Il tintinnio di orecchini larghi: gli occhi chiari dell’uomo si alzarono al proprio interlocutore, mentre sulle labbra si arricciava un sorriso predefinito, costruito con una raffinata arte di seduzione – Jamil si era sempre chiesto se Azul, nella vita che conduceva fuori del suo bordello, facesse davvero un lavoro onesto o se fosse solo un’altra delle sue numerose bugie.
-Ah, Viper-san! Poter godere della sua compagnia è uno di quei privilegi di cui mi vanto piuttosto spesso.
Allungò una gamba oltre il poggiolo della propria sedia, puntando le dita del piede nudo verso di lui. Lo guardò in adorazione, con le cosce accavallate e i fianchi piegati, mentre parlava piano.
-Solo il meglio per i clienti come lei, signor Ashengrotto.
-E lei è decisamente il meglio, per me.