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Autore: Riccardo Cecotti    28/03/2021    0 recensioni
Generazioni a confronto in una lettera di un adoescente a un amico.
Genere: Introspettivo, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao Massimo, avrei voluto chiamarti in Sardegna, ma avevo pochi gettoni e poi lo so che sei in vacanza e chissà a che ora ti svegli la mattina.
Stanotte ho fatto un sogno stranissimo, sarà che ieri sera mi sono ascoltato due volte l'ellepì dei Talk Talk, sarà che come sai mi sono mollato con Lucia che è uscita con quel tipo conosciuto al Big, ma fatto sta che volevo raccontartelo.
Una roba allucinante: sono qui davanti a carta e penna, così se lo scrivo me lo ricordo pure domani.
Era sera e ho acceso il Commodore per giocare a pack-man, il registratore stava caricando la cassetta quando sul monitor appare una videata stranissima.
Sulla parte alta dello schermo spunta una striscia tutta bianca e blu con sopra scritto “Facebook” e sotto di questa nomi e fotografie. Cerco di capire di che gioco si tratta, figo però strano.
Boh, non succede nulla. Pensavo dovesse ancora caricare ma non sbucavano fuori le solite strisce arcobaleno e allora, usando le freccette della tastiera, ho provato a scrivere dentro un riquadro bianco dove c’era la dicitura “cerca”.
Ho passato alcuni minuti chiedendomi che cosa dovevo cercare. Non ci crederai!
Ho inserito il nome e cognome di Lucia e mi è venuta fuori la sua foto. Sono rimasto a bocca aperta e ho riprovato con lo stesso risultato.
A questo punto ho messo pure il tuo nome e cognome e sei apparso pure tu che limonavi con Grazia. Ma non è finita qui!
Muovendo le frecce, la schermata andava avanti e indietro e apparivano testi su testi. Sono andato a vedere, così per provare, se trovavo pure Lino.
Ti ricordi di lui? Quel tamarro che vedevamo sempre alla piola di Alfredo? Oh Max, pazzesco! Ho iniziato a leggere cosa scriveva e ti pianta delle discussioni come faceva al bar, solo che sembrano reali e la gente gli risponde pure.
Quelli che replicano sembrano informati su tutto e tutti.
Mentre mi faccio gli affari loro vedo che uno scrive: «L'ho letto su Google!» Mi sono incuriosito, ho pensato fosse una rivista e dato che qui si trova ogni cosa, ho digitato “Google” dopo aver spostato il cursore in alto e mi è apparsa un'altra videata, però non c'era scritto nulla.
L’unica cosa che ho visto era un riquadro con disegnata una lente d’ingrandimento. Ah belli! Ormai l’avevo capito il gioco, ti pare che Sherlock Holmes non l’ho letto pure io?
Mi è venuto quindi spontaneo inserire in quello spazio una domanda e Max… minchia, non ci crederai! Mi ha dato la risposta a quello che avevo chiesto.
Ti ricordi che un mese fa abbiamo discusso su quella data della seconda guerra mondiale? Sapevo di aver ragione, però tu, cazzo, sei testardo.
Ho dovuto sfogliare per un giorno intero il libro di storia, leggendomelo quasi fino in fondo e te l’ho portato il giorno dopo a scuola perché ammettessi che avevo ragione. Ma sto cazzo! Avessi avuto questo “Google” qui, c'avrei messo due secondi per sfancularti, altro che libro.
C'è solo un problema. Ho guardato le varie risposte alla mia domanda, alcune sostenevano una tesi e altre tiravano conclusioni completamente diverse.
Però alla fine mi sono detto: «che mi frega, prendo la risposta che più mi piace, nessuno mi potrà dire che la mia vale meno».
Con “Google” avevo finito per il momento e sono ritornato usando varie frecce, non mi chiedere come, sulla videata da cui ero partito per vedere se trovavo pure Cinzia.
Ti rammenti di Cinzia? Quella che alle medie l'hanno stangata due volte?
Dovevi vederla! Si è messa a pontificare sui vaccini: che lei aveva letto, che i giornali dicono ...
Ah cazzo, non te l'ho spiegato! Ci sono pure i giornali. Ma tutti eh! Mica come da Alfredo che ci trovi solo La Stampa o la gazzetta e pure del giorno prima. Tutti i quotidiani ti dico e freschi di giornata. Io che cavolo ne sapevo, che anche tra giornalisti uno dice una cosa e l'altro esattamente il contrario pur parlando dello stesso fatto.
Comunque non voglio divagare, ti dicevo di Cinzia … Ha iniziato a discutere con un tipo, uno che conosco, laureato in medicina. Oh, non c'è stato verso!
Quello le spiegava in termini comprensibili cosa dicevano i suoi studi a riguardo e lei stizzita a replicare con robe che non c'ho capito una ceppa, però con termini che sembravano fighi.
Il tizio è sbottato e le ha scritto: «Ma smetti di fare copia incolla!» Mi stavo giusto chiedendo che cazzo è “copia e incolla” senza capire, quando mi si apre una videata piccolina e mi appare una mini foto di Luca Cianci con scritto sotto:
«Ciao Ric, finalmente anche tu qui». Eh, sta minchia, mi sono spaventato! Cazzo ne sa che sono qui? E poi qui dove? Mi faccio due domande ma reagisco: «SI, SONO QUI PURE IO» - giusto per non fargli capire che non ne so niente e quello mi risponde - «Non urlare!»
Ma che dice questo - mi chiedo -  vabbè che sa che sono qui, ma non mi può vedere e comunque non mi sente, visto che non sto urlando.
Poi mi ribatte: «Se usi il maiuscolo vuol dire che stai urlando è la netiquette». La “netiquette”?
Mi spiega che nel mondo che sto sognando esiste una cosa simile al galateo ovvero puoi sparare tutte le minchiate che vuoi ma senza alzare la voce.
Non te la faccio lunga, ci scriviamo per un po’ e gli chiedo se gioca ancora al Vanchiglia, se ha più rivisto quella gnocca che abbiamo conosciuto al Charleston e infine mi viene in mente di chiedergli che cosa sia questo “copia e incolla” che ho letto prima.
Amico, non ci crederai, ma tu usando le frecce della tastiera selezioni una parte di testo e poi se tieni premuto il tasto CTRL e quindi schiacci la “C” copi quello che hai selezionato.
Dopo, schiacci sempre il tasto CTRL e quindi la “V” e incolli questo testo dove vuoi. Allora ho capito! Cinzia, rimane una zuccona ma copia come faceva allora, mica capisce cosa scrive!
Ma, hai idea che rivoluzione sarebbe se quello che ho sognato fosse vero?
Finisce che buttiamo via tutti i libri che non servono a nulla, copiamo la roba dei secchioni che invece quei libri li studiano e sembriamo pure degli intellettuali. Tutto senza sforzo, come piace a noi.
Max adesso ti lascio che ci sono i mondiali di Spagna, magari ti riscrivo ma che fatica, mi fanno male le dita, ti racconto il resto a voce quando torni.
   
 
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