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Autore: DarkDarrik    09/02/2021    2 recensioni
Questa storia è un tentativo di romanzare le vicende del famoso videogioco sui Pokèmon.
Ho cercato di renderlo in un contesto abbastanza " realistico" prendendomi piccole libertà creative.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blue, Prof Oak, Red, Team Rocket
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Nidoran sferrò un attacco “Beccata” e il Paras selvatico finì al tappeto, poco dopo una pokèball catturò il piccolo coleottero.
La sfera rimase bloccata e Red pensò che comunque sarebbe stato un Pokèmon da mandare al Professor Oak e non a tenere nella sua squadra.

Paras era un insetto, apparentemente una larva di cicala di colore arancione, aveva un corpo segmentato con due grandi occhi bianchi dalla pupilla nera, aveva un muso arrotondato simile ad un naso a patata con tre paia di mandibole dotto di esso di colore bianco, la fronte invece era decorata con dei pallini arancioni, tre di essi sono sopra mentre due sono sotto. Paras possedeva in totale sei zampe: il primo paio era molto robusto con artigli alla fine, mentre le altre due paia erano ben più magre ed esili.

Red notò un tizio strambo con un camice da laboratorio e degli occhiali grandi e rotondi  intento a esaminare uno strano minerale.
Il tale aveva dei lunghi capelli neri e il viso rasato.

« Non osare avvicinarti! Non strisciarmi accanto verme!» sbraitò lanciando una sfera da dove uscì un Magnemite.

Magnemite era composto da una sfera metallica con un grosso occhio. Ai lati vi erano due calamite a ferro di cavallo. Sopra la testa vi era una grossa vite e ve ne erano due più piccole sotto l'occhio.

«Charmander, metti K.O. quella ferraglia!» ordinò Red alla sua lucertola bipede, appena uscito dalla sua sfera il Pokèmon di fuoco eseguì un “Braciere” e il nemico fu subito sconfitto.

Poco dopo un “Colpo Karate” di Mankey  mandò al tappeto un Voltorb, un pokèmon praticamente  uguale a una sfera pokè.

«Dannazione devo catturare Pokèmon più forti!» sibilò lo scienziato per poi correre via.

Dalla sua tasca cadde una specie di  caramella, era sicuramente una Caramella Rara che permetteva ai Pokèmon di salire di livello.

Red notò una scaletta che permetteva di scendere al piano sottostante, poco prima di poterla raggiungere una ragazza lo travolse correndo ed entrambi finirono a terra.

«Che diamine!  Ma ci vedi?» sbraitò l’allenatore innervosito massaggiandosi il sedere.

«Stavo scappando da quegli orribili Zubat, sei tu che eri immobile come uno scemo  a fissare quella scala» rispose la giovane, vestita con gli abiti da scolara di colore blu e bianco.

«Sei così scarsa come allenatrice da dover scappare da alcuni Zubat» domandò Red inviperito.

«Questo è troppo, vai, Oddish!» urlò la Pupa.

Oddish  era un bulbo blu con un paio di piedi dalla forma tonda, possedeva due piccoli occhi rossi e una bocca, mentre sopra la testa aveva cinque grandi foglie verdi che poteva usare come se fossero arti.

«Pikachu levalo di mezzo» ordinò il giovane.

Il suo roditore elettrico scaricò un forte “Tuonoshock” ma Oddish sembrò non subire anni.

«Dilettante, sarai una vittoria facile!» mormorò l’altra Allenatrice.

Pikachù subì un attacco “Assorbimento” le sue energie vennero risucchiate dal Pokèmon pianta. Red sostituì il suo pokèmon con Spearow.
 Un attacco “Beccata” devastante e preciso spedì al tappeto Oddish.

«Bellsprout, pensaci tu!» tuonò la Pupa.

Bellsprout era simile a un germoglio: le sue gambe erano radici, le braccia verdi foglie e la testa, gialla, era il fiore.

«Spearow, ancora una volta il tuo attacco Beccata!» comandò Red, dopò che il suo pokèmon venne colpito da un “Avvolgibotta” dalle radice del suo nemico.

Spearow incassò anche un “Assorbimento” ma, resistendo caparbio.
 Il suo attacco “Furia” fu sufficiente  a far vincere l’incontro Red.

Ignorando i piagnistei di quella ragazza  andò dritto per la scala.

Una volta sceso incontrò uno strano tizio vestito di nero , fatta eccezione per i guanti e gli stivali bianchi, inoltre aveva  una “R” rossa stampata sulla divisa, all’altezza del petto.

Era una recluta del temibile Team Rocket e Red mise subito mano alla sua sfera.

«Noi  diTeam Rocket siamo i gangster che usano i Pokèmon per i loro scopi, e tu sei nel posto sbagliato al momento sbagliato» gracchiò quel manigoldo .

«Lo vedremo, ladruncolo da strapazzo!» ringhiò il giovane mandando in campo Pikachu.

«Sandshrew  occupati del moccioso» ordinò il malfattore.

Pikachu era in difficoltà, i suoi attacco elettrici non erano utili e subì un potente colpo che lo fece barcollare.

Red iniziò a sentirsi teso e usò la su arma più forte.

«Charmander, conto su di te, amico!» mormorò Red lanciando la sfera della lucertola bipede.

Il Pokemon di Terra uso “Turbosabbia” accecando il Pokèmon di fuoco, un attacco “Graffio” fu la mossa in risposta a un “Ferroartiglio” mancato di Charmander.

Le fiamme del “Braciere” dello starter si infransero sulla pelle rafforzata da “Ricciolscudo”.
Charmander fu ancora una volta disorientato dalla mossa meschina del suo nemico, e finì al tappeto dopo una zampata poderosa.

Iniziò però a circondarsi di una aura infuocata e un soffio di pure fiamme mandarono K.O: l’insidioso nemico.

«Dannazione, andate tutti e due e mettetelo al tappeto!» tuonò il Rocket mandando in campo Rattata e Zubat.

Red richiamò Pikachu e un attacco combinato di lui e Charmander, spedirono al tappeto i due Pokèmon e il loro allenatore.

Red raccolse una strana pietra a forma di stella, rossa e preziosa che il membro di Team Rocket aveva prelevato da quel luogo, non vi era altro nei dintorni così Red scappò rapidamente via lontano dal tipo svenuto.

 

Durante la sua esplorazione anche un altro membro del Team Rocket fu sconfitto da Red e il giovane ottenne la MT Furto da quella vittoria.

Quando era in procinto di scendere un’altra delle scale del Monteluna, una Geodude gli tagliò la strada.

Un potente “Ferrartigli” di Charmander lo mandò contro una parete rocciosa della grotta e poco dopò venne catturando da Red, raccogliendo la sfera, il giovane vide una strana pietra che doveva essere caduta dopo l’impatto del Pokèmon roccioso contro la parete granitica.

Intascato l’oggetto l’Allenatore  percorse silenziosamente un altro corridoio evitando un malvivente di team Rocket che cercava qualcosa.

Ma l’incontro contro un altro criminale fu inevitabile e Red di preparò alla lotta ancora una volta, nonostante i suoi pokèmon non fossero più al massimo della loro forma.

«Moccioso, se hai trovato uno strano fossile Pokèmon, consegnamelo» gracchiò il Rocket mettendo la mano alla sfera pokè.

«Cosa diavolo volete farci? Non te lo darei se lo avessi trovato!»ringhiò Red furioso.

«Lo dobbiamo vendere ovviamente!»  tuonò ghignante il manigoldo lanciando in campo un Rattata.

Red fece ancora affidamento sul suo Charmander,  perché il resto del team era piuttosto malmesso.

«Conto su di te, amico mio, sei il solo che può aiutarmi!» affermò Red alla lucertola di fuoco che attaccò con un “Braciere” tuttavia non fu sufficiente a sconfiggere il roditore viola.

Rattata morse con un “Iperzanna” il collo di Charmander, per poi colpire con un “Attacco rapido”

«No! Non mollare, fallo per me! Per i tuoi compagni!» gridò Red e Charmander con un devastante Ferrartigli stese il suo avversario.

Era stanco e col fiatone, le ferite erano molte e si reggeva a stento in piedi.

«Zubat, finiscilo senza pietà!» sghignazzò il Rocket maligno.

“Sansguisuga” drenò via alcune energie a Charmander. Il pokèmon di fuoco cadde con il muso verso il terreno dissestato.

«Credo in te Charmander! Puoi farcela»

Sotto gli occhi increduli del membro del Team Rocket e dello stesso Red, Charmander iniziò a brillare e a mutare.

Si stava evolvendo.

   
 
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