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Autore: Stria93    12/02/2021    1 recensioni
Era un rituale ormai consolidato e quasi propiziatorio che i due replicavano prima di ogni gara: Yūri si infilava gli auricolari e avviava il brano del suo programma libero, chiudeva gli occhi e si lasciava inondare da quelle note famigliari mentre Victor si occupava dei suoi capelli.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Victor Nikiforov, Yuuri Katsuki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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interludio

Lo spogliatoio era deserto, ad eccezione di Yūri Katsuki e del suo coach Victor Nikiforov.

Mancavano pochi minuti all'inizio della competizione, prima che l'altoparlante annunciasse la fase di riscaldamento e invitasse tutti i pattinatori a presentarsi in pista.

Yūri si era accomodato a terra, tra le gambe di Victor, il quale, seduto su una panca, si stava apprestando ad acconciargli i capelli per l'esibizione.

Era un rituale ormai consolidato e quasi propiziatorio che i due replicavano prima di ogni gara: Yūri si infilava gli auricolari e avviava il brano del suo programma libero, chiudeva gli occhi e si lasciava inondare da quelle note famigliari mentre Victor si occupava dei suoi capelli.

Faceva sì che la musica lo attraversasse, che quell'armonia angelica circolasse in lui come il sangue circola nelle vene. Che risuonasse al suo interno e divenisse parte integrante di sé in modo da poterla restituire degnamente al mondo durante l'esecuzione del programma. Quelle turbinanti sinfonie avrebbero acquisito forma visibile nei suoi movimenti sul ghiaccio; amplificate, sublimate dalla coreografia ideata da Victor. Il suo corpo unito alla musica avrebbe raccontato una storia. La sua storia, che adesso era anche la loro.

Yūri reclinò la testa all'indietro e rabbrividì quando entrò in contatto con le dita affusolate di Victor, impiastricciate di gel freddo e profumato.

Inspirò quell'aroma muschiato che tanto gli era divenuto caro negli ultimi tempi, fissato per sempre al ricordo di quei momenti unici condivisi con il suo coach. Sospirò godendo del tocco esperto e gentile con cui Victor gli passava il pettine tra le ciocche corvine.

Era un prezioso istante di intimità incastonato nella frenesia delle gare che apparteneva solo a loro; una piccola, inestimabile coccola per entrambi. Li aiutava a distendere i nervi e ad affrontare con serenità la lotta per il podio.

Quando si ritenne abbastanza soddisfatto del risultato, Victor mise da parte il pettine per completare l'opera con le proprie mani, sostando molto più del necessario con le dita candide affondate tra i capelli di Yūri in un delizioso alternarsi di massaggi e soavi carezze che nulla o quasi avevano a che vedere con la messa in piega.

A un tratto, Yūri avvertì quei movimenti arrestarsi e i palmi freschi di Victor discendere lentamente lungo le tempie fino ad avvolgergli il profilo del viso. Non ebbe bisogno di aprire gli occhi per intuire il suo coach inclinarsi in avanti e sentire il morbido tepore delle sue labbra sulle proprie. Sollevò una mano e cercò il volto di Victor, accarezzandolo con dolcezza e ricambiando il bacio.

La bocca di seta del russo lasciò la sua prima di quanto sperasse, e Yūri abbandonò il capo contro il suo ginocchio, cingendogli la gamba con un braccio. Victor gli regalò un'ultima tenera carezza prima che la voce dello speaker richiamasse atleti e allenatori ai loro posti.

Il russo si alzò e gli tese la mano indirizzandogli un sorriso irresistibile. - È ora di andare. -

Yūri si levò in piedi e annuì con limpida determinazione. - Andiamo, allora. -


[500 parole]

  
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