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Autore: Justice Gundam    11/02/2021    1 recensioni
Storia ispirata al fangame "Pokemon Glazed". Heather Molinar e Shelly Citra, due giovanissime allenatrici di Pokemon, cominciano il loro viaggio attraverso il continente di Tunod, una regione piena di sorprese e scoperte, dove si troveranno ad affrontare non solo le otto Palestre della regione e la corsa al campionato di Pokemon, ma anche un pericoloso gruppo che cerca di impadronirsi di un potere con cui nessuno dovrebbe giocare. Molte avventure le aspettano, tra nuovi Pokemon, personaggi straordinari, e i loro primi passi sulla strada dell'amore. Seguito di "A World Reborn", si svolge contemporaneamente ad "XY Reload" e "Quest for Zeta and Omicron", spoiler minimi.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: The Glazed Challenge
Una fanfiction di Pokemon scritta da: JusticeGundam

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Capitolo 35 - Battaglia in miniera

 

oooooooooo

Il Team Rocket e Bewear restarono per diversi secondi a guardarsi negli occhi... e il gigantrsco orso di peluche inclinò la testa da un lato e fece un'espressione adorante, guardando Jessie, James e Meowth con la stessa espressione di un bambino che si appresta a coccolare un tenero gattino!

Sfortunatamente per Bewear, il Team Rocket non condivideva la sua opinione...

"Qu-qu-quello... non è per caso..." mormorò James, con tanto di righine blu della paura che apparivano sopra la sua testa!

"Wear!" esclamò il buffo ma pericoloso Pokemon peluche. Fece un passo in avanti... e in automatico, il Team Rocket fece un passo indietro!

"Sì... sì, è proprio quello! Che... che cosa vuole da noi?" si chiese Meowth. "Qui ci vorrebbe... una mano, non credete?"

"Non... non lo so... questo Pokemon è davvero forte!" commentò Jessie. "Ehm... forse... l'unico che può darci una mano in questo momento è... Mimikyu, vai!"

"Dovevano proprio mandare in campo quella cosa inquietante?" si lamentò Cassidy non appena il bizzarro Pokemon Spettro/Folletto uscì dalla sfera, per poi librarsi in volo accanto a Jessie e rivolgere a Meowth uno sguardo minaccioso - la sua espressione, in realtà, non era cambiata di una virgola, ma il modo in cui si portava riusciva a spaventare ugualmente!

Butch deglutì. "Beh, visto che credo sia l'unico del nostro gruppo a poter affrontare quell'orsacchiotto di peluche troppo cresciuto... temo che dobbiamo rassegnarci!"

"Mimikyuuu..." sibilò Mimikyu. Ora, l'inquietante marionetta si era piazzata davanti a Bewear, e cercava di minacciarlo. Un'aura terrificante, simile ad una fiamma violacea, si era accesa tutt'attorno a lui e proiettava dei bagliori innaturali sui muri e sul pavimento... ma Bewear sembrava del tutto indifferente a questo spettacolo, e continuava a guardarlo con aria melensa. Cassidy aveva i suoi dubbi che Bewear si fosse realmente reso conto di cosa voleva fare Mimikyu...

Vedendo che l'intimidazione non funzionava, Mimikyu decise di passare a vie di fatto. Il bordo della sua mantellina si sollevò appena un po', dando soltanto un brevissimo scorcio della mostruosità che si nascondeva sotto di esso - un ammasso di ombre solide che imitava la forma umanoide soltanto nella maniera più vaga. E da essa uscì un lungo braccio tentacolare che terminava con una grande mano dotata di artigli affilati! Bewear sembrò finalmente rendersi conto che Mimikyu lo stava attaccando e alzò le braccia per parare il colpo, ma si rivelò una contromossa inutile contro un attacco Ombrartigli, che passò attraverso il corpo di Bewear...

...e non gli fece assolutamente niente.

I due Pokemon si ritirarono, e Bewear si guardò le braccia scuotendo il capo in un gesto di confusione. Il colpo lo aveva raggiunto in pieno, eppure Bewear non si era fatto niente... anche Mimikyu indietreggiò e inclinò perplesso la testa da un lato mentre il braccio-tentacolo ritornava sotto il lenzuolo.

"Non... non ha funzionato?" miagolò Meowth. "Ho... ho come l'impressione che quell'orsacchiottone sia di tipo Normale..."

"Cosa?" si lamentò Jessie. "Oh, fantastico, ci mancava soltanto questo!"

Bewear, per nulla intimorito, e anzi considerando forse molto carino il fantasmino travestito da Pikachu, fece un passo in avanti e cercò di abbracciarlo... ma anche lui rimase deluso quando Mimikyu passò attraverso il suo corpo, entrandogli nel petto e uscendogli dalla chiena senza fargli neanche un graffio! Il Pokemon peluche aprì le braccia e guardò sbalordito il vuoto che c'era tra di esse, proprio nel punto in cui Mimikyu si trovava un attimo prima!

"Bewear?" si chiese Bewear. Ma la sua confusione durò soltanto un attimo... visto che adesso non c'era più niente tra lui e il Team Rocket, e che adesso poteva coccolarli quanto voleva! Con un balzo sorprendentemente agile per una creatura di quelle dimensioni, Bewear coprì la distanza che lo separava dal malcapitato gruppo di fuorilegge e afferrò il primo che gli capitò tra le zampe... ovvero James!

"Aaaaaaaargh!" esclamò il ragazzo dai capelli azzurri, dibattendosi inutilmente nella morsa d'acciaio che era la stretta di Bewear. "No! No! Aspetta un momento! Io non sono un peluche! Non voglio essere stritolato... AHIAAAAAAAAAA!"

Bewear cominciò a coccolare James, stringendolo affettuosamente nella sua presa terrificante, e il poveraccio cominciò a sentire l'inequivocabile scricchiolio delle sue ossa sottoposte alle fin troppo entusiaste effusioni del peluche gigante! Jessie, Meowth e gli altri fecero immediatamente delle espressioni contrite...

"Ahia!" esclamò il Pokemon felino. "Credo... che quella fosse una costola..."

"Sicuro che non fosse la spina dorsale?" chiese Butch, mentre James continuava a contorcersi come un pesce fuor d'acqua nel disperato tentativo di sottrarsi al doloroso abbraccio!

"Io ho l'impressione che si trattasse dello sterno..." aggiunse Jessie.

"Sareste così gentili... da smettere di parlare delle mie ossa... e preoccuparvi invece di salvare, per favoreeeeeeeee?" James si lamentò mentre Bewear se lo portava via, con tanto di cascate in miniatura che gli scendevano dagli occhi! Il Pokemon orso non si stava minimamente preoccuupando di Mimikyu, che continuava a fluttuare attorno a lui e lo guardava con evidente irritazione.

"Mimikyuuuuuu!" con un'esclamazione rabbiosa, Mimikyu si scagliò contro Bewear, eseguì una capriola a mezz'aria e scese giù colpendo il Pokemon più grande sulla testa con la sua coda di legno, che aveva cominciato a risplendere di un'abbagliante luce verde. Jessie non potè fare a meno di pensare che quella mossa assomigliasse molto a Codacciaio, almeno per come la eseguiva il Pikachu del "marmocchio".

L'attacco Mazzuolegno fu abbastanza potente da farsi notare da Bewear. L'orso di peluche gigante sgranò gli occhi in quella che poteva essere letta come un'espressione di sorpresa e mollò James, che piombò a terra come uno straccio usato e cominciò a lamentarsi dei dolori alle ossa!

"Ohiohiohiohiohiiiii... credo di avere fatto i massaggi per tutta la vita!" si lamentò il malcapitato. "Ragazzi, mi manca quando Victreebel si limitava a mordermi!"

Bewear fece due passi in avanti, barcollando... poi si voltò verso Mimikyu massaggiandosi la testa. Non era nemmeno arrabbiato per l'attacco a tradimento. Quel Mazzuolegno preso in pieno non aveva fatto molto di più che dargli un po' di mal di testa e farlo distrarre da James.

"Bewear?" chiese, ignorando del tutto il bernoccolo che si era formato tra le sue orecchie.

Mimikyu si avvicinò, gli occhi illuminati di rosso. "Kyuuuuuu!"

"We wear, bewear?"

"Mimi mikyu!"

"Ehm... credo che Bewear pensi che Mimikyu voglia solo giocare..." affermò Meowth preoccupato, guardando Jessie che cercava di rimettere a posto James con delle chiavi alle articolazioni che si era appena inventata. Il giovanotto dai capelli azzurri si era liberato dalla stretta mortale di Bewear solo per farsi stroncare le ossa in un altro modo... "Non credo che quel Mazzuolegno gli abbia fatto granchè..."

"Cavolo, ma quanto è forte quel peluche gigante? Io non so più cosa inventarmi per tenerllo a bada..." mormorò Cassidy. Il suo Raticate scosse la testa, per dire che non aveva intenzione di farsi coinvolgere...

"Hmm... aspetta un momento." riflettè Jessie, ripensando alla tendenza di Bewear di abbracciare quello che gli piaceva. "James, puoi far uscire la tua Magcargo per un attimo?"

Il ragazzo stava ancora controllando se tutte le sue ossa fossero intere. "Ohiohiohi... e... e cosa potrebbe fare Magcargo contro quella montagna troppo affettuosa?" chiese massaggiandosi la schiena.

"Tu fallo e basta!" scattò su Jessie, con una vena pulsante che affiorava sulla testa! James emise un verso di sottomissione e fece come la sua complice gli aveva detto, con la velocità che i suoi muscoli doloranti gli consentivano. Magcargo apparve al suo fianco e guardò perplessa davanti a sè... vedendo che Bewear era ancora impegnato a cercare di comunicare con Mimikyu. Il fatto che il fantasmino non fosse per niente ben disposto nei suoi confronti non lo scoraggiava in alcun modo.

"Cargo..." mormorò nervosamente la chiocciola di lava. Scosse la testa e strisciò verso Bewear, che finalmente si accorse della sua presenza e si girò verso di lei con le braccia aperte per darle uno dei suoi famosi abbracci! Allarmata, Magcargo cercò di indietreggiare, ma per quanto lento fosse Bewear, lei lo era di più, e non riuscì a sottrarsi quando il Pokemon di peluche la avvinghiò nelle sue possenti braccia.

E questo fu il suo errore.

Non appena Bewear afferrò Magcargo tra le braccia, la sua pelliccia cominciò a fumare... e l'enorme orso di peluche si staccò dall'oggetto delle sue effusioni con un breve ululato di dolore, facendosi aria alle braccia e al torace dove erano apparse delle evidenti chiazze rosse che brillavano debolmente!

"Weeeeeeaaaaarrrrr!" esclamò Bewear, per poi scappare a gambe levate facendo lo stesso frastuono di un branco di Tauros alla carica! Il Team Rocket e i loro Pokemon restarono a guardare, sperando che la tattica avesse funzionato... e quando i passi di Bewear non si sentirono più, tirarono un sospiro di sollievo.

"Beh... per questa volta lo abbiamo tenuto a bada... spero..." sospirò Cassidy. "Aspetta un momento, Jessie... tu ti aspettavi che quel Pokemon cercasse di abbracciare la Magcargo del tuo amichetto, non è così?"

"Ovviamente!" rispose Jessie altezzosamente. Visto che aveva un'occasione di darsi un po' di arie a spese della sua rivale, non vedeva perchè non approfittarne. "Quel Pokemon, Bewear, cerca di abbracciare tutto quello che vede, e ho pensato che avrebbe fatto lo stesso con Magcargo, senza pensare che il corpo di Magcargo è caldo come la lava bollente! E così, lo abbiamo sistemato!"

"Maaaag..." mormorò la chioccola di lava. A giudicare dalla sua espressione e dai suoi occhi ristretti, non era molto contenta dell'idea di Jessie.

"Avresti potuto dirmelo prima, Jessie..." si lamentò James, le cui articolazioni erano finalmente tornate normali. "Cavolo... per un attimo credevo che mi avrebbe trasformato in una polpetta..."

"Mimikyu..." ringhiò Mimikyu, deluso di non essere stato lui a mettere in fuga quel bestione.

"Ci preoccuperemo dopo di quel peluche troppo cresciuto." affermò Meowth. "Per adesso, andiamocene via da questo posto, e pensiamo a come fare per sistemare il Team Fusione. Ci sarà pure un modo di prenderli in castagna..."

Senza perdere altro tempo, il Team Rocket prese la via d'uscita, allontanandosi quanto più possibile dalla stanzetta...

 

oooooooooo

 

Heather represse uno sbadiglio. Dover restare là seduta ad attendere un permesso era una delle cose che più le dava fastidio. Se fosse stato soltanto per lei, si sarebbe diretta alle miniere e avrebbe stanato il Team Fusione con le sue stesse mani, con o senza Shelly. Per quanto la riguardava, era la soluzione più rapida e più facile.

Ma... i suoi compagni, in particolare Cato e Percy, avevano insistito a fare le cose tenendosi nella legalità. E Shelly, come forse era prevedibile, si era detta d'accordo. Al punto che aveva rimproverato Heather quando quest'ultima aveva suggerito di lasciar perdere le lungaggini e andare direttamente alle miniere, senza tanti complimenti.

"Quanto meno, adesso Shelly è un po' più decisa a difendere le sue posizioni." mormorò Heather tra sè. "Anche se in questo momento mi dà un po' fastidio dovermi adattare..."

"Su, su, Heather, non te la prendere troppo..." affermò la bambina dai capelli color lavanda, seduta a fianco della sua amica. "Facciamo le cose come si deve, e vedrai che non avremo altro grattacapi."

"Quello che sto dicendo, agente Jenny... è che sono convinto che l'energia che viene sottratta alla diga di Spumarinia viene dirottata alle miniere. Anche alcuni minatori sono andati ad indagare, ma temo che potrebbero trovarsi di fronte a delle difficoltà per loro troppo grandi." stava dicendo in quel momento Cato all'agente Jenny seduta al banco davanti a lui. La poliziotta dai capelli azzurri stava ascoltando con attenzione quello che il ragazzo stava dicendo, e di tanto in tanto prendeva degli appunti su un taccuino.

"Quando avete incontrato questo gruppo di minatori di cui parli?" chiese. "So che possono sembrare domande inutili, ma non si sa mai quando possono diventare importanti."

Cato ci pensò su per qualche istante. "Beh... è stato circa tre o quattro ore fa." rispose. "Avevamo proposto di dare loro una mano per risolvere i problemi in comune che abbiamo, ma loro hanno rifiutato."

L'agente Jenny sospirò. Da un lato, era consapevole che in giro c'erano numerosi ragazzi dell'età di Cato, forse anche più piccoli, che erano dei veri prodigi nell'allenamento dei Pokemon, e in effetti, diversi di loro avevano occupato la posizione di Campione o di Superquattro nel corso della storia. Detto questo, l'idea che dei bambini si esponessero a rischi simili non le andava per niente a genio, e comprendeva il perchè i minatori non volessero coinvolgerli.

"Capisco. In effetti, stiamo ricevendo un po' di segnalazioni sospette riguardo certe attività che si svolgono nella miniera. Permettetemi di fare i dovuti preparativi, e vi accompagnerò io. Credo che avrete bisogno del mio aiuto, in quel posto..." disse infine la poliziotta. "Voi, però, non fate colpi di testa, e fate come vi dico. Non voglio che qualcuno tiri fuori che non vi ho avvertito."

"D'accordo, agente Jenny." rispose Percy. Si aspettava che Chelle avrebbe fatto un po' di resistenza, invece la ragazzina dai capelli verdi, malgrado un po' di riluttanza, accettò di sottostare a quello che avesse deciso l'agente Jenny. "Hey, Heather! Shelly! Anche voi due siete d'accordo, immagino."

"Ma sì... come no..." risposte Heather, chiaramente di mala voglia. Shelly disse rapidamente di sì, cercando di distrarre l'attenzione dal tono irriverente di Heather.

Percy alzò gli occhi al cielo. "Chiedo scusa a nome della mia amica... diciamo che non ha delle esperienze molto favorevoli con certi... tutori dell'ordine." affermò.

"Viene da Reborn City." precisò rapidamente Chelle. Heather storse il naso, ma non disse nulla, e l'agente Jenny fece un cenno con la testa per dire che aveva capito. In effetti, non biasimava Heather per il suo comportamento diffidente...

"Molto bene. Ci muoveremo subito." affermò finalmente la poliziotta, dopo aver raccolto alcune Pokeball e una sacca. Attivò una dellesue sfere, dalla quale fece uscire un massiccio Arcanine che si mise subito in posizione di attesa accanto a lei, e abbaiò facendo uscire una lingua di fuoco dalla bocca.

"Nine!" esclamò il cane-tigre. L'ufficiale di polizia si avvicinò al massiccio POkemon Fuoco e gli fece una carezza sul fianco, che Arcanine accettò con un guaito affettuoso.

"C'è una missione per noi, Ark-9." affermò. "Andiamo alle miniere e cerchiamo di catturare un gruppo di malfattori che si fanno chiamare Team Fusione. Sei pronto, vero?"

"Arcanine!" esclamò Ark-9, per dire che era sempre pronto. Si drizzò in piedi, e seguì l'agente Jenny e i ragazzi mentre iniziavano a dirigersi verso le miniere. L'agente Jenny si fermò davanti al banco di ingresso della stazione e fece un saluto militare.

"Agente Jenny di Geminia. Devo fare un giro di perlustrazione assieme ad Ark-9 e a questi ragazzi." disse al suo collega. "Dobbiamo assicurarci che non ci siano attività illegali in corso."

"Va bene, agente Jenny. Si senta libera di chiamare rinforzi in qualsiasi momento." rispose il poliziotto all'altro lato della scrivania. Jenny ringraziò e guidò i ragazzi ed Arcanine all'esterno, dove si incamminarono lungo la strada che si inerpicava verso l'ingresso delle miniere.

"A proposito, com'è che queste Agenti Jenny si assomigliano tutte?" si chiese Shelly, sussurrando la domanda alla sua amica del cuore. "E anche tutte le Infermiere Joy... sembrano delle fotocopie!"

"Non chiederlo a me..." rispose Heather, a voce altrettando bassa. "Si distinguono solo dalla città in cui prestano servizio..."

 

ooooooooooo

 

"Per l'amor di Arceus, queste miniere sono un labirinto..." mormorò Chelle, mentre lei e Bayleef cercavano di destreggiarsi tra le gallerie malamente illuminate. La Pokemon d'Erba si trovava in un ambiente a lei poco congeniale, e cercava come poteva di adattarsi e guidare la sua allenatrice.

"Bayleef..." con un'esclamazione di fastidio a causa dell'odore stantio della galleria, Bayleef aprì leggermente le gemme che crescevano attorno al suo collo e usò un attacco Profumino per rendere almeno l'aria un pochino più respirabile. Lo Arcanine dell'agente Jenny annusò nuovamente l'aria... e starnutì, il naso irritato dall'improvviso aroma che si era diffuso nell'aria.

"Ehm... forse è meglio non usare Profumino qui, Chelle..." affermò Shelly. "Ark-9 deve fiutare l'odore dei malfattori, e così finirà per perdere la pista..."

Bayleef storse il naso e chiuse le gemme, interrompendo il flusso di profumo che si era diffuso attorno a lei. Chelle alzò gli occhi al cielo e lasciò perdere, adattandosi a seguire le indicazioni della sua "maestra".

"Grazie per avermi preceduto, piccola Shelly." disse l'agente Jenny. La giovane poliziotta fece cenno al resto del gruppo di non esporsi, e si appiattì contro il muro quando il suo Arcanine rallentò in maniera appena percettibile. "Hm? Che succede, Ark-9? Hai sentito un odore particolare?"

"Ark!" abbaiò il cane-tigre. Il Profumino di Bayleef si sentiva ancora, ma non era abbastanza forte da trarre in inganno il suo olfatto sensibilissimo. C'era dell'attività più avanti, di questo era sicuro al cento per cento.

Bayleef si piazzò a sua volta contro il muro, mentre Cato e il suo Komala tesero tutti i sensi e si prepararono a qualsiasi evenienza. Heather corrugò la fronte e allungò la mano verso la Pokeball più vicina, quella appartenente a Vibrava... mentre Shelly deglutì e il suo Volbeat si avvicinò vibrando lentamente le ali, l'addome fiocamente illuminato in modo che la sua allenatrice potesse vedere oltre ad un palmo dal naso.

"Che succede, ufficiale Jenny? Avete sentito qualcosa?" sussurrò la bambina dai capelli violetti. L'agente Jenny mise un dito davanti alla bocca per dirle di parlare più piano, poi guardò nella direzione del passaggio che il suo Arcanine stava per imboccare. Dal fondo del corridoio proveniva una flebile luce, e si sentivano delle voci e dei suoni - non c'era alcun dubbio sul fatto che qualcuno fosse indaffarato, là in fondo. "Hmm... sì, direi che è proprio qualcosa..."

"Scommetto quello che volete che i minatori sono lì da qualche parte..." sussurrò Chelle. "Allora, che si fa? Qualcuno di noi li distrae, e gli altri vanno lì e mandano all'aria la loro operazione?"

"Non credo che sarà così semplice. Meglio cercare ancora... forse troviamo un altro passaggio che ci porta in una posizione più vantaggiosa." affermò la poliziotta. "Poi da lì, facciamo irruzione, li disarmiamo, e mettiamo le manette a tutti quanti."

"Okay... speriamo che non si accorgano di noi..." disse tra sè Cato. Pur essendo ancora addormentato, il Komala del ragazzo riusciva a stare al passo con i suoi compagni, trattenendo tra le braccia il pezzo di legno che usava come cuscino e coperta di sicurezza. Cercando di muoversi con la massima attenzione possibile, il gruppo si rifugiò tra le ombre, cercando di memorizzare il percorso che li avrebbe portato alla sala illuminata. Volbeat restò sulla retroguardia, e fece lampeggiare la luce sul suo addome in modo da aiutarli a memorizzare la strada, poi il gruppo continuò ad addentrarsi nelle miniere del Monte Strato...

 

oooooooooo

 

"Allora, com'è la situazione? Hanno detto qualcosa?" disse Henry, avvicinandosi con aria stanca alla cella dove erano rinchiusi i minatori che poco prima avevano cercato di affrontare il Team Fusione. Passò loro un vassoio sul quale erano appoggiati diversi pezzi di pane e alcune bottigliette piene di acqua fresca, e si assicurò che i prigionieri se le spartissero equamente prima di voltarsi verso i suoi sottoposti.

"No, ancora niente..." disse una recluta femminile, aggiustandosi il berretto col frontino che indossava, e accarezzando il suo Flaaffy. "Sono decisi a non confessare nulla. E insistono a dire che sono venuti loro, di loro spontanea volontà."

Henry disse di sì con la testa e guardò verso gli ostaggi, che si erano messi a consumare il loro frugale ma dignitoso pasto, senza dire una parola. Solo il più anziano dei minatori si era fermato a guardare verso i suoi carcerieri, ma anche lui non li aveva degnati di una parola. "Capisco... immagino che da loro non otterremo nessuna informazione utile. Beh, teneteli qui finchè non avremo finito di prendere tutta l'energia che ci serve, poi lasciateli andare. Tanto non dovrebbe mancare molto, e per allora, qualunque cosa siano venuti a sapere qui non sarà d'aiuto ai nostri nemici."

"Va bene... e cosa diremo a tuo padre... cioè, voglio dire... al capo... di questa intrusione?" chiese un'altra recluta.

Il ragazzo restò a pensarci su per qualche secondo. "Hmm... non credo ce ne sarà bisogno. In questo momento... mio padre è troppo impegnato a scoprire dove si trova il resto di quelle sfere. Senza di quelle, dice che il progetto è destinato a fallire. Questo... è stato un incidente di percorso che non ha costituito un'autentica difficoltà." affermò infine, la voce segnata da un tocco di amarezza. "Beh, lasciamo perdere. Tanto ormai, tra non molto, questo nascondiglio non ci servirà più."

"E cosa volete fare esattamente con l'energia che state sottraendo alla diga di Spumarinia?" chiese uno dei minatori dopo aver sgranocchiato la sua pagnotta. "Credete davvero che la farete franca?"

"Spiacente, amico... ho già visto questo trucco nei film, e ti informo che con me non funziona!" rispose beffardo uno degli uomini del Team Fusione. Altre reclute fecero una breve risata... e persino Henry e alcuni degli altri minatori trovarono la situazione abbastanza buffa che valeva la pena di farci due risate su. "Beh, ci hai provato, di questo non posso farti torto."

"Ma guarda... un gruppo di malfattori che hanno visto abbastanza storie da capire come vanno di solito certi clichè." disse il ragazzo che aveva parlato per primo.

Henry si schiarì la voce. "Siamo spiacenti, ma dovrete restare qui ancora per un po'." affermò. "Per me questa missione è troppo importante... e comunque, quando uscirete, avrete modo di vedere da voi in cosa consiste il nostro piano. E forse, non disapproverete più di tanto. Almeno spero..."

"Certo che neanche tu sembri troppo convinto di quello che stai facendo, se mi permetti di dirlo..." sussurrò il minatore più anziano, ma se Henry lo aveva sentito, lo ignorò del tutto e si concentrò sul resto delle operazioni.

"Adesso... meglio dare un'occhiata in giro, e vedere se è tutto in ordine." affermò Henry, per poi rivolgere la sua attenzione ad un quartetto di suoi sottoposti che sembravano non avere nulla da fare al momento. "Voi. Fate un giro e controllate se non ci sono altri intrusi in giro. Non si può mai essere troppo prudenti."

"Già... magari questi ficcanaso avevano degli amichetti da queste parti." rispose uno degli scagnozzi in tuta arancione. Brontolando tra i denti, i quattro uomini del Team Fusione raccolsero le loro Pokeball e lasciarono la stanza da un'uscita laterale, mentre Henry si sfregava il viso per cercare di mandare via la stanchezza che aveva accumulato in quei giorni frenetici. Non era stato uno scherzo predisporre ogni cosa e fare in modo che tutto andasse liscio, e ancora non era sicuro che ogni cosa fosse rimasta sotto controllo.

"Beh, a questo punto non credo importi più..." disse, mentre si dirigeva verso la sua stanza e ignorava i richiami di alcuni dei prigioneri. "Tra poco potremo andarcene di qui una volta per tutte... e allora, voglio sperare che papà sia soddisfatto del lavoro svolto. Forse questa volta si renderà conto che suo figlio non è lo sciocco sprovveduto che crede..."

Scuotendo la testa in un gesto di frustrazione, il ragazzo riprese la strada, cercando di mandare via i ripensamenti che ancora, di tanto in tanto, affioravano alla sua mente e gli facevano chiedere se davvero valesse la pena di continuare su quella strada. Ormai non era più possibile tornare indietro, vero? A questo punto, tanto valeva pensare che in fondo, quello che il Team Fusione stava facendo avrebbe aiutato molti allenatori a diventare più abili, e i loro Pokemon a diventare più forti. Anche Huntail e Gorebyss ne avrebbero tratto vantaggio. Questo era il pensiero che permetteva ad Henry di continuare il suo lavoro...

 

oooooooooo

 

"Ugh... così non ci siamo!" esclamò Heather. "Presto, Shelgon, usa il tuo attacco Dragospiro!"

Il Pokemon simile ad una crisalide con le zampe non se lo fece dire due volte, e dalla sua bocca normalmente invisibile scaturì una luccicante fiammata viola che investì il nemico davanti a lui: un possente Lairon che, assieme ad un gruppetto di Aron, era saltato fuori da una caverna e aveva sbarrato il passo ad Heather e ai suoi compagni. Il Pokemon corazzato non fu abbastanza veloce da schivare l'attacco e venne colpito in pieno, ma il Dragospiro non ebbe un grande effetto sul corpo corazzato di Lairon, che indietreggiò di un passo e scosse la testa, ma si rimise immediatamente in guardia, mostrando soltanto alcune macchie di fuliggine sull'armatura.

"Roooon!" esclamò il Pokemon Acciaio/Roccia. Il suo richiamo fu come un ordine per i piccoli Aron, che sferrarono un attacco Azione simultaneo contro lo Arcanine dell'agente Jenny. Il Pokemon di Fuoco riuscì ad evitare la maggior parte degli attacchi grazie alla sua agilità, ma lo spazio in cui stava combattendo era troppo ristretto per evitare efficacemente tutti i colpi, e finì per riceverne alcuni. Il Voltorb di Shelly cercava a sua volta di rendersi utile, ma nessuno dei suoi attacchi si stava rivelando particolarmente efficace contro i piccoli Pokemon Acciaio/Roccia.

"Bayleef, attacca con Frustata!" esclamò Chelle. "Scaraventali via!"

La Pokemon d'Erba non se lo fece ripetere. Estese le sue liane e le avvinghiò attorno al corpo di uno degli Aron, poi lo sollevò di peso, non senza qualche difficoltà, e lo scaraventò contro i suoi "colleghi", mandandone due a terra privi di sensi. Il Komala di Cato stava combattendo a sua volta... e nonostante continuasse a dormire, stava dimostrando di essere un avversario formidabile!

"Komala, usa Breccia!" esclamò il ragazzino biondo. Il Pokemon koala, senza mai perdere la sua espressione assonnata, sollevò il suo tronchetto e lo calò brutalmente sulla testa dello Aron più vicino. Gli effetti furono immediati e drastici - il Pokemon Acciaio/Roccia cadde a terra come un sacco di patate, e i suoi occhi diventarono spirali per segnalare che era fuori combattimento.

"Ottimo lavoro! Temo che invece, gli attacchi di tipo Fuoco non stiano facendo molto a questi mostriciattoli d'acciaio..." commentò l'agente Jenny. Il suo Arcanine era riuscito a colpire il Lairon avversario con una Ruotafuoco, ma non era riuscito ad infliggere danni significativi, a causa della spessa corazza dell'avversario e del doppio tipo che lo proteggeva in parte dai danni da fuoco.

"In compenso, possiamo batterli usando mosse di tipo Lotta... o Terra!" fece notare Shelly, ricordando in quel momento ciò che potevano davvero fare i suoi Pokemon. "Scyther, usa Breccia! Cerca di disperdere quegli Aron!"

"Sandshrew, scava una Fossa!" ordinò l'impulsivo giovanotto dai capelli. Il Pokemon  armadillo si chiuse a palla... e scavò rapidamente con le sue zampette artigliate, in modo da portarsi direttamente sotto un gruppetto di Aron. Il Scyther di Shelly intervenne a sua volta e sferrò un possente colpo di taglio con le sue braccia-falci, mettendo al tappeto un Aron. Gli altri Pokemon Acciaio/Roccia più piccoli decisero di disperdersi e far perdere le sue tracce... tranne uno, più ardito degli altri, che riuscì a piazzarsi a fianco di Scyther e attaccò con un Abbattimento ben piazzato!

"Aron!" esclamò. Con un rapido colpo di zampa, sollevò da terra un grosso pezzo di roccia e lo scagliò contro la mantide religiosa, colpendola in pieno al torace e mandandola a terra. Non era ancora fuori combattimento, ma era evidente che non sarebbe mancato molto...

"Scyther!" esclamò Shelly, dandosi della stupida per non aver calcolato gli attacchi di tipo Roccia ai quali Scyther era particolarmente sensibile. Il Pokemon mantide si rialzò barcollando, e gli Aron lo circondarono per attaccare di nuovo...

E la terra si sollevò di colpo in mezzo ai Pokemon Acciaio/Roccia! Il Sandshrew di Percy era saltato fuori, travolgendo gli avversari con il suo impeto e facendoli volare in giro! Gli Aron emisero un coro di esclamazioni di disappunto e paura, poi caddero a terra storditi, mentre Bayleef scatenava una raffica di attacchi Parassiseme contro Lairon. La versione evoluta di Lairon sferrò una testata e fece sparpagliare in giro i pericolosi semini, poi abbassò il cranio e caricò verso Bayleef per colpirla con una Metaltestata!

"Bayleef, usa Frustata, e poi Foglielama!" esclamò Chelle, pensando rapidamente ad una soluzione. La Pokemon d'Erba estese le liane verso il soffitto e si avvinghiò ad una trave, poi si tirò su ed evitò abilmente il colpo di Lairon. Prima che il sorpreso Pokemon corazzato potesse tentare qualcos'altro, Bayleef scagliò una raffica di foglie affilate che raggiunsero l'avversario nei punti più deboli dell'armatura, insinuandosi tra le giunture! Lairon emise un grugnito di dolore e barcollò visibilmente.

"Sembra che abbia funzionato. Le Foglielama riescono ad intrufolarsi nelle fessure della corazza della creatura." affermò l'agente Jenny. Il suo Arcanine eseguì un attacco Turbofuoco e creò un vortice di fuoco che costrinse gli Aron a fermarsi e ad indietreggiare. I piccoli Pokemon Acciaio/Roccia emisero degli stridii metallici di frustrazione e si ritirarono con tutta la velocità di cui erano capaci, mentre lo Shelgon di Heather si muoveva per intercettare Lairon.

Il mostro d'acciaio, irritato dai colpi subiti, si voltò verso Bayleef e cercò di colpirla con un attacco Rocciotomba, che la battagliera Pokemon d'Erba riuscì per un pelo ad evitare con uno scatto laterale. Una delle rocce cadenti la raggiunse di striscio al fianco, e Bayleef emise un breve stridio di dolore... ma il Sandshrew di Percy intervenne per difenderla e colpì Lairon con una Turbosabbia, scagliando un getto di sabbia negli occhi del Pokemon Corazza, che ringhiò di nuovo e scosse freneticamente la testa per scrollarsi di dosso la sabbia.

"Grazie, Percy!" esclamò Heather. "E adesso... Shelgon, usa il tuo attacco Ira di Drago!"

"Gon!" esclamò il bizzarro Pokemon Drago. I suoi occhi si accesero di rosso, e Shelgon scagliò contro l'avversario una sfera di fiamme arancioni che mulinavano come l'acqua in un gorgo! Heather ebbe il tempo di vedere gli occhi della creatura spalancarsi per l'allarme... e un attimo dopo, Lairon venne inghiottito dall'attacco Ira di Drago, che lo sollevò in aria e lo scaraventò contro una parete con abbastanza potenza da lasciare un'indentatura nella roccia! Lairon restò per un attimo incollato lì con espressione stravolta e sorpresa... poi, si staccò e cadde a terra come un sacco di patate, scuotendo brevemente il pavimento con il suo enorme peso!

"Uff... cavolo, questo Pokemon era tosto!" commentò Heather mentre si passava una mano sulla fronte. Il suo Shelgon riprese fiato e si sfregò sulla sua allenatrice come un gattino affettuoso, con abbastanza entusiasmo che per poco Heather non venne fatta cadere faccia a terra a sua volta! "Ah! O... Okay! Okay, Shelgon, va bene! Capisco che sei entusiasta! Basta che non mi mandi a gambe all'aria!"

"I Pokemon del Monte strato sono decisamente più aggressivi, di recente..." affermò l'agente Jenny, controllando che il suo Arcanine stesse bene. Il cane-tigre aveva giusto qualche ammaccatura, ma niente di davvero grave... mentre il Scyther di Shelly era decisamente ridotto peggio, e barcollava mentre Shelly cercava di farlo restare in piedi. "E probabilmente è una conseguenza delle incursioni del Team Fusione. I Pokemon vedono invaso il loro territorio... e scommetto che alcuni di loro sono anche stati catturati da quei malfattori. Quando troveremo il Team Fusione, penseremo anche a questo. Se hanno con loro dei Pokemon catturati illegalmente, glieli faremo restituire."

"Al momento abbiamo dei problemi un po' più urgenti a cui pensare." commentò Cato, facendo una carezza sulla testa al suo Komala, che pur immerso nel sonno fece un mezzo sorriso di soddisfazione. "Per esempio, cercare di capire come facciamo ad avvicinarsi ai nostri... amichetti del Team Fusione senza farci scoprire."

Heather stava per proporre la sua, quando sentì una serie di passi che si dirigevano dritti verso di loro, facendosi sempre più chiari man mano che la persona - anzi, no, il gruppo di persone - a cui appartenevano si avvicinava... il rumore della battaglia doveva aver allertato qualcuno, e adesso gli uomini del Team Fusione stavano venendo a controllare. "Cavolo..." mormorò la bambina dai capelli fucsia, tenendo la voce bassa. Forse c'era ancora la possibilità che non si fossero accorti di loro... "Ragazzi, dobbiamo levare le tende. Sta arrivando qualcuno."

"Sì, lo sentiamo... ma dove possiamo andare?" si chiese Shelly, sempre a bassa voce. L'agente Jenny si guardò attorno, e notò un passaggio naturale che dava su un corridoio che si insinuava tra due pareti frastagliate di roccia. Non il nascondiglio più comodo o più sicuro, ma se non altro dava la possibilità di sfuggire agli scagnozzi... l'unica incognita era se sarebbe stato abbastanza ampio da contenerli tutti...

"Per di qua." sussurrò la poliziotta. Con un cenno della mano, segnalò ad Heather e agli altri allenatori e Pokemon di entrare nel corridoio, mentre i passi si facevano sempre più chiari e distinti... ormai mancavano solo pochi secondi!

"A-Agente Jenny..." sussurrò Shelly, un attimo prima che Heather la prendesse per un polso e la trascinasse con sè all'interno del nascondiglio. Shelgon e Volbeat erano già entrati, e il Pokemon lucciola aveva spento la coda.

"Tranquilla, Shelly, l'agente Jenny saprà cavarsela." sussurrò la piccola allenatrice di draghi, mentre anche i loro amici di Tunod entravano nella galleria. Tuttavia, anche lei doveva ammettere di essere preoccupata per la poliziotta. "Okay... okay, ragazzi, andiamo. Non facciamoci trovare qui! Presto... presto, dobbiamo sbrigarci!"

"Scyther..." sussurrò il Pokemon mantide, mentre con il piatto di un braccio-lama spingeva gentilmente il resto dei Pokemon nel corridoio. Il gruppo cercò di allontanarsi, gli sguardi volti verso l'ingresso per assicurarsi che l'agente Jenny non avesse problemi...

 

oooooooooo

 

La poliziotta fece un sospiro rassegnato, vedendo che i suoi compagni si erano tutti messi in salvo. "Bene... adesso tocca a noi, Ark-9." disse rivolta al suo compagno Pokemon, che grattò con una zampa sul terreno per dire che era pronto a combattere ancora. "Che ne dici? Non penso che sia esattamente il posto giusto per fare colpi di testa... ma ogni tanto bisogna pur andare allo sbaraglio, non credi?"

"Nine!" affermò il cane-tigre... un attimo prima che le persone che avevano sollevato quel rumore di passi si presentassero all'ingresso della spelonca. Il primo del gruppo fece un passo indietro, andando a sbattere contro uno dei suoi compagni per la sorpresa... e in quel breve istante di tempo, l'agente Jenny potè vedere che tutti e quattro indossavano delle uniformi di colore arancione che ricordavano non poco delle tute da lavoro nel caso degli uomini... e dei costumi da majorette nel caso delle donne!

Sì, riflettè la poliziotta. Dalle informazioni che le avevano dato, erano proprio quelli del Team Fusione.

"Un... Un agente Jenny? Come ha fatto ad entrare? Che diamine ci fa qui?" esclamò un altro scagnozzo.

"Le vostra sorveglianza lasciava un po' a desiderare, signori." rispose la giovane donna con sarcasmo. "E per quanto riguarda la seconda domanda... sono venuta qui per cercare di scoprire cosa volete fare, e possibilmente per arrestarvi. Ma... a questo punto, non credo che la seconda cosa sia una possibilità, giusto?"

Ark-9 rispose con una risata che suonava come una sequenza di "bau bau".

"Aaaah... Ma guarda, ci è capitata proprio l'agente Jenny con il senso dell'umorismo." commentò uno degli scagnozzi. "Prendiamola! Non possiamo lasciare che conduca a noi le autorità!" 

"Subito!" esclamò una recluta femminile. "Presto, Flaaffy, fagli vedere cosa... ARGH!"

Prima che la recluta del Team Fusione avesse il tempo di estrarre una Pokeball, l'Arcanine di Jenny era scattato verso di lei e l'aveva costretta a terra con tutto il suo peso! Un istante dopo, prima che un altro scagnozzo potesse tirare fuori la sua Pokeball, Arcanine sferrò un calcio con le zampe posteriori e lo colpì in pieno, facendolo volare per un breve tratto!

"HEY!" protestò il quarto membro della pattuglia. "Ma che ti salta in mente? QQuesto è sleale! Come reagiranno i fan quando vedranno che i tutori dell'ordine usano questi trucchetti? Stai dando il cattivo esempio!"

"Ooooh, andiamo... adesso un membro di un'organizzazione criminale si interessa tanto di cosa è leale o meno?" rispose Jenny con una risata a mezza bocca, apprezzando l'assurdità della situazione. Ark-9 stesso, divertito da quello che i malfattori stavano cercando di insinuare, chiuse gli occhi e fare una risata a zanne strette. "Bene, signori. Ora, se permettete, vorrei mettervi le manette. E anche se non permettete, per me è lo stesso."

"Oh, neanche per sogno!" esclamò uno degli scagnozzi ancora in piedi. "Vai, Parasect!"

L'uomo in uniforme arancione fece uscire un altro Pokemon, un gigantesco acaro rosso con gli occhi senza pupille e un enorme fungo rosso a macchie bianche che gli  copriva il dorso.

"Ci sono anch'io!" esclamò l'altro scagnozzo. "Tocca a te, Crustle!"

Il secondo scagnozzo del Team Fusione mandò in campo un Pokemon abbastanza simile a Parasect come aspetto generale, ma il cui guscio era una grossa zolla di terra solida come una roccia e colorata a strati, con due robuste tenaglie e un paio di occhi neri e vivaci. Arcanine guardò da una parte e dall'altra, con evidente allarme. Di per sè, nessuno di quei due Pokemon era davvero un problema per lui... ma non aveva modo di metterli fuori gioco entrambi prima che lo attaccassero.

Così, fece la cosa più sensata. Si difese.

"Crustle, colpiscilo con Abbattimento!" esclamò il secondo uomo del Team Fusione. Crustle strappò un grosso pezzo di roccia dal terreno e lo scagliò contro il Pokemon Leggenda, che per fortuna si era aspettato quella mossa e riuscì a saltare di lato al momento giusto, mandando a vuoto l'attacco. Con un cenno della mano, la recluta con il Parasect diede un comando, e il Pokemon fungoide scagliò una nuvola di spore verdastre dal cappello del suo fungo, creando una nube tossica attorno a sè e poi mandandola contro Arcanine.

"Attento, Arcanine. Usa un attacco Ondacalda." esclamò l'agente Jenny. Il cane-tigre si allontanò di qualche passo dall'attacco Spora e scagliò subito dopo una ventata di aria rovente che investì in pieno la nube di spore e la annientò, poi proseguì verso Parasect, che indietreggiò rapidamente davanti a quell'attacco a cui era doppiamente debole.

"Protezione, presto!" esclamò il suo allenatore. Parasect alzò le chele e creò uno scudo energetico davanti a sè, sul quale le fiamme si dissiparono senza fargli nulla... e Crustle approfittò di quell'istante per scavare nel terreno e dirigersi verso Arcanine a tutta velocità! Il cane-tigre si accorse del tentativo e cercò di spostarsi... mentre l'altra recluta, immaginando che a quel punto Parasect non potesse fare nulla, lo richamò nella Pokeball e mandò in campo un altro combattente, un Krabby che si mise immediatamente in guardia, sollevando le chele e affilandole l'una sull'altra.

"Ku-ki-ku-ki-ku-kiii..." esclamò il crostaceo con voce roca, prima di puntare una chela contro Arcanine e sparare un Bollaraggio. Arcanine era in quel momento impegnato a schivare l'attacco Fossa di Crustle, ed era riuscito per un pelo a schivare il Pokemon Coleottero/Roccia quando quest'ultimo era emerso dal terreno. Tuttavia, non aveva avuto il tempo di sottrarsi alla raffica di bolle che lo travolsero ad alta velocità, e non potè fare altro che puntare le zampe a terra per cercare di resistere come poteva. Il Bollaraggio di Krabby lo raggiunse, ed Ark-9 strinse i denti per l'improvviso dolore... ma riuscì a reggersi in piedi e contrattaccò.

"Ark-9, usa Sgranocchio!" ordinò l'agente Jenny. Coprendo in un lampo la distanza che lo separava da Krabby, Arcanine cercò di morderlo, ma il granchio gigante si difese abilmente incrociando le chele davanti a sè e poi sferrando un doppio fendente che costrinse il Pokemon Leggenda a saltare indietro, mentre Crustle cercava di mettere a segno un altro colpo...

"Questi furfanti sono in gamba. Hanno una certa classe, non sono degli allenatori da quattro soldi." disse tra sè la giovane ufficiale. "Detto questo... dobbiamo continuare a tenerli occupati. Più tempo io ed Ark-9 riusciamo a guadagnare qui... più tempo quei ragazzi avranno per trovare i prigionieri e scoprire qualcosa di più sul Team Fusione."

"Arc!" abbaiò Ark-9, per poi usare un attacco Turbofuoco per impedire ai due Pokemon avversari di avvicinarsi a lui...

 

oooooooooo

 

Heather, Shelly, Shelgon, Volbeat e il resto della squadra erano riusciti a dileguarsi seguendo il tunnel scavato nella roccia, anche se i rumori della battaglia si facevano sentire e facevano loro desiderare di poter restare lì a dare una mano all'agente Jenny. Anche se fosse riuscita a sbarazzarsi delle reclute che la stavano attaccando in quel momento... era più che probable che ormai l'intero nascondiglio fosse stato allertato della sua presenza, e a quel punto avevano senz'altro dato l'allarme.

"Cavolo... secondo me, saremmo dovuto restare a darle una mano. Almeno un po', prima di tagliare la corda..." sussurrò Chelle. "E ormai non possiamo più tornare indietro..."

"Anche a me sarebbe piaciuto... ma dobbiamo prima di tutto scovare il capo del Team Fusione in questa base, e mandare all'aria i loro progetti." affermò Cato. "Forse, seguendo questo tunnel, arriveremo un po' più vicino senza attirare l'attenzione del Team Fusione."

"Vol volbeat..." affermò il Pokemon lucciola, e alzò una delle sue corte braccia per fare loro cenno di restare indietro. Dalla fine della galleria naturale stava filtrando qualche raggio di illuminazione artificiale, e se tendeva un po' l'orecchio, Volbeat riusciva a sentire delle voci umane provenire da quella direzione. C'era qualcuno, non c'era alcun dubbio...

"Shrew..." mormorò il Pokemon armadillo di Percy. Cato fece cenno al suo Komala di aspettare, mentre Sandshrew si avvicinava all'uscita del tunnel tenendosi quanto più possibile vicino al muro. Tutti si fermarono e si acquattarono sul pavimento, pensando che forse in questo modo avrebbero avuto meno possibilità di attirare l'attenzione dell'organizzazione criminale. Sandshrew strinse gli occhi, non abituato ad una luce artificiale così intensa, e cercò di sporgersi ancora un po' per vedere cosa stesse accadendo. Il suo primo istinto sarebbe stato quello di scattare fuori dal nascondiglio e prendere di sorpresa gli uomini del Team Fusione... ma per fortuna, la ragione ebbe la meglio sulla sua aggressività. C'erano un po' troppi uomini del Team Fusione in quel momento... e in particolare, c'era quel giovanotto in uniforme arancione con un Huntail e un Gorebyss al suo fianco che stava dando indicazioni al resto delle reclute. Quello sì che sembrava pericoloso... certo, Sandshrew non era esattamente smanioso di vedersela con due Pokemon d'Acqua di quel calibro.

"Henry, c'è qualche problema. La pattuglia che abbiamo mandato soltanto un quarto d'ora fa in perlustrazione sembra essere incappata in qualche problema. Ci poterebbero essere degli intrusi in questa miniera." affermò una donna vestita di arancione, avvicinandosi rapidamente al ragazzo. L'espressione del giovane cambiò di colpo - mentre fino ad un attimo prima era calmo e sicuro di sè, senza per questo apparire arrogante; adesso si vedeva una chiara espressione di allarme sul suo viso.

"Ne siete sicuri?" chiese Henry. "Avete ricevuto messaggi dalla pattuglia?"

"No, ma non abbiamo ricevuto risposta alla chiamata." continuò la donna. "Mi sono permessa di mandare un altro gruppo a verificare."

Approvando l'iniziativa della sua sottoposta, Henry disse di sì con la testa. "E hai fatto bene. Dobbiamo tenere d'occhio questa emergenza... ma fai in modo che i nostri prigionieri non restino senza sorveglianza. Accidenti, con tutto quello che c'è da fare, stiamo cominciando ad avere qualche problema di personale..."

"Ci pensiamo noi ai prigionieri, Henry!" affermò un altro membro del Team Fusione. "A questo punto, comunque... io consiglierei di accontentarci dell'energia che abbiamo preso e levare le tende. Tra un po' il terreno ci scotterà sotto i piedi."

"E' vero... ormai è solo questione di pochi giorni... se non di poche ore." rispose Henry. "Huntail, Gorebyss... tentevi pronti, perchè ho l'impressione che dovremo darci da fare, prima che la giornata finisca."

"Gore!" aaffermò con prontezza il pesce predatore rosato. Huntail stava per rispondere allo stesso modo... ma un'improvvisa sensazione che qualcosa non tornasse lo colse, e il predatore abissale cominciò a guardarsi attorno sospettosamente.

"Huntail?" chiese Henry. "Che succede? C'è... qualche problema?"

"Byss?" esclamò Gorebyss. Huntail ebbe il dubbio che la sua sensazione fosse semplicemente questo - una sensazione - ma volle comunque togliersi la curiosità ed essere sicuro che non ci fossero problemi. Con un'espressione cupa sul suo volto feroce, il Pokemon murena fluttuò sinuosamente in aria e guardò verso gli angoli e le pareti... poi, colse un piccolo movimento in corrispondenza del muro dalla parte opposta, e lanciò un breve grugnito gutturale per dare l'allarme!

"Hunt! Hunt! Huntail!" ringhiò. Gorebyss sgranò gli occhi, ma la sua espressione si fece immediatamente seria, e il pesce predatore si voltò nella direzione che il suo compagno stava indicando... esattamente verso il punto in cui Sandshrew si era nascosto! Troppo tardi, il Pokemon di Terra si rese conto di essersi esposto un po' troppo... e adesso, l'attenzione di Henry e dei membri del Team Fusione era tutta su di lui!

"Sandshrewwww..." mormorò irritato, mentre cominciava a ritirarsi e tornare verso i suoi compagni. Era ora di passare al piano B, sperando che ne avessero uno...              

           

oooooooooo

 

CONTINUA...

Note dell'autore: Spero che quest capitolo sia adeguato. Per un po' non ho più avuto ispirazione, ma spero che sia valsa la pena di aspettare. Forse è il caso di rispolverare un po' Pokemon Glazed e giocarci. Sarà un modo per aiutarmi a stendere il prossimo capitolo. Ad ogni modo, conto di tornare presto a Spumarinia, in modo che i nostri amici possano affrontare la loro terza Palestra!

Ovviamente, prima bisogna vedere se i nostri saranno in grado di vedersela con Henry... e quale sia il suo problema! Inizierò a stendere il prossimo capitolo quanto prima!

A presto! Mi raccomando, recensite! :)

 

 

 

 

  
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