

-Ho saputo che sei uscita con Fried- disse a un certo punto lui. Juvia corrugò la fronte chiedendosi cosa centrasse adesso il ragazzo. -Gli hai anche fatto un regalo- continuò Gajeel. Juvia annuì.
-Fried è stato molto gentile con Juvia, le ha regalato un ombrello e un libro, perciò Juvia si è sentita di ricambiare- spiegò.
-Bene, sembra più gentile di quello stronzo di Gray- commentò Gajeel. Juvia corrugò la fronte.
-Fried e Juvia sono solo amici- chiarì subito quindi.
-Bhe, lui potrebbe avere una cotta per te. Passate tempo assieme ultimamente- le disse. Juvia sorrise.
-No Fried è…- stava per dire che era innamorato di Laxus, ma si interruppe in tempo, non voleva tradire la fiducia del ragazzo, dato che era sempre molto gentile e che era l’unica persona che realmente la capiva -…solo un amico- concluse quindi. Gajeel inarcò un sopracciglio.
-Va bene, ma potrebbe essere una buona distrazione da quello stronzo- insistette lui. Juvia sorrise e si alzò.
-Non è così che funziona l’amore- disse convinta.
-Forse dovresti solo provare- le disse. Juvia sbatté le palpebre più volte, poi però scosse la testa. Gajeel non poteva capire.

 
***

Fried non sapeva come fare. Era a casa di Laxus con la scusa di dover sistemargli la casa, anche se si rendeva conto da solo che era già praticamente in ordine. Avrebbe voluto avere la metà del coraggio di Juvia e chiedergli semplicemente se gli andava di andare al concerto con lui. Però non poteva farlo, aveva bisogno di una buona scusa per cui chiederglielo. Poteva dirgli che aveva trovato quei biglietti e che poteva andarci portandoci chi voleva, poi però c’era il rischio che il ragazzo chiedesse a qualcun altro ed era abbastanza preoccupato che quel qualcun altro potesse essere Mirajane. Sbuffò seccato osservando lo scaffale davanti a sé mentre svolazzava a mezz’aria pensieroso.

-Quella mensola sarà lucida- commentò Laxus a quel punto e Fried si ritrovò ad arrossire. Si ricompose e quando fu abbastanza sicuro di essere tornato a una tonalità normale scese e si voltò verso di lui.
-C’era un po’ di polvere- mentì. Laxus si limitò ad annuire e il mago delle rune lo osservò sentendo tutta l’agitazione crescergli dallo stomaco. Erano soli, era il momento.
-Questo weekend…hai impegni?- osò chiedere quindi. Laxus lo osservò e inarcò un sopracciglio come se si facesse pensieroso. Fried si sentì arrossire sperando che non fosse troppo esplicito, a cosa stava pensando l’amico? Laxus però si portò una mano alla fronte e sbuffò sonoramente.
-Cazzo, il pranzo con i vecchi- sbottò -Me n’ero completamente scordato, sarà una palla unica- commentò. Fried aggrottò la fronte e solo in quel momento si ricordò che effettivamente Laxus quel weekend sarebbe andato con Makarov a una cena con diversi maghi importanti. Sentì subito un nodo alla gola ma si voltò in fretta, perché se n’era scordato? Di solito ricordava tutti gli impegni del ragazzo. Si era fatto prendere dall’entusiasmo di Juvia e non aveva pensato.

-Sarà solo un pranzo veloce- gli disse quindi cercando di mantenere un tono freddo, che non lasciasse trasparire la sua delusione.
-Bah, spero solo finisca in fretta- fu il commento dell’altro. Fried si limitò ad annuire e poi cercò di cacciare il pensiero. D'altronde aveva dovuto immaginarselo. Notò che era tutto pulito, non aveva più senso stare lì.
-Penso di aver finito qua- disse a quel punto il mago. Non si accorse che Laxus lo stava guardando pensieroso e fece per prendere il cappotto e andarsene, ma prima di uscire di casa sentì la voce dell’amico.

-Ti va un allenamento?- gli chiese. Fried alzò lo sguardo sorpreso e annuì sentendosi subito eccitato all’idea.
-Vado a chiamare Ever e Bickslow?- domandò.
-Uhm…penso siano occupati- fece Laxus frettoloso. Fried annuì pensando che in fin dei conti non era andata tanto male e avviandosi con il ragazzo fuori casa.

 
***

Il giorno dopo Fried si era piazzato in biblioteca a leggere. Era di buon umore, anche se non sarebbe andato al concerto aveva passato tutto il pomeriggio precedente ad allenarsi con Laxus e ciò lo aveva rallegrato particolarmente. Non sapeva ancora cosa farsene dei due biglietti che aveva in tasca, gli era venuto in mente di regalarli a Evergreen ed Elfman ma dubitava che la ragazza ne sarebbe stata entusiasta. Sentì la porta della biblioteca aprirsi e alzò lo sguardo dal libro, sorpreso a vedere entrare Juvia. La ragazza si avvicinò.

-Juvia disturba?- chiese.
-No, puoi sederti- le disse Fried e la ragazza si sedette per terra accanto a lui.
-Fried ha invitato Laxus?- gli chiese curiosa e lui scosse la testa.
-Questo weekend ha un impegno, perciò non gliel’ho nemmeno chiesto- le spiegò.
-Oh…a Juvia dispiace- mormorò. Lui però sorrise.
-Non fa niente, sarà per la prossima volta. Tu e Gray?- chiese e la ragazza si oscurò in volto.
-Gray non ha accettato- mormorò. Il volto di Fried si distese e le passò un braccio sulle spalle affettuosamente, mentre gli occhi della ragazza si riempivano di lacrime.

-Gray era arrabbiato. Juvia pensa che…pensa che Gray non la sopporti più- disse cominciando a singhiozzare. Fried la strinse in un abbraccio lasciando che si sfogasse mentre lei si aggrappava alla sua camicia bagnandola tutta. Il ragazzo però non si spostò e la tenne stretta a sé cercando di trasmetterle tutto l’affetto possibile.
-Mi dispiace- le disse -Non penso che Gray non ti sopporti- aggiunse poi.
-Gray non è mai stato così con Juvia…era arrabbiato…- disse lei senza staccarsi da lui. Fried la strinse ancora di più e le accarezzò i capelli non sapendo cos’altro fare. Purtroppo capiva bene quei sentimenti e sapeva da solo che nessuno avrebbe potuto aiutarla se non lo stesso Gray. Oppure doveva farsi forza da sola e accettare la sua situazione, trovare un suo equilibrio personale come aveva fatto lui anni prima. Non voleva però buttarla giù ancora di più al momento. In fin dei conti la situazione di Juvia era un po’ diversa dalla sua, lei un giorno avrebbe potuto essere ricambiata dal ragazzo. Dopo un po’ la ragazza si staccò da lui passandosi le mani sul volto per asciugarselo.

-Juvia non voleva bagnare la camicia di Fried- si scusò.
-Tranquilla, va tutto bene- la tranquillizzò lui. Lei sospirò affranta e i due ragazzi rimasero in silenzio per un po’.
-Juvia ha dato i biglietti a Gajeel e Levy, almeno loro due si divertiranno. È stato divertente vedere Gajeel invitare Levy- disse poi sorridendo divertita. Fried le lanciò un’occhiata e si immaginò la scena, sorridendo a sua volta.
-Sono così fortunati…- mormorò Juvia. Fried non poteva che essere d’accordo con lei. Si rese conto di avere ancora i due biglietti in tasca.
-Se ti va possiamo andare noi due- le propose quindi. Juvia alzò lo sguardo sorpresa.
-Non so a chi darli- spiegò onestamente tirando fuori i biglietti. La ragazza sorrise.
-A Juvia farebbe molto piacere- rispose, mentre le parole di Gajeel le tornavano alla mente.
   
 
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