La nostalgia è un archivio che rimuove i lati spigolosi dai cari vecchi giorni.
(Doug Larson)
E quando negli occhi risplende la luce dei ricordi,
lasciati trasportare nel viaggio, anche se le mani rimangono vuote.
(Eli Saby)
La nostalgia si posa su di te e,
come un mantello malinconico di rimpianto,
ti avvolge.
Fuggono i ricordi
per un passato che pare non esistere più,
come la sabbia scivola dalle mani
in questo presente che non ti appartiene
ma del quale senti la mancanza.
I passi affondano nella rena,
mentre ascolti la risacca del mare,
che riconduce al cuore voci ormai lontane
e l’onda del ricordo ti assale.
Osservi l’orizzonte,
vorresti toccare il sole,
che sta tramontando
su questo tuo mondo solitario e freddo,
per carpirne il calore.
La tua mano disegna il contorno della sfera infuocata,
che si sta inabissando,
portandoti con lei
nelle placide acque dell’oblio
mentre, chiudendo gli occhi, trattieni il respiro.
Ma un’altra mano
ti sfiora delicatamente la spalla
e finalmente puoi tornare a respirare,
annullando il peso di quella nostalgia
che ti aveva oppresso l’animo
ma che, con fare seducente,
si era insinuata nelle piccole fessure del cuore.
Nulla di ciò che hai amato ti è sfuggito.
Nulla hai perduto.
Il passato è intatto e fonte di quiete.
Il tuo momento è qui e ora
ed è tornato,
quindi godi in pieno la dolcezza del tuo presente.