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Autore: eddiefrancesco    05/03/2021    2 recensioni
Inghilterra 1863 sebbene di aspetto piuttosto insignificante, lady Hester Pimblett possiede una viva intelligenza che le consente di scorgere l'uomo disperatamente solo che si cela dietro la maschera cinica di Adrian Fitzwalter, duca di Barroughby e di provare per lui un attrazione che non tarda a diventare amore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Storico
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Non contenta di tenersi a prudente distanza, Hester si azzardò ad avvicinarsi al letto di Adrian, rabbrividendo all'odore di carne bruciata che le colpì le narici. A un tratto la mano di lui scattò da sotto le coperte, le afferrò il polso e la tirò giù accanto a sé. - Questa volta non ho alcuna intenzione di lasciarvi andare senza un bacio.- Le sorrise. - Il dottor Mapleton vi ha ordinato un assoluto riposo.- - Non mi fa male la bocca. Solo quella dannata gamba.- La baciò con tenerezza infinita. Hester si ritrasse. - Se qualcuno mi trovasse qui...- Adrian si coprì gli occhi con la mano in un gesto di simulata vergogna. - Oh, Dio non voglia! Uno scandalo. Il Cavaliere Nero ha colpito ancora! - Abbassò la mano e atteggiò le labbra a un broncio infantile. - Avete detto che non vi importava della mia reputazione.- - Non mi importa, infatti, ma non vedo la necessità di favorirla.- Si imbroncio' lei a sua volta, anche se lo sfavillio dei suoi occhi tradiva il suo reale stato d'animo. - La gente dirà che mi sposate perché siete costretto a farlo.- - Non mi importa per quale ragione la gente dirà che mi sposate, purché lo facciate, e presto.- - Ebbene, milord...- - Adrian.- - Ebbene, Adrian, devo pensare alla 'nostra' reputazione e a quella dei nostri...- Esitò, arrossendo sia per l'imbarazzo sia per il desiderio. - Figli? - concluse lui in tono seducente. - Voglio un sacco di figli. I 'vostri' figli.- - I 'nostri' figli.- - Di conseguenza - continuò lui con voce ancora più roca, - dovrò mettermi d'impegno per condurre una vita esemplare. Cosa che non dovrebbe essere troppo difficile, visto che non avrò mai la tentazione di uscire di casa mia.- Tornarono a baciarsi, questa volta con una passione travolgente che Hester si sentì terribilmente scostumata, una sensazione a cui si abbandonò senza riserve, finché non urtò inavvertitamente contro la gamba ferita di lui facendolo sobbalzare con violenza. - Mi dispiace - gemette nel medesimo istante in cui realizzava che non erano ancora sposati e che se non fosse stata attenta, avrebbe finito per comportarsi in modo estremamente sconveniente. - Che ne sarà di Elliott? - bisbiglio'. - Pensate che riuscirà a cambiare? - Lui scrollò le spalle. - Non ne ho idea.- - Se tornasse a casa, che cosa fareste? - - Non fatene parola alla duchessa, ma sono convinto che non tornerà mai. L'ho visto altre volte su tutte le furie, ma mai come stanotte. Pensava sul serio ciò che diceva.- - Che cosa credete che gli succederà? - Un mesto sorriso gli curvò le labbra. - Credo che se la caverà, sapete. Credo che voi aveste ragione e io torto. Non sarei dovuto essere tanto protettivo nei suoi confronti. E credo che sia capace di cambiare. Ha dimostrato di non essere del tutto irrecuperabile manifestando il desiderio di sposarvi, mio angelo.- - Mi farete diventare vanitosa. Siete sempre stato buono e rispettabile. Io non c'entro affatto.- - Mi avete dato la speranza quando non ne avevo nessuna. Forse anche Elliott troverà una donna che gli ridarà la speranza.- - Me lo auguro con tutto il cuore, Adrian, per il vostro bene quanto per il suo.- - E per quello di mio padre - mormorò lui fissandola con amore. - Finirete per farmi piangere - lo avvertì Hester, mettendosi in piedi con riluttanza e notando che non era la sola le cui emozioni minacciavano di risolversi in lacrime. - Dovete riposare.- - Accidenti a questa gamba! - Adrian le chiuse tutte e due le mani nelle sue. - Vi lascerò andare solo se mi promettete di sposarmi appena possibile.- - Appena la vostra gamba sarà guarita.- - Sta' già meglio.- - Bugiardo. Dovrò scrivere ai miei genitori in Europa. E alle mie sorelle.- Un'espressione preoccupata gli si dipinse sul viso. - Immagino che dovrò chiedere a vostro padre il permesso di sposarvi. Chissà che cosa penserà all'idea che la sua amata figliola sposi una canaglia come me? - Questa volta fu lei a rivolgergli un sorriso malizioso. - Ho l'impressione che se li invitaste a soggiornare presso di noi, lasciando loro la possibilità di scegliere tra questa proprietà e la vostra casa londinese, come preferiscono...- - Dimostrando loro la mia enorme ricchezza?- Hester annuì. - Confesso che mio padre è piuttosto sensibile al fascino del denaro. Sono persuasa che giustificherebbe le vostre... Intemperanze del passato in simili circostanze e purché riveliate la vostra eterna devozione nei miei confronti.- - L'avete, Hester, lo sapete. E per sempre - ribatté Adrian con totale sincerità e incommensurabile gioia. Lei indietreggiò di un passo prima di cedere alla tentazione di dimenticare tutto ciò che avesse mai imparato sul comportamento di una signora e raggiungerlo sotto le coperte. - Scriverò loro stasera stessa.- Poco dopo che la duchessa si fu trasferita a Dower House di sua spontanea volontà, la famiglia Pimblett al gran completo invase Barroughby Hall in un turbine di fierezza e di felicità, benché nessuno fosse più felice e più fiero di Hester, che per la prima volta in vita sua era diventata il centro dell'attenzione dei suoi genitori. Lady Pimblett dichiarò di aver sempre saputo che la sua secondogenita avrebbe fatto uno splendido matrimonio. Dopo una comprensibile fitta di gelosia alla vista dell'opulenza di Barroughby Hall, le sue sorelle le augurarono di essere felice quanto lo erano loro. Il supponente e piuttosto ottuso lord Pimblett ammutoli' per lo sbalordimento e non ritrovò la parola per diversi giorni, un effetto che sua moglie e le sue figlie considerarono una sorta di benedizione. Quando Clara Mullholland, moglie di lord Paris Mullholland, ricevette la lettera in cui Hester le annunciava il suo fidanzamento, corse a dare la notizia al marito tanto rapidamente quanto glielo permise la sua avanzata gravidanza. Paris Mullholland osservò che il matrimonio sembrava essere diventato contagioso ultimamente e si augurò che Hester non rimpiangesse di aver contratto l'infezione. - Come sai bene, mia cara, l'amore ha annientato costituzioni assai più robuste della sua - Dichiarò strizzando l'occhio. Clara ribatté che la sua amica non si sarebbe mai sposata in modo avventato. Le chiacchiere scandalose che circolavano sul duca di Barroughby dovevano essere infondate se una giovane donna assennata come Hester Pimblett lo giudicava degno di aspirare alla sua mano. E tutti i loro amici ne convennero. -----------------------------------------FINE-------------------------------------------
   
 
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