Il giovane dalla lunga chioma corvina entra in quella casa in cui, da un po' di tempo a questa parte, vive come essere umano. Stavolta pensa, non ha avuto bisogno di un tramite: ha utilizzato il suo vero corpo per scendere sulla Terra, pere poter vedere di persona come siano quelle “ bizzarre creature “ a cui suo Padre ha dato vita ed alle quali sta dando un amore incondizionato malgrado, deve amaramente constatare, la maggior parte di essi non lo meriti affatto. Ma in fondo pensa, chi è mai lui per discutere le decisioni del Creatore? Già uno dei suoi fratelli osò farlo ma, come già sa, non finì bene e lui non desidera commettere gli stessi errori.

L’uomo avanza di qualche passo e, di lì a poco, prende finalmente parola notando che la persona con cui vive praticamente da quando è sulla Terra è inginocchiata a terra. “ Layla? “. La chiama semplicemente. La donna si volge verso di lui con un sorriso smagliante ma non alzandosi ancora da terra. “ Layla, ma che fai lì a terra? Ti senti male? “. Chiede preoccupato colui che è, di fatto, uno dei cinque Grandi Arcangeli Elementali. Lei fa cenno di no con il capo per poi sorridere dolcemente.

“ Bentornato a casa, Uriel “. Fa, rivelando che l’uomo in questione altri non è che Uriel, l’Arcangelo della terra. “ Tranquillo, sto bene. Stavo solamente sistemando la sorpresa “. Ammette, confondendo ulteriormente il corvino.

“ Quale sorpresa? “. Chiede facendo un passo verso di lei. Layla rimane in silenzio per un po' poi, mantenendo sempre quel sorriso dolce e così tipico di lei, il sorriso del quale l’Arcangelo si è perdutamente innamorato e gli ha fatto decidere di rimanere più a lungo sulla Terra, la fanciulla si sposta permettendo così all’altro di vedere una gabbietta. “ Non capisco: la tua sorpresa era forse una gabbietta? “. Chiede stranito lui, mentre la ragazza si mette a ridere notando l’ingenuità ed allo stesso tempo la serietà con cui la frase viene pronunciata.

“ Ma no, sciocchino! La sorpresa è all’interno della gabbietta “. Esordisce la ragazza. Uriel la guarda ancora qualche momento, confuso. “ Coraggio, guarda bene “. Insiste Layla e, di fronte all’insistenza della compagna l’Arcangelo non può fare altro che inginocchiarsi per poter meglio esaminare la gabbietta.

“ Ma qui non… “. Sta per concludere la frase, ma un dolce e tenero musetto si sporge improvvisamente dalle sbarre seguito quasi subito da un altro.

“ Ecco le sorprese di cui ti parlavo! “. Esordisce in fine la bruna, inginocchiandosi a sua volta per poi aprire con cautela la gabbia e prendere in braccio uno dei sue animaletti. “ Spero ti piacciano i coniglietti: un’amica non poteva più tenerli con sé e, data l’occasione, ho pensato di adottarli “. Ammette. Uriel rimane un po' stranito ma, di lì a poco, ogni dubbio si dissipa: al di là della dolcezza di quei due bellissimi coniglietti, uno dal pelo totalmente bianco e l’altro dal pelo bianco e nero, vedere Layla così felice rende in automatico felice lui. Anche gli avesse portato a casa un opossum, certamente non sarebbe stato lui a costringerla a rinunciarvi. Ciò che rende felice la sua compagna rende felice lui pensa, è una cosa del tutto naturale e spontanea.

“ Tieni “. Fa ad un certo punto lei, interrompendo i pensieri dell’altro e mettendo tra le sue braccia il coniglietto che in precedenza stava nelle sue, per poi estrarre dalla gabbietta anche il compagno e coccolandolo dolcemente. Da prima Uriel avverte una sorta di panico: e se facesse male a quella fragile creatura? Se gli finisse a terra?

“ Layla, insomma! Potrei fargli male, se mi cadesse a terra! “. Esordisce il corvino, provocando solamente la dolce risata della compagna.

“ Suvvia, non gli farai niente. E poi devi fare un po' di pratica… “. Lascia cadere la frase a metà. Lui da prima non sembra darvi eccessivo peso e, una volta dopo aver preso nel modo corretto il coniglietto ed averlo coccolato un po', punta lo sguardo in quello della castana.

“ Come mai questa sorpresa? Non che non sia gradita, ma festeggiamo qualcosa’ “. Chiede. Lei concentra l’attenzione sul coniglietto, distogliendo subito lo sguardo come fosse imbarazzata o nervosa. “ Layla? Cosa c’è? “. Chiede lievemente allarmato Uriel: e se avesse scoperto la sua identità? Se sapesse che lui è un Arcangelo? La risposta tuttavia, non tarda ad arrivare.

“ Ecco, desideravo che ricordassi questo giorno come uno dei migliori della tua vita. So che ti piacciono gli animali, così ho iniziato regalandoti questi due coniglietti, anche se è solo una parte della sorpresa che ti ho preparato… “. Mormora a bassa voce, tuttavia lui riesce a sentire ciò che dice e la guarda qualche momento: perché ora, Layla pare essere terribilmente imbarazzata e nervosa? “ Dunque… beh, sai che recentemente non mi sento troppo bene, no? E che mi hai suggerito di farmi visitare quanto prima…? “. Uriel annuisce, riflettendo: è vero, da un po' di tempo a questa parte Layla si sente poco bene così, dopo l’ennesimo svenimento, le ha consigliato di farsi visitare da un medico. “ Ok, dunque… io so… cioè, il medico mi ha detto cos’ho esattamente “. Si ferma di nuovo: e se lui prendesse male la cosa?

“ Ebbene? Layla, non tenermi sulle spine! “. La incalza lui. La donna esita ancora un po', fino a quando non si decide: deve dirglielo, sia quel che sia la sua reazione glielo deve assolutamente dire.

“ Questi due bei coniglietti non sono i soli nuovi arrivi “. Inizia, lui la guarda in attesa che prosegua. “ Sono… sono incinta! “. Esordisce in fine lei, facendo per scappare letteralmente dalla sala e pensando che a lui possa non far piacere la notizia. Lui rimane interdetto qualche istante: incinta? Layla porta in grembo suo figlio? Un nuovo Nephilim sta per venire al mondo? In seguito nota la reazione di lei e, dopo aver posato delicatamente il coniglietto in gabbia, abbraccia forte la ragazza da dietro. La stringe forte a sé mentre lei, con ancora in braccio il coniglietto, rimane immobile. “ Uriel… insomma, so che non ne avevamo parlato, e… “. Lui la interrompe a metà frase.

“ Mi hai dato la più bella notizia che potessi ricevere: Layla, tu stai per darmi un figlio! Dentro di te sta crescendo il frutto del nostro amore, non devi pensare che io non ne sia felice. Io amo te ed amo già nostro figlio, perché è una parte di te, una parte di noi “. Quelle parole hanno il potere di commuovere la donna: alcune lacrime di gioia scendono dai suoi occhi mentre lui, seguendo il suo istinto, fa a sua volta una sorpresa a lei. “ Vuoi diventare mia moglie e dare a nostro figlio una vera famiglia? “. Chiede: sa bene che probabilmente, una cosa del genere gli costerà la perdita delle sue ali. Ma non gli importa: se questo servirà a rimanere accanto a Layla e al loro bambino, è pronto a sostenere il processo e le conseguenze di esso. La donna lo guarda esterrefatta: certamente non immaginava che le avrebbe fatto una proposta di matrimonio così, su due piedi. Ma dopo tutto pensa, lui è così: impulsivo, dolce e molto altro ancora. Tutte le caratteristiche che l’hanno fatta perdutamente innamorare di lui e che, ora, la portano a fare un cenno affermativo con il capo.

“ Si! “. Fa, mentre lui la guarda come a volersi accertare che non sia solo un sogno. “ Si! “. Ripete lei, al culmine della gioia. “ Non c’è altra cosa al modo che desideri più di diventare la tua sposa! “. Fa, mentre lui le da un bacio stando attento a non far male al coniglietto. In quel momento pensa, vuole solo essere felice senza pensare a cosa potrebbe comportare questa sua felicità.