La solitudine è sofferenza maledetta non quando si è soli
ma quando si ha il sentimento di contar niente per nessuno.
(Enzo Bianchi)
La solitudine o ci fa ritrovare o ci fa perdere noi stessi.
(Roberto Gervaso)
Quando hai percepito
che le tue parole
diventavano suoni muti all’altrui orecchio,
il quale non ne capiva il senso?
Quando sei diventata trasparente agli occhi degli altri?
Quando ti sei accorta
che stavi andando in pezzi
e vicino a te non c’era nessuno
che raccogliesse i cocci e li ricomponesse?
Quando hai osservato le tue mani,
che sempre avevano stretto altre mani,
diventare vuote e solitarie?
Quando le aspettative sono state disattese dai discorsi
che perdevano di significato?
In questi momenti lo sconforto ti ha colto
e hai lasciato aperta la porta del tuo animo,
affinché la solitudine entrasse e lo occupasse.
Il tuo cuore si è fatto di ghiaccio,
rischiando che le troppe emozioni
lo mandassero in frantumi.
Lacrime che vorrebbero sgorgare
restano invece impigliate fra le ciglia,
poiché tu sei più forte
e avrai la meglio
sull’indifferenza e sull’ insensibilità
che ti circonda.
Tornerai a sorridere
e a stringere nuovamente mani amiche,
le quali ti avranno dimostrato
la loro vicinanza
in uno dei momenti più cupi della tua esistenza.