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Autore: Dryokolaptis_7    28/03/2021    1 recensioni
-Ti presento Anaklusmos-
-Significa vortice, giusto?- chiede la bionda
-Esatto, la macchina prende il nome dalla particella che ho studiato per tanti anni; tante particelle Anaklusmos, stimolate nel modo giusto, possono generare un varco temporale e…
-Aspetta un secondo papà. Mi stai dicendo che hai trovato un modo per viaggiare nel tempo?
-Non un modo, ma il modo-.
Genere: Avventura, Fantasy, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Annabeth Chase, Cecil, Frank/Hazel, Frederick Chase, I sette della Profezia
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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A N A K L U S M O S



Capitolo I


Una leggera brezza entra dalla finestra della biblioteca, passa dolcemente attraverso le tende ricamate e occupa l’immenso spazio della stanza. Raggiunge gli angoli più nascosti e bui e compie delle capriole quando cambia direzione, sfiora il parquet di cedro e risale per poi ricadere giú, quasi giocasse ad acchiapparella con il pavimento. Non smette la sua leggera corsa nemmeno quando accarezza delicata la chioma bionda di Annabeth, seduta su una poltrona mentre legge un libro preso a caso dall’enorme libreria di casa Chase.

 

La ragazza è assorta nella sua lettura, isolata dal resto del mondo finché uno sparo la riporta alla realtà. 

Annabeth lascia cadere il libro e si precipita alla finestra; da lì vede l’interno del cortile della villa interamente coperto di fumo. Sta per scendere le scale per capire cosa è successo, ma una voce dal piano di sotto la chiama: -Signorina Chase! Suo padre ha di nuovo usato uno dei suoi giocattoli-. 

Persefone è la governante della casa da quasi quarant'anni e sembra non voler invecchiare piú del dovuto: ricorda vagamente una di quelle cameriere di inizio Novecento, con il grembiule bianco con i bordi ricamati in pizzo, i capelli neri stretti in una crocchia alta e le scarpette di vernice immacolate. Per il resto somiglia ad un’aquila con il volto arcigno e impassibile; in ventiquattro anni Annabeth non l’ha mai vista ridere o accennare ad un sorriso.

La bionda scende le scale di fretta e corre fuori nel cortile per aiutare il padre, ma il fumo è così denso che impedisce la vista: -Papà dove sei?.

-Oh Annabeth non sai cosa ho scoperto.

-Papà, vorrei capire dove sei tu adesso, poi mi dirai.

Alla fine la coltre di fumo si dirada e permette a Frederick Chase di raggiungere la figlia. Sembra un bambino che ha appena ricevuto il regalo piú bello di tutti gli altri; si dimena in uno strano balletto con le braccia in aria e le gambe che si muovono fuori tempo, sembra una danza della pioggia che Annabeth ha visto quando ha fatto visita alla sua amica Piper in Arizona.

 

-Annabeth, vieni con me, ti mostro le mie modifiche al progetto di partenza.  Naturalmente Clarence…
-Cecil, signor Chase.- Il ragazzo mingherlino dai capelli rossicci esce dal laboratorio tossicchiante e pieno di fuliggine in faccia. Cecil è l’assistente numero 4 del Signor Chase. O forse è il numero 6. Nessuno ricorda quanti studenti hanno assistito Frederick. Negli ultimi anni ne cambia uno a settimana e ogni volta lasciano la villa con qualche arto fuori posto, ma Cecil sembra piacere allo scienziato perché lavora al suo fianco già da quattro mesi, senza aver rischiato la vita. In tutto questo tempo però Frederick non ha ancora  imparato il suo nome.
-Ciao Cecil, sai dirmi cosa sta succedendo?- chiede Annabeth incuriosita dalle luci che si accendono ad intermittenza  dentro al laboratorio.
-Come ha già detto il Signor Chase abbiamo apportato delle modifiche al progetto iniziale e sembra funzionare- risponde lo studente alzando due pollici in su.
Annabeth si guarda attorno un po’ preoccupata: -Sei proprio sicuro che l'esperimento funziona?- il tono della ragazza sembra offendere Cecil, che aggrotta le sopracciglia e rivolge uno sguardo interrogativo a Frederick Chase. 
-Lo scoppio è solo un effetto collaterale della macchina in funzione. Basterà stringere qualche bullone e tutto si sistema.- Papà Chase sembra convinto di ciò che dice e per questo la bionda non chiede altro, si fida di lui.

 

Frederick Chase è un uomo di circa cinquantaquattro anni, con i capelli biondo cenere e nessuna ciocca bianca. Sembrerebbe più giovane se vestisse alla moda e curasse il proprio aspetto, ma da quando Annabeth ha compiuto diciassette anni ha sposato il suo lavoro di scienziato a tempo pieno. 
Dopo la morte della moglie, quando sua figlia era ancora piccola, ha portato avanti le sue responsabilità genitoriali, lasciando il laboratorio e insegnando fisica ad Harvard. Per sua fortuna i bambini crescono in fretta e diventano sempre più autonomi, infatti Annabeth ha presto preso il volo per il college e si è laureata. Oggi è un architetto molto famoso e richiesto in tutto il mondo e il Signor Chase ne va fiero. Quanto a lui, è tornato sui suoi passi facendo ricerche su una strana particella. Ci lavora da quasi tre anni ormai e sembra essere pronto a svelare la sua scoperta al mondo intero.

 

Nessuno conosce la nuova “diavoleria” che il dottor Chase ha creato; a parte Cecil ovviamente. Il ragazzo ha fatto di tutto per poter lavorare al fianco del suo idolo dai tempi di Harvard. Annabeth vede gli occhi dello studente riempirsi di orgoglio quando il Signor Chase le mostra la macchina.
-Ti presento Anaklusmos- 
-Significa vortice, giusto?- chiede la bionda
-Esatto, la macchina prende il nome dalla particella che ho studiato per tanti anni; tante particelle Anaklusmos, stimolate nel modo giusto, possono generare un varco temporale e…
-Aspetta un secondo papà. Mi stai dicendo che hai trovato un modo per viaggiare nel tempo?
-Non un modo, ma il modo-.




 

******




 

La macchina del tempo si trova al centro della stanza, è costituita da un cerchio in rame di circa 3 metri di diametro su un supporto di metallo, abbastanza grande da contenerlo. Somiglia ad una di quelle sculture moderne no sense, che si trovano nei musei d’arte contemporanea e di cui non ne comprendi il senso nemmeno se rimani a guardarle per giorni.
Di fatto è una struttura anonima, tant’è che Annabeth non sembra credere a quello che il papà le ha detto poco prima. 
-Avvia lo stimolo delle particelle, Christopher.
-Subito… Cecil, mi chiamo Cecil.
Lo studente muove le dita veloci sulla tastiera collegata alla macchina, senza nemmeno guardarle e controlla tutti i parametri da uno schermo alla sua destra. Il Signor Chase si avvicina alla bionda:-Le particelle, stimolate dal calore generato dal cerchio di rame, cominceranno a roteare su se stesse e a spostarsi all’interno del diametro stabilito. Quando il calore sarà molto alto le particelle smettono muoversi a caso e iniziano a girare in senso orario verso il centro, creando così un vortice. Da qui il nome Anaklusmos.

 

Ben presto le particelle iniziano a creare il vortice descritto da Frederick e la luce sembra diventare più intensa, fino ad accecare per un momento gli occhi di Annabeth, che si copre il volto con un braccio. 
-È stupendo!- la bionda osserva stupita la spirale luminosa. Non ci sono parole per esprimere ciò che il vortice mostra: scene di cacciatori primitivi, cavalieri a cavallo, popoli in rivolta si susseguono una dopo l'altra come fossero un'unica storia. 
Annabeth si gira verso suo padre, lui è felice, pensa la ragazza sorridendo, lo vede ringiovanire di almeno dieci anni, il suo sorrise le ricorda lo stesso che rivolgeva un tempo a sua mamma; ormai non sente più la sua mancanza perché la ricorda in tutte le scoperte che fa. Atena è sempre con lui.
Il Signor Chase abbraccia Cecil per la felicità: -Dobbiamo contattare il Comitato scientifico per annunciare la fine del progetto, siamo pronti a presentarlo.
-Mando subito una notifica.- Cecil si allontana di corsa verso lo studio dello scienziato. 
-Credo che il ragazzino di fermi a cena.- Persefone entra nello studio con un fazzoletto sulla bocca e sventolando una mano in aria per eliminare la puzza di bruciato. Ovviamente è infastidita; non per la puzza o il fumo in cortile, ma la presenza di Cecil la irrita più del solito.
-Signorina Persefone, non si preoccupi per lo scompiglio di poco fa. Siamo solo giunti alla scoperta piú sensazionale del ventunesimo secolo.
La governante gira sui tacchi impassibile e leggera, scompare dalla vista dei due senza una parola mentre padre e figlia ridono sotto i baffi.
-Andiamo papà, a tavola mi racconterai tutto quanto nel dettaglio.

 

La cena si svolge in veranda, fa troppo caldo per rimanere dentro. L’atmosfera è accogliente, familiare e serena; Cecil e il Signor Chase sono euforici e raccontano tutte le esplosioni e i fallimenti del loro duro lavoro e Annabeth li ascolta con piacere, sa che questo progetto è una svolta in tutti i campi del sapere ed è fiera del suo papà.
-Cosa penseranno quelli del Comitato?- si chiede Cecil alzando la forchetta per aria disegnando cerchi invisibili
-Che sono un pazzo… Poi tenteranno di prendersi il merito della scoperta.- risponde Frederick con un mezzo sorriso -Soprattutto Zeus… quello farebbe di tutto per riempire il suo ego vuoto.
Il Signor Chase prende una mano della figlia e la stringe, la bionda gli rivolge un sorriso di incoraggiamento.
-Siamo in ritardo?- dalla finestra scorrevole escono quattro persone: due ragazzi e due ragazze. Sono gli amici di Annabeth
La bionda si precipita ad abbracciare i suoi compagni di mille avventure, è felice della loro presenza:-Credevo arrivaste domani!
-Sorpresa!- Piper alza le braccia in alto per abbracciare l’amica, ben presto si unisce anche Hazel avvolgendo le due. 
Dopo il college i cinque si sono divisi per seguire le loro ambizioni, ma il loro legame non rompe neanche a distanza. Hanno trascorso assieme gli anni migliori della loro adolescenza e maturità, senza separarsi mai. Insieme sono forti.
Intanto si accomodano  al tavolo in tempo per il dessert. Persefone non se ne compiace molto, ma sembra abituata agli ospiti dell’ultimo momento. I due ragazzi, Jason e Frank, si siedono accanto a Cecil che li saluta cordiale, mentre Annabeth, Hazel e Piper siedono di fronte a loro:-Percy è in crisi con il parcheggio a lisca di pesce, ci metterà un po’.- sogghigna Jason, ma in quel momento la finestra scorrevole si apre, rivelando un ragazzo alto, dai capelli neri e gli occhi verde mare e un sorriso furbo sulle labbra. -Tieni a bada il tuo spirito Jason, le crisi di nervi alla guida sono la tua specialità.- lo punzecchia Percy. 
Il ragazzo si avvicina allo scienziato, stringe la sua mano e si siede accanto a lui, intrecciando una mano a quella di Annabeth, si volta verso di lei e le sorride. 

 

Ah l’amore… Percy Jackson incontra per la prima volta gli occhi grigi di Annabeth Chase il 12 luglio 2012. Quel giorno piove a dirotto a New York e lui ha scordato l’ombrello a casa. Beh non proprio dimenticato, il ragazzo non ha pensato che a luglio potesse piovere così all’improvviso. Insomma, corre a perdifiato per le strade della città per tornare a casa, ma la pioggia è troppo forte e gli impedisce la vista, cosí decide di ripararsi sotto ad un balcone. Proprio mentre si riposa sotto l’arco di un portone, questo si apre e ne esce fuori una ragazza bionda. Percy la guarda colpito dalla sua bellezza. 
-Problemi?- chiede stizzita Annabeth
-Io… non so… non lo so- il ragazzo non sa che dire.
Il resto è storia. Da allora Percy e Annabeth si sono rivisti al liceo, nella stessa classe; poi lo stesso college e infine stessa città in cui lavorano.

 

Dopo il dessert Frederick e Cecil si congedano dal gruppo mentre le coppie entrano in casa per sistemarsi nelle camere: maschi in una, femmina in quelle di Annabeth. Lo sleepover club ha inizio: battaglie di cuscini, balli sfrenati, caramelle, maschere per il viso e tante chiacchiere.
-Allooora, quando fisserete la data di nozze tu e Percy?- Piper stuzzica il fianco della bionda, Hazel interviene:-Le loro carriere sono ormai alle stelle, non potrebbero mettere su famiglia.
Hazel ha ragione. Sia Percy che Annabeth sono ambiziosi e raramente scendo a patti quando si tratta del loro lavoro; per loro la carriera viene sempre per prima. -Stiamo pensando di comprare casa- aggiunge la bionda.
-Ma la convivenza non è la stessa cosa che organizzare un matrimonio- Piper mette su un finto broncio, ma conosce troppo bene i suoi amici. Anche Jason è ambizioso e tiene molto alla sua carica di direttore generale della piú grande compagnia di volo americana, la Jupiter Airways. Per tre anni fila è stato considerato da Forbes il sex symbol d’america, super impegnato a lavoro per gestire rapporti internazionali e nazionali. Un vero uomo d’affari. Piper McLean, arredatrice di interni, tenace come pochi non si è lasciata schiacciare dai mille impegni del suo ragazzo e alla fine è riuscita a fargli fare la proposta. Oggi sono sposati da due anni e progettano di mettere su famiglia a New York.
-Ti permetto di arredare casa non appena ci saremo decisi- Annabeth le fa l'occhiolino e abbraccia la mora contenta. 

 

Dopo due ore passate a raccontarsi le loro vite in questi ultimi mesi, Morfeo le accoglie dolcemente fra le sue braccia. Sono felici di stare assieme, di poter trascorrere le vacanze estive nella villa della famiglia Chase sull’isola di Cipro.
Si prospettano settimane interessanti, in compagnia dei vecchi amici. 
Tutto sembra essere tranquillo… Morfeo però non sempre riesce a catturare tutti… C’è qualcuno nel laboratorio del dottor Chase e ha acceso la macchina.





 

Dryokolaptis parla:

 

ciao amici di EFP! Come state?

È proprio bello ritornare a scrivere dopo tanto, tanto, tanto tempo :)

Ho ripreso in mano questa storia e ho deciso di riscriverla da capo. Ora sono più grande e le idee per questo racconto le ben chiare rispetto a prima. 

Vi lascio il primo capitolo da leggere, fatemi sapere cosa ne pensate ;)

 

Quando uscirà il prossimo capitolo? Non lo so, sono tanto impegnata in questi mesi perchè sto per terminare l’università e quindi sono parecchio presa dagli ultimi esami, ma spero che queste brevi vacanze di Pasqua mi aiutino per aggiornare la storia. 

 

Ci vediamo presto! 

 

Dryokolaptis








 

   
 
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