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Autore: comecartabianca    06/03/2021    0 recensioni
flash fic ispirata ad una frase della canzone "Dolcenera" di de Andrè.
è la prima volta che mi cimento in un "drammatico" , spero mi sia andata bene!
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi son sempre chiesto cosa sia l'amore..ho perso molteplici ore di sonno, nel tentativo di riuscirmi a dare una risposta.
Non ne ho mai trovata una certa.
Ogni notte mi ponevo lo stesso quesito, ed ogni notte la mia testa vagava per immense lande, trovando un giorno un fiore, trovando un giorno una farfalla.
 
Cosa può portarti a fare? Senza alcun dubbio ti sconvolge, ti porta via ogni sicurezza e allo stesso tempo te ne dona altre cento; lo senti nel tuo corpo che qualcosa cambia quando ami, ami davvero. Passa attraverso la pelle, nei muscoli, nei nervi, lo senti fin dentro le ossa.
 
Ah, Elisabeth
 
Ho creduto davvero in noi.
Sei capitata come un fulmine in ciel sereno, per un piccolissimo lasso di tenpo ho persino smesso di farmi domande, di riuscire a capire.. Così preso, così infatuato, così innamorato!
 
Ah, Elisabeth
 
Ho creduto davvero che l'amore fossi tu, perlomeno che tu fossi il mio, ed io il tuo.
Improvvisamente immersa in quelle lande trovavo te, sdraiata nell'erba, con quei cappeli color nocciola che facevano da cornice al tuo volto, occhi verdi e dolci efelidi, mi guardavi con tanto amore e con tanto amore ricambiavo il tuo sguardo.
Una visione eterea per i miei occhi, con quel tuo tenero e simpatico vestitino rosso a pois bianchi.
Non facevo altro che guardarti Elisabeth, guardarti e guardarti..
 
Ah, Elisabeth
 
No, non avresti dovuto farmi questo.
Ti avevo avvertita sai.
 
Ah, Elisabeth
 
Ho visto come ti guardava il panettiere, Elisabeth
Ho visto come ti guardava il barbiere, Elisabeth
Ho visto come ti guardavo quell'uomo, Elisabeth
Ho visto anche come ti guardavan quei ragazzi, Elisabeth
 
Sono stato geloso, Elisabeth
Tu.. Dovevi essere mia, mi capisci vero?
Io ho provato a capire te, mio dolce amore, ma poi..
Ho visto come te, guardavi loro, Elisabeth
 
Ah, Elisabeth
 
Ne valeva la pena, amore mio?
Ho capito il tuo gioco.. Vedi come mi hai ridotto? Vedi come io sono cambiato per te? Vedi quanto dolore mi provochi?
Non ci ho pensato due volte, quando quella sera mi hai mentito, mi hai detto che andavi dal barbiere per conto di tuo padre, mi hai detto che andavi dao panettiere per conto di tua madre, mi hai detto che passavi dagli amici di tuo fratello per "informarli" dell'improvvisa malattia di quest'ultimo..e che poi saresti passata a farmi visita.
 
Ah, Elisabeth
Ti ho vista, Elisabeth
 
Ho presa la Beretta dal cassetto del mio comodino e l'ho osservata, rigirata tra le mani, ho pensato e ho riempito la mia testa di nuovo, di nuove domande
 
Ah, Elisabeth
 
Come ci si sente?
Sei li riversa a terra, insieme ai tuoi capelli e io qui , che ti guardo.
Come sei bella, Elisabeth
Quel rivolo di sangue che ti scende dalla tempia, imporporerà di rosso, per l'ultima volta, le tue calde labbra.
La mia Beretta fuma ancora, e tu sei li che non mi guardi più.
 
Come sei bella, Elisabeth
 
 
 
Così fu quell'amore dal mancato finale, Così splendido e vero da potervi ingannare
- Fabrizio De Andrè
   
 
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