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Autore: Jade Tisdale    17/02/2021    2 recensioni
[Nyssara | Season 2 | Missing moments]
Sara torna a Nanda Parbat con l'intento di riconquistare Nyssa... e per chiederle aiuto contro l'esercito di Slade.
«Voglio tornare con te.»
[...]
«E perché mai dovrei crederti?»
«Perché io ti amo, Nyssa al Ghul.»
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Nyssa al Ghul, Sarah Lance
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Second chances

 

 

 

Every night and every day
I try to make you stay, but your
Savage love
[Savage Love – Jason Derulo]

 

 


Nanda Parbat è avvolta dalle tenebre. Come sempre, d’altronde.
La notte si fa strada nel cielo stellato, permettendoti di mimetizzarti nell’oscurità.
Corri tra le rocce, quelle rocce che conosci così bene, senza fare il minimo rumore. I tuoi movimenti sono rapidi, ma leggiadri, come quelli di una ballerina.
Ma in realtà, sei solo un’ombra.  

Sei un canarino.
Un uccellino libero.
Eppure, stai tornando nella tua gabbia.
Per amore.

*

Quando Nyssa rientra nella sua stanza, non posso fare a meno di notare che è a piedi nudi. Probabilmente è appena uscita dalla doccia. Si avvicina al suo letto e si slega i capelli, che fino a un attimo fa erano raccolti in una coda di cavallo bassa. L’ultima volta che l’ho vista erano più lunghi; ora le ricadono appena sotto le spalle, facendo risaltare ancora di più il suo viso.
Se potessi, continuerei a osservarla in silenzio per ore. Vorrei vegliare su di lei per tutta la notte; vorrei osservarla mentre dorme, quando è più vulnerabile e i suoi lineamenti si fanno più delicati. Resterei immobile nel mio nascondiglio il più a lungo possibile, pur di non iniziare questa conversazione con lei.
Ma Nyssa sa che sono qui. Sta solo aspettando il momento migliore per farmi uscire allo scoperto.
Una folata di vento fa muovere le tende, ed è così che realizzo di non aver chiuso la finestra quando sono entrata. Ormai non ha più senso rimandare.
Esco dal mio nascondiglio con le gambe che tremano, ma quando mi vede, Nyssa non è sorpresa. Come immaginavo. Si limita a trattenere il respiro e a guardarmi dritto negli occhi.
Muovo dei passi incerti versi di lei, ma la verità è che non so nemmeno io come comportarmi. Non avrebbe senso baciarla dopo quello che è successo, ma non avrebbe nemmeno senso tirarmi indietro. Non a questo punto.
Così, mi fermo a pochi passi da lei, e ricambio il suo sguardo.
«Sembri triste» dice, anche se è lei quella con gli occhi lucidi.
«Non è così» sussurro, con un filo di voce. «Sono felice di vedere che stai bene.»
Nyssa lascia andare l’aria che aveva trattenuto fino ad ora, ma capisco dal suo sguardo che i respiri profondi non le sono d’aiuto. Quando ero nella Lega degli Assassini, Ra’s diceva sempre che io facevo questo effetto su sua figlia, che per lei ero talmente tossica da farle mancare l’aria.
Io credo invece che questo sia semplicemente uno dei sintomi dell’amore.
«Che cosa ci fai qui?»
È scocciata, lo capisco dal suo tono di voce. O forse, è solo stanca di dover soffrire a causa mia.
Come biasimarla.
«Mi serve il tuo aiuto.» Lo dico così, senza troppi giri di parole. So che a Nyssa non piacciono i convenevoli; a differenza di suo padre, lei va dritta al punto. Sempre.
«Ho bisogno di te» aggiungo, con un sospiro. «Starling City è in pericolo. Slade Wilson è ancora vivo, e vuole distruggere la città con un esercito di uomini ai quali ha iniettato il Mirakuru. Oliver e il suo team non possono farcela da soli.»
Nyssa mi osserva in silenzio per qualche istante. Sento che potrebbe scoppiare a piangere da un momento all’altro, ma sta facendo del suo meglio per trattenersi.
Con me non devi resistere, vorrei dirle, ma è anche vero che le cose tra noi sono cambiate. Il nostro rapporto non è più quello di un tempo, anche se vorrei farle capire che sono pronta a farmi perdonare.
«Quindi... sei tornata solo perché hai bisogno del mio aiuto.»
Questa frase mi lascia senza parole, ma dovevo aspettarmelo. Sarei stata una sciocca a pensare che sarebbe stato facile ottenere la sua clemenza.
«Sì» sussurro, abbassando il capo con un pizzico di vergogna. «Ma non solo per questo.»
Faccio un passo in avanti con estrema lentezza, quasi come se avessi paura di fare rumore e di spaventarla. Nyssa non indietreggia, ma non sembra nemmeno pronta ad accogliermi tra le sue braccia.
«Voglio tornare con te.» Un altro passo. Ora sono letteralmente una manciata di centimetri a dividerci. Ho paura ad avvicinarmi troppo, ma lei mi fa capire che non si sente minacciata da me. Eppure, il suo corpo mi dice il contrario: è tesa, come quando teme che un nemico l’abbia in pugno e che la fine sia vicina. Ma Nyssa è sempre stata brava a trovare una via di fuga.
«E perché mai dovrei crederti?»
«Perché io ti amo, Nyssa al Ghul.»
Sussulta. In fondo, anche lei mi ama ancora. Conoscendola, non ha mai smesso di farlo. Anche se, dopo quello che le ho fatto, non me lo merito tutto questo affetto da parte sua.
Nyssa annuisce piano, ma non dice nulla. Deglutisco a fatica; mi si sta seccando la gola dall’ansia di pronunciare le parole sbagliate.
«Se mi amassi davvero, non te ne saresti andata nel cuore della notte senza dire nulla.»
Eccola, la bomba. Sapevo che l’avrebbe sganciata. Era solo questione di tempo.
«L’ho fatto per proteggere la mia famiglia.»
«Ero io la tua famiglia.»
«Io ho lasciato la Lega, non te.»
«Ma è come se lo avessi fatto.»
Ha ragione. Ma quel che è fatto, è fatto.
È vero che la mia famiglia non è l’unica ragione che mi ha spinta ad andarmene; è vero che non ce la facevo più ad uccidere, così come è vero che non ho mai smesso di amarla. Ma il tempo per le spiegazioni è scaduto. Ora, se voglio salvare la mia città, non posso fare altro che accettare il mio destino. E se voglio riconquistare Nyssa, devo essere pronta a tutto.
«È stato lo sbaglio più grande che potessi fare. Ma devi credermi quando dico che, se mi darai una seconda possibilità, non ti lascerò mai più.»
Nyssa chiude gli occhi e prende un respiro profondo. Non posso fare a meno di notare che le tremano le mani. Le stringo tra le mie per cercare di calmarla, ma quando lo faccio, inizia a piangere in silenzio.
«Come faccio a fidarmi di te?» sussurra, gli occhi ancora chiusi ma bagnati dalle lacrime. «E se te ne andassi di nuovo?»
«Sono tornata per restare, Nyssa.»
«Non posso avere questa certezza. E non potrei sopportare un dolore simile una seconda volta.»
«Lo so» ammetto, accarezzandole dolcemente le guance. «Ma sono disposta a fare qualunque cosa pur di riconquistare la tua fiducia.»
Sono queste parole a darle il coraggio di riaprire gli occhi. Le nostre pupille si attraggono come dei magneti, e nessuna delle due riesce a distogliere lo sguardo dall’altra. Le sue, però, sono eternamente malinconiche, ed è tremendo sapere che la causa di ogni sua sofferenza sono io.
La tentazione di baciarla è fortissima, ma sarebbe scorretto da parte mia fare una cosa del genere. Nyssa cederebbe all’istante, lo sappiamo entrambe; quando si tratta di amore, diventa estremamente debole. Se avessi voluto giocarmi questa carta, lo avrei fatto subito. Ma non è questo che voglio da lei; dobbiamo chiarire le cose nel modo giusto.
Prima che possa prevederlo, Nyssa mi tira verso di sé e mi stringe forte. Le sue braccia sono calde, e i suoi capelli profumano ancora di pesca. Le mie labbra trovano posto nell’incavo del suo collo, come sempre. Per la prima volta dopo tanto, mi sento di nuovo a casa.
«Devi giurare nuovamente fedeltà alla Lega degli Assassini. A mio padre.»
Mentre mi sussurra queste parole all’orecchio, non posso vedere il suo viso, ma posso sentire il suo cuore battere all’impazzata.
«Così non potrai più tirarti indietro. Questa volta, se lo farai, morirai. Mio padre non chiuderà di nuovo un occhio per te... per noi.»
«Ne sono consapevole. Ma se queste sono le tue condizioni, accetterò senza ripensamenti.»
Una volta pronunciate queste parole, Nyssa scioglie l’abbraccio. Si asciuga le guance in fretta, per poi farsi subito seria.
«Non sarà facile riconquistare la nostra fiducia» prosegue, intrecciando le mani in grembo, «ma se tornerai, saremo lieti di darti il nostro aiuto con Slade Wilson. È un piccolo prezzo da pagare per riavere con noi una combattente formidabile.»
Vorrei dirle che non ho paura di suo padre, che non mi importa cosa pensa di me, perché l’unica fiducia che voglio riconquistare è la sua, non quella di Ra’s. Vorrei proporle di scappare, di vivere una vita lontano da tutto e da tutti, soltanto noi due. Ma so anche che lei e suo padre sono una cosa sola, e che Nanda Parbat è la sua casa; non potrei mai chiederle questo.
Così, annuisco e basta.
«Affare fatto.»
Ma quando pronuncio queste parole, Nyssa non mi sta più guardando. Qualcosa dietro di me ha attirato la sua attenzione. Si dirige lentamente verso la finestra da cui sono entrata, e quando mi volto mi dà le spalle. Sta osservando le stelle.
Mi metto al suo fianco e alzo lo sguardo insieme a lei. Come facevamo una volta. Ci è sempre piaciuto guardare le stelle e le meraviglie di quel cielo immenso sopra di noi, soprattutto dopo un litigio o una missione difficile. Ci aiutava a ricordare quali fossero le cose che contano di più nella vita.
«E per quanto riguarda noi due?»
Cerco il suo sguardo, ma è perso nel vuoto. O almeno così sembra.
Confusa, allungo una mano nella sua direzione, ma prima che riesca a toccarle il gomito, Nyssa la afferra. Osserviamo le nostre dita intrecciate per alcuni istanti; poi, la sento inspirare profondamente, e finalmente incontra il mio sguardo. Mi basta questo per capire che non è ancora pronta a darmi una risposta definitiva.
Ma va bene così.
«Lasciamo che il tempo faccia il suo corso.»
Non sarà facile farmi perdonare, o riconquistarla, ma le nostre dita intrecciate mi suggeriscono che è già qualcosa. Perciò, annuisco.
«Il tempo ci darà le risposte che cerchiamo.»
Ci guardiamo e sorridiamo. E ciò mi basta.

 

 

We’ll sit
And talk the stars down from the sky
And I’ll not forget the chaos in your eyes, love

[Beloved – Mumford & Sons]

 

 

 

 

 


Se potessi, passerei tutto il mio tempo a scrivere su queste due. Ma purtroppo, si sa: che sia la scuola, il lavoro, o l’università, tutti noi abbiamo qualcosa che ci porta via taaanto tempo – tempo prezioso che potremmo passare a scrivere, oserei dire ç_ç
Ma questi sono solo i miei drammi da fanwriter, e non mi sembra giusto coinvolgervi. Quindi, torniamo a noi.
Anzitutto, ci tengo a dire che sono anni – ma che dico, secoli – che volevo scrivere una storia sul ricongiungimento tra Nyssa e Sara (che non ci è mai stato mostrato, come tante altre cose, obviously) prima del finale della seconda stagione, ma si sa che ho tante idee per la testa e troppo poco tempo per svilupparle tutte nello stesso momento. Perciò, ecco svelata la ragione dei miei ritardi nelle pubblicazioni – oltre al tempo che mi manca per scrivere lol
Ma sto divagando di nuovo.
Ringrazio chiunque abbia letto, e spero che la storia vi sia piaciuta :3 

   
 
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