Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Allen Glassred    24/03/2021    0 recensioni
Lucifero ha preso il controllo del Paradiso, Valentina è posseduta da Morte. E, inaspettatamente il nuovo Re dei Cieli e della Terra le fa una proposta. Se volete sapere quale sia, non vi resta che leggere e scoprirlo!
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
- Questa storia fa parte della serie 'Bloody Sunset '
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La giovane dalla chioma bruna varca la soglia della grande sala, quella che in un certo senso potrebbe essere definita la sala del trono, trono dove un tempo sedeva suo Padre: il Creatore. Quello stesso Creatore che, indebolito dalla precedente battaglia, non ha potuto tener testa alle truppe nemiche e che, per salvarsi la vita, è stato costretto a rifugiarsi sulla Terra. Si, è così: il glorioso Creatore, colui che viene definito l’Altissimo, l’Onnipotente, è stato per la prima volta costretto a fuggire dal suo stesso palazzo e dal Paradiso protetto dai suoi figli, o meglio coloro che è riuscito a portare con sé: quasi tutti gli Angeli sono rimasti in Paradiso, hanno lottato per la loro casa e per il padre, finendo alcuni per cadere sulla Terra privi della Grazia, almeno temporaneamente, ed alcuni per cedere ai due nuovi sovrani del Cielo e della Terra. La ragazza riflette su tutto questo mentre varca la soglia, notando una schiera di Angeli inginocchiati al cospetto del nuovo Re: davanti ad essi, persino Gabrielle è stata costretta a cedere ed inginocchiarsi così come Uriel, anche se non avrebbero mai voluto farlo e nonostante siano due dei più potenti tra i figli di Dio: a nulla è valsa la loro resistenza, lui ha finito per farsi quasi tagliare un’ala e lei la vita stessa. Gabriel è riuscito a fuggire per poter avvertire Raphael del pericolo, Michael è scomparso dopo la rottura del Cristallo D’Angelo e, in ogni caso non potrebbe essere di alcun aiuto: infatti la lunga prigionia lo ha fatto uscire di senno quasi totalmente, la sua Grazia è compromessa e le ali non gli sono ancora state restituite. La bruna non può fare a meno di pensare a quanto accaduto: in cuor suo ad una parte di lei dispiace vedere i suoi fratelli e sorelle ridotti a poco più di schiavi di fronte a colui che, dopo tanti millenni è in fine riuscito nell’intento di cacciare il padre dal proprio trono ed usurparlo. Deve essere ciò che è rimasto di “ Valentina “, che ancora tenta di riprendere possesso del proprio corpo e cacciare colei che invece, lo ha usurpato approfittando della sua debolezza. Pentita di aver stipulato un patto che mai avrebbe dovuto esistere ma che, in preda alla disperazione, ha finito per contrarre senza possibilità di ritorno: il suo tempo come Virtù è scaduto e Morte ha preso il suo corpo utilizzandola come tramite, rendendola una nuova Valentina, cambiando totalmente la sua mente e la sua stessa Grazia Angelica, ora passata ad essere Grazia Demoniaca quasi interamente. Le ali della donna sono dispiegate e tinte di un nero tenebra, la falce impugnata nella mano sinistra. Solo quando si accorge dello sguardo del nuovo Re puntato su di lei si inchina, così come hanno fatto tutti gli altri e sotto lo sguardo furioso di Uriel, il quale stringe i pugni con ira: l’ultima cosa che avrebbe voluto vedere è Valentina inchinarsi a quell’Arcangelo caduto, al traditore, al loro nemico giurato che, con l’inganno, è riuscito addirittura a cacciare loro Padre dal Paradiso. Sarebbe tentato di alzarsi e di reagire ma Gabrielle, intuendo le sue intenzioni, gli pone la mano sulla sua ancora serrata a pugno per poi scuotere il capo: non è il momento per i colpi di testa, se in quel momento Uriel attaccasse finirebbe solamente per farsi eliminare e, a quel punto, più nessuno potrebbe far tornare Dio al proprio legittimo posto e liberare Valentina dal controllo di quell’entità che, a quanto pare, si è rivelata essere la Morte personificata. “ Valentina “. La voce del Re del Paradiso interrompe ogni pensiero da parte della donna che, sentendosi chiamare abbassa semplicemente lo sguardo per poi prendere parola di lì a poco.

“ Signore, da ora tutto il Paradiso è sotto il vostro controllo: nessun ribelle… “. Lui la osserva quasi distrattamente per poi prendere finalmente parola, interrompendo le sue spiegazioni con un nuovo ordine impartito, però, agli altri Angeli presenti.

“ Voi, andatevene via. Devo parlare da solo con Giustizia “. Fa semplicemente, chiamandola ancora con il nome della sua Virtù e consapevole che, da qualche parte in Valentina, questa è ancora viva seppur sopita. Al suo ordine gli altri non possono fare a meno che obbedire, alzandosi ed uscendo lentamente dalla sala del trono. Ultimo di loro è Uriel, quasi trascinato da Gabrielle per impedirgli di fare qualche sciocchezza. Una volta rimasti soli e con lei ancora inginocchiata nel punto in cui si trovava, colui che si rivela essere Lucifero prende nuovamente parola. “ Avvicinati “. Quasi le ordina, anzi pensa lei, è proprio un ordine. Esita un istante ma in seguito si alza nuovamente da terra, facendo scomparire le proprie ali ma tenendo la propria falce tra le mani. Fa un cenno affermativo con il capo per poi avvicinarsi e, abbassando nuovamente lo sguardo fa per inchinarsi nuovamente. Lui capisce le sue intenzioni e, facendo un ghigno compiaciuto la ferma con un rapido movimento, afferrandole il mento con due dita e costringendola a portare lo sguardo nel suo: i suoi occhi pensa, i suoi occhi uguali ai suoi, la ragione principale per la quale, millenni prima, si innamorò di Giustizia: la sola donna a possedere i suoi stessi occhi. “ Avverto della paura nel tuo animo: sei agitata, anche se non lo dai a vedere e malgrado tu abbia accettato spontaneamente di rimanere. Cosa turba il tuo animo? “. E’ una domanda alla quale, di sicuro, non si aspetta una risposta. Come previsto infatti la donna non dice nulla, solo dopo alcuni istanti decide di rispondere e cercare di non scostare lo sguardo da quello di lui che, volente o nolente, le da i brividi.

“ E’ che non sono abituata: mi dispiace vedere i miei fratelli ridotti a poco più che schiavi, malgrado… “. Si morde leggermente il labbro: perché dire quell’ultima parte della frase le provoca dolore? Perché sa che in fondo, non è vera ma non ha altra scelta se non dirla? “… se lo sono meritato “. Sussurra. Riflette: seppur abbiano sbagliato con Lucifero, tutti incluso il Padre, certamente non meritavano una fine del genere. Ma non può certo dire una cosa del genere a colui che le è di fronte, la ucciderebbe prima che abbia il tempo di terminare la frase. Lucifero sogghigna ancora una volta: potrà cercare di ingannarlo a parole, ma lui sa tutto: lui legge il suo cuore, lui percepisce ogni sua emozione e minima sensazione.

“ Hai paura di me? “. Chiede ad un certo punto. Lei sussulta un istante, incapace di rispondere: quasi se l’era scordato, aveva dimenticato che per lui, lei rimane un libro aperto. Non osa dire nulla e, a quel punto lui percepisce un moto di soddisfazione: finalmente. Finalmente, dopo tanti secoli ha sottomesso Giustizia al suo volere. Certo, sarà anche influenzata da Morte ma, probabilmente pensa, si sarebbe arresa a lui anche se fosse stata lei al cento per cento: tiene troppo alla sua vita, non l’avrebbe mai gettata via e, in oltre, il loro amore è sopravvissuto nonostante tutto: lei potrà dire il contrario, ma i fatti rimangono. Un amore nato in Paradiso all’alba dei tempi, ancor prima della sua caduta negli Inferi e anzi, una delle ragioni primarie di quella rivolta contro suo Padre e tutto il Paradiso seguita, naturalmente, dalle altre. Improvvisamente, con la stessa mano le cui dita erano posate sul mento della donna le accarezza una guancia: un gesto quasi dolce ma che, fatto da lui, prende tutto un altro aspetto. “ Non devi temermi: ti sei sottomessa a me, com’è giusto che fosse “. Lei scosta lo sguardo, quasi vergognandosi: se da un lato ha scelto la via più saggia per salvarsi, dall’altra prova una sorta di vergogna. E’ come se Morte e Giustizia, o meglio Valentina, avessero due sensazioni distinte che si scontrano in un unico corpo. “ Come deve fare una brava Regina con il suo Re, no? “. Chiede come se nulla fosse lui, riprendendo parola e percependo immediatamente di aver sconvolto l’altra. Sorpresa che traspare anche dal suo sguardo celeste, che ora torna a puntare in quello di lui.

“ E’ vero, mi sono sottomessa a te per salvare la mia vita. Ma non sono la tua Regina “. Fa, cercando di mantenere un tono neutro e non far trasparire la propria paura: non dovrebbe osare sfidarlo in quel modo, non sa nemmeno se definirla un’effettiva sfida ma, di certo contraddirlo non le porterà nulla di buono. Lui non toglie la mano dal suo viso, quella libera le afferra il braccio per un momento per poi attirarla più vicina, facendole cadere a terra la falce in un sonoro tonfo metallico.

“ Non ancora “. Precisa l’ex Arcangelo della Luce, guardandola dritto in quegli occhi così uguali ai suoi e che, volente o nolente, gli fanno provare sentimenti più umani che divini. “ Avanti Giustizia, fammi contento… “. Si ferma un istante, lei non sa dove voglia esattamente arrivare, ma la comparsa di un secondo, regale trono proprio di fianco a quello di lui o meglio, a quello di Dio, riesce a chiarirle le idee. “ … diventa la mia Regina “. Quattro parole: quattro parole che normalmente avrebbero shoccato Valentina e l’avrebbero portata a rifiutare all’istante. Ma ora? Ora è combattuta: in un angolo del suo cuore, Giustizia è e rimarrà per sempre legata a Lucifero da quel loro eterno, dannato amore. Dall’altra sa che è sbagliato, dall’altra e come Valentina sa che è un suo mortale nemico. Eppure…

“ Io… io… “. Mormora, un po' incerta. Lui non lascia la presa sul suo braccio, l’altra mano posta ancora sul suo viso non le permette di scostare lo sguardo.

“ Suggelliamo il patto, qui e ora: avrai salva la vita ma, in cambio, dovrai diventare mia per sempre. Solo nostro Padre potrebbe infrangere questo patto e, date le sue condizioni, dubito potrà mai farlo. Se sarai la mia Regina, in cambio salverò la tua vita e quella dei nostri fratelli e sorelle “. Lei riflette, confusa: da un lato sa bene di non doversi fidare, che si tratta comunque di Lucifero, maestro d’inganni e di illusorie promesse. Ma il corpo agisce quasi distaccato dalla mente. La bruna annuisce per poi prendere parola.

“ La vita dei nostri fratelli e sorelle e la mia, in cambio io diventerò la tua Regina “. Sentenzia, i loro sguardi si incontrano nuovamente e, in fine, anche le loro labbra si uniscono in un bacio, suggellando così quel patto che solo Dio potrebbe infrangere. Ammesso e non concesso che riesca a tornare in Paradiso ed a recuperare le forze, s’intende.



Lucifero ha preso il controllo del  Paradiso, Valentina è posseduta da Morte. E, inaspettatamente il nuovo Re dei Cieli e della Terra le fa una proposta. Se volete sapere quale sia, non vi resta che leggere e scoprirlo!
   
 
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