Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
Ricorda la storia  |      
Autore: Stria93    27/03/2021    0 recensioni
Cupcake al cioccolato scomparsi misteriosamente. Un conte tredicenne dispotico e inguaribilmente goloso. Un maggiordomo demoniaco con un piccolo conto in sospeso nei riguardi del suo giovane padrone.
Breve storia di ordinaria quotidianità alla magione dei Phantomhive.
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ciel Phantomhive, Sebastian Michaelis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
cake



Sebastian Michaelis abbassò lo sguardo sull'orologio da taschino e si avviò con passo celere verso la cucina per dare inizio ai preparativi per la cena del signorino.

Era stato un pomeriggio relativamente tranquillo al maniero, se si sorvolava sull'amichevole intrusione del Principe Soma e del fido Agni, i quali, su pressante insistenza del primo, si erano presentati all'ultimo momento per fare visita al conte e aggiornarlo sui progressi compiuti dal giovane rampollo indiano riguardo all'apprendimento delle usanze e del buon costume inglesi. Progressi che, a dire il vero, perdevano ogni credibilità di fronte all'ingenua maleducazione di essersi recati alla residenza Phantomhive senza aver usato la cortesia di inviare un preavviso scritto. Ad ogni modo, tale dimenticanza non poteva certo essere adotta a giustificazione legittima per ignorare le regole dell'ospitalità. La nobile casata del signorino non poteva permettersi di vedere macchiata la propria reputazione e un ospite era pur sempre un ospite, anche se inatteso, e meritava dunque di essere accolto con ogni riguardo; a maggior ragione se si trattava di una personalità di prestigio e rango elevato come il Principe Soma Asman Kadar.

E così Sebastian, fronteggiando l'imprevisto con la consueta abilità, aveva allestito in un battito di ciglia un magnifico tea party, a base di masala chai* per onorare le radici degli ospiti, accompagnato da due alzatine traboccanti di manicaretti sia dolci che salati. Dopotutto, cosa accadrebbe se il maggiordomo dei Phantomhive non fosse in grado di risolvere una piccola crisi domestica?

Una volta congedati gli ospiti, il padroncino si era ritirato nello studio per occuparsi di alcuni documenti e Sebastian aveva potuto dedicarsi alle faccende dalle quali era stato distolto al momento dell'arrivo del principe e del suo khansama.

Ma adesso era tempo di mettersi ai fornelli e occuparsi del pasto serale per il suo giovane padrone. Quando entrò in cucina, i suoi occhi acuti vennero immediatamente attratti dalla coppia di lustre alzatine d'argento che egli aveva riportato nella stanza dopo aver sparecchiato il tavolo che aveva ospitato il tè pomeridiano.

Non che fosse avanzato granché: il padroncino e il principe avevano fatto onore al cabaret di dolcezze e Agni non si era tirato indietro di fronte alle monoporzioni del suo famoso Curry Pan; ma un buon maggiordomo non doveva lesinare sulle quantità di cibarie, soprattutto in occasione di una visita. C'era sempre modo di utilizzare ciò che avanzava: l'importante era che l'ospite potesse sentirsi il benvenuto e godere dell'abbondanza che il padrone di casa gli offriva senza riserve. Anche queste piccole accortezze contribuivano alla reputazione della casata.

Tuttavia, Sebastian era più che certo di aver notato una quantità decisamente maggiore di cupcake al cioccolato l'ultima volta che aveva posto lo sguardo sull'alzatina. Almeno un paio di tortine erano sparite, per non parlare del fatto che le poche rimanenti mancavano delle ciliegine candite rosse e lucide come rubini che il maggiordomo aveva sapientemente collocato sulla sommità del ciuffo di crema al burro come guarnizione. A completare la scena del crimine, c'erano briciole di pan di Spagna al cacao sparse un po' dappertutto sul pavimento.

Sebastian si portò le mani ai fianchi ed emise un lungo sospiro. Ci risiamo.

Aveva un'idea alquanto precisa riguardo all'identità di quel ladro goloso e maldestro, specialmente considerando che il misfatto aveva coinvolto specificamente i tortini al cioccolato, mentre il resto delle preparazioni era rimasto del tutto intonso. Non era la prima volta che una circostanza del genere si verificava tra le mura della residenza Phantomhive e, sebbene all'inizio avesse concentrato i suoi sospetti sugli altri componenti della servitù, ormai sapeva che i casi di sparizione misteriosa in cui venivano presi di mira i dessert potevano essere imputati ad un solo colpevole, il quale, oltretutto, non si prendeva neppure la briga di cancellare le tracce del suo passaggio.

- Non va bene. - mormorò Sebastian in tono riflessivo. - È quasi ora di cena. Si rovinerà di sicuro l'appetito, e quando assume troppo zucchero tende a diventare intrattabile... perfino più del solito. -

Il maggiordomo rilasciò un altro sospiro, uscì dalla stanza e imboccò la scalinata per raggiungere il piano superiore, dove si trovava lo studio del padroncino.

Bussò alla porta con discrezione e attese che la voce scocciata del ragazzino gli concedesse il permesso di entrare.

Il conte Ciel Phantomhive sedeva alla scrivania ingombra di lettere e fascicoli, la schiena appoggiata alla sedia imbottita, fin troppo grande per lui, e le braccia incrociate al petto in una posa di evidente contrarietà.

- Che cosa c'è, Sebastian? - gli si rivolse con piglio duro. - Lo sai che quando lavoro non voglio essere disturbato. -

Il maggiordomo non rispose, limitandosi a fissare severamente il suo padrone con gli occhi ridotti a due fessure lampeggianti.

L'espressione del conte perse un po' della spocchiosa sicurezza ostentata fino a un attimo prima. - Che ti prende ora? Si può sapere perché mi guardi così? Smettila, non mi piace affatto. -

Di nuovo, nessuna risposta giunse dal demone che continuava a scrutare il tredicenne, imperterrito, come se volesse indagare qualcosa che andava oltre la carne.

Così esposto all'influsso di quelle iridi di fuoco gelido, Ciel iniziava a provare un crescente senso di disagio.

- Ti ho detto di smetterla! -

Incurante del suo ammonimento, Sebastian si avvicinò alla scrivania con due falcate decise e si chinò in avanti in modo da trovarsi con il viso a pochi centimetri da quello del ragazzo. Una prossimità quantomai sconveniente.

- Ohi, Sebastian! Ma che diavolo... ? -

Il maggiordomo allungò una mano e gli strinse fermamente il mento tra le dita, accostandosi a lui ancora di più. Con il volto intrappolato nella sua presa salda, Ciel avvertì le forze venirgli meno e la protesta veemente che gli era salita alla gola morirgli sulla lingua.

Il conte poteva ora specchiarsi nelle lame nere che erano le pupille del demone, restituendogli il proprio riflesso dall'espressione sgomenta.

Un brivido freddo gli percorse la schiena. Cosa voleva fare quel demonio? Possibile che avesse deciso di violare il contratto e intendesse divorare la sua anima prima del tempo stabilito? Per quanto assurda potesse essere quell'idea, fu la prima a balenare nella mente allibita di Ciel.

La distanza residua tra le loro labbra si ridusse ancora, impercettibilmente ma inesorabilmente. Il conte avrebbe voluto divincolarsi, ma qualcosa nello sguardo ardente del maggiordomo impediva al corpo di reagire secondo la sua volontà.

Infine, Sebastian sorrise e ammorbidì la pressione delle dita sul viso di Ciel, allontanandosi un poco. - Proprio come pensavo. - constatò con aria compiaciuta. - La vostra bocca e il mio naso non mentono, padroncino: l'aroma di cioccolato è inconfondibile. Ecco risolto il mistero dei cupcake scomparsi dalla cucina. -

Finalmente conscio di quelle che erano state fin dall'inizio le vere intenzioni del demone, Ciel si riprese e scostò bruscamente da sé il braccio di Sebastian, avvampando di indignazione. - Tu, razza di... -

Senza smettere di sorridere, il maggiordomo raddrizzò la schiena, alzò un indice e lo fece ondeggiare in segno di rimprovero. - Insomma, signorino, quante volte vi ho detto che mangiare dolci fuori orario non giova alla vostra salute? E poi sgattaiolare nelle cucine per sgraffignare torte non è un comportamento degno della vostra posizione, non credete? -

Il conte si sentì arrossire ancora di più ma si sforzò comunque di approntare un atteggiamento il più possibile dignitoso e sostenuto. - Tsk. Non so di cosa tu stia parlando. -

Sebastian ridacchiò. - Davvero, padroncino? Eppure le prove delle vostre azioni criminose sono chiare come il sole, o pensate forse di potermi raggirare così facilmente? -

Il silenzio che seguì equivalse a una riluttante ammissione di colpevolezza da parte di Ciel e tanto bastò perché Sebastian se ne sentisse appagato e pronto a sferrare il colpo di grazia all'umore già pesantemente compromesso del suo irascibile padroncino. - Be', immagino che, avendo già consumato una discreta dose di zucchero extra, per la cena di stasera sia meglio evitare di servire il dessert. -

- Cosa?! -

- È per il vostro bene, signorino. -

- Ma per favore! - sbottò il ragazzo con una smorfia sprezzante. - Di' piuttosto che è per il tuo divertimento, demone! -

- Be', sì. - confessò candidamente l'altro. - Ammetto che, in parte, si tratta anche di quello. Vi prego di considerarla una piccola innocente rivalsa per quello che mi avete fatto passare il mese scorso.** Del resto, ammetterete che la rinuncia a una fetta di torta sia ben poca cosa rispetto all'essere ripetutamente trafitti da un attizzatoio e sottostare alle umiliazioni che mi è toccato subire “da morto”. -

Ciel scattò in piedi, ormai al limite della pazienza. - Ora basta con queste sciocchezze! Sei il mio maggiordomo e ti ordino di... -

- Esattamente, padroncino. - replicò Sebastian, pacato e serio; ogni traccia di scherno svanita dai suoi bei lineamenti. Chinò il capo in segno di rispetto e posò la mano destra all'altezza del cuore in un gesto che denotava allo stesso tempo umiltà ed eleganza. - Come avete appena affermato voi stesso, sono il vostro fedele maggiordomo e in quanto tale è mio preciso dovere assicurarmi che non assumiate cattive abitudini che potrebbero danneggiarvi. Ora, se volete scusarmi, dovrei proprio tornare in cucina. A meno che non vogliate che lasci tutto nelle mani del nostro Bard. -

Ciel inorridì al pensiero dei disastri che “lo chef” della tenuta avrebbe potuto combinare se fosse stato lasciato senza supervisione e congedò il maggiordomo con un gesto stizzito della mano, di quelli che si riservano di solito agli insetti molesti.

Sebastian si profuse in un inchino, diede le spalle al ragazzo e prese la via della porta, prima di fermarsi a metà strada e riprendere la parola per la stoccata finale. - Sapete, trovo molto esilarante che il capo della rispettabilissima casata Phantomhive se ne vada a zonzo di nascosto per il maniero a caccia di cibo come un povero topolino affamato. -

Ciel afferrò un tagliacarte e lo scagliò in direzione della figura alta e nera del suo maggiordomo. Sebastian sollevò una mano con la massima tranquillità e, senza neppure voltarsi, intercettò a mezz'aria l'oggetto affilato, ad appena un soffio dal suo orecchio.

- Oh, cielo. Sembra che la vostra mira sia peggiorata. Oppure devo dedurre che mi avete mancato di proposito? -

- Sta' zitto. - ringhiò il conte, sempre più offeso e imbronciato.

Sebastian tornò alla scrivania e restituì l'arma impropria, continuando a sorridere amabilmente come se il suo giovane padrone non avesse appena tentato di mozzargli un orecchio.

Ciel lo fulminò con un'occhiataccia. - Ora lasciami in pace. Ho molto da fare. Va' a preparare la cena e sarà meglio per te che ci sia anche il dessert. -

- Non ci contate troppo, padroncino. Un fine pasto segnato dal gusto della delusione vi risulterebbe ancora più amaro. -




*Il Masala Chai è un tè indiano aromatizzato ricavato dal tè nero (solitamente di qualità Assam o Celyon) al quale vengono poi uniti latte e una miscela di spezie ed erbe indiane.


** Mi riferisco agli avvenimenti narrati in Phantomhive Manor murders arc, adattato ad anime in Book of Murder. Il nostro povero Sebas-Chan ne ha passate di tutti i colori!



Nota dell'autrice:

Questa breve OS è liberamente ispirata ad una serie di fan-art pubblicate su Wattpad. Non sono riuscita a risalire all'autore/autrice ma lascio il link della pagina al quale si possono trovare.

https://www.wattpad.com/853012977-cute-fanart-for-the-average-sebaciel-shipper-as
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler / Vai alla pagina dell'autore: Stria93