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Autore: crazy lion    26/03/2021    3 recensioni
Attenzione! Spoiler per la presenza nella storia di fatti raccontati nel libro di Dianna De La Garza "Falling With Wings: A Mother's Story", non ancora tradotto in italiano.
Mancano diversi mesi alla pubblicazione dell’album “Confident” e Demi dovrebbe concentrarsi per dare il meglio di sé, ma sono altri i pensieri che le riempiono la mente: vuole avere un bambino. Scopre, però, di non poter avere figli. Disperata, sgomenta, prende tempo per accettare la sua infertilità e decidere cosa fare. Mesi dopo, l'amica Selena Gomez le ricorda che ci sono altri modi per avere un figlio. Demi intraprenderà così la difficile e lunga strada dell'adozione, supportata dalla famiglia e in particolare da Andrew, amico d'infanzia. Dopo molto tempo, le cose per lei sembrano andare per il verso giusto. Riuscirà a fare la mamma? Che succederà quando le cose si complicheranno e la vita sarà crudele con lei e con coloro che ama? Demi lotterà o si arrenderà?
Disclaimer: con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, né offenderla in alcun modo. Saranno presenti familiari e amici di Demi. Anche per loro vale questo avviso.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Demi Lovato, Joe Jonas, Nuovo personaggio, Selena Gomez
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
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CAPITOLO 112.
 
UN NATALE DIFFICILE
 
I giorni dopo il battesimo erano passati in un battibaleno. Non era successo niente di che, a parte il fatto, molto positivo, che fra Mackenzie. Elizabeth e Katie le cose andavano sempre meglio. Le tre bambine trascorrevano tutto il tempo possibile insieme a scuola e si erano anche viste a casa di Demi, per un pomeriggio di gioco. Erano anche state al centro commerciale ed erano andate a vedere Babbo Natale. L'uomo aveva chiesto loro quali regali volessero e le bambine gliel'avevano detto. Era stato molto bello incontrarlo.
"Buon Natale!" esclamò Hope quella mattina, quando la mamma andò a svegliarla.
"Buon Natale anche a te, piccola."
"Babbo Natale?" chiese la bambina, dolcissima.
"Andiamo a vedere se è arrivato, ma prima aspettiamo il papà e la tua sorellina."
Mentre Mackenzie e Andrew dormivano, Demi fece giocare Hope con i suoi amati cubi di legno e anche con Batman e Danny.
"Buongiorno" disse Andrew entrando in salotto.
Sembrava stanco, senza forze e triste.
"Tutto bene?"
"Sarà il primo Natale senza mia sorella viva, quindi no, non va bene per niente."
Sprofondò nel divano accanto a Demi.
"Sorella" ripeté Hope, che non aveva capito di cosa stavano parlando.
"Ehi, amore." Demi gli si fece più vicina e gli circondò le spalle con un braccio. "Posso solo immaginare quanto sia difficile per te, ma sono sicura che passeremo insieme un bel Natale, okay? E delle feste natalizie piene di allegria. Carlie vorrebbe che tu stessi bene, anche se capisco che ti manchi tantissimo."
"Hai ragione. Prima di scendere sono riuscito a scrivere un po' quello che provavo su un foglio volante."
"Allora la scrittura ti aiuterà sicuramente."
"Lo spero" disse con un pesante sospiro. "Ora facciamo colazione, ho fame."
 
 
 
Mackenzie aprì gli occhi. La sera prima era andata a letto presto, perché la mamma le aveva ripetuto fino alla nausea che Babbo Natale arrivava solo quando i bambini dormivano. Si alzò e rifece il letto come poteva, poi prese in mano il medaglione con le foto sua, di Hope e dei genitori.
Buon Natale pensò, lasciandosi andare a un sospiro sofferto.
Era il secondo Natale senza di loro. Il primo era stato bello, quindi immaginava che anche il secondo le sarebbe piaciuto, ma era comunque triste.
Quando a colazione lo disse ai genitori, questi le diedero un bacio.
"Andrà tutto bene, piccola. Passeremo una bella giornata. Ora andremo in chiesa e diremo una preghiera anche per loro, va bene?" le chiese il papà.
Mackenzie sorrise.
A messa pregarono per loro e per la zia Carlie. E mentre il Parroco descriveva la gioia che si provava il giorno di Natale, Mackenzie si disse che per il momento non la sentiva.
Una volta a casa, Demi propose di fare qualcosa a mano. Le due bambine disegnarono su un foglio una renna e un fiocco di neve, poi il papà ci fece un buco e appesero quei due disegni all'albero.
Così è più bello! esclamò Mackenzie con un gran sorriso.
Ora iniziava a sentire la gioia del Natale. Aveva fatto qualcosa e pensava di aver creato una cosa bella che la faceva sorridere.
Apriamo i regali? Li apriamo? chiese Mackenzie, che non vedeva l'ora.
Erano sotto l'albero e aspettavano solo di essere scartati.
"Ma certo!" esclamò la mamma.
Fu Hope a scartare per prima il suo pacco. A lei toccò un pupazzetto di un coniglio.
"Morbido" disse.
Mackenzie ricevette un libro di favole da leggere.
Evvai, proprio quello che volevo! esclamò.
Andrew ebbe una nuova chiavetta USB.
"Potrò scrivere qui dentro il mio diario, e magari qualche poesia."
Demi ricevette un paio di cuffie grandi, non quelle piccole da cellulare che odiava.
"Ma sono comodissime! Grazie Babbo Natale."
Babbo Natale porta i regali anche ai grandi? chiese Mackenzie a bocca paerta.
"Sì, se glieli chiedono con gentilezza" le spiegò il papà.
 
 
 
Una volta a casa di Dianna tutti si fecero gli auguri e si misero a tavola. Mangiarono a volontà chiacchierando animatamente.
"Al lavoro come va?" chiese Demi a Dallas.
"Molto bene, anche con il canto. Ho scritto una nuova canzone."
"Complimenti!"
"La vuoi sentire?"
"Certo!"
Dallas cantò e tutti la applaudirono.
"Perché non cantiamo alcune canzoni natalizie?" propose Eddie.
Fu Demi a dare le prime note, poi tutti la seguirono.
"Joy to the world!
Joy to the world! Oh, woah
Joy to the world! The Lord is come
Let earth receive her King!
Let every heart prepare Him room
And heaven and nature sing
And heaven and nature sing
And heaven, and heaven and nature sing
 
Joy to the world!
Joy to the world! Oh
Joy to the world! The Savior reigns
Let men their songs employ
While fields and floods
Rocks, hills and plains
Repeat the sounding joy
Repeat the sounding joy
Repeat, repeat the sounding joy
[…]"
"Scusate un momento."
Andrew si alzò da tavola e uscì.
"Dove va?" chiese Madison a Demi.
"Sta pensando a Carlie. Andava sempre a trovarla in ospedale a Natale e questo è il primo che passa senza di lei."
Vado da lui disse Mackenzie, che aveva bisogno di respirare.
Si sentiva soffocare, lì dentro.
Papà?
Andrew sollevò la testa. Era seduto sull'erba, con il capo fra le mani-
"Mac, che ci fai qui?" chiese, la voce arrochita dal pianto.
Non riuscivo più a stare lì. Mi mancano la mia mamma e il mio papà ammise la piccola.
"Oh, tesoro!" Andrew la prese fra le braccia. "Lo so, anche a me manca la zia."
Mackenzie scoppiò a piangere. Non ce la faceva più. Lei e il papà avevano provato a godersi il Natale, a fare finta di niente, a comportarsi come se andasse tutto bene, ma era stato inutile. Perché niente andava bene.
"State male?" chiese Demi, raggiungendoli.
I due annuirono.
"Ve la sentite di restare?"
No scrisse Mackenzie. Scusa mamma, ti ho rovinato la festa.
"Nemmeno io, perdonami Demi."
I tre sospirarono.
"Non vi preoccupate, non avete rovinato nulla. Andiamo a casa" mormorò Demi.
Lasciarono prima il pranzo spiegando cos'era successo, presero Hope e tornarono alla loro abitazione. Demi preparò a tutti una cioccolata calda. Ne avevano proprio bisogno.
Andrew sedeva sul divano a fisare il vuoto, come Mackenzie e Demetria era preoccupata. Non li vedeva così affranti da tempo.
"Cioccolata calda!" chiamò per attirare la loro attenzione.
I due si diressero in cucina trascianndo i piedi, mentre Hope corse più veloce di un fulmine.
Tutti bevvero in silenzio, mentre fuori il cielo si era annuvolato e aveva cominciato a nevicare. A Los Angeles la neve non arrivava spesso, ma quando lo faceva per i bambini era sempre una festa.
Nevica! Nevica! esclamò Mackenzie correndo alla finestra.
I Lovato passarono le successive tre ore a giocare con le bambole assieme a Hope, con il cane e il gatto e a divertirsi con un gioco da tavolo. Andrew e Mackenzie riuscirono a distrarsi e a ritrovare un po' di serenità.
"Andiamo sulla neve?" chiese proprio lui.
Non ce n'era molta, solo tre o quattro centimetri e aveva smesso, ma non importava. Il cane corse fuori con loro e Danny lo guardò come se fose impazzito.
"Cavolo," sembrava dire, "qui fa caldo e ci sono le coperte. Cosa diavolo vai a fare fuori?"
Mentre usciva dopo aver indossato il giubbotto pesante Andrew rifletté sul fatto che a Carlie piaceva tanto rimanere in casa a guardare mentre fuori nevicava. Quel pensiero gli portò un sorriso amaro alle labbra.
I quattro e Batman camminarono sulla neve in giardino. Gli umani giocarono a fare delle palline con quella roba bianca e a lanciarsele.
"Ti prendo, ti prendo!" urlava Andrew alle bambine, colpendole.
Anche noi diceva Mackenzie e prese il papà alla gamba.
Demi si buttò in mezzo alla neve per schivare un colpo di Hope, che la prese in testa.
"Tesoro!" la rimproverò bonariamente la mamma, poi tutti scoppiarono a ridere.
Fecero un piccolo pupazzo di neve con la poca presente. Andrew gli mise una carota come naso, Hope due sassolini per gli occhi.
"Come lo chiamiamo?" chiese Demi.
Rupert propose Mackenzie.
"È un bel nome" disse Andrew.
Fu un pomeriggio tranquillo e la sera andarono tutti a letto più sereni, anche se era stato un Natale difficile.
 
 
 
CREDITS:
Isaac Watts, Joy To The World
   
 
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