Come abbiamo potuto essere così ciechi?
Intorno a voi non c'è altro che desolazione. Una terra che è stata schiavizzata e consumata, e che ora, agonizzante, invoca vendetta.
Una terra che avreste dovuto proteggere.
Come abbiamo potuto non vederlo?
Pensavate di essere al sicuro. Pensavate che la pace fosse ancora possibile, per voi, che qualunque cosa fosse accaduta nessuno vi avrebbe impedito di adempire al vostro compito.
E avete lasciato che, sotto i vostri occhi, troppi morissero.
Ma come avresti potuto vedere?
Saruman per te non era stato altro che un raggio di luce. Il primo essere di cui tu abbia osato fidarti, al di fuori dei tuoi compagni. I suoi occhi erano saggi e il suo sorriso gentile - e si rivolgeva a te con rispetto, guardando lo splendore che vi circondava con un amore che credevi possibile solo per il tuo popolo.
Vorresti avere la certezza che non stesse fingendo già allora.
Ma qualunque sia la verità, tutte le parole che vi siete scambiati non hanno più importanza. Sono state cancellate dalla distruzione e dalla morte che ha portato - mentre, accecato dalla sua luce, non riuscivi nemmeno a sentire le urla della foresta mutilata.
E adesso sei tornato a vedere. Per quanto atroce sia la visione, non chiuderai più gli occhi.
Farai ciò che è giusto, fermerai questo massacro.
Lui vi ha ingannati, vi ha attaccati. E merita di essere punito. 
Kementári vi ha dato altro, oltre alla saggezza. Vi ha donato la forza delle radici, capaci di sgretolare anche la roccia più dura.
E tu distruggerai le illusioni che ti hanno tenuto prigioniero, fino a quando non avrai riparato alla tua colpa.
Forse dalle ceneri potrà ancora crescere qualcosa.