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Autore: EcchanEcchan    11/03/2021    3 recensioni
ATTUALMENTE IN PAUSA! I'm back guys! Una piccola AU senza pretese per ricordarci quanto sono belli Inuyasha e Kagome insieme.
Kagome ha venticinque anni e la sua relazione non potrebbe andare peggio di così. Inuyasha di anni ne ha ventisette ed è arrivato a Tokyo per stare vicino alla sua ragazza Kikyo, che ha una migliore amica inspiegabilmente irritante e carina.
Dal testo:
"Inuyasha annuì, senza staccare lo sguardo da Kagome. “E’ carina” pensò mentre la osservava sistemarsi la scollatura del vestito. Pensieri poco casti attraversarono la mente del mezzodemone, mentre si stupiva di sé stesso. Era fidanzato, che diamine!"
Genere: Erotico, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Piccola postilla che vorrei leggeste: ciao a tutti! Non so quanti si ricorderanno di me, probabilmente i miei vecchi lettori non saranno nemmeno più su questo sito ma… ecco, sono tornata! Ultimamente, dall’alto dei miei ventitré anni suonati, sono tornata a leggere le fanfiction e ho riscoperto il piacere di scrivere. Questa idea mi è venuta leggendo tante AU dove Kikyo è delineata sempre nello stesso modo. Non che mi disturbi (continuo a odiarla :3), ma ho voluto provare a reinterpretarla. Non temete, sarà una classica AU InuyashaxKagome come piacciono a me e, spero, a voi. Non so ogni quanto aggiornerò, penso una volta a settimana ma vedremo poi.
Vi lascio alla lettura, un bacio. EE.

Shinjuku Gyoen- Tokyo in love
 
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Era in ritardo, di nuovo. Sango l’avrebbe sgridata anche stavolta. “Non è colpa mia” pensò la giovane, maledicendo quei trampoli infernali chiamati tacchi.
Kagome Higurashi, venticinque anni, era una ritardaria cronica e i suoi amici lo sapevano bene. Quel giorno era stata costretta a vestirsi elegante, la sua amica Sango aveva insistito tanto e l’aveva infine convinta. “Sicuramente non è la solita cena nella bettola di fiducia” si disse mentre correva verso il ristorante dove la stavano aspettando Sango, Miroku e Koga. Già, Koga. Stavano insieme da quanto, quattro anni forse? Chi può dirlo? Si erano incontrati nei corridoi dell’università e non si erano più lasciati. All’inizio era bello, ma gli anni e il carattere difficile del ragazzo non giovavano alla relazione. Litigavano spesso, come quella mattina, quando lui le aveva fatto una scenata pazzesca perché aveva parlato qualche minuto di troppo con un collega. Nonostante questo avevano deciso di seppellire l’ascia di guerra per qualche ora, giusto il tempo di salutare Kikyo e conoscere il suo nuovo ragazzo.
Kagome, Sango e Kikyo erano amiche dai tempi delle elementari e questo non era cambiato nemmeno quando quest’ultima aveva deciso di frequentare l’ultimo anno di università a Kyoto. Lì aveva incontrato un vecchio amico di Koga e si era perdutamente innamorata. Quella sera, dopo un anno, Kagome avrebbe rivisto una delle sue migliori amiche.
Erano straordinariamente simili, eppure tanto diverse. Avevano entrambe i capelli e gli occhi scuri, la pelle chiara e l’espressione fiera. Kikyo era alta e minuta, elegante e molto composta. Kagome era più bassina, con qualche forma in più ed era un completo disastro: imbranata e irascibile.
 
Finalmente Kagome arrivò davanti al ristorante e sorrise trionfante. “Solo venti minuti di ritardo” pensò mentre riprendeva fiato e si sistemava la frangetta.
Entrò nel locale e sorrise quando vide la sua amica Sango, affiancata dal suo fidanzato storico, Miroku. Sango era bella, meravigliosa, con i suoi lunghi capelli castani e il fisico allenato. Certo, il suo compagno non era da meno, quegli occhi azzurri lo avevano aiutato a conquistare tante fanciulle, donandogli anche una certa fama da sciupafemmine. Era cambiato solo quando aveva conosciuto Sango, e menomale.
“Ciao ragazzi” sorrise “non ditemi che gli altri se ne sono già andati”
Miroku soffocò una risata, guadagnandosi una gomitata da parte della sua ragazza. “Tesoro, non sono ancora arrivati. Ci siamo dati appuntamento alle 20.30”
Kagome la guardò accigliata “Nel messaggio hai scritto –Alle 20.00 davanti al ristorante-“
“Ops, mi sarò sbagliata” rise Sango.
Kagome non ebbe il tempo di rispondere perché qualcuno prese posto alla sua destra.
“Ciao amore” disse, lui rispose con un grugnito infastidito.
“Oh oh” sussurrò Miroku all’orecchio della fidanzata “tira una brutta aria qui”. Sango annuì preoccupata, era già la quarta volta in una settimana.
Un gridolino di gioia spezzò il silenzio imbarazzato che aleggiava nell’aria.
Kikyo, leggiadra pur indossando dei sandali gioiello dal tacco vertiginoso, corse verso le sue amiche, raggiante. Kagome le corse incontro e l’abbracciò forte, quanto le era mancata. Mentre gli altri davano il bentornato alla ragazza, Kagome notò un giovane che si avvicinava al loro tavolo. Kami, era bellissimo. I lunghi capelli bianchi cadevano sulle spalle larghe, mentre i suoi occhi ambrati scrutavano l’ambiente. Era alto, e la camicia bianca lasciava intendere un fisico niente male.
“Lui è Inuyasha, il mio fidanzato” lo presentò Kikyo. Il giovane fece un cenno con la mano, mostrando i lunghi artigli.
Kagome arrossì, mentre Koga si apprestò a dare un cinque al vecchio amico. “Come andiamo mezzodemone?” rise. Inuyasha lo guardò torvo per poi sorridere “Alla grande, lupastro”.
La cena proseguì tranquilla e Kagome si ritrovò più di una volta ad osservare di sottecchi il nuovo arrivato, arrossendo.
“Kagome tutto ok?” chiese preoccupata Kikyo “Ti vedo un po’ rossa”.
“Sarà il vino…” si, era decisamente colpa del vino. “Beh Kikyo, cosa ci racconti? Come vi siete conosciuti tu e Inuyasha?” intervenne Sango, capendo la situazione.
“Ah questa è una bella storia! Koga mi aveva accennato a questo suo amico, che avrebbe frequentato il mio stesso ateneo e ho voluto incontrarlo. Sapete, sola in una nuova città… Avevo bisogno di conoscere qualcuno, e il resto è storia. Vero tesoro?”
Inuyasha annuì, senza staccare lo sguardo da Kagome. “E’ carina” pensò mentre la osservava sistemarsi la scollatura del vestito. Pensieri poco casti attraversarono la mente del mezzodemone, mentre si stupiva di sé stesso. Era fidanzato, che diamine!
“Quindi Kagome, mi dicevi che stai cercando casa”
“Si Kikyo, vivere insieme a tre matricole sta diventando un pochino stretto. Un coinquilino mi serve, non potrei permettermi un affitto qui a Tokyo da sola, ma tre sono decisamente troppi.”
Koga sbuffò “Ti ho già detto che puoi stare da me finché non ti sistemi”
“Ne abbiamo già parlato, amore” disse la giovane a denti stretti, cercando di non far trasparire il fastidio.
“Se ti interessa da Inuyasha c’è una stanza libera” sorrise Kikyo.
“Non vivete insieme?” chiese Miroku mentre seguiva con lo sguardo il sedere della cameriera.
“Per il momento no, è ancora presto e io vorrei stare qualche tempo dai miei. Comunque Inuyasha sta cercando un coinquilino, per questo ho chiesto a Kagome”
La giovane incrociò lo sguardo con Sango. L’espressione dell’amica era chiara “non fare stronzate”.
“Ci penserò Kikyo, ti ringrazio”.
Inuyasha si versò un bicchiere di vino e disse “domani mattina puoi venire a vedere la casa, ragazzina
Kagome diventò paonazza “Scusa?”
“Ho detto che domani mattina puoi venire a vedere la casa, sei sorda per caso?”
“Oh Kagome ti prego scusalo, è un po' burbero ma sono sicura andrete d’accordo” asserì Kikyo pizzicando la mano del mezzodemone.
“Non credo proprio” pensarono i due all’unisono, guardandosi storto a vicenda.
 
 
Kagome non vedeva l’ora di togliersi quella roba di dosso, e accettò ben volentieri la t-shirt che Koga le aveva passato. Si legò i capelli e si mise subito sotto le coperte, cercando di prendere sonno.
“Senti, non mi va” sussurrò la ragazza sentendo il giovane demone lupo accarezzarle la coscia nuda.
“Nemmeno stanotte? E’ un mese che dormiamo e basta” sbottò il ragazzo.
“Koga non mi va, sono stanca e non mi hai ancora chiesto scusa per stamattina.”
“Al diavolo, vai pure a vivere da quel botolo ringhioso e non rompermi i coglioni”.
Kagome si mise seduta sul letto e osservò il ragazzo girarsi e darle le spalle.
“Cos’è questa storia adesso?”. “Lo sai benissimo, perché cazzo hai accettato di vedere la casa? Puoi stare qui con me, come una coppia!”
“Senti Koga, ne abbiamo già parlato. Litighiamo ogni giorno, una convivenza ci farà solo peggio”
“O forse potrebbe aiutarci, non scopiamo nemmeno più”
“Come sei volgare”
“Certo certo, poi non lamentarti” e chiuse gli occhi, mettendo fine alla conversazione.
Kagome sentì un brivido lungo la schiena, cosa voleva intendere con quella frase? Pensò al peggio, ma decise che continuare a discutere non li avrebbe portati a nulla, perciò chiuse gli occhi e provò a dormire.
 
Inuyasha accarezzava i capelli di Kikyo, addormentata profondamente sul suo petto. “Ho fatto faville stanotte” si autocongratulò con sé stesso. Anche se un pensiero fastidioso gli inondò la mente. Per un secondo, un solo ed innocuo secondo, al posto di Kikyo gli sembrò di vedere quella ragazzina fastidiosa. “Impossibile” si disse, chiudendo gli occhi.
 
 
 
EE’s corner:
Ok, ce l’abbiamo fatta. Non saprei onestamente cosa dire. Non riesco a fare di meglio per il momento, magari più avanti la sistemerò. Non ho un’idea chiara in testa, lascerò che siano i personaggi a guidarmi e vedremo cosa ne uscirà fuori. Un bacetto <3
   
 
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