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Autore: la_pazza_di_fantasy    07/03/2021    0 recensioni
I Dragi non esistono, sono solo parte di antichi miti che vengono raccontati ai bambini per spaventarli o semplicemente per spiegare antiche usanze. E' per questo motivo che quando Taye vede un drago volare in picchiata durante il matrimonio della sorella rimane completamente paralizzato dalla paura. E la paura crescerà ancora di più quando il drago lo portarà nel suo covo al posto della sorella.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Mpreg
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Il ragazzo sospirò girandosi dall’altro lato per dare le spalle al sole che poco alla volta stava irrompendo nella sua camera mentre lui non voleva far altro che dormire ancora un po’. Per sua sfortuna ogni sera si dimenticava di chiudere le imposte di legno e quindi ogni mattina si trovava a girarsi per non essere infastidito dalla luce del sole. Quella luce però non lo voleva lasciare in pace e quindi il rosso si potò la coperta fin sopra la testa nascondendocisi sotto.
Rimase immobile per un po’ cercando di tornare a dormire, ma ormai il danno era fatto e il rosso sbuffò togliendosi le coperte di dosso e stropicciandosi gli occhi verde smeraldo. Sbadigliò ancora stanco anche se quello sbadiglio indicava anche che aveva parecchia fame. Con grande lentezza il ragazzo si alzò dal letto e strascicando i piedi scese fino alla cucina rigorosamente vuota. Il ragazzo si chiese che ore fossero per essere così vuota la stanza e lanciò un’occhiata veloce all’orologio a pendolo che si trovava nella grande sala. Diversamente da quanto aveva pensato, e sperato, non era presto. Anzi era tutto il contrario visto che era quasi ora di pranzo. E ci credeva che aveva fame!
Il ragazzo si diresse verso il contenitore nel quale i suoi genitori tenevano la riserva di carne cruda ed iniziò a mangiarla con gusto e lentamente. Questo fino a quando non sgranò gli occhi ricordandosi che teoricamente quella mattina aveva un impegno. E non un impegno qualunque ma uno molto importante.
Si maledisse mentalmente per essere così stupido e ingoiando velocemente il pezzo di carne che aveva in bocca e corse come un pazzo a cambiarsi.
Si vestì alla velocità della luce e uscì di casa con il fiatone per la corsa che aveva fatto. Si era allenato e teoricamente non doveva avere tutto quell’affanno, ma fare le cose con un boccone in bocca non era la migliore delle idee.
Il ragazzo si guardò intorno constatando che i suoi genitori non fossero in giro e sorridendo, non avendoli notati, si incamminò verso l’uscita del villaggio. Ma fu proprio a due passi dall’ultima abitazione del villaggio che si bloccò di colpo sbuffando.
-è possibile che vi deva sempre trovare a pomiciare?- chiese il rosso incrociando le braccia al petto mentre i due ragazzi che aveva appena beccato lo guardarono male.
-sei tu che non ci lasci mai in pace- disse l’altro rosso sbuffando mentre la ragazza dai lunghi capelli biondi scoppiò a ridere. Adorava quando i gemelli iniziavano a bisticciare.
-ma per favore Ayo! Come mi giro e mi volto la tua lingua è nella bocca di Vya!- protestò Sef allargando le braccia per enfatizzare il concetto.
-questo non è vero!- protestò Ayo guardando male il gemello ma senza togliere le mani dai fianchi di quella che a tutti gli effetti era diventata la sua ragazza. Quando i due si erano messi insieme qualche anno prima a Sargon era quasi venuto un colpo. Era un padre iperprotettivo e Maru ci aveva messo un bel po’ a convincere il marito che Ayo era mille volte meglio di qualunque altro drago. Anche se Sargon aveva accettato la cosa Vya e Ayo evitavano di baciarsi troppo davanti al drago o a fare altro. Quindi usavano quei piccoli momenti morti per baciarsi e toccarsi.
-si che lo è! Siete disgustosi- borbottò Sef.
-lo dici solo perché non hai ancora trovato qualcuno. Non appena troverai un bel ragazzo non ti farà più tanto schifo la cosa- disse invece Vya facendo la linguaccia a Sef che rispose nello stesso modo. Adorava la fidanzata del fratello nonostante tutto.
-comunque non ho tempo da perdere con voi due- e così dicendo Sef uscì dal villaggio correndo come un matto. Era in mega ritardo ed era sicuro che la persona che lo stava aspettando l’avrebbe ammazzato. Poco ma sicuro.
Rimpiangeva il fatto di non potersi trasformare e volare fino al luogo del suo appuntamento. L’avrebbe anche fatto se non fosse stato pieno giorno.
Sef iniziò a sorridere non appena intravide la figura snella della persona che lo stava aspettando. Persona che girò lo sguardo verso Sef fulminando.
-scusaaaaa- disse Sef una volta vicino al ragazzo che non disse niente ma continuò a guardando accusatore. -mi sono svegliato tardi-
-tu ti svegli sempre tardi Sef- disse Zertes sbuffando.
-lo so che non è un’ottima giustificazione ma ti posso assicurare che non mi ero dimenticato di te- si scusò il rosso osservando attentamente l’albino.
-certo come no- borbottò Zertes per poi aggiungere -tanto lo sai che ti faccio fuori se ti dimentichi di me-
-e come?- chiese Sef avvicinandosi all’albino e schiacciandolo contro il tronco dell’albero sul quale Zertes si era poggiato.
-tu sei un drago, io un cacciatore quindi puoi risponderti da solo- sussurrò Zertes mettendo le braccia intorno al collo del rosso per spingerselo ancora più addosso facendo scontrare le loro labbra.
-sei un cacciatore solo per nome e non di fatto e io lo so- disse con lo stesso tono Sef prima di baciare con passione l’albino e mettendogli le mani ovunque.
Ayo e Vya non immaginavano minimamente che in realtà Sef aveva già qualcuno che amava da morire e che mai avrebbe lasciato a qualcun altro.
 



 
   
 
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