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Autore: Lady Moon    12/03/2021    2 recensioni
"Perché un solo tocco, quello, uno, platonico, basta per farmi venire le vertigini, per far cadere un castello di certezze, progettato ed esaminato nei minimi particolari."
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Radici.

 

Mi sfiora nei miei stessi pensieri, cosa aveva fatto? D'improvviso, senza darmi il tempo di improvvisare un movimento, le mie stesse lacrime iniziano a confondersi con la pioggia.
Dinanzi a me s'agita un'anziana incappucciata. Rivedo in lei mia nonna, una pellicola di immagini si sviluppa nella mia mente; come sarei diventata io, invece, quando il fior dei miei anni sarebbe trascorso? Forse avrei trovato lavoro, una casa, l'amica di sempre, o sarei rimasta la stessa bisbetica sentimentale.

Speditamente il rumore della marmitta di un camion mi riporta al presente, mi accosto, come dovessi riprendermi da un trauma o da una mesta notizia.
La pioggia inizia a calmarsi ma paradossalmente dentro il mio stomaco aumenta quel vortice di malinconia e concitazione.

Il pensiero torna alla sua base, maledettamente, predestinato. Le radici sono troppo forti, sane miracolosamente, come se qualche divinitá avesse voluto che proprio lì, nella mia mente, crescessero e morissero, non vi era altra risoluzione o opzione. Sono mie e pesano, sì che pesano, perché pretendono di essere nutrite e protette.
Cosa posso fare?
Come scacciare qualcosa che feconda dentro di te? Rinnegandoti? Io lo avevo fatto mille volte e mille volte finivo per incespicare, gemendo. Roba da sciocchi, penso finalmente, che senso aveva? Tentare penosamente di annullare ciò che è dentro di te, significa farlo ripresentare più forte, lasciarti aggrovigliare. Tanto vale ammettere di essere ancora più disperati di così, di esserne distintamente consapevoli.
Sì, disperata e tremendamente innamorata.
Perché un solo tocco, quello, uno, platonico, basta per farmi venire le vertigini, per far cadere un castello di certezze, progettato ed esaminato nei minimi particolari.
Le sue labbra morbide mi sembrano improvvisamente il Paradiso. Ma chi sono io o chi ero mai stata prima di adesso? E lui, ancora, mi domando, chi diamine è per trascinarmi con sè in quell'oblio di beatitudine e distruzione?
Antitesi che si intrecciano di continuo sono la perfetta rappresentazione dei nostri sentimenti.

Un gatto attraversa la strada, lo chiamo ma stavolta vengo ignorata, come avesse percepito che la mia tranquillitá è andata perduta da tempo; vederlo oltrepassare il muretto fa germogliare in me un senso di solitudine e inquietudine. Ero infatti di nuovo sola, con la Luna calante, di nuovo dissolta, chissá perché.

   
 
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