12
Jen
silenziosamente tornò dalla cucina dopo aver controllato che la piccola
dormisse ancora. Appoggiò il vassoio con la colazione sul comodino, si stese
sul letto vicino alla sua compagna e le baciò la guancia.
“Che
c’è?” Disse Lana che non aveva dormito granché bene la notte appena passata.
"Mi
dispiace se ieri sono stata un po’ scorbutica..." Mormorò sulla sua pelle.
Lana
sospirò, non sapeva cosa rispondere, era ancora un po’ risentita della
discussione.
"Mi
dispiace di essere stata una ... aspetta come mi hai chiamato “Bionda
testarda” ridacchiò "Non volevo discutere ma ... credo di essere
solo... molto gelosa di te .... e quando, l’idiota, ha allungato un po’ le mani
fuori dal set... anche se lo hai rimesso apposto... non lo so... mi sono
partiti i neuroni" sospirò.
Lana
sospirò e si sedette sul bordo del letto “Va bene” sbuffò alzandosi, vedendo il
vassoio, non disse nulla.
"Amore...
seriamente mi dispiace..." l’abbraccio da dietro "Cercherò di non
farlo mai più..."
Lana
chiuse gli occhi “Sai come vivo la questione della gelosia Jen”
"Io...
lo so... mi dispiace... non era mai successo prima ... non lo so perché ...
posso fare qualcosa per farti stare meglio?" Si spostò in modo da vederne
il viso ed aspettò che la guardasse.
“Fidarti
di me” tenne lo sguardo basso.
"Io
non è che non mi fidavo di te Lana. Volevo riempire lui di botte... tutto
qui..." si grattò la nuca imbarazzata.
“Non
voglio questo, io amo te e ragazzini non ne voglio nella mia vita...” disse
prendendo la vestaglia da camera.
"Lo
so... ma ero arrabbiata con lui ... " la seguì e le fece la faccia da
cucciolo "Seriamente non succederà più amore"
“Dio”
la guardò esasperata “Non lo so, forse dovremmo...dovresti smettere di venire
sul set ecco” la guardò “Io credo che non ti faccia bene...”
"Ok...
va bene .... in effetti lo dice anche il mio manager ora che ci penso... "
sorrise "Bene allora io e la paperotta andremo da qualche altra parte. Ora
però mi potresti perdonare? Ti ho fatto anche la colazione a letto..." le
si inginocchiò davanti e le abbracciò le ginocchia posando il mento sul ventre
dell’altra "E non voglio che tu sia arrabbiata o preoccupata"
“Jen”
le mise le mani sulle spalle “Ieri te la sei presa con me, se succedesse di
nuovo non lo sopporterei e non voglio ripetere gli stessi errori...alzati
adesso”
"Nope"
fece schioccare la p "Non mi alzo finché non mi perdoni ... perciò credo
che andrò in giro tutto il giorno in ginocchio, riflettendo su quanto sia stato
sbagliato il mio comportamento" alzò le sopracciglia in modo comico
"Come ho fatto stanotte mentre mi rigiravo per la millesima volta"
Lana
sospirò “Anche io non ho dormito, lo sai che senza di te non riesco più a
dormire?” La guardò tirandola su “Non farlo più, mi hai fatto male” la guardò
intensamente, non era un male fisico ma faceva comunque il suo effetto.
"Mi
dispiace me ne sono resa conto solo ora ... " non sopportava farle del
male, sapeva che era irrealistico che non se ne facessero per quanto volessero
evitare, ma alle volte succedeva. Le accarezzò le braccia "Come posso
rimediare?"
"Stamattina
stiamo insieme, io te e Joy" disse guardandola.
"E
poi?"
"E
poi forse potrò perdonarti" ammise.
"Ok
va bene" le baciò una guancia.
Lana,
Jennifer e Joy, andarono a fare un pic-nic al parco, dove davanti al laghetto
la piccola di ormai tre anni e mezzo, dava da mangiare alle papere.
Jen
la guardava a ridacchiava mentre le spezzava il pane da dare ai volatili.
“Visto
mama?” Joy guardò la mora che era distesa sulla coperta assieme a Lola.
Jen
sorrise a Lana e tenne la piccola dal non cadere nel laghetto.
“Si
amore le paperotte come te” sorrise guardandola dolcemente, come era cresciuta.
Somigliava a lei nelle fattezze, ma cavolo come assomiglia alla bionda nei
gesti. Era assurdo ma quella donna era stata dal principio accanto alla sua
bambina. Anche se stava crescendo con entrambe, ed era la loro, per loro
stesse.
Jen
sorrise e si alzò sollevando la bimba e se la mise sotto il braccio "Uh ho
preso una paperotta! La farò al forno stasera" rise.
“Nooo
mom” la piccola rise con una risata cristallina molto simile a quella della
madre mora. Lola andò vicino alle due.
"E
invece si..." iniziò a farle il solletico "Un po’ di rosmarino,
dell’olio, del sale"
“Non
mi piace il rosmarino” rise Joy, e Lana girò un breve video che postò sul suo
social preferito, con la dicitura -I miei tre amori-
"Prezzemolo?"
“Meglio
mom” sorrise.
“Jen
dovremmo rientrare” le indicò una nuvola.
"Uh,
sì così metto in forno questa paperotta” rise.
"No
mama aiutami"
La
bionda rise e se la mise sulle spalle per poi prendere il borsone pesante.
“Mom
mettimi giù, sennò poi ti fai male...” disse Joy guardandola.
"Ma
sono forte io" sorrise mettendo in mostra il bicipite ridacchiando.
"Va
bene" la piccola sorrise. Lana sorrise guardandole e prese Lola mettendole
il guinzaglio e poi andarono verso la macchina.
Jen,
aprì lo sportello alla mora, mise Joy sul seggiolino e il cane nel portabagagli
del SUV. Poi si mise alla guida.
Lana,
l’afferrò dal bavero della giacca e la baciò con passione. L’altra sorrise e
ricambiò il bacio.
Joy
batté le manine felice “Amore”
Jen
ridacchiò e si girò "Si paperotta. Ma quando sarai molto molto più grande
"
“Mom
è gelosa” la punzecchiò.
“Meglio
della paperotta al forno quel polletto eh?" disse Lana mentre si puliva le
labbra con il tovagliolo.
Jen
sorrise ed annuì mentre puliva il viso della bimba che ridacchiava.
Sorrise
e iniziò a sparecchiare “Joy li lavi con mom i denti stasera?”
La
bambina annuì, ma fece la faccia schifata, non le piaceva lavarsi i denti. La
bionda la prese "Dai che se fai la brava ti racconto due storie della
buonanotte" si girò "Sicura che non vuoi una mano amore?"
"Mi
racconti quella di quando tu e mama vi siete date il primo bacio?" chiese
felice.
"Si
tranquilla amore"
"Bene...bene
... allora...C'era una volta tanto tempo fa..." e chiuse la porta del
bagno.
Lana
sorrise mentre iniziava a lavare i piatti. Quando finì si affacciò alla porta
della cameretta di Joy, poggiando la testa allo stipite e le osservò, così
complici.
Joy
si stava addormentando, ma tentava di tenere gli occhi aperti.
"E
fu così che la principessa baciò la regina" sorrise la bionda.
Lana
sorrise all'espressione sognante di Joy e le mandò un bacio volante.
Joy
sbadigliò e chiuse gli occhi. Jen le baciò la fronte e si alzò accorgendosi
solo allora di Lana "Hey"
“Ehi”
sorrise allungandosi e socchiudendo la porta della cameretta.
"Passavi
da queste parti?" Sorrise e le dette un bacio.
“Volevo
rapirti” disse tirandola dalla canotta, mentre camminava all’indietro verso la
loro camera da letto.
“Oh...
è rapimento se non mi oppongo?" Sorrise.
“Uh
forse no” sorrise entrando in camera e chiudendo la porta, sbatté Jen contro
essa “Mi sei mancata” disse portando le mani su suoi glutei sodi.
"Anche
tu" stringendola a sé e baciandola.
“Adesso
fammi tua Morrison, perché è quello che sono: tua e solo tua!” Disse con tono
soave.
Jen
sorrise e la sollevò per portarla sul letto "Ti amo"
Lana
sorrise e l’abbracciò come mai prima di allora.
***
Le
vacanze erano quasi finite, ma Lana, aveva introdotto nella famiglia Morrison
Parrilla, anche se non lo erano a tutti gli effetti, la festa dei Tre Re Magi.
Così quella mattina del sei gennaio, Lana era davanti al caminetto a guardare
le calze appese. Joy e Jen si sarebbero certamente svegliate tardi, ma lei
adorava stare lì, in quel momento.
La
bionda si svegliò lentamente, non trovando l'altra si alzò ancora in pigiama e
andò nel salotto "Hey amore" si sedette vicino a lei e le diede un
bacio.
"Ciao
tesoro" sorrise tirando la coperta anche sulle sue gambe e rispose al
bacio.
"Come
mai in piedi così presto?" Sorrise dandole un altro bacio. Non si stancava
mai di quelle labbra.
"Pensieri"
sorrise poggiando la fronte nell'incavo del suo collo.
"Buoni
o brutti?" L’accarezzò.
“Buoni,
uno è nella tua calza”
"Uh?
Beh, se è così terribile è meglio affrontarlo no?" Sorrise e si alzò
andando verso la calza.
“Non
è terribile”
"Bene"
sorrise e infilò la mano "Non mi ha morso niente" le sorrise e tirò
fuori una busta "La apro?"
“Scema”
ridacchiò e la guardò, aveva il cuore in subbuglio “Se vuoi”
Jen
l’apri e guardò i documenti. La realizzazione si espanse sul suo viso
"Veramente?... Vuoi che adotti Joy... sul serio?" Le lacrime agli
occhi.
Lana
non si aspettava che Jen si emozionasse, erano rare le volte in cui quegli
occhi si umidivano “Stiamo insieme da quattro anni e sei sempre stata al suo
fianco, dall’inizio”
Le
prese il viso tra le mani "Lei lo sa?"
“No,
cioè non saprei come dirglielo” la guardò negli occhi verdi colmi di leggere
lacrime.
"Bene
troveremo un modo" disse tra le lacrime di gioia mentre baciava l’altra.
"Buon
Los tre res, mi amor" sorrise abbracciandola forte.
Jen
sorrise e l’abbracciò a sé. Poi si alzò "Mi serve una penna"
“Sul
tavolino” la guardò emozionata.