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Autore: Amelia_    15/02/2021    0 recensioni
[Sotus the Series]
nuova storia su Sotus.
È ambientata quando Kongpob è in Cina.
Ha litigato con Arthit... cosa succederà?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arthit non stava bene, quella mancanza lo distruggeva.
Non avere Kongpob vicino lo stava distruggendo.
Quel giorno più delle altre volte.
Forse perché avevano litigato, tutti e due erano occupati, quando Arthit aveva un po'di tempo libero ed anche Kongpob, questo si era addormentato.
Il grande si era offeso ed il piccolo preso dallo stress sbottò anche lui.
Ora non si parlavano da un giorno ed il grande sentiva tutto il dolore della mancanza più forte che mai.
Stava anche male, non poteva crederci, prese la medicina ed andò a lavoro.
Non fu un grande giorno come lavoratore, fece vari errori ed era anche fin troppo lento.
Lo congedarono dicendogli di riposarsi e lui provò ad obbiettare ma nulla.
Incominció a camminare per tornare a casa, forse l'avrebbe aiutato.
D'improvviso però vide tutto bianco, non capiva, che stava accadendo?
 
                  **********
 
"P'Arthit? P'Arthit!!" Una voce lo stava chiamando, chi era?
Non era il suo ragazzo. Perché doveva rispondergli? Era così stanco.
"P'Arthit sei sveglio?" Chiese ancora e questa volta il grande aprì gli occhi.
Si girò verso quella voce...
Quella era... L'amica di Kong.
Che ci faceva lì? Ma dov'era lui?
Si guardò intorno e vide solo bianco...
"Sei all'ospedale P'Arthit, sei svenuto" spiegò lei e lui annuì confuso...
Chiese dell'acqua, dopo averla bevuta con l'aiuto della ragazza.
"Che ci fai... Tu qui?" Chiese confuso, sperò di non sembrare antipatico.
"Mi ha chiamato Kong" rispose ed il grande non capì.
"È il tuo contatto d'emergenza, ha detto che ha provato a chiamare gli altri, quelli che sapeva non lavoravano quel giorno.
Mi ha chiesto di venire e di chiamarlo subito appena tu ti saresti risvegliato." Spiegò ed Arthit annuì un po'preoccupato.
Lei gli sorrise quasi divertita.
"Kong è quasi dieci minuti che non chiama, non ha fatto altro che chiamarmi per due ore consecutive. 
Neanche il mio ragazzo fa così! Ah-guarda!" Gli fece vedere il suo cellulare con Kong che lo chiamava.
Arthit si sorprese, non perché il suo compagno non fosse quel tipo di persona... Ma perché aveva dimenticato come fosse.
Si era sorpreso di una cosa così, naturale da parte del più piccolo.
L'aveva sempre messo per primo.
Si sentiva un verme ed aveva paura, si stava dimenticando di Kongpob.
Quando May glielo passò rimase fermo...
Cosa poteva dirgli?
Lei lo lasciò da sola avvisando che sarebbe andata a prendere qualcosa da mangiare.
"P'Arthit?" La voce del ragazzo risuonò forte nella sua testa.
"P'Arthit mi senti? Stai bene?" Chiese ancora iniziando a preoccuparsi ed Arthit stanco tirò su con il naso.
Patetico, ecco cos'era.
"P'Arthit cos'hai??" Chiese ancora il piccolo davvero preoccupato ora.
"Mi dispiace" rispose Arthit tra le lacrime e Kong richiese.
"Mi dispiace... Mi sono dimenticato... Di una cosa tua... Mi dispiace... E se dimenticherò tutto? Mi dispiace... Kong... " Spiegò cercando di farsi comprendere, sapeva fosse egoista.
Ma aveva bisogno di quella conferma.
"P'Arthit io ti amo... Avevamo litigato... Va tutto bene, io sono qua.
Io ti amo P'Arthit, è per questo che non ti sei preso cura di te?
P'Arthit dimmi che non è questo." Chiese Kongpob disperato ora.
Si sentiva inerme lì, non poteva fare nulla.
E se lo volesse lasciare? 
"N... Non sei stato solo tu, stavo facendo degli straordinari... E ho dimenticato... " Disse cercando di calmarsi, Kongpob gli aveva detto di amarlo.
"Sto bene... Scusa se ti ho fatto preoccupare... Ho avuto solo un problema... " Sospirò il grande sentendosi in imbarazzo ora.
Non sentì nessuna risposta dal più piccolo e lo richiamò, l'altro annuì ma sentì chiaramente il tono diverso.
"Ch succede Kong?" Chiese allora il grande.
"P'Arthit non sono lì." Rispose Kong e lui sorrise.
"Lo vedo"
"P'Arthit sta male"
"Sto bene, mi hanno nutrito"
"Io non ero lì"
"Kong"
"Non c'ero"
"Kong!"
"E se fosse stato qualcosa di grave?"
"Kongpob smettila!" Disse più autoritario, stava andando in panico anche il più piccolo.
"Mi sento uno schifo P'Arthit." Confessò allora il piccolo...
Il grande annuì capendo pienamente ciò che l'altro volesse dire...
"Lo so... Ma sto bene... E... Tu mi ami no? Va tutto bene... Sei a metà Kong. È dura ma puoi farcela ok? 
Io sono con te. 
Possiamo anche litigare, sarebbe strano se non lo facessimo no?
Ho avuto un crollo e tu mi hai rassicurato. Io farò sempre lo stesso con te ok? Kong ci sei? Kongpob!" Disse infine quasi come un ordine perché sentiva un respiro troppo irregolare.
"P'Arthit ha ragione... Ma... Voglio anche riabbracciare P'Arthit" disse portandosi le mani agli occhi.
"Manca un mese, e ci rivediamo no? Vieni per una settimana. Staremo insieme." Rispose cercando di convincere lui ed il piccolo.
Kong sorrise questa volta ed annuì...
"Kongpob..." Lo chiamò di nuovo il grande ed il piccolo rispose subito.
"Ho sonno ma vorrei dormire bene... " Disse con grande imbarazzo.
"P'Arthit è sempre così dolce quando è malato" rispose Kong ed Arthit pensò di chiudergli la chiamata.
Però poi la sentì, la voce di Kong.
"You're my sunshine... You're my sunshine." E sorrise mettendo il vivavoce.
Si addormentò così.
Sapendo che lui era solo ed unico sole del suo Kongpob.
   
 
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