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Autore: lmpaoli94    03/02/2021    1 recensioni
Freddie Mercury si era allontanato dalla band a tempo indeterminato rinchiudendosi in uno dei prestigiosi castelli della Danimarca: il castello di Kronborg.
In quell’edificio pieno di lusso e di meraviglie di ogni tipo, Freddie cercava di pensare a come sarebbe stata la sua vita lontana dai riflettori e solo una persona poteva stargli vicino in ogni momento: sua moglie Mary.
Ma la donna nascondeva un mucchio di segreti oscuri, tramando nell’ombra contro di lui e contro la sua felicità.
Che cosa farà quando Freddie verrà a scoprire dei suoi continui tradimenti e dello sperperamento dei suoi milioni e milioni di dollari guadagnati nel corso della sua carriera insieme alla band?
Freddie riuscirà a ripagare il torto subito confessandogli il più grande problema dell’uomo?
Genere: Drammatico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Freddie Mercury, Mary Austin
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Castello di Kronborg

Mary impiegava il suo tempo nel rendere il castello di Kronborg un luogo vivo e rinnovabile nonostante fosse uno dei castelli rinascimentali in giro per l’Europa.
< Aiutami a sistemare questi tappeti nella mia camera > ordinò la donna alla servitù.
< Ma Signora, che cosa ne facciamo di queste cose? >
< Buttatele pure via. Oppure vendetele a qualche museo. >
< Ma il Signor Mercury è d’accordo con tutto questo trasloco? >
Sentendo il nome di suo marito, Mary assunse un’espressione mista a rabbia e tristezza.
< Anch’io, come lui, sono la padrona di questo castello. Quindi vi dovete limitare ad eseguire i miei ordini. Mi sono spiegata? >
< Il Signor Mercury non avrebbe mai permesso che il castello venisse stravolto come sta facendo lei, Signora. >
< Che cos’è tutta questa insolenza?! >
< Per non parlare che una parte di queste mura sono di proprietà dello stato danese. >
< Una piccola percentuale, oserei dire. >
Da quando Mary e Freddie erano giunti fin a Kronborg, la donna non aveva mai legato con la servitù a causa delle sue stravaganze e della trasformazione del castello in una residenza stile anni ’70.
< Allora? Continuate a tenere quei tappeti colorati in mano oli portate nelle mie stanze? >
Senza poter dire niente, alla fine la servitù dovette obbedire.
“Signor Mercury… In questo castello non c’è solo lui. E quegli ignoranti devono capirlo alla svelta prima che debbano cercarsi un altro lavoro.”
Vedendo un continuo viavai di persone e di oggetti di ogni tipo, Freddie uscì dalla sua torre dove rimaneva rinchiuso a riflettere sul suo passato per sapere che cosa stava succedendo.
< Stiamo forse traslocando, Mary? >
< No. sto dando una rinfrescata a questo posto. Li vedi questi muri contornati da coccarde vecchie di quattrocento anni? Sono davvero orribili. Invece guarda che cosa ho preso oggi in alcuni negozi qui vicini. Che te ne pare? Starebbero molto bene sulle pareti. >
< Mary, ne avevamo già parlato. Non stravolgere l’ambiente di questo castello. >
< Freddie, è davvero vecchio e degradante. Invece una ventata dei giorni nostri non può che fargli bene. >
< Ho scelto questo castello insieme a te perché mi piaceva così com’era. Tu non hai nessun diritto di stravolgerlo come ti pare e piace. >
< E’ quello che gli abbiamo detto noi > fece una donna della servitù.
< Tronatevene nelle cucine! Questa è una conversazione privata! >
Una volta rimasti soli, Freddie fu molto dispiaciuto per aver visto come la gente veniva trattata in casa sua.
< Non sgridare la servitù, Mary. Te lo proibisco. >
< Si sentono i padroni di questo castello > obiettò la donna < Invece devono capire che sarebbe meglio per loro se rimanessero al loro posto. >
< Perché sennò che cosa gli fai? Li licenzi senza il mio consenso? >
< Potrei anche farlo, sai? >
< Questo castello l’ho pagato di tasca mia e tu non hai nessun diritto di prendere decisioni senza prima aver consultato me. >
< Ah sì? È così che la pensi? Vorrei ricordarti che sono tua moglie e posso prendere le stesse tue decisioni! >
< Da quando in qua? Tu sei solo una donna che rimane a casa senza fare niente e sfrutta solo il mio denaro per dei capricci inutili. >
Sentendo come la stava raffigurando, Mary non ci vide più dalla rabbia mollandogli un ciaffone.
< Se ti senti il padrone totale di questo posto, sarebbe meglio che io venissi rinchiusa nelle cucine o a pulire qualche camera o stanza di sua maestà Freddie Mercury. >
< Puoi stare benissimo al tuo posto di fedele moglie, senza però rompere troppo le palle. >
< E’ così che pensi di me? Molto bene… Vuol dire che non mi conosci abbastanza. Renderò la tua vita e quella della servitù un vero inferno. >
< Mary, per favore. Stai davvero esagerando. >
< Sei tu che hai cominciato! Io volevo solo rendere questo castello a nostra immagine e somiglianza… >
< No! rettifico! A tua immagine! >
< Senti una cosa: se non ti sta bene, meglio che me ne ritorni a Londra dalla mia famiglia. Non so cosa fare per stare qui e venire ritratta come una persona senza cuore… A dirla tutta sarebbe quasi stato meglio che tu fossi rimasto insieme alla band. Almeno potevi distrarti in altri modi invece di essere depresso come lo sei ora. >
< Sto cercando di ritrovare me stesso > rispose Freddie digrignando i denti < Non sono depresso come dici tu. >
< Davvero? Resti rinchiuso in quella torre come un vile prigioniero a che fare? A pensare ai tuoi fallimenti? Vedi il lato positivo della vita: tu sei Freddie Mercury, il cantante dei Queen. La migliore band che c’è sul mercato al momento. Tu e i tuoi compagni avete rivoluzionato il mondo della musica… Perché ti sei fermato proprio ora? >
< Non posso spiegartelo adesso. Non è il momento. >
< Adesso mi tieni nascoste pure le tue cose personali? Allora per te sono solo un’estranea, vero? >
< Mary, per favore… >
< Fammelo tu il favore! Se non vuoi vedermi più, faccio le valigie e me ne vado immediatamente. Così puoi festeggiare insieme alla servitù. Perché sono convinta che è uno dei tuoi più grandi desideri. >
< Perché non riesci a capire niente?! se ho comprato questo castello è per restare da solo con te lontano dalle distrazioni e dallo stress della musica. Ho bisogno di ritrovarmi, ma tu mi remi contro. Tra qualche giorno la band si riunirà proprio qui e sarà in quel momento che dirò a tutti la mia decisione. Contenta di sapere che cos’ho in mente adesso? Ora puoi smetterla di rendermi la vita difficile e di stare al tuo posto? >
< Quale sarebbe il mio posto per te? >
< Ti ho riservato una biblioteca talmente vasta che per leggere tutti i libri ci metteresti una vita. Perché non vai e usufruisci del mio regalo? >
< In quella stanza non ci metterò mai più piede. >
< Perché? Cos’è che non va? Non ti piace? >
< No. è solo che sento continuamente rumori strani e sinistri… Secondo me è infestata dai fantasmi. >
< Ahahah questa sì che è buona > rise Freddie < Secondo me l’aria della Danimarca ti fa molto male, Mary… Comunque l’importante è che tu non trasformi questo posto in un circo anni ’70. Non lo sopporterei. >
< Dicendo così mi viene da pensare che non ho buon gusto, vero? >
< Assolutamente no. >
< Bene. Adesso basta. Ne ho abbastanza di ascoltare le tue lagne offensive… Vado a fare una passeggiata lontano da te e a pensare se rimanere in questo castello oppure no. >
< Libera di fare quello che vuoi. A più tardi > disse infine Freddi lasciando da sola sua moglie in preda a pensieri rabbiosi e irrefrenabili.
“Presto ti pentirai per tutte le tue angherie. È una promessa.”
   
 
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