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Autore: LadyPalma    13/03/2021    5 recensioni
Prima classificata al contest "Eroi tragici nel mondo magico" indetto da matiscrivo sul forum e vincitrice del premio speciale "Miglior eroe tragico".
“Seppelliremo Godric, com’è giusto, ma Salazar è un traditore” proclamò con calma fermezza, continuando a guardare ostinata davanti a sé. Lì, tra i larici e i pioppi intrecciati in una macchia indistricabile, i due grandi amici ed eterni rivali erano periti l’uno per mano dell’altro. “Suvvia, Tosca, gli onesti e i malvagi non vanno trattati in modo uguale e quindi non si può amare un nemico”.
Ispirato all'Antigone -> Corinna!Creonte, Tosca!Antigone, Salazar&Godric!Eteocle&Polinice
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Corvonero, Cosetta Corvonero, Godric Grifondoro, Salazar Serpeverde, Serpeverde, Tassorosso, Tosca Tassorosso
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Crepacuore


 

 
Dei grandi quattro si narrano separazioni polverose.
Dicono che due di quattro s’affrontarono nella foresta – grida di spada che trinciavano le ossa.
E intanto due di quattro s’infuriavano nel castello – pugnalate di parole che crepavano il cuore.

 
 
 ⚔⚔⚔⚔

 
“Allora va’, cara Tosca, va’ e bada di non tornare più”. Corinna bisbigliava: era abituata a esprimere la sua ira nel silenzio di una voce sottile. Appoggiata alla balaustra, con gli occhi alla foresta impenetrabile, sorrideva perfino – difficile dire se più per provocazione o per disincanto.
Tuttavia, Tosca non se ne rimase zitta come di consueto all’ombra dell’amica: n’emerse con i pugni serrati, simbolo di una forza accumulata per anni. “Dove dovrei tornare mai? Non c’è più niente da cui tornare, non lo vedi?”
Corinna sussultò, ma a parte quell’istintiva reazione riuscì a mantenere la compostezza necessaria per trasformare il sorriso in una risata e per portare il calice dalle mani alle labbra. Era questo che si richiedeva alla preside ad interim di una scuola, non era forse così? Era questo che si richiedeva alla donna – unica tra le donne – chiamata a rappresentare saggezza e intelligenza.
“Seppelliremo Godric, com’è giusto, ma Salazar è un traditore” proclamò con calma fermezza, continuando a guardare ostinata davanti a sé. Lì, tra i larici e i pioppi intrecciati in una macchia indistricabile, i due grandi amici ed eterni rivali erano periti l’uno per mano dell’altro. “Suvvia, Tosca, gli onesti e i malvagi non vanno trattati in modo uguale e quindi non si può amare un nemico”.
La bionda dama fece una smorfia che deturpò per un istante i suoi lineamenti di porcellana. “Nemici, Corinna? Siamo cresciuti insieme, tutti e quattro. Godric e Salazar sono entrambi nostri fratelli” protestò con vigore, mentre gli occhi tornavano però già a velarsi di lacrime. “Ignora pure la tua coscienza, io non lo farò. Non sono nata per condividere l’odio ma l’amore”.
Corinna si voltò finalmente a guardarla, e quell’occhiata rapida era tutta di compassionevole sufficienza. Neanche lei era nata per l’odio, è solo che alle volte s’infila nelle crepe aperte dalle scelte difficili. Era nata per la giustizia, per il rispetto della logica e del buonsenso, per essere quello che si diceva sempre che fossero gli uomini – corretti e imparziali. Salazar: nemico, Godric: amico. Era più facile plasmare i ricordi in dicotomia piuttosto che riannodare una vita intera intessuta in quattro nodi indissolubilmente intrecciati.
“Addio, sorella mia” sussurrò semplicemente, come estremo saluto.
Ma lo disse troppo tardi, quando Tosca era già un punto nella macchia della foresta remota, quando era ormai forse solo un cadavere tra altri due cadaveri, tutti impossibili da reclamare.

 ⚔⚔⚔⚔

 
Dei grandi quattro si narrano fini nebulose.
Dicono che Godric morì in battaglia (ma contro chi lo tacciono).
Dicono che Salazar morì lontano (e invece era lì, proprio lì, a pochi passi dal castello).
Dicono che Tosca incontrò la morte da anziana (e non che la morte fu lei ad andarla a sfidare).
Solo di Corinna dissero la verità – morì di crepacuore, per ultima.










 

NDA: Questa flash è un grosso azzardo sotto molteplici punti di vista. Innanzitutto, è un giocare con uno stile (un pochino più aulico) che non mi appartiene affatto. Soprattutto, però, è un azzardo per l'idea di fondo. Ho voluto infatti plasmare sui Fondatori (e sulla loro fine) il dramma dell'Antigone di Sofocle. Godric e Salazar che si ammazzano nella foresta richiamano Eteocle e Polinice (e anche qui, infatti, uno muore per difendere la scuola, l'altro per attaccarla e sperare di riconquistarla). Corinna – che ho immaginato prendere il controllo effettivo della scuola, perché tra i quattro un preside deve pur esserci – si ritrova con il duplice peso del rispetto di un accordo (non seppellire un nemico) e quello di dover affrontare la situazione di potere e di decisioni essendo donna. Nella sua posizione e nel rispetto della legge è Creonte. Tosca, desiderosa di andare a raccogliere entrambi i suoi amici, è Antigone: nel finale sfida il divieto di Corinna e parte. Sta al lettore scegliere se sia morta suicida nel rendersi conto di aver perso i suoi progetti e tutti i suoi amici, oppure se morta di morte violenta per mano altrui abbassando la guardia nella foresta. Corinna, tuttavia, riconosce tacitamente Tosca come sorella (e in questo si svela anche come parallelismo di Ismene, oltre che di Creonte, perché è la sorella che si tira indietro e che per questo soppravive) e finirà per morire effettivamente di crepacuore, di solitudine.
Ora, come s'inserisce tutto questo in quello che sappiamo dei Fondatori? A parer mio, le storie che su di loro si conoscono possono essere benissimo essere state "rimaneggiate" comunque nel tempo, per cui quel "fini nebulose" potrebbe nascondere ogni cosa. L'unica di cui abbiamo notizie più esplicite sulla morte è Corinna: muore di crepacuore dopo aver perso la figlia. Qui ho giocato su questo "crepacuore" per intendere che, forse, il crepacuore è stato molteplice, i lutti sono stati eccessivi e cumulativi. Crepacuore per Helena, crepacuore per i suoi fratelli e per il progetto di Hogwarts fallito.
Chiedo scusa per le note infinite, spero che questo breve scorcio possa essere risultato interessante.
   
 
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