Fumetti/Cartoni americani > Avatar
Ricorda la storia  |      
Autore: Lisaralin    06/02/2021    3 recensioni
La quieta ed efficiente Zhu Li è un tassello insignificante nei grandiosi piani di Kuvira. Ma a volte basta un minuscolo ingranaggio ribelle per inceppare la macchina da guerra più potente di tutti i tempi.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zhu Li
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L'ingranaggio mancante


”CORRERE!”

Le urla di Bataar Jr. ormai li perseguitano persino nei sogni.
“La parola d’ordine è una sola: correre!”
Un paio di tecnici nei pressi della postazione di Zhu Li incurvano le spalle e accelerano il ritmo di lavoro quando il secondo in comando di Kuvira passa a grandi falcate accanto a loro. Le braccia dietro la schiena, le spalle atteggiate in una rigida posa militare. Lo scienziato di un tempo ha ceduto il posto all’indistruttibile signore della guerra.
“Il test è previsto per domani a mezzogiorno in punto. La Grande Unificatrice insiste perché l’intero esercito vi assista. E noi non vogliamo deludere la grande Kuvira, giusto?”
Lo sguardo dell’uomo, dietro le lenti rettangolari, arde di una luce febbrile. I suoi occhi divorano ogni ogni giunto, ogni nastro, ogni vite della catena di montaggio, come se la sola forza di volontà fosse sufficiente a velocizzare le operazioni. Tutto in nome della gloria dell’Impero della Terra. Zhu Li ha visto molti sguardi simili negli ultimi tempi, da quando la sua permanenza forzata nell’esercito della Grande Unificatrice Kuvira ha avuto inizio. Le viene in mente soltanto una parola per definirli: fanatici.
Uno dei tecnici si asciuga il sudore dalla fronte e tira un sospiro di sollievo quando l’eco dei passi e delle grida di Bataar finalmente si spegne. A poco a poco il gigantesco capannone ripiomba nel ronzio monotono e uniforme dei meccanismi impegnati a convertire l’energia delle liane degli spiriti in potenza distruttrice per i cannoni di Kuvira.
Da parte sua, Zhu Li non ha battuto ciglio. Ha continuato a svolgere il suo lavoro con metodo e precisione, del tutto impermeabile all’abbaiare rabbioso di Bataar.
Lo studioso diventato soldato non la spaventa neanche un po’. I ritmi frenetici ancor meno. Risolvere problemi impossibili e prevenire gli ordini stravaganti dell’uomo più geniale del mondo è letteralmente il suo lavoro.
“La mia nave da guerra si chiama Zhu Li perché è una corazzata d’acciaio implacabile.”
È più forte di lei. Ricordare le parole di Varrick le fa balenare un sorriso sulle labbra.
Il pensiero di Varrick le fa balenare un sorriso sulle labbra.
È solo un attimo, però. Il sorriso sfiorisce presto, sostituito dalla consapevolezza che probabilmente non rivedrà mai più il suo ex datore di lavoro. E dal ricordo delle ultime parole che gli ha rivolto: irrisorie e crudeli, falsità mirate a persuadere Kuvira di potersi fidare di lei. 
“Ho sempre fatto tutto quello che mi ha chiesto, e lei non lo ha mai apprezzato!”
Forse Zhu Li verrà scoperta e giustiziata, e Varrick rimarrà convinto per sempre che lei lo detesti, che lo abbia tradito. Fino alla fine dei suoi giorni.
Sono pensieri insidiosi, che le spalancano una voragine al centro del petto e minacciano di farla naufragare in un oceano di incertezze. Sul viso però, dietro le lenti tonde degli occhiali a pince-nez, non trapela alcuna emozione. Le mani continuano a stringere la chiave inglese e a serrare dadi e bulloni con precisione quasi rituale. Gesti familiari e sicuri, una routine d’acciaio perfetta per tenere a bada le emozioni negative.
Una corazzata implacabile. Una macchina oliata a perfezione. Infallibile.
L’assistente di Iknik Blackstone Varrick delle Varrick Global Industries difficilmente può scomporsi di fronte a qualcosa. E perché dovrebbe? Bataar Jr. e gli ingegneri dell’Impero della Terra sono pallide imitazioni del genio. Parlano di correre, di scadenze da rispettare, di progetti grandiosi da realizzare. Ma Zhu Li è abituata a Varrick, e la mente di Varrick si muove più rapida delle correnti del Polo Sud, più saettante delle onde manipolate dalla perizia dei dominatori dell’acqua.
Varrick pensa mille cose insieme, ma la velocità a cui pensa non è nulla rispetto a quella a cui è in grado di parlare. Inizia il millesimo progetto senza aver portato a termine gli altri novecentonovantanove. Ha deciso che la nuova arte della fotografia era troppo statica e, quasi per noia, ha inventato il cinema. In un ritaglio di tempo e l’altro, tra una riunione con la proprietaria delle Future Industries, un gala con il presidente Raiko e un incontro segreto con i membri delle Triadi per organizzare falsi attentati volti a screditare la politica aggressiva della Tribù del Nord.
La terra è lenta e pesante. L’acqua, invece, non si ferma mai.
L’acqua, tuttavia, ha anche bisogno di argini per incanalare la sua potenza creatrice. Zhu Li non può fare a meno di chiedersi se il suo capo non stia naufragando nel suo stesso genio ora che la sua fedele assistente non è più con lui per provvedere ad ogni sua necessità. Se riuscirà a tenere a mente l’ordine di tutti gli appuntamenti della giornata, o anche solo a ricordarsi in quale armadio tiene i calzini.
Ha i suoi seri dubbi in proposito.
Ma non è un problema che può risolvere adesso. Ci sono questioni più pressanti da affrontare. Kuvira vuole scatenare su Città della Repubblica tutta la potenza della sua nuova super arma, e solo Zhu Li ha il potere di fermarla.
Poggia la chiave inglese sul tavolo da lavoro e scosta un ciuffo di capelli dalla fronte, osservando il frutto delle sue fatiche.
Il cilindro che contiene le liane è perfettamente sigillato e i cavi di distribuzione dell’energia sono al loro posto, etichettati e numerati. Le piante provenienti dal mondo degli spiriti per il momento sono inerti, ma una volta attivata la leva sul macchinario principale la reazione avrà inizio e il cilindro si illuminerà di un bagliore violetto, segno del trasferimento energetico in corso. L’energia spirituale verrà convogliata mediante i cavi nel corpo di platino del cannone, dove potrà essere direzionata a piacimento verso i bersagli desiderati nel raggio di decine e decine di chilometri.
A livello teorico, almeno. Perché il processo funzioni senza sovraccaricare la macchina ed esplodere prima di poter sparare un solo colpo, la spina di distribuzione dovrebbe trovarsi collocata al proprio posto nel vano degli ingranaggi, sotto la console degli indicatori di pressione e potenza. Una componente microscopica, se paragonata alla mole mastodontica dell’arma più potente mai partorita dall’ingegno umano. Insignificante, ma fondamentale.
Bataar Jr., nel suo giro di ispezione, non si è neanche fermato a controllare che ci fosse. Probabilmente, come capita spesso ai grandi uomini, l’ha data per scontata.
La spina di distribuzione, in ogni caso, è perfettamente al sicuro. Ben nascosta tra le pieghe della divisa di Zhu Li. Molto, molto vicino al punto in cui il suo cuore ha iniziato a martellare all’impazzata al pensiero del test di domani.
Si aggiusta gli occhiali sul naso e liscia le pieghe della gonna, imponendosi la calma. No, non può andare nel panico. Ripensa alla corazzata d’acciaio, all’ingranaggio piccolo ma fondamentale che può fare la differenza tra il successo e il fallimento.
Ripensa a tutte le volte che Varrick ha concluso abilmente un affare perché lei aveva fatto ricerche e lo ha avvertito di potenziali debolezze dei suoi interlocutori. A tutte le gaffe da cui lo ha salvato. A quella volta che Città della Repubblica bruciava e lei lo ha tirato fuori di prigione a bordo di un prototipo instabile e raffazzonato di macchina volante.
Le dita si stringono istintivamente intorno al rigonfiamento della divisa dove è nascosta la spina. 
È sciocco lasciarsi andare a pensieri frivoli in un momento del genere, ma è proprio allora che Zhu Li prende la sua decisione. Se sopravviverà, se vinceranno la guerra, se Città della Repubblica sarà ancora in piedi e il mondo di nuovo in pace, nulla la renderebbe più felice che tornare al fianco di Varrick. Ma non come sua assistente. Come qualcosa di diverso.
Qualcosa di fondamentale.

 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Avatar / Vai alla pagina dell'autore: Lisaralin