Danze Notturne

Sei proprio così irresistibile quando passi le dita tra i capelli, quando prendi le tue labbra tra i denti in quel tuo modo così inusuale e quando poi sorridi con sincerità, quando te lo faccio notare. 

Volti la testa per osservare la strada deserta e mi fai chiedere a cosa tu stia davvero pensando: dove la tua attenzione si trovi davvero, dove batte il tuo cuore, dove guardano veramente i tuoi occhi. 

La strada avanza verso di noi. È regolare e inesorabile, illuminata dai fari, dai lampioni, dalle luci, bagnata dalla pioggia e coperta dalle ombre.

L’odore della pioggia di notte, della terra bagnata dopo la lunga, torrida, estate.

C’è qualcosa di particolare, di affascinante, nel modo in cui le gocce cadono sul selciato, lasciando quel bel riflesso limpido sull’asfalto della notte, luci e ombre si distendono in lunghi rivoli di colore, lasciandoci chiedere dove comincia il buio, dove la realtà ed il suo riflesso si incontrano, adagiati l’una sull’altro in quel lungo bacio segreto in cui si trova l’orizzonte. 

Luci colorate che danzano lievi alle gocce di pioggia e ci fanno pensare ad un’altra danza, quella della vita: la nostra.

Ricordi la notte, in cui prendemmo la stessa strada? Una strada deserta in cui le luci dei lampioni correvano tra di noi, superandoci, inseguendoci, confondendo i nostri pensieri tra i baci, mentre tu mi prendevi le spalle e mi tenevi vicino, ancora più vicino. 

Allora lascia che il mio desiderio ti sia da guida.

Mani scorrono sul velluto nero, oltre il raso rosso.

Com’era bello quel vestito, ma non importa più. Correremo insieme e salteremo ancora, torneremo ad inseguire un’altra luce, noncuranti di rovinare questo o un altro abito, sotto la pioggia battente o nella tempesta, quando questa irromperà.

La pioggia scorre sul tettuccio mentre i lunghi rivoli confondono la vista dal vetro, le luci sono ancora lì, ma la realtà e il suo riflesso sono così indistinguibili, in quell’abbraccio sensuale, in quella danza tra buio, luce ed acqua. 

La realtà e il suo riflesso ormai indistinguibili l’uno dall’altra.

Come allora ti presi per mano e, camminando sul selciato fresco di pioggia, ci trovammo presto in quella che era Ours. Un piccolo villaggio, solo per noi due. Un villaggio da un solo cavallo, si dice. 

È qui, il posto in cui ci siamo fermati, ma è qui, in questo posto tutto per noi, che la strada va avanti. Il tempo la prende per mano e la fa danzare con noi, proprio qui, dove il cielo e la strada si incontrano e uniscono in quell’orizzonte d’amore.

Però io lo rifarei, lo rifarei mille volte e senza alcun timore, ti prenderei di nuovo la mano e ti farei salire in macchina, correremo di nuovo insieme, tra luci ed ombre, tra l’acqua della pioggia e le luci dei lampioni.

Insieme danzeremo proprio qui, io e te, senza paura, proprio come tanto tempo fa.

A volte non saprò più il perchè e non te lo potrò spiegare, ma mi ricorderò della notte di pioggia, di quell’orizzonte sulla strada, del nostro primo bacio, dell’asfalto bagnato e di quel bel vestito. 

Non voglio andare via, voglio rimanere proprio qui, per sempre al tuo fianco, le mie dita quasi sfiorano le tue. Quando la macchina si fermerà, saprò già che è arrivato il momento che tanto stavamo aspettando.

__________________________________________

Questa storia partecipa al contest “Cinquanta sfumature di...” indetto da Daffodyl83.

https://www.freeforumzone.com/d/11735651/Cinquanta-sfumature-di-/discussione.aspx/1

Canzone scelta: “Fearless” di Taylor Swift.