Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: ellephedre    10/03/2021    5 recensioni
Makoto Kino è innamorata. Gen Masashi la segue a ruota.
Con una relazione nata nella battaglia, non hanno più segreti tra loro, eppure hanno ancora molto da scoprire l'uno sull'altro. E non vedono l'ora di farlo.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Makoto/Morea, Nuovo personaggio
Note: Lemon, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Oltre le stelle Saga'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Corrente naturale

 

 

Corrente naturale

di ellephedre

 

 

 

Marzo 1998 - Bambini

Un bambino, gioì Makoto. Un altro bambino nel loro gruppo dopo il figlio di Ami e Alexander. Rei e Yuichiro avrebbero avuto una deliziosa femminuccia e Makoto lo sapeva da neppure qualche ora.

Incapace di resistere oltre, comunicò alla sua assistente Eleonora che lasciava il negozio prima della chiusura. Invece di dirigersi a casa, fece una deviazione verso una merceria, dove si rifornì di gomitoli di lana colorati.

A casa provò a consultare un manuale prima di inforcare i ferri, ma per l'entusiasmo partì troppo veloce. Combinò un piccolo disastro, ma non si scoraggiò: erano anni che non lavorava a maglia.

Quando ebbe preso la mano, iniziò a pensare alla dimensione dell'oggettino che voleva creare: un paio di scarpine deliziose da neonato. Le stava facendo gialle per il momento, per decidere in seguito a chi donarle per prima tra Ami e Rei.

Provò a calcolare la dimensione del piedino che intendeva ricoprire. Non sarebbe stato più grande del suo palmo.

Misurando l'ampiezza con la punta delle unghie, si ritrovò a immaginare un piede con dita minuscole che si dimenavano. Sarebbe stato un piedino caldo, con piccolissime rughe, liscio e profumato. Le veniva già voglia di baciarlo.

Canticchiò: chi avrebbe ospitato per primo a casa sua? Visto il poco entusiasmo di Rei, probabilmente si sarebbe trattato della sua piccola. Sarebbe stato bellissimo farle da babysitter! Adorava i bambini piccoli e non aveva quasi mai occasione di averci a che fare.

Decise di accendere la radio, per dare un sottofondo musicale al suo lavoro. Durante l'inizio della prima pubblicità la toppa della porta d'ingresso fece un primo giro. Sorpresa, Makoto rimase a fissare l'uscio fino a che Gen non entrò in casa.

«Ciao!» lo salutò. «Non ti aspettavo.»

«Lo so. Anche io pensavo che fossi al negozio. Sono passato di lì, volevo farti una sorpresa.»

«Ti sei liberato prima?»

«Ah-ha, oggi il professore era malato...» Gli occhi di lui erano scesi sulle sue mani indaffarate. «Che fai? Ora lavori anche a maglia?»

«In effetti sono molto meno brava a fare questo che a cucire, però l'occasione lo richiedeva. Preparati per la novità!»

«Quale novità?»

«Oh, forse devo aspettare che te lo dica Yuichiro. Lo hai sentito oggi?»

«Kumada? No. Cosa dovrebbe dirmi?» Studiando il suo entusiasmo Gen iniziò a produrre una risata. «Non avrà mica chiesto a Hino di sposarlo.»

«Ma se erano in crisi fino a una settimana fa.»

«Sarebbe proprio da lui risolvere in questa maniera.»

«In effetti mi sa che tra poco lo farà comunque. Sta per diventare papà.»

Gen quasi mancò il materasso nel sedersi. «Cosa?»

«Non ci credevo nemmeno io!» A momenti saltellava sul letto. «Lui e Rei stanno per avere una bambina!»

«Ma... Eh?»

Non le sfuggì il motivo dello scombussolamento del suo ragazzo. «Lo so, non avrebbero dovuto essere in grado di procreare insieme - non adesso, almeno - ma a quanto pare qualcosa non ha funzionato nelle precauzioni di potere. La loro piccola ne ha un po'.»

«Potere?»

Makoto annuì. «E non è quello di Rei. È molto strano a pensarci bene e nemmeno lei sa spiegarselo. Ovviamente adesso ha altri pensieri per la testa. La sua vita è sottosopra.»

Gen ancora non aveva smesso di sgranare gli occhi. «Le tue amiche si stanno riproducendo senza controllo.»

«A noi non succederà, non preoccuparti.»

Percepì l'improvvisa rigidità di lui e desiderò non aver detto nulla. «Voglio dire... Ami e Rei non sono pianeti come me. Io sto su un'altra barca.»

Gen non disse nulla. Quando alzò gli occhi per controllare, Makoto vide che lui stava lisciando le coperte del letto con un dito. «Credo» le disse, «che sia comunque meglio cominciare ad usare dei preservativi.»

Per non rischiare di avere bambini insieme. 

Per un attimo le parve un segnale chiaro del fatto che Gen non desiderasse avere figli con lei, ma si disse immediatamente di smetterla.

Era ridicolo, lui voleva solo essere prudente. Lei aveva talmente tanto da fare che non voleva bambini in quel momento. Li voleva un giorno... e per un istante si era quasi dimenticata che comunque il problema per loro non sussisteva. «Se preferisci usare precauzioni» chiarì, «per me va bene. In ogni caso pare che i poteri di previsione di Rei siano tornati in forze. Se lo desideri chiederò a lei conferma del fatto che non avremo problemi in questo senso.»

Il cenno di assenso di lui fu rapido e distratto.

Makoto riprese a muovere i ferri tra le dita.

«Cosa stai creando?»

«Delle scarpine da bebé. Mancano tanti mesi, ma non sono riuscita a trattenermi. Sono piena di amore materno per i bambini di Ami e Rei!»

Il sorriso di lui si accese solo a metà.

Le venne in mente di dirgli qualcosa per fargli capire che non c'era motivo di sentirsi a disagio, ma, mentre continuava a intrecciare i fili di lana, si rese conto che c'erano molte ragioni per essere straniti e confusi dalle novità che stavano coinvolgendo persone vicine a entrambi.

Li costringeva a confrontarsi con una realtà che era così lontana dalle loro esperienze attuali da essere in genere relegata di solito a un angolino della mente - insieme ai pensieri su come sarebbero stati tra vent'anni e su cosa avrebbero fatto da grandi.

Gen si alzò, dirigendosi verso il tavolo al centro della stanza. Si mise comodo facendo scricchiolare le dita dei piedi. Dopo essersi sgranchito, iniziò a sfogliare indolentemente una delle riviste aperte sul ripiano.

Non sfogliava mai riviste.

Makoto parlò prima di pensare, sentendo che stava per porre una delle domande più importanti della propria vita. «Tu vuoi dei bambini?»

Gen sobbalzò con le spalle. «Cosa?»

Lei evitò di ripetere la domanda solo per non balbettare. Con ogni istante che passava però stava prendendo coraggio.

Per qualche secondo lui mosse la bocca senza produrre suono. Sapeva benissimo cosa avrebbe significato risponderle. «Non lo so» dichiarò alla fine. «Non adesso.»

«Ma un giorno?» insistette lei.

Gli lasciò il tempo di formulare le parole e, quando lo sentì esitare, alzò gli occhi. Gli comunicò con lo sguardo che non desiderava risposte di circostanza o altre ipotesi. Neppure parole che servissero solo a farla contenta. 

«Immagino di sì» confessò infine lui.

Lei non si era aspettata nulla di diverso. Gen era fatto per diventare un padre. Aveva un piglio autoritario e tanto amore da riversare su persone di cui poteva prendersi cura.

«Io adotterò» affermò lei, mentre tornava ad agitare i ferri. Si rese conto di cosa stava sottointendendo su loro due non includendolo nel discorso, ma quello era un momento di verità assoluta che meritava rispetto. Deglutì. «I nenonati mi piacciono, ma non sarà importante che si tratti di bambini piccoli. Un bambino con cui poter già parlare sarà comunque bello. Sento che avrò tanto da dargli.»

Lui cercò di dire qualcosa, ma non riuscì.

Lei avrebbe tanto voluto dirgli che ovviamente quei bambini sarebbero stati figli di tutti e due, ma sarebbe stata un'imposizione e forse una falsità. L'unica certezza che aveva nella vita erano i secoli per cui sarebbe vissuta ed era sicura che, almeno ogni cento anni, avrebbe adottato un bambino. Sarebbe stato troppo solitario stare senza. Dopotutto, non le sarebbe toccato un piccolino tutto suo, dai piedi minuscoli, per altri nove secoli e anche in quel caso... Quella bambina, l'erede di Giove, non sarebbe stata figlia di Gen. Nemmeno il potere di Usagi poteva piegare in quel modo un'energia planetaria.

Capiva come questo potesse ferirlo. Capiva perché fosse più allettante e semplice la prospettiva di una vita normale, con un bambino del proprio sangue da concepire nei prossimi dieci anni.

Un bambino col viso di Gen era qualcosa di cui il mondo aveva bisogno, a prescindere dalla madre da cui fosse nato.

Mosse più velocemente i ferri, cercando di smettere di pensarci. «Scusa. Ho pensato troppo a questi bambini che nasceranno; fare queste scarpine mi ha fatto sragionare! È che sono carine, no?» Gli mostrò la dimensione che aveva in mente.

Lui guardava lo spazio che lei aveva segnato con le dita. Era calmo, quieto al punto da essere spento. «Sarai una zia grandiosa.»

Esatto, per ora questo le bastava. «Scusa di nuovo.»

«Non chiedere scusa.»

«Ma mi dispiace.»

«Perché tieni a me.»

Lei non ebbe bisogno di annuire velocemente; non c'era nervosismo nella sua risposta. «Con tutta l'anima che ho.»

«Con tutta l'anima che ho io, Mako, voglio che nella vita tu abbia tutto quello che desideri.»

La comprensione la riempì di un'ondata di malinconia. «Grazie.»

Dopo un sorriso lui non disse più nulla. Mentre lei lavorava ai ferri sbagliando metà punti e lui fingeva di leggere, non parlarono per più di un quarto d'ora.


     

Marzo 1998 - Bambini - FINE

  


 

NdA: Rieccomi con questi due! In una maniera triste, ma vi avevo avvertito: ora inizia la loro grande scalata. Non sarà un percorso semplice.
Siate buoni, fatemi sapere che pensate di questo aggiornamento!

 

Elle

 

- Per ricevere le notifiche di tutti gli aggiornamenti, iscrivetevi al canale Telegram, Elle's stories.

- Seguitemi sul gruppo FB Sailor Moon, Verso l'alba e oltre per leggere i pezzi dei vari capitoli in anteprima.

- La cronologia della saga: parte 1, parte 2, parte 3

- Il mio canale Youtube, in cui parlo molto anche di Sailor Moon

- la pagina Facebook generale di Sailor Moon, Oltre Sailor Moon, da me gestita

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: ellephedre