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Autore: rovale22    01/02/2021    0 recensioni
Una storia di vampiri. Due famiglie distinte, due elementi in comune, sparizioni e apparizioni, amore e mistero, giochi di potere e vendetta, tra colpi di scena da lasciare il lettore con il fiato sospeso.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Hope Mikaelson, Klaus, Nuovo personaggio, Rebekah/Marcel
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Ormai si era fatto tardi erano quasi le due del mattino c'era un silenzio tombale pero questo meraviglioso silenzio non era destinato a durare perché due urli fortissimi squarciarono l'aria. Tutti si precipitano verso la fonte dell'urlo, i primi ad arrivare sono i Cullen, si trovano davanti due bambine, una con gli occhi blu mare e i capelli rossi, vestita con un pigiama rosa con i cuoricini. L'altra occhi castani scuro quasi nero, capelli castano rosato, vestita anche lei con un pigiama, però è di colore blu con le stelline gialle, si abbracciano spaventate con in mano i loro peluches, due orsacchiotti, subito dopo vengono raggiunti dai padroni di casa. Bella e Hayley si precipitano dalle bambine e le abbracciano strette, Damon si mette vicino a Bella poggiando una mano sulla sua spalla, Jasper è accanto a Damon, anche lui poggia una mano sulla spalla di Bella facendo dei movimenti circolari, Elijah e Klaus si siedono ai due angoli del letto vicino alle ragazze. < Che succede piccole? > domanda Elijah, accarezzando il braccio della bambina con il pigiama blu, tra le barcaccia di Bella < sono qui > risponde la bambina < chi piccola, chi è qui? > chiede ancora Elijah < gli uomini cattivi > risponde la bambina con il pigiama rosa, tra le braccia di Hayley < riuscite a descrivere questi uomini cattivi? > domanda Klaus. Entrambe le bambine scuotono la testa negativamente < allora riuscite a descrivere il sogno? > domanda sempre Klaus. Le bambine fanno segno di assenso, la bambina con il pigiama rosa comincia a raccontare < eravamo in una foresta, era così fitta, non passava neanche un filo di luce... < c'è qualcuno? Hope dove siamo? > < non lo so, sto cominciando ad avere paura, dammi la mano Ayana > Si prendono per mano, si incamminano in una direzione a loro sconosciuta, ad un certo punto cominciano a sentire delle voci, non riescono a capire bene cosa dicono, fino a quando davanti a loro non appare una donna senza volto, si intravedono solo i capelli lunghi e biondi, che spuntano da un cappuccio, della tunica nera che sta indossando la donna misteriosa < preparatevi... stanno arrivando > Dicendo solo questo scompare nel buio della foresta, lasciando così le bambine più spaventate di prima < che voleva dire quella donna Ayana? > < non lo so, Hope, non lo so > Spaventate continuano a camminare, fino a quando non si fermano vicino ad un bivio < ed ora, dove andiamo? > < Qualcosa mi dice di andare a destra > Seguendo l’istinto si dirigono verso quella direzione, arrivano in una radura chiusa da alberi alti e robusti da essi non passa un raggio di sole. Da dietro gli alberi escono un gruppo di uomini anche loro con indosso una tunica nera e il viso coperto da un lungo cappuccio e sembrerebbe delle grosse maschere di metallo. Senza dire un a parola uno di loro alza il braccio verso le due bambine che cadono a terra con la testa dolorante, sul braccio delle bambine compare un piccolo taglio che le fa urlare di dolore ancora di più. Un altro uomo del gruppo tira fuori una vecchia balestra e la punta verso le due bambine pronto a colpirle, senza alcuna pietà. < Adesso basta! > grida una voce alle spalle delle due bambine. Essa si avvicina piano piano , anche lei aveva il viso nascosto da una maschera d’argento e indossava una tunica nera con un cappuccio, da esso si può intravedere solamente alcuni ciuffi di capelli color caramello. Si alza un vento fortissimo gli uomini che avevano aggredito le bambine scappano spaventati, la donna soddisfatta del lavoro svolto si avvicina leggermente alle due bambine. < E’ ora di svegliarvi e state attente il male sta arrivando … > < E dicendo questo è svanita in una nuvola di fumo > conclude la bambina con il pigia blu. Klaus accarezza il braccio della bambina con il pigiama rosa ma lei fa una smorfia di dolore, i Mikaelson la guardano in modo strano, non era mai successo che le bambine si ferissero o avessero qualsiasi tipo di influenza. Hayley alza la manica della maglia e nota che c’è un graffio lungo tutto il braccio, dal polso fino al gomito. Bella fa lo stesso con l’altra bambina, stretta fra le sue braccia, c’è lo stesso taglio. < Hope, ma è lo stesso del sogno> Dice la bambina con il pigiama blu < Si papà, ne sono sicura > Elijah si alza dal letto e comincia ad andare avanti e indietro per la stanza molto preoccupato. < Vi ha detto qualcos’altro la donna misteriosa? > Entrambe le bambine scuotono la testa spaventate < Mamy, ho paura > < Tesoro non devi preoccuparti mamma, papà e gli zii sono qui per proteggervi > risponde Hayley accarezzando amorevolmente i capelli della figlia < Io ho paura che possa far del male a te a papà e agli zii > < Si anch’io > conferma l’altra bambina. << Non dovete aver paura di questo, noi siamo la famiglia Mikaelson nessuno ci abbatterà.. > Elijah torna a sedersi all’angolo del letto di fronte a Bella e alla bambina con il pigiama blu, gli accarezza il viso sorridendogli cercandola di confortare < Zio Klaus ha ragione! Noi siamo la famiglia Mikaelson non avere paura > la bambina sorride in risposta < Sempre e per Sempre > < Sempre e per Sempre > rispondono in coro tutta la famiglia con una determinazione che i Cullen non avevano mai visto. “Chi sa cosa significherà per loro questo sempre e per sempre da dirlo con questa determinazione” pena Edward guardando la situazione a distanza non avendo il coraggio di dire nulla cosi come la sua famiglia. Elijah nel frattempo abbraccia la la piccola con il pigiama blu sussurrandogli all’orecchio < Nessuno ci separerà mai più > la bambina si allontana da lui guardandolo dritto negli occhi < Non fare promesse che non puoi mantenere > Tutti, soprattutto Elijah, rimangono colpiti dalla risposta della piccola, ma l’intera famiglia sa che in fondo ha ragione questa non è una promessa che possono mantenere al cento per cento, ma ci proveranno fino alla morte. < Dai tutte e due sotto le coperte, vi raggiungiamo tra poco > Bella accarezza amorevolmente la guancia di Ayana < D’accordo? > aggiunge Hayley, volevano spezzare un po’ la tensione che si era creata con scarso successo. Le bambine si mettono entrambe sotto le coperte stringendo l’orsacchiotto, la famiglia Mikaelson esce dalla stanza dirigendosi verso il salotto interno della villa. La famiglia Cullen è l’ultima ad uscire, Rosalie chiude la porta della camera delle piccole mentre Edward afferra Jasper per un braccio volendolo riempire di domande < Perché non ci hai detto che Bella è sempre stata con te? Sai quanto mi sono preoccupato in questi anni e ho sperato che stesse bene. Perché non ci hai detto di avere dei fratelli? Perché non ci hai detto della tua vera vita? E soprattutto tu ci devi ancora delle spiegazioni a tutto quello che è successo oggi e cosa hai fatto negli ultimi cinque anni > Jasper prende un grosso respiro profondo, non sa esattamente come rispondere a tutte quelle domande, non sa proprio come cominciare < Non vi ho detto della mia vita e dei miei fratelli per proteggervi, per proteggere in primis Alice dalla mia vecchia vita. Edward io non sono certamente stato un santo in questi secoli e ci stanno molte persone che vogliono vendetta per ciò che io e la mia famiglia abbiamo fatto. L’unico modo per proteggervi era tenervi allo’oscuro > < Nemici? > domanda Alice sconvolta, non si aspettava che una persona come Jasper potesse avere dei nemici. < Che succede? > domanda una voce molto conosciuta a Jasper < Tranquillo Damon non mi mangeranno > risponde Jasper senza nemmeno girarsi a guardare il suo interlocutore. Damon lo raggiunge mettendosi accanto a lui < Infatti non mi preoccupo per te, ma per loro > < Mi reputi cosi crudele?> Jasper si porta una mano sul cuore facendo il finto offeso < Dati i precedenti > < Cosa? > Jasper continua a fare il finto offeso, i Cullen che stanno assistendo a quello scambio di battute in silenzio, cercando di capire se stessero parlando seriamente o no < Beh … hai ucciso più tu che tutti i più grandi assassini della storia > Alice a quella considerazione sgrana gli occhi, il Jasper descritto da Damon non corrisponde per nulla a quello che lei conosce e di cui si è innamorata < Non parlare di omicidi ci sono due bambine di sette anni che dormono tranquille in quella stanza > Jasper punta il dito verso la porta della camera da letto delle bambine < Jasper sei cambiato da quando sono arrivate le bambine o è l’effetto di una bella bionda > lo sguardo di Damon è molto provocatorio e ammiccante. Jasper guarda Damon con fare interrogativo, non riuscendo a capire a quale bionda si riferisse < Ma quale bionda? > Damon alza un sopracciglio, un piccolo sorriso provocatorio appare sul suo viso, con lo sguardo cerca di far capire a Jasper a chi si riferisce. Una lampadina si accende nella mente del biondo < Ah.. ma va và > con una mano spinge Damon lungo il corridoio che conduce al salotto e ridendo entrambi entrano, attirando l’attenzione del resto della famiglia < Bella stavamo facendo quattro chiacchiere > poco dopo i due vengono raggiunti dalla famiglia Cullen ancora sconvolta dalla scena. < Freya, è possibile che un sogno possa influenzare la realtà? > < Hayley, quello mi sa che non era un semplice sogno. Sono riusciti ad entrare nella testa delle bambine e modificarne il sogno > Freya seduta accanto a bella si alza dal divano di velluto rosso per andare verso la vetrina dei liquori, prende una bottiglia di bourbon e un bicchiere di cristallo, li poggia sul tavolino e si versa un bel bicchiere di quel liquido ambrato < Si ma in nessun sogno accade che se ti ferisci, i qualsiasi modo, accade anche nella realtà. E se quella balaustra le avesse uccise nel sogno? Cosa sarebbe successo? Sarebbero morte nella realtà? > La voce di Bella risulta preoccupata e disperata allo stesso tempo, Hayley dal canto suo ha un espressione terrorizzata il solo pensiero di perderle sua figlia la terrorizza, come terrorizza il resto dei familiari. < Come possiamo impedire che riaccada? > Elijah Mikaelson, il nobile della famiglia, colui che farebbe qualsiasi cosa pur di salvare la sua famiglia, non può permettere a nessuno di far del male a sua figlia e a sua nipote. Bella poggia la testa sulla spalla di Elijah in cerca di conforto, essendo seduta accanto a lui, la complicità tra i due è palese. Edward notando la scena qualcosa in lui scatta come una molla, la gelosia. < Elijah, non conosciamo nulla di questi nemici, potremo togliere i braccialetti alle bambine durante la notte forse cosi potrebbero difendersi più facilmente. Mi metterò a cercare tra i vari grimori, troveremo una soluzione > Freya esce dalla stanza recandosi chi sa dove, ormai si sa aveva finito di dormire quella notte. < Ragazze meglio che vi andate a riposare e andate a togliere i bracciali alle piccole > < Si meglio che facciamo cosi > Bella e Hayley si alzano dal divano per poi avviarsi verso l’uscita della stanza, gli occhi di bella e quelli di Edward si incrociano per qualche secondo, è lei quella ad interrompere per prima il contatto visivo per poi uscire dalla stanza e ricarsi in quella della figlie < Hayley, dici che funzionerà?> sussurra mentre toglie il braccialetto antimagia a Ayana < Non lo so, ma io non me ne starò con le mani in mano mentre qualcuno fa del male a mia figlia > Sussurra in risposta Hayley mentre si corica accanto a sua figlia abbracciandola, Bella annuisce per poi fare lo stesso ed addormentarsi. In salotto si continua a discutere sulla linea da attuare contro questi nemici sconosciuti < Non sappiamo nemmeno che faccia abbiano, come possiamo sperare di sconfiggerli? > < Jasper, sei molto positivo sulla faccenda > < Damon, smettila! > Elijah si alza dal diavano sistemandosi il completo, nessuno dei Mikaelson era andato veramente a dormire, essendo vampiri non ne avevano bisogno. I Cullen solo in quel momento avevano ntoto che erano tutti ancora vestiti come li avevano lasciato, tranne Freya, Bella e Hayley che indossavano dei pantaloni di una tutta e maglie a mezze maniche. Se sono stati i primi ad aver proposto di andare a dormire, perché non si sono cambiati? Saranno andati a letto vestiti? Impossibile! L’avranno fatto per non rispondere alle nostre domande. Allora perché permetterci di restare? Nella testa dei Cullen queste erano solo alcune domande che gli stavano ronzando in testa < Abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile, Elijah dobbiamo coinvolgerli > Ai Cullen non sembra che Elijah sia tanto contento di coinvolgere queste persone, come ha proposto Jasper. < Ma sono le cinque del mattino, chiunque essi siano non penso che siano reperibili > Tutti i presenti nella stanza si girano di scatto verso Emmett, colui che aveva espresso quelle semplici parole, lo sguardo che ha appena ricevuto è quasi di scherno < Non tutti, ma uno si curo si > < Chi va a parlare con lui? > Domanda Damon passando lo sguardo fra tutti i presenti < Bhe… ci odia tutti, ma ci sono due persone che non odia e non credo che domandato da loro possa dire di no > Klaus prende la bottiglia di bourbon presa precedentemente dalla sorella, e lasciata sul tavolino al centro della stanza, e ne beve un sorso direttamente dalla bottiglia, ecco che arriva lo sguardo ammonitore del fratello maggiore Elijah, in quel momento non gliene fregava nulla della buone maniere. Un telefono cellulare comincia a suonare, facendo regnare il silenzio nella stanza. < è il mio. Vado fuori a rispondere > Jasper esce dalla stanza, attirando la curiosità dei Cullen, soprattutto di Alice, “Perché tanta segretezza? Chi è l’interlocutore? Pensa Alice, la piccola di casa Cullen, cosi attraverso l’udito sviluppato da vampiro cerca di ascoltare la conversazione ma l’unica cosa che sente è il rumore dell’acqua corrente. Questo la fa insospettire ancora di più, in quel mometo Alice non sente più l’acqua corrente ma dei passi, Jasper apre la osta della stanza senza però entrarci < Devo partire per qualche giorno > La sua famiglia non dice nulla, fa solo un tacito senso di assenso con la testa, Jasper tenta di uscire dalla stanza, ma Alice non riuscendo a trattenere le mille domande lo ferma per il braccio < Dove vai? Non puoi lasciarci qui cosi. Chi era al telefon o> Jasper si libera bruscamente dalla sua presa < Non ora Alice > L’uomo gli da le spalle < Sono la tua fidanzata ho il diritto di sapere cosa sta succedendo > Urla lei di rimandi infastidita dal suo comportamento, Jasper si gira di scatto verso di lei in questo momento non voleva litigare con lei ma non riesce più a controllare le parole che escono dalla sua bocca < Forse è meglio finirla qui > < Cosa? Mi stai lasciando? > < Si > Jasper cosi dicendo da definitivamente le spalle alla donna per poi raggiungere il grosso portone ed uscire, senza mai voltarsi in dietro. Alice dal canto suo rimane ferma immobile a guardare il punto in cui prima c’era il compagno della sua vita, o cosi credeva. I Cullen avendo sentito tulla la conversazione, avvenuta fra i due fuori dalla porta, esceono e raggiungono Alice. Rosalie abbraccia quella che considera come una sorella < Non ci credo, Jasper mi ha appena lasciato > In quel momento maledice di essere un vampiro e non poter piangere, in quel momento vorrebbe piangere e urlare ma si astiene dal farlo per non rendersi ancora più ridicola. < Alice, l’avrà fatto perché è turbato da tutte queste situazioni, aspettiamo che torna e le cose si sistemeranno > la rassicura il padre. Il sole è ormai alto nel cielo, la famiglia Cullen ha passato il resto della notte seduta sui divani del salotto aperto cercando di calmare Alice. Villa Mikaelson si sta movimentando, visto che Hayley e Bella vogliono portare le bambine nel bayou, piccolo rifugio nel bosco del branco della Mezzaluna o luna crescente, per la loro sicurezza. < Buongiorno Bella > Edward sentendo la voce del padre, alza lo sguardo e vede scendere bella dalla grande scalinata della villa. Fasciata in un abito nero, con un giubbino di belle del medesimo colore e ai piedi degli stivali al ginocchio rossi. < Buongiorno a tutti > Dietro di lei scende anche Hayley, lei invece indossa un semplice jeans, una maglietta verde petrolio con anche lei un giubbino nero abbinato agli stivali a caviglia del medesimo colore. < Bella tu sei pronta > da sotto le scale, le scale si diramano formando due piccole scale in direzione dei due lati del muro, evidentemente c’è una stanza anche li, esce una figura alta dalla folta chioma corvino e due occhi di ghiaccio < Si Damon, le bambine dovrebbero essere già scese > < Si stanno facendo colazione in sala da pranzo > I Cullen percepiscono dei piccoli passi provenire dalle loro spalle, due piccole bambine con in spalla uno zainetto escono da una porta a vetri, dove si intravede un grosso tavolo da pranzo, “Ecco dove si trova la sala da pranzo, di cui parlava prima Damon” pensa Emmett ammirando la sala. Ogni stanza di quella sala ha un non so che di artistico, di vintage, molto graziosa. < Eccoci, siamo pronte > < Bene andiamo > Bella si avvicina ad Ayana e gli tende la mano che la bambina afferra senza pensarci due volte. < Aspettate vengo anch’io > Elijah, fasciato nel suo solito completo nero, Edwar immagina che nel suo armadio ci siano solo quelli visto che li indossa anche per fare una scampagnata nel bosco. < Bella > Klaus si affaccia alla balconata che dal al salotto aperto puntando i suoi occhi dellop stesso colore del mare in tempesta verso la mora < Dimmi > Bella punta i suoi occhi color cioccolato, con una strana scintilla negli occhi quando si rivolge a lui < Rimani ho bisogno che parli un attimo con Marcel, se mai li raggiungi dopo > Bella prima di rispondere punta lo sguardo verso la bambina che sta stringendo la sua mano, come per chiedergli l’approvazione < Vai, c’è papà con me > Elijah gli fa un segno d’assenso con la testa, cosi Bella si rivolge a Klaus < Va bene, ci vado subito > Aveva capito cosa Klaus volesse che lei discuta con Marcel. Bella, si abbassa all’altezza della piccola e gli fa una carezza < Ti raggiungo da nonna Mary, tu fai la brava e ascolta papà > La bambina annuisce con la testa e da un bacio sulla guancia a Bella. Il rapporto tra Bella e quella bambina colpisce molto Edward, si comporta con lei come solo una madre si comporterebbe, ma la psiche del biondo non sa fino a che punto potrebbe sopportare o accettare il fatto che Bella abbia voltato pagina e addirittura fosse diventata madre. Bella si avvicina a Hayley < Porta con te i Cullen > Hayley risponde con uno sguardo che se potesse uccidere Bella sarebbe già stesa sul pavimento senza fiato < So che non ti fidi ma ti potrebbero essere utile in caso di attacco e non voglio che vengano con me, non sappiamo come Marcel possa reagire a vedermi praticamente con un esercito al mio fianco > Hayley, sembra che capisca il discorso di Bella e con un tacito cenno del capo acconsente a farli andare con loro. Bella si gira verso i Culle e punta il suo sguardo fiero verso di loro. Edward non aveva mai visto una luce cosi forte nel suo sguardo. Da quando se ne avevano lasciato definitivamente Forks Bella è cambiata totalmente è praticamente irriconoscibile. E’ una donna forte, determinata, indipendente, testarda. Alice, da come suo fratello guarda Bella ha la sensazione che la ami ancora, anzi che non abbia mai smesso. < Ragazzi andate con loro nel bosco, vi piacerà > I Cullen, non capiscono questo gesto di Bella, però senza fare domande acconsentono, cosi i Cullen, le bambine, Hayley, Elijah e Damon lasciano la villa diretti nel bosco. < Stai attenta > Bela sorride a un Klaus preoccupato per le sorti della sua bella < Non preoccuparti, non mi farà del male > Cosi dicendo esce anche lei dalla villa e si incammina all’interno del bellissimo quartiere francese, accompagnata dalla musica jazz. Comminando per quelle strade non riesce a trattenere un sorriso, vedere quelle persone ridere, scherzare, immersa in tutti quei colori provenienti da bancarelle di tutti i tipi. Cammina guardandosi intorno fino ad addentrarsi in un piccolo vicolo che porta ad una strada parallela, ad differenza della gemella essa è solitaria, nessuna bancarella o turisti che girano felici. Questo quartiere è frequentato escusivamente da streghe, trova Marcel intento a guardare un muro e a spostare tutti gli oggetti che ne impediscono la visuale completa. < Marcel > < Bella > si gira per un istante verso la bruma per poi riprendere a spostare gli scatoloni. Bella si avvicina all’uomo, nota che sul muro c’è disegnato un drago che si sta mangiando la coda, ma sta succedendo una cosa stranissima, il disegno si sta sbiadendo e al suo posto sta comparendo una spirale. < Sta succedendo in tutta la città? > Bella osserva lo strano gioco del cambio di disegno, non riuscendo a capire cosa sta succedendo < Cosa sarà? > Marcel scuote la testa < Non lo so. Non so cosa significa e soprattutto a chi appartiene. Sei venuta a dirmi qualcosa? > < Si! Ieri sera è successo qualcosa di stranissimo che ci ha messo in allerta Marcel da la completa attenzione a Bella smettendo di buttare all’aria scatoloni per liberare il muro < Alle bambine? > Bella annuisce e ricomincia a parlare < Hanno fatto un incubo, un incubo realistico. Alcune persone le hanno aggredite, e le ferite che gli hanno procurato si sono ripercosse nella realtà. > < Cioè si sono ferite veramente? > Bella annuisce in forma di assenso < Delle tizie gli hanno salvato la vita e le hanno messe sugli attenti > prende una piccola pausa sospirando leggermente < ”Il male sta arrivando” > utilizza le stesse parole utilizzate dalle due donne. < E cosa dovrei farci io? > Bella non rimase tanto sorpresa dalla domanda dell’uomo, visto che la famiglia Mikaelson gli aveva fatto più male che bene < Potresti aiutarci. So che la mia famiglia ti ha fatto del male, però qui non si tratta di Klaus ma di due bambine innocenti. > Marcel osserva la donna negli occhi, non sapendo bene cosa fare, Bella riprese il discorso < Non sappiamo chi siano, non sappiamo nemmeno cosa vogliono, l’intera città potrebbe essere in pericolo > < D’accordo, ma se Klaus fa qualcosa che potrebbe danneggiare me o la città e i suoi abitanti l’accordo salta e ve la vedrete da soli > Bella annuisce, sa che Klaus è inaffidabile ma spera che per il bene delle bambine non faccia danni < D’accordo! Terrò io stesso Klaus sotto controllo. Sai che di me ti puoi fidare > Marcel e Bella si stringono la mano suggellando l’accordo. Bella da le spalle a l’uomo e si avvia verso il bosco, appena raggiunta di nuovo la via principale prende il telefono e chiama Klaus < Klaus, accordo preso. Lui però ha detto che se fai cavolate salta tutto e perdiamo l’appoggio della città. > Klaus dall’altro capo del telefono sospira. < Klaus, non fare cavolate! Abbiamo bisogno dell’aiuto della città > < Lo so Bella. Ma sai anche che quando si tratta della mia famiglia non mi so contenere > Ora è la donna a fare un lungo sospiro, conosce Klaus molto bene e sa che sicuramente farà saltare tutto, ma spera nel buon senso di Marcel < E’ successa un'altra cosa > < Cosa? > Bella in quel momento è entrata ne bosco e sta raggiungendo il resto del gruppo, alla capanna dove abita Mary componente del branco della luna crescente < Hai presente i disegni del drago che si morde la coda che sono apparsi in tutta la città? > < Si > < Bene… stanno cambiano > Se Bella potesse vedere Klaus in quel momento, noterebbe gli occhi fuori dalle orbite per lo stupore e la bocca semi aperta < Come stanno cambiando? > < Si! Stanno diventando delle spirali. Come per magia. E’ successo davanti ai miei occhi > Il biondo è stato praticamente ammutolito dalla notizia, cosa strana perché nessuno riesce a zittire Klaus Mikaelson < Ne parlo con Freya vediamo cosa scopre su questo simbolo. Ti chiamo io se so qualcosa > < Va bene, fallo. Avvisami si qualsiasi cosa > < Si > Bella mette giù la chiamata, in quel momento si ferma davanti alla casa di Mary < Bella, vieni entra > Mary è uscita ad accoglierla, lei varca la soglia della casa e si dirige subito fuori in quello che dovrebbe essere un terrazzo che affaccia sul lago dov’è sicura che stiano giocando le bambine. Come si aspettava le trova a giocare sul pavimento con le bambole < Mamma > Ayana appena la vede gli corre in contro, bella si abbassa alla sua altezza pronta ad accoglierla fra le sue braccia < Amore, te l’avevo detto che vi avrei raggiunti > La piccola si allontana poco da lei, rimanendo comunque fra le sue braccia, per poterla guardare in viso < So che mantieni sempre le tue promesse > Bella sorride e abbraccia di nuovo sua figlia. Ayana si allontana e Bella si alza in piedi si avvicina all’altra bambina e gli da un bacio sulla testa < Dove sono tutti? > < Nel bosco. Nonna Mary non ha fatto entrare i vampiri > risponde la piccola Hope. La vampira sorride e guarda verso il bosco intravedendo la chioma bionda di Edward avvicinarsi < Li raggiungo voi continuate a giocare > Le bambine annuiscono e riprendo il gioco da dove era stato interrotto. Bella raggiunge gli altri nel bosco, Hayley appena la vede non gli da nemmeno il tempo di farla fermare che la tempesta di domande < Hayley, va tutto bene. Marcel ha accettato di aiutarci, però vuole che Klaus non faccia danni > < Klaus sai che non se ne starà buono!? > < Lo so Elijah. Ma che dovevo fare? È stata l’unica condizione che ha posto per poterci aiutare > Hayley sospira girando lo sguardo verso la casa dove ci sono le due bambine che giocano ignare di quello che gli succede di brutto attorno < Hai fatto bene. Penseremo più in la a cosa fare in caso Klaus faccia qualcosa delle sue > < E’ successa un'altra cosa > < Cosa? > domanda prontamente Elijah < Il disegno del drago che si sta mordendo la coda comparso in tutta la città si sta lentamente cancellando > < E non è un bene? > in quel momento si intromette Alice, lei e la sua famiglia ha ascoltato in silenzio tutta la conversazione < Si, se solo non si stesse trasformando in qualcos’altro > < cosa? > Domanda Rosalie, interessata anche lei al discorso. I Cullen, volevano bene a Bella e Jasper, nonostante nessuno dei due non facesse più parte della loro famiglia, entrambi avevano guadagnato il rispetto di tutti i componenti della famiglia. Quindi li volevano aiutare a tutti i costi. < In una spirale. Klaus è già stato informato, mi ha detto che andava da Freya per chiedergli di indagare sul significato di quel simbolo > Elijah mette le mani in tasca e comincia ad andare avanti e indietro pensieroso. Si stanno scontrando un nemico invisibile che nessuno conosce, sta minacciando i componenti più piccoli e deboli della sua famiglia. Elijah da mille anni si occupa incessantemente della protezione della sua famiglia e non si tirerà indietro certo ora. < Torno in città vedo cosa riesco a scoprire> Entrambe le giovani donne Mikaelson annuiscono contemporaneamente < Facci sapere cosa scopri, non esitare a chiamare > < Certo Bella, non sono mica Klaus > Elijah fa un piccolo sorriso per poi baciare Bella sulla guancia < Rimanete con le bambine > cosi dicendo bacia Hayley sulla guancia < Rimaniamo qui per un po’ magari restiamo a dormire qua > Elijah annuisce ad Hayley per poi allontanarsi, lasciano le due donne preoccupate e una famiglia di vampiri completamente sconvolte non riuscendo bene a capire cosa stia succedendo. < Cosa diciamo alle bambine? > Bella osserva da lontano sua figlia e sua nipote , non voleva rovinargli l’innocenza che solo delle bambine di sette anni possiedono < Non lo so. L’unica cosa che so è che gli voglio mantenere quel’innocenza. Non permetterò a nessuno di rovinargli l’infanzia > Hayley percepisce nel tono della vampira la determinazione di proteggere, delle povere bambine innocenti. La giovane alfa vuole la stessa identica cosa per sua figlia Hope, non vuole che nessuno gli rovini l’infanzia come è successo a lei < Entrambe sappiamo cosa significa crescere troppo in fretta. Non voglio che capiti anche a loro > continua Bella < Lo so. Nemmeno io > < Allora siamo d’accordo > L’ibrido annuisce, senza staccare lo sguardo da sua figlia. Ora la sua priorità è lei e nessun’altro. < Vado da loro > Bella annuisce per poi vederla allontanarsi. La mora si avvicina al lago e ne osserva la superficie leggermente in crespata per il vento. La famiglia Cullen si avvicina leggermente, quasi come se non la volessero disturbare. Ma volevano delle risposte, volevano capire, ora più che mai volevano sapere in cosa si stavano imbattendo. < Bella, ora più che mai ci dovete delle risposte > La voce di Edward è calma ma decisa, non voleva più sentire scuse. < Edward ha ragione! Ci stiamo imbattendo con voi in questa guerra, abbiamo il diritto di sapere. Di sapere con chi combattiamo, chi dobbiamo proteggere e soprattutto perché > Bella ascolta le parole del biondo e della sua più cara amica, senza mai distogliere lo sguardo dal lago. Ora nessuno di loro poteva più tirarsi indietro, dovevano anzi doveva risponde alla miriade di domande che gli stavano e gli hanno posto fino ad ora. Ma come? Non sapeva da dove cominciare. < Forse è meglio che vi sediate. E’ una storia lunga, molto lunga >
   
 
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