-E che cazzo!
Harry stava sbattendo delle uova quando sentì la voce del suo ragazzo imprecare dal bagno.
-Che succede?- Chiese, ma lui lo ignorò o forse non lo aveva proprio sentito.
Preoccupato abbandonò la frusta nella terrina e andò a vedere.
Non fece neanche in tempo a finir di ripetere: -Che succede amore?- affacciandosi alla porta, che gli saltò subito agli occhi. John brandiva un rasoio con una mano e con l'altra cercava di tamponarsi come poteva del sangue che gli colava dal mento.
-Senti non l'ho fatto apposta d'accordo? E'... successo- provò a giustificarsi lui.
Harry scosse la testa: -Non ti eri rasato ieri?
-Sì ma...- Avevano già avuto una conversazione simile a quella e il moro sospirò un momento, poi però sorrise, mentre prendeva un pezzetto di carta igienica e lo inumidiva per tamponare la ferita sul volto dell'altro.
-John, John, te lo ho già detto, in questo modo ti irriti solo la pelle- disse, il tono addolcito da una punta di divertimento.
-Lo so, lo so- mugugnò quello.
-Devi avere pazienza.
-Mi stavo solo esercitando! E a quanto pare ne ho bisogno.
Harry rise: -E certo, se passi il rasoio dove non c'è niente!
-Ah grazie!- Il tono di John sembrava offeso e Harry si morse la lingua:
-Senti non volevo dire... Non ti è ancora ricresciuta da ieri, ok? Che ti posso fare? Non è mica colpa mia! Ma vedrai che...
Il suo ragazzo non lo guardava. Aprì l'acqua nel lavandino, sciacquandosi la faccia.
-John...
-Lo so Harry- rispose quello dopo un momento. Si asciugò il viso -E' solo che... vorrei...
-Ma certo, e succederà d'accordo?- Il moro gli sorrise, cercando il suo sguardo tra le pieghe dell'asciugamano -avrai una barba foltissima, vedrai! Ma non succederà prima devastandoti la faccia, ok? Datti tempo.
-Guarda che lo so. E' una smania insensata, sono un idiota. Ne sono consapevole.
-Ehi- rise Harry -sei la persona meno idiota che conosca!
John rise a propria volta: -A parte Silente ed Hermione vuoi dire?
-Ok, una delle meno idiote- ammise il moro, continuando a sorridergli e passando una mano tra i suoi corti ricci color rame. Scese in una carezza lungo la schiena, gli avvolse le braccia intorno alla vita, avvicinandolo a sé.
-Anche io l'ho fatto quando ho sviluppato. Stavo lì e mi contavo ogni pelo dei baffi. Che ti credi, è normale. Però non farti male d'accordo?- Gli diede un bacio sopra il taglio, leccando via la piccola gocciolina di sangue che si era riformata nel frattempo.
John sospirò quando Harry fece per spostarsi lungo la sua mascella, mordicchiandogli il mento: -Non mi tentare, lo sai che devo prima fare colazione!- mugugnò.
Harry ghignò: -Stavo giusto facendo delle uova strapazzate!