Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: LadyPalma    09/02/2021    2 recensioni
Prima classificata al Contest “Torneo Tremaghi” indetto da Artnifa sul forum di EFP.
Tra lo stupore generale, Narcissa Black è stata scelta per partecipare al Torneo Tremaghi. Riuscirà a superare le tre prove e vincere il Torneo?
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Famiglia Black, Narcissa Malfoy, Sorelle Black, Xenophilius Lovegood
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


 


L'essenziale non invisibile


 






Le prime due prove sembravano essere state quasi rassicuranti rispetto all’ultima, perché la paura e l’assenza della felicità erano pur sempre meglio del nulla assoluto. Nel grande tendone dove si sarebbe svolta la prova finale non sembrava esserci infatti proprio niente. Fuori la folla, dentro solo il vuoto.
Non appena fu dato il segnale d’inizio, il campione di Durmstrang accennò un ghigno, mentre quello di Beauxbatons borbottò sdegnosamente: “Siomo forse dei bombini? Che prova è quosta?”
Narcissa si limitò a guardarli, aspettando che fossero loro i primi a compiere il primo passo. In effetti, quella sensazione di diffidenza si rivelò presto corretta; al primo passo il campione francese si lamentò per aver urtato qualcosa, mentre il campione bulgara si ritrovò addirittura per terra. Il nulla era solo apparente, quindi: tanti ostacoli invisibili si frapponevano tra il punto di inizio e l’obiettivo. Silente aveva annunciato che il vincitore il primo o la prima ad afferrare la coppa, ma dov’era l’ambito premio? L’obiettivo stesso era invisibile quanto gli ostacoli.
Narcissa prese un profondo respiro e, anche se senza direzione, iniziò a camminare ugualmente nel modo che ipotizzava appropriato: a piccoli passi, mettendo davanti le mani per anticipare qualche eventuale pericolo, e soprattutto calcolando i punti in cui andavano a sbattere i suoi rivali. Le bastarono solo alcuni passi per capire che quegli ostacoli non erano oggetti, ma degli animali, perché sentiva particelle di quel nulla strisciare, agitarsi ed emettere degli strani suoni. Aveva seguito le lezioni di Cura delle creature magiche solo per un anno e non ricordava i nomi delle creature che potevano diventare invisibili… anche se – e lo pensò con uno sbuffo irritato – di certo dovevano esserci tra loro anche i Nargilli.
Proseguiva a rilento, seguita a stretta distanza dagli altri campioni; arrivata al centro del tendone, tuttavia, si accorse ben presto che il vero ostacolo invisibile da affrontare non erano né oggetti né animali: si trattava di persone. Dei lampi di luce rossa cominciarono ad attraversare all’improvviso tutto lo spazio da parte a parte e solamente la comparsa di alcune bacchette sospese a mezz’aria lasciava intuire la presenza di alcuni maghi (almeno quattro) nascosti dai mantelli dell’invisibilità. Da quel punto in poi gli animali sembravano essersi dileguati, ma per andare avanti – ovunque quell’avanti avrebbe condotto – era necessario superare gli incantesimi scagliati di continuo, anche se duellare in quella condizione di svantaggio numerico e percettivo sembrava semplicemente impossibile. Se fosse stata una Grifondoro, Narcissa si sarebbe lanciata subito alla carica; invece, da brava Serpeverde, approfittò ancora una volta delle mosse degli altri due per avanzare: seguendo la loro traiettoria e usandoli quasi come scudo umano, riuscì a raggiungere finalmente l’estremità opposta.
Il sorriso che le comparve sulle labbra ebbe però breve durata. Per quanto si sforzasse di vedere e di tastare il tendone, non c’era nulla che potesse rivelare un indizio su dove si trovasse la coppa, se non uno strano quadrato nel tessuto segnato di colore diverso. Quell’elemento si trovava però alla sommità, a più di due metri sopra la sua testa, e lei non aveva proprio idea di come raggiungerlo senza volare. Non aveva una scopa, non…
“Devo tornare indietro, per Salazar!”
Stavolta senza esitare, formulando a raffica una serie di “Protego”, si lanciò controcorrente, superando il francese impegnato contro tre bacchette invisibili e il bulgaro schiantata al suolo. Ripercorrendo a mente i modi per volare, le era tornata improvvisamente alla mente una reminiscenza di una delle lezioni di Cura delle creature magiche. Adesso ricordava una creatura invisibile e quella creatura sapeva appunto volare!
 Infilandosi di nuovo in quel piccolo zoo invisibile, cominciò a tastare tutti gli ostacoli che avvertiva attorno, fino a trovare quello che in effetti cercava: uno della grandezza e della forma di un cavallo. Non senza difficoltà, si issò sul thestral e lo incitò a volare verso quel quadrato che aveva notato, cercando di non pensare neppure per un momento all’idea di stare cavalcando il niente. Il viaggio fu fortunatamente breve e quel quadrato da vicino, come sperato, si rivelò un passaggio segreto che si apriva su una piattaforma sospesa esterna al tendone. Qui poteva finalmente vedere qualcosa più del vuoto: davanti a lei si trovava, infatti, un enorme specchio antico.
Mosse qualche passo fino ad arrestarsi trasalendo davanti all’immagine riflessa. Non vedeva se stessa in quel momento, ma le sue sorelle che la abbracciavano e alle sue spalle un ragazzo con i capelli di platino che poteva essere…
Chiuse gli occhi con forza, scuotendo la testa. Poteva non ricordare bene le lezioni di Cura delle creature magiche, ma ricordava bene quella di Difesa in cui avevano parlato dello Specchio delle Emarb. Dopo aver affrontato le sue paure, dopo aver rivissuto i suoi momenti felici, in quest’ultimo ostacolo entrambi confluivano nel suo desiderio più profondo: essere amata, essere speciale, non essere sola e… Riaprì gli occhi, puntandoli di nuovo sullo specchio. Sapeva qual era l’unico modo per ottenere quel desiderio: distinguersi e vincere.
“Desidero la coppa!”
A quelle parole, l’immagine nello specchio cambiò mostrandola sola mentre stringeva la coppa. Non si trattava di un’illusione però: il premio era davvero tra le sue mani!
Immediatamente, il tendone si dissolse e Narcissa, dall’alto della piattaforma, poteva vedere adesso tutta la folla acclamarla come vincitrice del Torneo.
“Complimenti, signorina Black!” l’accolse Albus Silente, quando tornò con i piedi per terra. “Ha dimostrato come muoversi nell’invisibile, e soprattutto la forza mentale necessaria per aggirare le piacevoli illusioni dello Specchio. Lo avevo incantato personalmente: soltanto chi fosse riuscito a distogliere lo sguardo dai propri sogni e ricordare con fermezza l’obiettivo, avrebbe potuto trovare la coppa. Ammetto che è stata una delle mie idee più brillanti… anche se credo che potrei inventare ancora altro con questo Specchio…”



 

**



 

“Cosa farai con i 1000 galeoni che hai vinto?”
“Pensavo di darli a te, Xeno”.
“A me?”
Narcissa ridacchiò leggermente e gli passò concretamente il bottino.
“Io non ne ho bisogno, ma tu potresti usarli per aprire quel giornale di stranezze su cui vai blaterando di continuo. Che ne dici?”





















 


NDA: Eccoci finalmente all'ultima prova del Torneo! Questa volta non avevo indicazioni, ma dovevo inventare di sana pianta almeno due ostacoli: io ho scelto di farle affrontare gli animali invisibili, i maghi nascosti sotto il mantello dell'insivibilità, la sfida di capire come raggiungere l'apertura segreta e infine la resistenza allo Specchio delle Emarb. Mi rendo conto che forse può apparire tutto un pochino frettoloso: ho dovuto lottare contro le parole perché il limite di 1000 parole mi è stato quanto mai stretto!
Ho scelto di optare per il tema dell'invisibilità perché chiude secondo me un po' tutto il percorso di Narcissa: invisbile come Narcissa si sentiva nella prima prova, invisibile come i Nargilli nella seconda. Il titolo, a questo proposito, è ripreso dalla nota frase del Piccolo Principe, anche se ribaltata: l'essenziale (la coppa) è solo apparentemente invisibile, quindi è non invisibile. Il fatto di mantenere la negazione davanti all'aggettivo mi ha permesso anche di creare un continuum con i titoli delle altre due prove (cosa di cui sono soddisfatta a livello di simmetria globale ahah).
Infine, un'ultima nota va fatta per gli occhiolini alla saga che ho voluto inserire: l'uso dello specchio da parte di Silente (quel modo per incantarlo che comincia a pensare sarà quello del primo libro, magari) e, ovviamente, la decisione di regalare i soldi vinti – se grazie a Harry nascono i Tiri Vispi Weasley, grazie a Narcissa nasce il Cavillo.
Ah, no, dimenticavo l'ultimissima cosa: il ragazzo con i capelli di platino che Cissy vede nello specchio lo lascio decidere al lettore... È Lucius o Xeno?
Spero che questa raccolta vi sia piaciuta, per me è stata proprio una bella esperienza quella di trattare l'idea del Torneo, di cimentarmi in queste sfide e di scrivere su un personaggio poco conosciuto ma ricco di potenzialità come lo è Narcissa.

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: LadyPalma