Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Ivy001    26/01/2021    1 recensioni
Questo è il seguito della fanfiction Some Things change. Avrà personaggi nuovi, tra i quali Jack Frost... immaginate cosa potrà succedere sapendolo nella vita di Elsa, Anna e company.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Elsa ha intenzione di riportare sua nipote in vita ed è disposta a tutto, perfino fidarsi di chi ha tramato alle sue spalle.

Certa che Letizia creda alle parole di Sandy e Jack soltanto perché troppo buona, ha in mente come reagire di fronte ad un ennesimo tradimento. A quel punto, è pronta anche a togliere di mezzo i nemici, infischiandosene dei sentimenti di una piccola ragazzina. Se i “cattivi” non si sono fatti scrupoli ad eliminare Aurora, perché dovrebbe farsi scrupoli anche lei nel fare lo stesso?

Silenziosa e vigile ad ogni parola o movimento dei figli di Pitch Black, Elsa li conduce nel cimitero reale, lì dove sarà esposta la bara chiusa della principessina, in modo da permettere al popolo di renderle omaggio a modo proprio.

“Aspetterete qui, nascosti, l’arrivo del feretro” – puntualizza la custode della foresta incantata.

“Secondo te, tua sorella e tuo cognato lasceranno mai questo posto? Dubito” – commenta, amareggiata, Sandy.

“Ci penserò io” – interviene Letizia, decisa a contribuire - “Andrà bene, vedrai” – aggiunge, certa, la piccola Frost rivolgendosi a quella che ormai considera una zia a tutti gli effetti.

“Me lo auguro, altrimenti non avrò pietà” – Elsa, fredda e distante come mai prima nella vita, punta lo sguardo sui gemelli, suoi cugini – “A buon intenditore, poche parole”

Volgendo loro le spalle s’incammina verso l’uscita del cimitero. Da lontano è visibile una folla, preceduta dalla famiglia reale e dalla bara di Aurora.

“Eccoli, nascondetevi” – ordina la donna ai due. Prende per mano Letizia, e si unisce alla gente, raggiungendo in pochi secondi i parenti.

“Che fine avete fatto?” – chiede, preoccupata, Ingrid.

“Scusaci, è che non è facile gestire momenti di tanto dolore” – Elsa si addossa la responsabilità, mentendo sul suo allontanamento dovuto a crisi di pianto, assieme alla piccola Frost.

Il momento che segue è drammatico e Anna, mano nella mano con Kristoff, non batte ciglio, fissa il feretro di sua figlia e come i soldati lo adagiano in una stanza adibita appositamente per il rito.

“Vi ringraziamo per la presenza, per aver celebrato con noi la nostra secondogenita. È una sofferenza che,immagino,molti di voi condivideranno assieme a noi e per questo abbiamo deciso di divulgare dei tributi in più per le famiglie del regno, che vorranno occuparsi di giungere ogni dì qui portando fiori, sistemando la camera mortuaria e accendendo candele in memoria di Aurora. È un modo per ricordarla e ricordare quanto bene lei nutriva per il suo popolo” – a parlare è il re, che mantiene una certa compostezza, rispetto al duro momento che vive, invitando la gente a non dimenticarsi mai della principessa scomparsa troppo presto.

“Ricordate, non avremo mai più una principessa Aurora. Sarà nostro impegno affinché venga ricordata solo e soltanto lei con questo appellativo” – quelle parole scuotono i presenti, molti dei quali iniziano a piangere.

Elsa osserva la scena, immaginandosi quanta gioia proverebbero tutti sapendo che la magia può ribaltare la situazione.

“Dobbiamo farlo subito, non sopporto più tutto questo dolore” – sussurra a Letizia, invitandola a fare quanto serve per allontanare Anna e company dal cimitero.

E così, spalleggiata dal quinto spirito, la Frost conduce i parenti all’uscita sostenendo di aver perduto Jack e di aver timore che gli sia accaduto qualcosa di male.

“Sbrighiamoci, dobbiamo trovarlo” – propone Kristoff, in pena.

“Si, attiviamo le guardie. Perlustriamo la zona, magari è qui nei dintorni” – sostiene Ingrid.

Soltanto Anna, in silenzio, non sembra interessata. La sua mente e il suo cuore pensano ad altro, poco le importa se Jack Frost  si sia allontanato da Arendelle.

E così, mentre il cimitero si svuota, e i nobili dedicano attenzioni alle ricerche, la regina s’incammina, diretta verso la bara della sua dolce “bambina”.

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“Abbiamo pochi minuti. Come dobbiamo muoverci?” – chiede Elsa a Jack Black.

“Dammi la mano, dobbiamo unire i nostri poteri” – le porge la sua.

“Aspetta, chi mi dice che il tuo non è un modo per strapparmi la magia?” – a quel punto il sospetto è lecito.

“Fidati di noi, te ne prego. Non c’è un secondo fine, noi non siamo come nostro padre. Ci ha usati come marionette per anni, però è tutto finito e insieme si può ricominciare. E il modo migliore per dimostrarti la nostra umanità, è restituire la vita ad un’innocente ragazzina” – interviene Sandy, con occhi inumiditi.

Nella mente di Elsa partono mille pensieri, mille dubbi, mille paure.

Eppure in tale istante avverte una strana presenza attorno a se, e un sussurro che la invita a provare.

Senza più esitare, afferra le mani di Jack e con lui crea un cerchio magico.

“Chiudi gli occhi e affidati!” – la invita a fare il cugino.

Mentre lui recita parole senza senso, Elsa sente i propri poteri divampare , come se fossero pronti ad esploderle fuori dal petto. Ed è proprio in tale istante che ciò accade. Un’accecante luce invade la camera mortuaria e attira l’attenzione di Anna, che era proprio diretta a quel luogo.

“Cosa succede?” – spaventata, corre in quella direzione ed è allora che la luce si dissolve.

Ciò che vede la lascia di sasso: Elsa e Jack sono distesi a terra, privi di conoscenza.

Sandy soccorre il fratello, scuotendolo, come può, per fargli riaprire gli occhi.

Anna corre verso la sorella, gridando, furiosa, la sua rabbia verso i gemelli.

“Maledetti, siete tornati per farci altro male? Cosa avete fatto ad Elsa? Stavolta non ve la faccio passare liscia”

“Abbiamo salvato tua figlia” – sostiene la Black, cominciando a piangere sul corpo del fratello.

“Cosa? Non osare nominarla” – continua Anna, rivolgendosi poi alla consanguinea e chiamandola a gran voce per farla risvegliare.

“Annie” – la voce del quinto spirito, permette alla regina di Arendelle di tirare un sospiro di sollievo. La abbraccia con forza, ignorando invece che Jack non ha la stessa risposta di Elsa alle chiamate della sorella.

“Dobbiamo chiuderli nelle segrete del castello” – sostiene la sovrana, riferendosi ai due cugini a lei nemici.

“Non ancora Annie…prima dobbiamo verificare una cosa” – precisa Elsa, che a fatica si solleva da terra, appoggiandosi alla parente.

È speranzosa quando vicina alla bara della nipote, attende che lei riapra gli occhi.

“Auri…svegliati, su! Sei viva e vegeta adesso” – le parla, sotto lo sguardo spaventato e preoccupato di Anna - “Che stai dicendo?” – le chiede l’altra.

“Jack mi avevi assicurato che…” – a quel punto Elsa, vede il suo desiderio sfumare e scarica la responsabilità su Black e le sue promesse.

Eppure non ha nessuno con cui prendersela. Sandy e il suo pianto danno conferma che Jack, stavolta, ha superato il limite magico.

“Mio fratello non ce l’ha fatta” – singhiozza la donna, stringendo il corpo del gemello a se.

Le due nobili di Arendelle si guardano, stupite. Anna non capisce cosa sia accaduto e come mai Elsa avesse una sorta d’incontro segreto con i loro acerrimi nemici.

“Ti incontri con loro di nascosto, adesso? Sono pericolosi!”

“Ascolta sorellina, mi avevano detto che avremmo salvato la vita di Aurora e io…”
“E tu cosa? Credi alle loro assurdità? Dopo tutto il male fatto, ancora ti fidi? Non puoi essere stata così cieca da farlo!” – il tono di rimprovero della seconda, tocca profondamente Elsa che si sente presa nuovamente in giro.

“Chiamo le guardie e vi farò arrestare! Vi giuro che la pagherete per il male che ci avete recato!” – presa dal suo dolore, Anna fa per lasciare la sala, pronta a convocare i soldati e vendicarsi .

Ed è in quel preciso istante che qualcosa accade.

Il corpo di Jack Black si dissolve, sotto lo sguardo disperato della gemella.

La sua essenza diviene luce, diviene vita ed ecco che un colpo di tosse fa sobbalzare i presenti, Anna in primis.

Non è un colpetto qualsiasi, di chiunque.

“Mamma” – è una voce a pronunciare quella parola.

Una voce conosciuta, una voce che in molti hanno pianto e per la quale avrebbero pagato oro.

Anna sente le gambe tremarle ed il cuore esploderle dal petto.

Lentamente si volta, spaventata da quanto potrebbe vedere.

Ecco la sua sorpresa, il dono che le ha regalato quel cugino che ha tanto odiato, sacrificatosi per restituirle quella serenità sottrattale ingiustamente.

“Mamma, sono io! Sono viva” – Aurora è in piedi, il suo corpo non è più gelido e pallido e le gote hanno preso di nuovo colore.

Sandy, incredula di fronte al potere del fratello, si commuove. Comprende che il gesto di Jack era stato voluto. Ha utilizzato il massimo delle sue forze per raggiungere quello scopo, evitando di sfruttare le energie di Elsa.

“Figlia mia!Sei davvero tu?” – le sfiora il viso, preoccupata che quello possa essere solo un sogno o frutto di un inganno.

“Sono io, sono tornata. Non ti lascerò più” – singhiozza la giovane, accoccolandosi al petto materno.  

La gioia indescrivibile di un affetto che sembrava perduto e che si ritrova, permette ad Anna di tornare a respirare aria pura.

“Zia, abbracciami” – dice la ragazzina al quinto spirito che non esita a farlo.

E di fronte ad una scena talmente bella ed emozionante, Sandy si commuove per poi allontanarsi dando modo alla famiglia di ritrovarsi.

Cammina per le strade di Arendelle, notando quanto ancora si respiri la tristezza dovuta al funerale della principessina. Nessuno immagina cosa è appena accaduto. Il suo cuore però è ferito nel profondo. Suo fratello non c’è più, non le rimane nulla.

“Ancora qui?” – le chiede una voce alle sue spalle.

“Figliolo!” – esclama lei, alzandosi dalla panca sulla quale si era appoggiata per riposare.

“Non chiamarmi così! Non lo sono. Voglio sapere dove è mia sorella”

“Tua sorella ha contribuito ad un gesto bellissimo. Vedrai con i tuoi stessi occhi e spero che in questo modo tu possa perdonarmi” – con le lacrime agli occhi, Sandy riprende il passo e attende il comunicato dei reali al popolo.

“Arendelle ti sarà per sempre grato, fratello mio!” – dice lei, volgendo lo sguardo in alto, certa che la presenza del gemello le rimarrà accanto per sempre e non l’abbandonerà mai.

   
 
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