UNA PASSEGGIATA NEL BOSCO
Quella domenica di maggio Andrew e Demi decisero di fare una passeggiata in uno dei boschi vicino a Los Angeles. Ci andarono in macchina, senza il cane né le bambine. Mackenzie e Hope erano a trascorrere qualche ora dai nonni. Si presero per mano e cominciarono a passseggiare. L'odore di resina dei pini riempiva loro le narici. Erano circondati dal silenzio, si udiva solo il canto di qualche uccello.
"Che bella giornata, eh?"
"Già, perfetta per una piccola gita come questa. Hai proprio avuto una bella idea, Andrew."
Parlarono del più e del meno per un po', del lavoro e delle figlie, poi il suono di acqua che scorreva attirò la loro attenzione. Arrivarono nei pressi di un piccolo fiumiciattolo e si accomodarono su un grande masso vicino all'acqua, all'ombra di un ippocastano.
"Adoro la pace di questi posti" disse lui. "Da piccolo andavo con i miei genitori in montagna a raccogliere funghi, poi tornavamo a casa e mamma faceva una zuppa."
"Buonissima, me la ricordo!” esclamò Demi, che aveva l'impressione di sentirne ancora il sapore, un misto di funghi e croccanti crostini fra i denti. "Io, invece, sono andata poco a camminare sui monti. Ma mi piace stare qui. E sono felice di esserci assieme a te."
Lui la prese fra le braccia. Dato che non trovavano nessun argomento interessante di cui parlare, forse la cosa migliore era restare in silenzio e godersi l'atmosfera. Andrew appoggiò la sua mano su quella di lei e Demi gliela prese, stringendola piano. Rimasero così per minuti interi, mentre una brezza leggera solleticava loro il viso.
"Posso baciarti?" le sussurrò all'orecchio, facendole correre un brivido lungo la schiena.
"E me lo chiedi?"
Lei gli accarezzò i capelli, castani come i suoi, e lui le passò una mano sul collo. Si presero reciprocamente fra le braccia e fecero scontrare i loro nasi, poi incontrare le labbra in un bacio prima casto e via via sempre più approfondito. Le loro lingue danzavano, ma non riuscivano a star dietro al ritmo dei cuori in tumulto dei due giovani, che battevano all'unisono. Avevano caldo, caldissimo, il sudore colava giù dalle loro fronti, ma non si fermarono.
"Ti amo" gli sussurrò Demi a fior di labbra.
"Anch'io. Smetto di ragionare, quando sono con te."
Si strinsero ancora più forte, tanto da rimanere senza fiato e non riuscivano a staccare la bocca l’uno dall’altra.
Si fermarono quando sentirono una macchina passare in lontananza, un suono che li riportò alla realtà. Sfiniti ma appagati, i due ripresero il cammino.
"Wow! Non pensavo sarebbe stato così… intenso" disse Demi, che non avrebbe saputo in che altro modo descrivere il momento.
"Già, nemmeno io. Comunque è vero, mi fai perdere la testa."
Lei gli fece il solletico a un fianco.
"Sembri un adolescente alla prima cotta" lo canzonò.
"Ehi!” Lui ricambiò il gesto, facendola ridere. “A volte mi fai sentire davvero così."
I volti dei due erano aperti in un sorriso radioso, mentre si dicevano che non vedevano l'ora di venire lì con le bambine per far vivere anche a loro l'esperienza di una passeggiata nel bosco.