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Autore: Stylesmyobsession    18/03/2021    0 recensioni
Arriva un momento, prima o poi, in cui inconsciamente fai un bilancio della tua vita fino a quel momento. Ti fermi a pensare a tutto quello che hai vissuto, alle persone che hai conosciuto, alle emozioni che hai provato e provi a buttare via tutto quello che invece ti ha fatto soffrire, piangere, stare male. E inconsciamente ripenso a te, a quello che eravamo, a quello che avremmo potuto essere.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lucky Strike
Arriva un momento, prima o poi, in cui inconsciamente fai un bilancio della tua vita fino a quel momento. Ti fermi a pensare a tutto quello che hai vissuto, alle persone che hai conosciuto, alle emozioni che hai provato e provi a buttare via tutto quello che invece ti ha fatto soffrire, piangere, stare male. E inconsciamente ripenso a te, a quello che eravamo, a quello che avremmo potuto essere.
Quando ti ho conosciuto la prima volta mi sei sembrato un idiota. I tuoi capelli perennemente in disordine, la barba incolta e quella dannata Lucky Strike tra le labbra. Ho pensato subito che fossi un idiota e ho fatto di tutto per tenerti lontano, ma succedono delle cose nella vita che non ti spieghi, le cose prendono una piega differente e tu, semplicemente, non sai come sia possibile.
Quando ti ho detto per la prima volta che ti amavo eravamo a casa tua, ero seduta sul bancone della cucina e tu stavi preparando un toast con l’avocado, sapevo quanto lo odiassi ma ne avevi sempre qualcuno in frigo, per me. Ti osservavo mentre tagliavi il salmone e la sigaretta stretta tra le labbra si consumava senza che la fumassi realmente. Odiavo l’odore del fumo e il sapore amaro che ti lasciava sulle labbra ma allo stesso tempo odiavo quando le tue labbra sapevano d’altro.
ti odiavo quando ci siamo conosciuti” ti dissi facendoti trasalire appena “e guardati adesso dove sei” mi rispondesti sorridendo, trattenni appena il fiato e afferrai timidamente la tua mano facendoti posare il coltello e avvicinarti a me. I tuoi occhi si assottigliarono appena mentre aspiravi dalla sigaretta per poi spegnerla nel lavandino, soffiasti il fumo sul mio viso maliziosamente come facevi sempre e poggiasti la fronte contro la mia “che ti prende, sei strana oggi”. Mi allontanai dal tuo viso per poterti guardare meglio e respirai a fondo prima di ricominciare a parlare “ti odiavo così tanto perché eri spavaldo, ti muovevi come se il mondo fosse solo il tuo, come se chiunque ti dovesse qualcosa. Ti odiavo perché ovunque c’eri tu l’attenzione ti era rivolta, da chiunque e ti odiavo perché, inconsciamente, anche io ti prestavo attenzione. Se non c’eri ti cercavo e se c’eri non facevo che guardarti. Però tu hai cominciato a fare il cretino con me e io ti respingevo ma tu tornavi, sempre. E ho cominciato ad apprezzare i tuoi gesti, le tue parole. Ho cominciato ad amare la tua voce e i tuoi capelli sempre spettinati, ho cominciato ad amare il modo in cui mi parlavi e guardavi. Ho cominciato a cercare i tuoi occhi tra la gente e il tuo profumo nella folla. Ho cominciato ad amare quella tua camminata da spavaldo e quell’aria da rockstar che avevi. Ho cominciato ad amare la tua risata sempre così vera e ho cominciato ad amare chi eri quando eri con me, e ho cominciato ad amare chi ero io, quando ero con te.” Sorrisi appena distogliendo lo sguardo per l’imbarazzo e respirai ancora a fondo prima di dirti, finalmente “tutto questo per dirti che, non mi interessa se è presto e se è affrettato ma.. ti amo Lù” ripresi finalmente a respirare e ti guardai in attesa di una risposta. Ti vidi sorridere imbarazzato e arricciare le labbra come facevi ogni volta che eri in imbarazzo “e io che volevo prepararti una cena a lume di candela e una passeggiata al mare o magari farlo in auto. Come al solito mi hai spiazzato, stravolto. Non sono bravo come te ma.. ti amo, ti amo così tanto da sentire il fiato mancare quando mi sei lontana e tornare a respirare quando sei con me” mi accarezzasti dolcemente il viso passando il pollice sul mio labbro prima di avvicinarti a me e baciarmi dolcemente. Le tue labbra erano perfette sulle mie, le mie sulle tue.
E non rimpiango niente di quello che è stato, anche se adesso sei altrove, e sei lontano. E non rimpiango niente perché tutto quello che è successo tra noi è stato così folle, così bello e vero. E anche se è finito, e anche se negli ultimi tempi non facevamo che litigare e urlarci contro, e anche se tu pian piano hai smesso di guardarmi, di baciarmi. Non importa se è finita e adesso tu chissà dove sei, con chi sei e cosa fai. Però a volte mi chiedo se ti capita ancora di pensare a me, a come sarebbe potuta andare. Chissà che a volte ancora mi cerchi tra la folla, come io inconsciamente faccio ancora.
E sorrido adesso pensandoti mentre mi preparo l’ennesimo avocado toast e mi accendo l’ennesima Lucky Strike.
   
 
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