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Autore: Allen Glassred    20/03/2021    0 recensioni
Al funerale del padre Rodolfo, finalmente Theresa ed Adam possono lasciar andare tutto il rancore e l'odio covati negli anni e dare vita alla loro nuova famiglia.
Genere: Fluff, Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Bloody Sunset '
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E’ una giornata piovosa a Roma, il cielo sembra non voler smettere di piangere lacrime amare in questo giorno di lutto: infatti, nella cattedrale romana si sta celebrando il funerale di Rodolfo, padre di Theresa. La giovane incarnazione terrena di Speranza è appoggiata alla bara del padre, in ginocchio e, ormai da un quarto d’ora buono non fa altro che piangere. Certo, ha passato anni bellissimi e sereni con lui e sa, nel profondo, che questo giorno era inevitabile: è un ciclo, gli esseri umani nascono, vivono la propria vita per poi morire. E’ una cosa che certamente sa ma alla quale non era ancora preparata, non per suo padre. D’altronde pensa, quale sarebbe stato il “ momento adatto “ per perdere il solo genitore rimastole? La sua guida, il suo solo ed unico punto di riferimento sin dall’infanzia. Dopo diverso tempo e come spinta da una forza maggiore tuttavia, la donna alza lo sguardo e si volta in una direzione precisa: a quel punto non può fare a meno di notarlo. Un giovane dalla chioma bionda sta osservando solo ed unicamente quella bara come se nemmeno lei fosse presente: non sta piangendo, anzi quasi non mostra sentimenti. Tuttavia lei lo recepisce: sta soffrendo. Al di là del fatto di essere un’incarnazione Angelica, lei e quel ragazzo hanno un legame che, volenti o nolenti è e rimarrà per sempre indissolubile, un legame che li terrà sempre uniti l’uno all’altra. “ Adam… “. Sussurra solamente la giovane psicologa: conosce quel ragazzo da tanto tempo, a causa sua e delle Virtù, lo sa bene, rischiò addirittura di rimanere paralizzato salvo poi essere guarito da Raphael, che lo utilizzò come tramite per giungere sulla Terra la primissima volta che lo incontrarono con intenzioni ben poco benevole. Divenne dottore ed iniziò poi a lavorare nel suo stesso ospedale fino a quando, qualche tempo dopo, non fu messa alcorrente della verità: anni prima, Rodolfo e la madre di Adam ebbero una relazione dalla quale nacque il ragazzo. Poco dopo tuttavia, l’uomo decise di troncare il rapporto con la propria amante e questa non gli rivelò mai di essere rimasta incinta. Constance crebbe il figlio da sola e, di certo, non poteva immaginare che il destino lo avrebbe condotto proprio sulla strada della sorellastra. I rapporti tra lui e Theresa non sono stati certo facili, nemmeno quando Rodolfo venne a conoscenza dell’identità del ragazzo e decise di riconoscerlo come suo figlio le cose migliorarono. Theresa ne conosce tuttavia le vere ragioni: in realtà suo fratello desiderava costruire un rapporto con loro padre e si, in un primo momento anche con lei. Tuttavia le cose cambiarono quando, quella maledetta notte, Krad e Martino lo attaccarono: non era un banale attacco ad un “ peccatore “, come avevano lasciato intendere: no, quello era un attacco diretto a Theresa stessa, far del male a suo fratello e colpire lei nel suo punto più debole: la famiglia. Anche se di fatto Speranza non era ancora alcorrente del legame di sangue, certamente teneva già ad Adam in modo particolare. Fu per questo che, non appena percepì che il suo amico era in pericolo non esitò a precipitarsi in suo soccorso. Ma, ricorda la donna, era già troppo tardi: forse accidentalmente, vuole concedere un beneficio del dubbio a colui che comunque fu loro capo, Krad aveva colpito Adam in modo abbastanza violento e proprio alle spalle, mentre le frecce della balestra di Martino fecero il resto. Le conseguenze di quell’attacco furono devastanti: il giovane finì in coma e perse l’uso delle gambe. Fu in quel momento che in lui nacque un odio profondo verso le Virtù: non fosse stato per loro infatti, non si sarebbe trovato in quello stato. Anche dopo essere stato salvato e guarito da Raphael le cose non migliorarono: incolpò la sorella in special modo di on averlo saputo proteggere, di averlo coinvolto in una cosa in cui di fatto, lui non c’entrava nulla. Disse di si a Raphael nella speranza che lui distruggesse il mondo e le stesse Virtù, che punisse chi gli aveva fatto tanto male e che distruggesse ciò che invece loro volevano proteggere, non gli importava affatto che fine avrebbe fatto lui, non gli importava null’altro che vendicarsi. Da quando fu liberato dalla presenza dell’Arcangelo ed il piano fallì, il ragazzo non rivolse più la parola alla sorella: certo, sono costretti a vedersi dato che lui lavora nel suo stesso ospedale ma, di fatto, la tratta con freddezza al pari, se non peggio di un’estranea: ha perdonato in fine le altre Virtù, ma proprio non riesce a fare lo stesso con la sorellastra, non riesce a perdonarle di non averlo aiutato, di aver permesso a Krad e Martino di quasi ucciderlo.

Ma ora, eccolo lì: i suoi occhi color ghiaccio osservano la bara di colui che era suo padre, non permettendogli di accorgersi da subito che Theresa si è alzata da terra. “ Adam… “. Fa, ora a voce più alta in modo che il ragazzo possa sentirla. Lui si volta verso di lei assumendo, se possibile, lo sguardo più freddo che lei gli abbia mai visto dipinto in volto. C’è per un istante un silenzio quasi imbarazzante ma, di lì a poco, è lei a prendere parola. “ Ti ringrazio, per essere venuto a dare l’ultimo saluto a nostro… “. Ma lui la interrompe bruscamente.

“ Non dirlo “. Fa solamente, rimanendo appoggiato allo stipite della porta e tornando a guardare gelidamente la bara e colui che vi è all’interno. “ Quell’uomo non era mio padre e tu non sei mia sorella. Non so nemmeno perché sono venuto qui “. Ammette. Fa per girarsi ed andare via ma, in quel momento, la voce della donna lo trattiene sul posto.

“ Aspetta! “. Fa semplicemente il tramite di Hope e, a quella semplice parola, non sa nemmeno lui perché ma Adam si ferma all’istante e, di fatto, le permette di proseguire nel proprio discorso. “ So che non abbiamo avuto un buon rapporto, ultimamente: da quando… “. Si blocca un istante e, a quel punto, lui decide di rispondere a quell’affermazione.

“ Vuoi biasimarmi forse? “. Chiede. “ Il tuo capo mi ha infilzato la schiena con la sua lancia, quell’altro psicopatico mi ha colpito con delle frecce ed una balestra e, come se non bastasse, scopro che proprio la figlia di colui che mi ha generato mi avrebbe lasciato lì a morire, solo per una stupida missione… “. Lei lo blocca prima che possa proseguire, facendo alcuni altri passi verso di lui.

“ Stupida missione? “. Chiede, quasi sconcertata. “ Ti ricordo che, se non avessimo portato a termine questa “ stupida missione “, la Terra come la conosci tu non esisterebbe più, forse nemmeno io e te esisteremmo più! E no: non ti avrei mai lasciato lì a morire! Come puoi pensare una cosa simile?! “. Sbrocca la bionda, forse provata anche dalla funzione funebre del padre, forse dando voce a pensieri e sentimenti a lungo repressi. “ Non ho colpa per ciò che Krad e Martino ti hanno fatto, comunque Carità se n’è pentito seppur con molto tempo di distanza. Ma… “. Si ferma: lui continua a guardarla con i suoi occhi di ghiaccio, lei gli arriva di fronte e, senza nemmeno pensarci, gli prende le mani tra le proprie. Da prima Adam sussulta, vorrebbe liberarsi da quella presa e scappare via. Ma non lo fa: non lo fa e si limita a rimanere immobile, in attesa che la sorella – incredibile, lo ha pensato davvero si dice tra sé e sé - prosegua il proprio discorso. “ Adam, sei mio fratello ed io sono tua sorella: entrambi abbiamo perso le nostre madri da molto giovani, nostro padre… “. Le lacrime allagano nuovamente gli occhi smeraldo della donna: non riesce nemmeno a dirlo, non vuole neppure dire che suo padre, purtroppo, è morto. Il biondo nota solamente ora le lacrime della fanciulla e, in quell’istante, qualcosa in lui sembra spezzarsi e, dal suo occhio destro scende una lacrima che non riesce in alcun modo a nascondere. “ Nostro padre non c’è più, siamo rimasti solo io e te: tu sei la mia famiglia, io sono la tua. Ti prego, non rifiutarmi ancora una volta. Dimentica quanto è successo, ti giuro che d’ora in poi farò di tutto, di tutto pur di proteggerti e non coinvolgerti più in tutto questo “. Quelle parole riescono incredibilmente a penetrare il muro di rabbia che il ragazzo aveva costruito attorno a sé, impedendo all’amore fraterno di far breccia in lui. Ma ora eccolo lì: senza rendersi conto ha iniziato a sua volta a piangere e, istintivamente, a stringere a sua volta le mani dell’altra.

“ Ma io sono già coinvolto, Theresa: sono il tramite di Raphael… “. Fa, lei scuote il capo.

“ Raphael è tra noi, Adam “. Fa, lasciando il fratello shoccato: come sarebbe a dire che Raphael è in mezzo a loro? E’ forse uno scherzo? “ Ha rinunciato alle sue ali per amore: il marito di Valentina, è… “. per poco il giovane non sviene sul posto e, per un istante si sente quasi mancare ed il fiato mozzarsi: ecco cos’era dunque, la sensazione che aveva provato la prima volta che incontrò il marito di Valentina.

“ Pazzesco… “. Mormora solamente il giovane medico, cercando di metabolizzare la notizia mentre, di lì a poco, Theresa riprende parola.

“ Non posso cambiare il passato, purtroppo: non posso cambiare ciò che ti hanno fatto Krad e Martino, non posso cancellare i loro errori. Come non potrò mai scusarmi abbastanza per non averti aiutato a sufficienza, quella notte. Posso solo dirti che mi dispiace, che se vorrai farmi entrare nella tua vita non te ne farò pentire: saremo l’uno il sostegno dell’altra, come devono essere due fratelli. Io… io ti voglio bene, sono stanca di questa rabbia tra di noi! “. Scoppia in lacrime, lasciando andare il dolore sia per la morte di Rodolfo che per la situazione creatasi con il fratello. Adam da parte sua, sente qualcosa di nuovo in lui: qualcosa che, quasi senza che se ne renda conto, quasi senza dargli il tempo di riflettere sulle sue azioni, lo porta ad attirare la sorella a sé per poi stringerla in un forte abbraccio. Un abbraccio che da prima lascia la bionda attonita e che, di lì a poco, le trasmette le più varie sensazioni: dolore, gioia, tristezza, felicità. Tutte sensazioni contrapposte certo, ma una cosa è certa: non vi avverte odio. L’odio del fratello è sparito e, a quel contatto lei la può avvertire: la speranza. La speranza di un futuro migliore, la speranza di Adam e la sua ora coincidono. Senza esitare la dottoressa ricambia quell’abbraccio, stringendo così forte a sé il ragazzo che, per un momento, lui teme quasi voglia soffocarlo. “ Ti voglio bene! “. Fa semplicemente lei, dando sfogo ad un pianto liberatorio che, è sicura, sarà l’ultimo. Almeno, per quanto riguarda la situazione con il fratello. Lo stesso fratello che, dopo un istante, la stringe maggiormente a sé: finalmente l’odio pare aver ceduto il passo e, lo deve ammettere, lui non si è mai sentito meglio.

“ Ti voglio bene anche io… sorella “. Sussurra. In seguito non ci sono altre parole, i loro cuori percepiscono già cosa quell’abbraccio stia a significare: finalmente entrambi i figli di Rodolfo sono riuniti, esattamente come Mary e Constance, le loro madri, avrebbero desiderato.



Al funerale del padre Rodolfo, finalmente Theresa ed Adam possono lasciar andare tutto il rancore e l'odio covati negli anni e dare vita alla loro nuova famiglia.
   
 
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