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Autore: Asmodeus    09/02/2021    4 recensioni
[What if?| Canon Divergence | Triwizard Tournament!AU - 1898 | accenni Grindeldore]
Istituto Durmstrang, 1898: una nuova edizione del Torneo Tremaghi è iniziata!
Albus Silente è stato scelto come Campione di Hogwarts, ed è pronto a dimostrare a tutto il mondo magico le sue già straordinarie capacità vincendo la Coppa Tremaghi. Ma il Torneo è più di un semplice pavoneggiarsi, e anche uno studente brillante come lui avrà le sue difficoltà...
• Prima Prova | The Fear Within: Mentre si addentrava nella piccola stanza l’oggetto cominciò a tremare, sempre più forte. Sentì la serratura della porta chiudersi, e in quel momento l’armadio si spalancò.
• Seconda Prova | Long-lasting Happiness: Sembrava fossero passate ore di attesa quando finalmente li sentì.
Era impossibile udire i loro movimenti o distinguere le loro sagome nere in mezzo a quell’oscurità pressoché totale, eppure sapeva che stavano arrivando.

• Terza Prova | The Need to Trust:«Ti fidi troppo di lui», continuò lei. [...] «Arriverà» la interruppe asciutto. «Gellert rispetterà il piano. È l’unico modo che abbiamo per farcela, lo sa anche lui».
~ Questa raccolta partecipa al Contest “Torneo Tremaghi” indetto da Artnifa sul forum di EFP, dove si è classificata terza.
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Silente, Gellert Grindelwald | Coppie: Albus/Gellert
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Disclaimer: i personaggi di questa fanfiction e tutto ciò che fa parte del loro universo sono di proprietà di J.K. Rowling.


TORNEO TREMAGHI - ALBUS

3- The Need to Trust

 

 

 

 

Il Sole di mezzanotte colpiva la superficie del gelido lago mentre i suoi occhi scrutavano attenti le acque in cerca del minimo segno di movimento. Johanne tamburellava con la bacchetta sullo scoglio che li ospitava, sistemandosi di continuo i lunghi capelli corvini.
«Ma quanto ci mette?» sbuffò la campionessa di Beauxbatons esasperata. «Sicuro che stia seguendo il piano?»Sentiva quegli occhi neri fissarlo perforanti, un tono accusatorio nella voce. Lui annuì deciso, ignorando i dubbi della ragazza.
Johanne aveva bollato il loro piano come una follia, accettando di collaborare soltanto dopo aver compreso che affrontare in solitaria la terza prova equivaleva a un suicidio. Continuava però ad esprimere i suoi dubbi sulla loro strategia, e l’idea di doversi affidare ai suoi avversari prima di poter procedere in solitaria alla ricerca della Coppa la innervosiva parecchio.
«Ti fidi troppo di lui», continuò lei. «Conosce il lago come le sue tasche, e secondo me si è già intascato le chiavi mentre noi aspett…»
«Arriverà» la interruppe asciutto. «Gellert rispetterà il piano. È l’unico modo che abbiamo per farcela, lo sa anche lui».
Johanne serrò le labbra in una smorfia, ma terminò la sua arringa. La capiva: anche lui inizialmente aveva dubitato di Gellert. Col tempo, però, si erano avvicinati, creando un legame più stretto di una semplice amicizia, mentre collaborare nel decifrare gli indizi delle prove aveva reso il Torneo decisamente più semplice e interessante. Aveva dovuto insistere affinché Gellert accettasse di includere anche Johanne nel loro piano, ma fino a quel momento aveva sempre rispettato quanto stabilito e non c’era motivo di dubitare di lui proprio ora.

Aspettavano ormai da più di un’ora, quando finalmente un turbinio di scintille rossastre schizzò fuori dal lago. Gellert volò fuori dall’acqua pochissimi istanti dopo, la bacchetta puntata verso l’alto e un ghigno vittorioso in volto.
Johanne esordì in un grido di vittoria alzandosi, mentre lui si preparava a recuperarlo con un Accio ben piazzato, quando il lago esplose sotto il biondo.
Il selma, gigantesco serpente lacustre a guardia del lago di Durmstrang, eruppe dalle acque scure: aveva le immense fauci spalancate e la lingua protesa, e lo scintillio negli occhi della bestia non lasciava molti dubbi sulla punizione che aveva in serbo per Gellert.
Loro, comunque, avevano previsto anche questo: il biondo puntò rapido la bacchetta verso il basso, sussurrando un rapido Schiantesimo, mentre loro due colpirono nello stesso istante il bestione con due Petrificus Totalus ben piazzati. Gellert schizzò verso di loro per il rinculo, mentre la potenza dei loro incantesimi combinati faceva crollare il selma all’indietro, nelle acque scure.
Un boato festante da parte del pubblico, che assisteva da lontano sulla riva, li raggiunse proprio mentre il biondo rovinava sul grosso scoglio, volandogli praticamente addosso. Finirono tutti e tre a terra, ma quando riuscirono a districarsi dal proprio groviglio di arti stavano ridendo tutti e tre felici. Gellert si alzò in piedi di scatto, fradicio e trionfante: tra le mani reggeva una rete con all’interno tre grosse chiavi perlacee, lunghe e pesanti.
«Ce l’abbiamo fatta!» urlò estasiato, abbracciando il biondo per quel successo comune e anche per controllare che fosse ancora tutto intero.
«Il tuo piano ha funzionato» ammise Johanne, trattenendo con pochi risultati un sorriso di sollievo.
Si staccò dal petto di Gellert, che ancora ansimava per la fatica dell’inseguimento. «Ammetto di aver fatto io lo sforzo più grande» ghignò, gli occhi di ghiaccio che saettavano verso le pesanti chiavi, «ma senza di voi ora sarei nel suo stomaco. Ottimo lavoro!»
«I selma sono troppo robusti per un singolo mago! Lavorare insieme ha i suoi pregi, no?» strizzò gli occhi lui in direzione Johanne.
«Certo» ammise la ragazza. «Ora però…»
«Ora è il tutti contro tutti!», ghigno Gellert. «Non pensare che ti faccia sconti, Albus!» sussurrò poi, famelico.
La vera partita iniziava soltanto ora.

Quando emerse nella stanza centrale, la Coppa Tremaghi scintillava gloriosa sul piedistallo.
Erano tutti riusciti a penetrare nelle Sale Subacquee, grazie alle chiavi recuperate da Gellert e inserite contemporaneamente nei tre scogli principali del lago, ma a quanto pare solo lui era riuscito ad arrivare laggiù.
Le trappole nei corridoi dovevano aver fermato entrambi i suoi sfidanti: se il Tranello del Diavolo poteva essere una passeggiata per maghi abili come loro, la barriera di fuoco più avanti non poteva essere spenta con un semplice Aguamenti – e probabilmente i suoi avversari non conoscevano l’incantesimo adatto per superare quella come altre insidie delle Sale. E poi l’incontro con l’Infero: aveva ancora i brividi…
Scacciò quel pensiero dalla mente, avvicinandosi alla Coppa al centro della sala. Vide la sua faccia riflessa nella superficie splendente, e per un attimo pensò a quanto sarebbe stato bello condividere quel momento con qualcuno – con lui.
Fu solo un’istante, però: riflesso nella Coppa vide Gellert dietro di lui roteare silenziosamente la bacchetta. Si gettò di lato, mentre l’esplosione sbalzava la coppa giù dal piedistallo.
Si alzò di scatto, parando lo Schiantesimo di Gellert prima di contrattaccare il suo avversario.
«Mi dispiace, Albus, niente di personale! Questa è mia!» gridò Gellert, lanciandogli un incantesimo che superò il suo Sortilegio Scudo. Si sentì trafiggere lungo tutto il corpo da lame bollenti, e crollò a terra urlando per il dolore mentre il biondo si lanciava verso la Coppa.
Durò un solo istante, perché quando Gellert si voltò a guardarlo sussultò, rendendosi conto di ciò che aveva fatto. Mentre la sua forza di volontà veniva meno, anche l’incantesimo si spezzò.
Si sentì tradito per quel gesto orribile, ma fu abbastanza razionale dal non lasciarsi sfuggire l’occasione. Gli occhi di Grindelwald tornarono a luccicare di ambizione preparandosi a colpirlo nuovamente, probabilmente con uno Schiantesimo, ma lui agì per primo.
«Accio Coppa!» urlò a denti stretti, e il trofeo Tremaghi schizzò tra le sue mani.
L’istante successivo si ritrovò nello spiazzo davanti agli spalti del pubblico.
Mentre il Sole di mezzanotte salutava le grida festanti dei suoi compagni di scuola, si trovò a singhiozzare stringendo a sé la Coppa.
Dura, gelida, azzurra: proprio come quegli occhi che lo avevano appena tradito.

 

[999 w.]

 

 

Note dell'Autore:


E alla fine, anche questa Terza Prova del Torneo Tremaghi si è conclusa. Devo ammetterlo: quando mi sono iscritto a questo contest non pensavo assolutamente che sarei arrivato in finale, eppure alla fine eccomi qui. Devo ringrazione ognuno dei miei fantastici "avversari" se sono riuscito in questa impresa, perché è grazie al sostegno, al supporto (e ai voti) dei miei sfidanti se sono arrivato fino a qui. E proprio per questo, ho deciso di inserire la tematica della collaborazione anche all'interno della mia Terza Prova. Senza di essa, infatti, i miei Campioni non sarebbero riusciti a superare il Selma, un serpente lacustre estremamente pericoloso e violento che vive nelle acque scandinave (chiedere a Newt Scamander per altre informazioni ahahah), là dove si trova la scuola di Durmstrang che è stata sede di questa straordinaria edizione del Torneo Tremaghi.

Spero che la conclusione che ho scelto di dare a questa vicenda vi sia piaciuta: ho riflettutto a lungo, troppo a lungo sull'opportunità o meno di far lanciare quell'Incanto Cruciatus a Gellert. Ma alla fine, ho pensato che l'ambizione l'avrebbe davvero portato a compiere un gesto così forte - benché di brevissima durata - proprio come avrebbe fatto nella realtà qualche anno dopo contro Aberforth. Credo in questo modo di averlo reso più IC, rispettando la sua aura di studente crudele che abbiamo imparato a conoscere da libri. E insieme a Gellert, questo rende a mio parere IC anche Albus: abbiamo visto quanto l'amore che prova per questo ragazzo arrivi ad oscurargli la mente e a fargli accettare cose quantomeno discutibili. Certo, qui la sua fiducia è totalmente ben riposta, ma ce lo vedo davvero un Silente che abbassa le difese anche durante il Torneo, se contro di lui... per poi finire comunque ferito. Spero che anche voi siate dello stesso parere, ma in ogni caso sono ben felice di conoscere la vostra opinione in merito!

Concludo queste note e questa storia ringraziando infinitamente Artnifa per aver indetto questo contest meraviglioso, e augurando un gigantesco in bocca al lupo alle mie compagne Campionesse Tremaghi, Lady Palma e Mari Lace! Che vinca il migliore!

Grazie a tutti per essere arrivati fin qui, vi abbraccio forte forte!

   
 
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