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Autore: lmpaoli94    01/04/2021    1 recensioni
Un goccio d’acqua.
Un soffio di vento.
Parole nitide dove il silenzio regna sovrano e dove l’uomo cerca di ricominciare a vivere nonostante le distruzioni che hanno colpito il pianeta terra.
Un luogo dove i combattimenti non sono più ammessi e le persecuzioni a chi viola questa legge sono all’ordine del giorno.
I combattenti perfetti sono scomparsi o sono stati uccisi mediante colui che voleva sterminare la razza umana: Cell.
L’essere tornato in vita collabora con la razza umana per eliminare i Sayan e ripagare le numerose vite stroncate in maniera indegna da una creatura assetata di sangue.
Ma Goku e tutta la famiglia dei Sayan non permetterà che la razza umana si abbassi a tale alleanza, scatenando una battaglia in un luogo dove il silenzio verrà stroncata dalla tempesta di vento e dalle alluvioni che renderanno quell’alba il giudizio che il pianeta terra dovrà incorrere. Ancora una volta.
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Cell, Gohan, Goku, Trunks | Coppie: Chichi/Goku
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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La quiete, il nulla.
Ormai erano giorni che la luce del sole non si faceva più vedere.
Le nuvole nere facevano cornice a giorni molto difficili che Goku, Gohan e Kiki stavano attraversando.
< Ancora non capisco come siamo arrivati a questo punto > fece la donna mentre stava riordinando la casa < Abbiamo salvato questo pianeta decine di volte. Perché gli altri esseri umani ci trattano come degli emarginati? >
< Non come degli emarginati, mamma. Ma come dei veri criminali che devono essere sterminati. >
Il disprezzo di Gohan era visibilmente palpabile ogni volta che decidevano di tornare sull’argomento.
< Andiamo, Gohan. Non esagerare > gli rispose la donna cercando di sminuire gli animi tesi.
< Nostro figli ha ragione, Kiki. Purtroppo questa è la realtà dei fatti. >
< Adesso ti ci metti pure tu, Goku? Guarda qua: siamo nella nostra bella casetta e nessuno ci può disturbare. >
< Sì, ma non possiamo uscire. Non possiamo nemmeno andare in città che tutta la gente si accanisca contro di noi. Secondo te questo è vivere? >
< Lo ripeto ancora: non capisco come siamo arrivati a questa situazione. >
Goku, che da alcuni mesi a questa parte era diventato molto silenzioso, fissava il buio con sguardo malinconico.
Kiki sapeva bene che suo marito gli stava nascondendo qualcosa, ma pensava anche che la sua serietà erra costituita dal suo stress.
< Perché non vedi il lato positivo, marito mio? Siamo a casa. Non abbiamo nessun tipo di impegni, a parte rendere questo posto vivibile. >
< Questa specie di quarantena non fa affatto per me, Kiki > rispose di rimando Goku < Secondo te per quanto tempo può andare avanti questa situazione? >
< Non lo so. Magari quando tutte le persone si renderanno conto che voi Sayan non siete il problema di questo pianeta. >
< Non cambieranno ami idea, Kiki. Perché la razza umana è stupida. >
Sentendo con quale disprezzo parlava dei suoi simili, Kiki non ce la fece a rimanere in silenzio.
< Ma come parli?! È grazie agli esseri umani se oggi hai un futuro con me. Io ti ho sposato perché ti amavo e ti amo ancora come uomo. E non come creatura proveniente da un altro pianeta o peggio ancora galassia. >
< E con ciò? Ti devi mettere nella testa che io non faccio parte del tuo mondo. Io sono diverso > rispose Goku nascondendo la tua rabbia.
< Ah sì? Perché mi stai dando la sensazione di parlare come Vegeta? >
< Perché lui vi ha sempre visti come esseri inferiori, ed io non gli ho mai dato retta. >
< No, Goku. Tu sei molto più intelligente di lui. >
< Allora spiegami una cosa: che cosa ci faccio racchiuso nella nostra casa mentre alcune persone spiano la nostra vita? Secondo te per quanto tempo può essere sopportato tutto questo? >
< Ma tesoro, nessuno ci sta spiando. >
< No, Kiki. Ti sbagli. Non dimenticarti che io sento l’aura delle persone. E molti giornalisti sono qui che ci stanno spiando. >
Mentre continuava a fissare il buoi rabbioso come non mai, Kiki temeva che suo marito potesse fare qualche gesto sconsiderato di cui poteva pentirsi.
< Goku, ti prego. Non vorrai mica ucciderli tutti, spero. >
Senza rispondere alla sua domanda, Goku si ritirò nella sua stanza chiudendo la porta a chiave, lasciando sua moglie interdetta.
< Gohan, perché non parli con tuo padre? Sono sicura che gli farà molto bene. >
< Non c’è bisogno di parlare > rispose con tono pacato il giovane Sayan < Qui c’è bisogno di agire al più presto. Non riesco a capire perché mio padre non lo fa’. >
< Perché tuo padre è giudizioso. Non farebbe mai del male ai miei simili. >
< Ah sì? Guarda dove ci ha portato il suo giudizio: rinnegati ed emarginati. È questo il nostro ringraziamento? >
< Gohan, se tu sai qualcosa che io non so… >
< Mi dispiace mamma, ma tu non capiresti mai. >
< Allora fammi capire! > gridò Kiki spazientita < Che cosa sta succedendo? >
Mentre Gohan fissò un’ultima volta sua madre prima di ritirarsi nella sua stanza, Kiki si pentì subito nell’aver alzato la voce.
< Perdonami, Gohan. È che sono molto stressata pure io. >
< Non fartene una colpa, mamma. È che non capisci. >
< Allora perché non mi fate capire?! Cavolo! >
< Perché non vogliamo metterti in allarme. >
< Ormai ci sono dentro fino al collo come voi. Perché ci sono cose che non devo sapere? >
< Per la tua incolumità di essere umano… C’è qualcuno molto vicino a noi che sta cercando di scoprire la verità. E siamo molto vicini. >
< Qualcuno vicino a noi? Scoprire la verità? Mi dici che cos’è tutto questo mistero?! Io non ne posso più! >
< Piantala Kiki!!! >
Vedendo come Goku si era appena arrabbiato con lei, la donna rimase scandalizzata.
Per quanto tempo potessero rimanere insieme e durante tutto il loro matrimonio, era la prima volta che Goku alzava la voce con sua moglie.
< Goku. Io… >
< Non fare domande su faccende che non ti riguardano. Attendi le risposte necessarie quando sarà il momento e continua a fare la tua vita di sempre. Mi hai capito? >
< Perché non mi volete parlare? Io… >
< Siamo spiati, Kiki. Quindi evita di parlare e rimani in silenzio. Lo vuoi capire oppure no? >
Non avendo più la forza necessaria nel dire la sua, alla fine Kiki rinunciò ad essere insistente, ascoltando le parole di suo marito e di suo figlio mentre il buio della notte diventava sempre più cupo.
 
 
Battiti regolari e il tumulto del vento.
Rimanendo dietro gli alberi e i cespugli per tenerli d’occhio, la forza che aveva scatenato tutto questo avanzava indisturbato verso di loro.
“Se non potrò conquistare questo pianeta a causa di voi Sayan, lo farò in un'altra maniera. Stai attento a te, Goku. Non puoi arrivare a fare fuori tutta la razza umana. La razza che hai cresciuto…”
< Cell, e se qualcuno arrivasse a scoprire che sei tu l’artefice di tutto questo? >
< Allora sarà il momento di mettere in atto le armi di distruzione di massa che abbiamo collaudato in tutti questi anni > rispose la creatura < A quel punto la razza dei Sayan sarebbe estinta per sempre. >
< Ma allora perché non agiamo? Che cosa aspettiamo? >
< Io come voi voglio preservare l’ambiente in cui vivo. Se mettessimo in moto le nostre armi di distruzione di massa, noi dove andremmo a vivere? >
Guardandosi intorno con aria spaesata, i soldati incaricati di spiare Goku e la sua famiglia ritornarono alle loro mansioni.
“Siete dei veri sciocchi. Presto capirete che sono io l’unica razza perfetta che può abitare l’universo. Io soltanto.”
   
 
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