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Autore: evelyn80    05/03/2021    4 recensioni
Raccolta di piccole one-shot partecipanti alla Challenge "Just stop for a minute and smile" indetta da Soul_Shine sul forum di EFP.
Vari momenti divertenti con protagonisti Terry Kath e/o Danny Seraphine, la mia BROTP nel fandom dei Chicago.
Il capitolo n° 10, "Invasioni barbariche", partecipa anche alla Challenge "Real life challenge" indetta da ilminipony sul forum di EFP
Il capitolo n° 17, "Disastri enologici", partecipa anche alla sfida "Prompts, our Wires" indetta da Soul Dolmayan sul sito di EFP
Il capitolo n° 19, "Io ce l'ho più grosso", partecipa anche alla Challenge "Let's Hope this Challenge will make this Christmas right" indetta da Asmodeus EFP sul Forum di EFP
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Danny Seraphine, Nuovo personaggio, Terry Kath
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Make me smile'
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L'amore non è bello se non è litigarello

 

 

 

 

 

Los Angeles, 05 marzo 2021

 


Terry era seduto sulla sua poltrona preferita in salotto, tra le mani un ferro da uncinetto 0,75 e sulle ginocchia il complicatissimo schema di un copriletto a filet. Con il busto piegato in avanti e la faccia a meno di venti centimetri dal foglio per non perdersi nemmeno uno dei minuscoli punti, l'omone aveva la lingua stretta tra i denti e la fronte aggrottata per la concentrazione. Il piccolo attrezzo metallico sembrava letteralmente sparire tra le sue dita a salsicciotto.
Stava giusto borbottando tra sé e sé la sequenza dei vari passaggi da fare quando sua moglie Greta lo raggiunse, i capelli raccolti sotto un enorme foulard a fiori e un grosso album rilegato in pelle marrone tra le mani.
«Ehi, tesoro! Guarda cos'ho ritrovato in un cassetto!», esclamò la donna facendolo trasalire. L'uncinetto gli sfuggì dalle dita sudaticce e alcuni dei punti si sciolsero inesorabilmente.
«No! E che cazz...». Terry si trattenne appena in tempo dal bestemmiare pesantemente, la figura della moglie che troneggiava su di lui con le braccia puntate sui fianchi.
«Terrence, lo sai che non voglio che tu usi questi termini da scaricatore di porto!».
«Scusami, amore. Ma mi hai fatto prendere un accidente, mi hai fatto scappare il filo di mano e ora mi tocca ricominciare da capo».
Greta lo liquidò con un gesto brusco: non aveva mai compreso la passione così smodata del marito per l'uncinetto, né tanto meno l'idea malsana – avuta in vecchiaia – di mettere su una bancarella ambulante per vendere le sue creazioni. Per lei, l'hobby di Terry era solo fonte di vergogna nei confronti dei signori Robinson, i loro rispettabilissimi vicini di casa.
«Lascia perdere quella sottospecie di coperta che tanto non venderai mai, e guarda piuttosto cosa ho riesumato dall'ultimo cassetto dell'armadio in soffitta».
L'occhiataccia che Terry le aveva rivolto nel sentir denigrare il suo lavoro si addolcì quando vide ciò che la moglie gli stava posando sulle gambe. Un vecchio annuario del liceo.
Mise filo e uncinetto sul tavolinetto accanto alla poltrona e si mise a sfogliare le vecchie pagine in cerca delle sue fotografie.
«Eccomi!», esclamò quando ne trovò una, indicandosi col dito.
Greta si chinò sul volume e la osservò attentamente.
«Oh mio dio, ma sei davvero tu?», chiese, mettendosi a ridere.
«Certo che sono io! Perché, non mi riconosci?», sbottò Terry fissandola con le sopracciglia aggrottate.
«Sinceramente no. Con quei capelli a spazzola sembri Arnold Schwarzenegger da piccolo».
Il chitarrista tornò a fissare la foto per poi unirsi alla sua risata. «Beh, in effetti è strano vedermi con i capelli corti. Sono talmente tanti anni che li porto lunghi che non mi ricordavo nemmeno di averli avuti così», commentò, picchiettando l'indice sull'immagine. «Tieni, tesoro», aggiunse, restituendo l'album alla moglie, «ora devo rimettermi a lavorare a questo copriletto, altrimenti non lo finirò nemmeno per il prossimo Natale».
Greta lo fissò dall'alto in basso. «Come, tu non vieni a darmi una mano a mettere in ordine nella soffitta? Guarda che la maggior parte di tutto quel ciarpame è roba tua!».
«Ora non posso, cara, devo proprio concentrarmi su questa sottospecie di coperta», ribadì Terry, ripetendo le parole poco lusinghiere che la moglie aveva usato poco prima.
«Ma me l'avevi promesso!».
L'omone si strinse nelle spalle. «Ah sì, e quando? Io non me lo ricordo», disse serafico.
Greta serrò le labbra in una smorfia di disappunto, gettò l'annuario che ancora teneva in mano sull'altra poltrona e girò sui tacchi, sibilando: «Ah, ma mi vendicherò, sai? Eccome se mi vendicherò!».
Terry la seguì con lo sguardo mentre si allontanava, un sorriso bonario sulle labbra. La minaccia della moglie non lo preoccupava affatto, sapeva perfettamente come farsi perdonare.
Fece passare qualche minuto, giusto il tempo di essere sicuro che Greta fosse tornata in soffitta, poi posò di nuovo il suo lavoro a filet e andò in cucina, ficcando la testa in profondità nel freezer finché non ebbe trovato ciò che stava cercando: due vaschette di gelato, una alla vaniglia e l'altra al cioccolato. Prese un cucchiaio da minestra e se lo mise in tasca poi, una confezione per ogni mano, salì le scale per raggiungere la moglie.
Non appena Greta lo vide varcare la soglia della soffitta lo fissò con sospetto, che si accentuò alla vista del gelato. Non fece in tempo a esprimere le sue perplessità che il marito proruppe in una domanda.
«Qual è il tuo gusto preferito?», e le mostrò entrambe le vaschette.
La donna ci pensò un po' su, in cerca dell'inghippo, prima di rispondere.
«La vaniglia. Perché?».
«Ottima scelta», rispose semplicemente Terry.
Posò entrambe le confezioni a terra, poi si spogliò lentamente del maglione, della camicia e della canottiera, rimanendo a torso nudo. I suoi pettorali flaccidi e coperti di una ormai rada peluria grigia, gravati dal peso e dall'età, ballonzolarono come due budini. Raccolse la vaschetta di gelato alla vaniglia – con Greta che seguiva attentamente i suoi movimenti – la aprì, tolse il cucchiaio dalla tasca dei pantaloni e ne raccolse una dose abbondante, per poi spalmarsela sul petto. Infine spalancò le braccia e si offrì alla moglie.
«Mangiami, sono tutto tuo!».
Greta non seppe se rimanere seria o scoppiare a ridere. Ma quando vide che negli occhi del marito brillava una scintilla di malizia, capì che Terry era serissimo. Lasciò cadere a terra il piumino antipolvere che stringeva tra le dita, sciolse i lunghi capelli grigi e si buttò sul suo petto.
Forse qualcuno li avrebbe giudicati vecchi per queste cose, ma loro non si erano mai sentiti più giovani di così.

 

 

Prompt n° 14 - “Qual è il tuo gusto preferito?”

Prompt n° 20 - “Guarda cos'ho ritrovato in un cassetto!”

Prompt n° 39 - “Me l'avevi promesso!”

Prompt n° 49 - “Mi vendicherò!”

 

 

Spazio autrice:

Purtroppo siamo giunti alla fine di questa raccolta. Ho utilizzato tutti e 50 i prompt messi a disposizione dalla giudice, ma nel caso in cui dovesse prima o poi pubblicarne altri mi riservo senz'altro la possibilità di riaprirla e continuarla con nuovi capitoli. Stando così le cose, al momento, mi faceva piacere chiudere quest'avventura con una piccola shot dedicata a Terry e Greta, una coppia molto ben assortita, direi. Eterno ragazzone lui, più compassata e dedita all'immagine lei, comunque questa coppia vive insieme (almeno nella mia story line UncinettoAU!) da ben 49 anni, visto che si sono sposati il 1° luglio 1972. E nonostante abbiano ormai superato i settant'anni (75 Terry e 71 Greta) il loro amore e la loro passione non si è mai sopita. Certo, i piccoli battibecchi sono sempre all'ordine del giorno, ma allora dove sarebbe il bello della vita insieme?
Tanto per la cronaca, la foto a inizio capitolo è tratta appunto da un annuario di Terry e il ferro da uncinetto da 0,75 è uno dei più sottili che esistano e va usato appunto con il filo molto sottile.
Ringrazio Soul Dolmayan per aver indetto questa challenge che mi ha dato tanta soddisfazione e per tutte le recensioni deliranti che mi ha lasciato. Ringrazio Kim Winternight sia per avermi regalato la sua OC Greta sia per avermi accompagnato in questa raccolta con tantissimo entusiasmo. Ringrazio inoltre jarmione, Giadastales, alessandoago_94, Sabriel_Little Storm, juriaka, leila91, sakkaku, Teo5Astor, Asmodeus e LadyPalma che mi hanno seguito e hanno recensito almeno un capitolo. Ringrazio anche chi mi ha seguito silenziosamente, nella speranza di avervi strappato un sorriso e avervi regalato almeno un minuto di svago.

 

  
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