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Autore: genxha    24/02/2021    0 recensioni
La fanfic che state per leggere è il seguito di "you're mu best friend". Questa (anche in questo caso il titolo viene da una canzone) si svolge circa un anno dopo la sua conclusione, ma dovreste poterla leggere anche indipendentemente dall'altra.
Marinette ed Adrien hanno scoperto le rispettive identità segrete ed i sentimenti che provano l'uno per l'altra. Decidono di formare una coppia ma di tenere questo fatto segreto.
Naturalmente continueranno ad essere Ladybug e Chat Noir e combattere contro Papillon, che non ha ancora rinunciato al suo progetto di prendere i loro Miraculous.
Miraculous: le storie di Ladybug e Chat Noir - Zagtoon, Method Animation, Toei Animation, SAMG Animation, De Agostini Editore, Nelvana, Cartoon Network Studios Tutti i diritti appartengono ai rispettivi proprietari.
Genere: Azione, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Altri, Kagami Tsurugi, Luka Couffaine, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Luka, se vai avanti così scaverai un solco” dice Juleka, mettendo una mano sulla spalla del fratello. Luka smette di camminare, poi inizia a spostare il peso da un piede all’altro “Hm, hai ragione, sorellina” risponde lui, guardandola e passandosi una mano tra i capelli tinti di turchese “solo che … beh sono un po’ nervoso. E poi fa freddo.” continua
“Ma davvero? Non me n’ero accorta che sei nervoso” ribatte lei, sorridendo e alzando il bordo di pelliccia sintetica viola del cappotto nero che indossa “Che dici, l’aspettiamo dentro?” chiede, indicando con la testa il locale dove avevano appuntamento con Marinette.
Luka guarda l’ora sul cellulare “No, aspettiamola pure qui, tanto sarà questione di un paio di minut…. “ fa una pausa e sorride “ah no, è Marinette, scommetto che è ancora la ritardataria cronica”.
Juleka ridacchia a sua volta “Ma no, l’ultima volta, quando siamo andati a pattinare, è arrivata puntuale!”
“Dai, andiamo a sederci su quella panchina” propone il ragazzo, cercando attorno segni dell’amica. I due si siedono e Luka comincia ad alzare e abbassare ritmicamente un tallone, ancora nervoso. Gli torna in mente il brano che ha dedicato a Marinette - Sono sei mesi che non la vedo di persona… è un sacco di tempo -

Lo sguardo di Luka vaga sul panorama e si ferma sulla Torre Eiffel - Sembra ieri ma è passato quasi un anno da quel combattimento in cui Ladybug è stata quasi akumizzata. Quella volta non ha avuto bisogno di Viperion. Allora pensavo che Mari fosse Ladybug: la musica che ho sentito quando abbiamo parlato quando le ho ridato il miraculous è la stessa che sento in Marinette. Ma forse mi sbaglio e di sicuro non posso chiederglielo. -

Luka guarda la sorella, seduta accanto a lui “Sai, sorellina, mi siete mancate un sacco” dice quasi parlando a sé stesso.
“Siete?” chiede Juleka.

Lui guarda altrove “Sì, tu e Marinette” spiega.

“Ci pensi sempre, eh?” chiede di nuovo la ragazza, prendendo la mano del fratello

“Già” conclude lui, sospirando.

Juleka gli stringe la mano, poi “Beh, dovresti dirglielo, fratellone, sta arrivando” conclude, alzandosi e salutando Marinette con la mano. Luka si alza dalla panchina, sorride e pensa - Marinette lo sa già -



Le due ragazze si abbracciano e si scambiano i consueti due baci di saluto, Luka le guarda scambiare qualche parola di saluto, finché Juleka si sposta di qualche passo lasciandogli spazio. Lui e Marinette si abbracciano e Luka saluta l’amica “Ciao Marinette! Che bello rivederti!”

La ragazza risponde “Luka! Anch’io sono contenta di rivederti… come stai?”
Luka fa un passo indietro per guardare Marinette, che non ha i soliti codini ma i capelli semplicemente legati in una coda di cavallo, un cappotto nero e i suoi tipici jeans rosa, poi risponde “Bene! Soprattutto ora che sono tornato a casa e posso rivedere i miei amici, le videochiamate non sono la stessa cosa!” guardandola negli occhi azzurri - Accidenti è ancora più bella dell’ultima volta - pensa, cercando di non fissarla.

“Hai ragione” concorda Marinette sorridendo “vedersi di persona è tutta un’altra cosa. A proposito, andiamo al caldo, che dite?” propone.

I ragazzi entrano in una caffetteria lì vicino e si siedono and un tavolo. Marinette guarda Luka, pensando - dovrò dirgli che Adrien ed io ci vediamo - poi sposta lo sguardo, notando che anche il ragazzo la sta guardando - spero di non farlo soffrire troppo - entrambi si ritrovano a guardare il menù e a scegliere, lui un caffè, Marinette una cioccolata. Juleka invece decide per una tisana alla frutta e fa un cenno alla cameriera, una giovane donna bionda, che arriva subito a prendere le ordinazioni.

 

“Allora, Luka” esordisce Marinette, prendendo tempo “che mi racconti?” Com’è Londra? Com’è lavorare con Jagged Stone?”

Il ragazzo abbassa la zip della giacca di pelle, sotto indossa una felpa nera con il viso stilizzato di Jagged Stone “Beh, Londra è una gran bella città, ma non ho avuto molto tempo di fare il turista. Jagged è davvero esigente, anche troppo a volte.” Luka mostra la pelle screpolata e i calli sui polpastrelli della mano sinistra  “Anche per questo non ti ho chiamata spesso: passiamo anche dieci ore in studio di registrazione, i brani devono essere assolutamente perfetti, ovvero come vuole Jagged, quindi spesso rifacciamo lo stesso passaggio decine di volte.“ 

Luka si interrompe mentre la cameriera porta il loro ordine, prende un sorso dal suo espresso e prosegue “Sono tutti molto bravi e disponibili però, non come quell’antipatico borioso del manager di XY. Anche se sono l’ultimo arrivato e il più giovane, mi hanno subito fatto sentire parte della squadra e insegnato un sacco di trucchi. E poi poter suonare con una leggenda come Jagged è fantastico.” il ragazzo prende il cellulare, poi lo rimette in tasca “Purtroppo non posso farvi sentire niente in anteprima” conclude, guardando le ragazze.

 

Marinette annuisce, poi si rivolge a Juleka, rimasta in disparte, sempre taciturna com’era quando erano compagne di scuola. “Tu invece cosa mi racconti? Quant’è... un mese che non ci vediamo?”
 

“Già un mese... Beh niente, le solite cose. Rose è finalmente riuscita a presentarmi ai suoi genitori” risponde l’altra, scostandosi la frangia viola dagli occhi

“E… come l’hanno presa?” chiede Marinette, un po’ preoccupata, non avendoli mai conosciuti.

Juleka la guarda “L’hanno presa bene.. nel senso che alla fine sembravano contenti, anche se sulle prime  hanno storto un po’ il naso quando Rose ha detto che… stiamo insieme.” Mentre la sorella parla, Luka allunga una mano e la mette sulla sua. “Mi sono sembrati delle brave persone, quindi va bene così”.

 

I ragazzi continuano a chiacchierare del più e del meno finché la cameriera non torna a ripulire il tavolino.

“E tu, Mari, che ci racconti?” chiede Luka “Com’è la nuova scuola? E gli altri? Li vedi ancora?”

Marinette risponde frettolosamente, prima che lui possa chiedere di Adrien, “Gli altri? Ci sentiamo ogni tanto ma siamo tutti andati in scuole diverse, come sai io sono con Adrien, Alya e Nino e... stanno tutti bene. La nuova scuola è tutta un’altra cosa. Devi studiare molto di più, e gli insegnanti… sono bravi, ma… non c’è paragone con Miss Bustier. In fondo lei è unica!”


Luka annuisce, poi lei continua, “Io... io inizio a dare una mano in negozio e spesso sostituisco la mamma, dice che se non avrò successo come stilista potrò gestire il negozio.” 

Luka annuisce. “Capisco… beh è una cosa buona avere una seconda scelta!” 

 

Mentre la cameriera si allontana, Juleka lancia uno sguardo a Luka e si alza. “Scusate, vado un secondo alla toilette” dice,  posando il cappotto, che aveva in grembo, piegato sulla sedia e si allontana.

Marinette sospira e guarda l’amico “Luka c’è… una cosa che ti devo dire, lo faccio adesso perché dovrebbe restare tra noi” 

 

Lui la guarda negli occhi, iniziando a sentire la “sua” musica, ma con qualcosa di diverso, poi annuisce. “D’accordo” sussurra.
La ragazza fa un respiro profondo “Ecco io… “ Marinette esita “io e Adrien ci vediamo… siamo una c-coppia insomma...” dice poi tutto d’un fiato, distogliendo lo sguardo dal viso di Luka. 

Anche lui esita un attimo, il cuore che accelera, poi le prende una mano “Mari, è… è una bella notizia, sono felice per... voi. Sarai al settimo cielo… da quando state... ehm…  insieme?” riesce infina a dire, mentre pensa - Lo sapevo. Ecco perché la sua musica era diversa - 

 

“Beh è...” inizia Marinette, riflettendo - e adesso come glielo dico? Ok, glielo dico e basta - poi fa un altro respiro e risponde “...da quasi un anno, a dire il vero.”, muovendosi sulla sedia a disagio.

Luka inizia a sentire la gola secca, beve un sorso d’acqua e prosegue “ma… posso chiederti  perché non vuoi che si sappia?” chiede poi.


“P-perché Adrien è famoso e suo padre non sarebbe mai d’accordo che stesse con me… la figlia di due pasticceri” risponde Marinette, ma in realtà pensa allo sguardo gelido di Chat Blanc. 

Luka si raddrizza sulla sedia “Non credo che suo padre, voglio dire, sei una… designer molto promettente, non dovrebbe avere nulla in...” poi deglutisce a vuoto, sentendo gli occhi umidi “...contrario. Sei una ragazza meravigliosa, Marinette” Luka si interrompe di nuovo, distogliendo lo sguardo.


“Luka... “ sussurra Marinette, vedendolo a disagio “Mi… mi dispiace, io…” 

Lui alza gli occhi lucidi di pianto e sbotta “Non devi dispiacerti! Io sono davvero contento per te… per voi. A me basta che tu sia felice.” Il ragazzo abbassa la voce. “Io… non posso costringerti ad amarmi” 

Poi si asciuga rapidamente le lacrime dalle guance e prosegue “Tu meriti di essere felice, con tutto quello che fai per gli altri”. Luka smette di parlare, guardando Marinette negli occhi, poi di colpo la abbraccia, “anche quando nessuno sa che sei tu” le sussurra, all’orecchio, sentendola irrigidirsi. “Va tutto bene” sussurra ancora. 

Lei  rimane immobile per qualche istante, il cuore in gola, poi ricambia l’abbraccio e risponde, sottovoce “Grazie, Luka. Sei il migliore amico che si possa avere”.

Si staccano e Luka si rimette a sedere “Tranquilla, i tuoi segreti sono al sicuro, Marinette.” aggiunge con un sorriso malinconico.

Marinette non ha ancora ripreso fiato che Juleka torna dalla toilette e si rimette a sedere, guardando il fratello, che annuisce impercettibilmente. I tre riprendono a parlare del nuovo disco a cui Jagged Stone sta lavorando.

Marinette guarda l’ora sul cellulare e si alza “È meglio che vada, devo finire di studiare. Mi stavo dimenticando di dirvi che Alya vi saluta tanto ma non è potuta venire!” anche gli altri due si alzano, avvicinandosi a turno per abbracciare e baciare le guance di Marinette, lasciando poi il locale 

“Mi ha fatto piacere rivederti, Marinette” dice Luka varcata la porta “resto a Parigi fino all’estate, quindi ci sarà modo di vederci con tutti gli altri, anche perché” il ragazzo fa una pausa, prendendo Juleka sotto braccio “dobbiamo riprendere le prove dei Kitty Section! E abbiamo bisogno del tuo genio per dei nuovi costumi!”

La ragazza arrossisce leggermente e sorride “D’accordo… se me lo chiedete così…” poi abbraccia entrambi “Devo proprio scappare! A presto!” si congeda, avviandosi di corsa verso la scala della metro.

   
 
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