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Autore: Kifuru    02/04/2021    2 recensioni
All'indomani della Quarta Grande Guerra Ninja, nel mondo shinobi iniziava una nuova era di pace, sotto l'insegna della grande alleanza. Tra i complessi e delicati rapporti diplomatici e la lotta contro pericolose organizzazioni criminali, i giovani eroi della guerra, salvatori dell'umanità, cercavano di costruire con tutte le loro forze una vita serena e felice, lasciandosi alle spalle tutto l'odio e la violenza del passato. In questo clima di incertezza e speranza, l'ambasciatrice Temari della Sabbia e lo stratega Shikamaru della Foglia affronteranno ogni genere di esperienza per poter difendere il loro legame e il loro futuro insieme.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Shikamaru Nara | Coppie: Hinata/Naruto, Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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VENTO E FUOCO
 
CAPITOLO 1
 
RELAZIONI DIPLOMATICHE
 
Una fresca e pulita brezza primaverile, tipica delle mattine di quel periodo di stagione, si introdusse all’interno del piccolo e confortevole appartamento situato in uno dei tanti quartieri residenziali del villaggio in continua espansione. La primavera era indubbiamente la stagione preferita per la maggior parte degli abitanti di Konoha, la più importante località, ormai molto più simile ad una vera e propria città, della grande nazione ninja del Fuoco.

La delicata brezza mattutina svegliò il giovane uomo dai capelli lunghi e neri, solitamente raccolti con una strana acconciatura che a molti ricordava comicamente un ananas. L’abitudine di alzarsi di primo mattino per lavorare era diventata così seccante per un amante del sonno come lui e anche quel giorno si era svegliato con lo snervante pensiero dei suoi doveri di shinobi e stratega della Foglia.

Tuttavia, dopo essersi connesso con la realtà, tirò un grosso sospiro di sollievo, ricordandosi che era domenica mattina. Finalmente una giornata senza riunioni, scartoffie o altre faccende fastidiose.

Shikamaru Nara tornò a rilassarsi tra le lenzuola e a proposito di cose o persone fastidiose, si trovò ad osservare con affetto la figura dell’altra occupante del letto. La guardò con un sorriso dolce, rinnovando per l’ennesima volta i suoi più forti ringraziamenti a qualsiasi divinità esistente per aver potuto affrontare questa ragazza così snervante e fastidiosa durante l’esame Chunin di tanti anni prima. In realtà, non si erano conosciuti come semplici avversari in una competizione di shinobi, ma come veri e propri nemici in una guerra che aveva causato diverse vittime.

Tuttavia, quel loro primo scontro agli esami Chunin aveva soltanto creato le basi di un legame straordinario, un legame che nel corso degli anni si era trasformato in qualcosa di grande, al punto da stravolgere emotivamente le vite di entrambi. Insieme affrontarono così tante esperienze drammatiche, persino una guerra mondiale per la sopravvivenza del mondo, combattendo nella stessa divisione.

Adesso, in quel periodo di pace e di complicate relazioni diplomatiche, Temari della Sabbia, una delle più abili e feroci kunoichi dell’intera Alleanza Ninja, era a tutti a gli effetti la sua compagna di vita, sebbene originaria di un’altra nazione. In realtà era stato proprio il ruolo di ambasciatore di Temari a stimolare fortemente l’evoluzione della loro relazione, a consentire di vedersi e lavorare insieme, creando un solido rapporto di amicizia.

In seguito, quasi un anno prima, Shikamaru affrontò una pericolosa missione nel Paese del Silenzio e con volontà ferrea aveva lasciato la ragazza completamente all’oscuro di ogni cosa. Inutile dire che quella testarda della sua donna lo aveva seguito, arrivando appena in tempo per salvargli la pelle e non era la prima volta che lo faceva. Fu proprio in quell’occasione che Shikamaru trovò il coraggio di chiederle un primo vero appuntamento.

Stando attento a non svegliarla, il moro le accarezzò dolcemente una guancia. Lei si mosse leggermente nel sonno, mostrando un sorriso soddisfatto. Da quando aveva capito di amarla seriamente, Shikamaru si trovò spesso a ripensare alle parole che suo padre Shikaku gli aveva detto molto tempo prima.

< < Senza le donne saremmo persi, Shikamaru. Anche la donna più dura ed autoritaria si scioglie di fronte l’uomo che ama e credimi non c’è cosa più bella di un legame del genere in questa vita. Un giorno spero lo capirai > >.

Shikamaru aveva compreso pienamente le parole del suo vecchio, uno degli eroi caduti per la salvezza del mondo. Si sarebbe sentito perso senza di lei e se in passato aveva faticato molto ad ammetterlo a causa del suo pessimo carattere, ora ne aveva la piena certezza.

Alla fine, le sue dolci carezze svegliarono lentamente la forte donna dai capelli biondi color sabbia. Erano entrambi nudi e ancora intrecciati l’una con l’altro, nella stessa posizione di quando si erano addormentati dopo aver fatto l’amore. In effetti, lo stratega di Konoha aveva perso sensibilità in svariate parti del corpo. La sua compagna dimostrava chiaramente la sua forza fisica non soltanto in battaglia, ma anche in un semplice abbraccio.

< < Ehi stupido > > lo salutò lei, girandosi verso di lui con un sorriso assonnato.

< < Buongiorno, donna fastidiosa > > rispose il giovane, stampandole un leggero bacio sulle labbra.

< < Guarda a cosa mi hai costretto, genio dei miei stivali > > esclamò lei divertita < < Chi lo avrebbe detto che mi sarei trovata ad apprezzare una delle tue brutte abitudini >.

< < E sarebbe? > > chiese lui sorridendo.

< < Poltrire a letto fino a tardi ovviamente > >.

< < Beh, mia cara, a nostra discolpa posso dire che siamo stati molto impegnati ieri sera. Avevamo entrambi bisogno di un lungo riposo > > scherzò Shikamaru, guadagnandosi un pugnetto gentile, anche se non troppo, sulla spalla < < E poi sono anni che cerco di farti comprendere la bellezza di trascorrere una giornata senza fare assolutamente nulla > >.

Temari ridacchiò accoccolandosi di più su di lui < < Tu sei un esperto in questo settore, Shika > >.

< < E lo sono ancora di più se mi trovo in compagnia della persona giusta > > aggiunse lui con disinvoltura.

< < Bella risposta, Nara > > commentò la ragazza sensualmente, prima di baciarlo a lungo.

Shikamaru rispose al bacio con passione, fregandosene del fatto di trovarsi letteralmente intricato tra le gambe di lei e le lenzuola. Quando si separarono, lo stratega di Konoha si ritrovò a fissare il viso dolce e aggressivo della sua ragazza, ancora leggermente arrossato.

< < Sei ancora decisa a partire domani? > > chiese Shikamaru, senza poter nascondere una nota di delusione nella propria voce.

< < Devo, tesoro > > rispose Temari, guardandolo con serietà e dolcezza < < Sono due settimane che sono qui. Abbiamo completato degnamente i nostri incarichi riguardo le trattative commerciali tra Suna e Konoha, ma ora devo tornare a casa. I miei fratelli possono comportarsi in modo così infantile a volte e il fatto che Gaara sia il Kazekage complica notevolmente le cose > >.

< < Sei preoccupata per la missione contro gli schiavisti? > >.

< < Non nego che avrei voluto partecipare anch’io > > esclamò Temari, con una punta di feroce impazienza < < Ma mi fido ciecamente dei nostri shinobi. Inoltre, si tratta di un contingente così forte e preparato da rendere quasi inutile la nostra presenza. La lotta contro quei maledetti schiavisti è ancora lunga e non mancheranno altre occasioni di scatenarsi > >.

Shikamaru non poté evitare un certo brivido lungo la schiena. Quando la sua donna era pronta a battersi, provava una sensazione di fascino, mista a cieco terrore e dire che lui stesso aveva dovuto affrontarla in combattimento in occasione del loro primo incontro.

< < Spero che abbiano adottato la strategia a gruppi > > commentò il moro, poggiando il mento sulla spalla nuda di lei < < Naruto dovrebbe affrontare il grosso del nemico per consentire agli altri gruppi la liberazione degli ostaggi > >.

< < Se la caveranno, vedrai. Con loro c’è anche il contingente guidato da Kankuro. Riusciranno a collaborare al meglio. L’ultima guerra ha rafforzato fortemente i rapporti fra i nostri villaggi. Soprattutto nelle missioni > >.

< < E allora cosa ti turba, Tem? > > chiese Shikamaru, cercando di catturare gli occhi color smeraldo di lei < < Ti conosco e so che c’è qualcosa che ti preoccupa. Lo sai che puoi contare su di me, donna fastidiosa. Anche se è una seccatura, siamo pur sempre una bella squadra > >.

Temari gli sorrise dolcemente, stringendosi di più contro il suo petto. Non le pesava mostrarsi debole in sua compagnia. Con lui si sentiva libera da ogni barriera o apparenza.

< < Purtroppo in questo caso non potresti fare molto > > disse la ragazza, con un tono di voce preoccupato.

< < Ci sono problemi di qualche tipo a Suna? Dopo la guerra, non credo proprio che qualcuno possa ancora nutrire dubbi nei confronti di Gaara e della sua posizione > > provò a intuire Shikamaru, mentre le carezzava delicatamente una guancia.

Temari seppellì la testa nell’incavo del suo collo, mettendosi comodamente su di lui < < Per la maggior parte è così infatti. Ormai l’intera nazione del Vento rispetta Gaara, come grande Kazekage e leggendario shinobi. Tra gli abitanti del villaggio, inoltre, è considerato come un vero eroe della nazione e dell’intera alleanza ninja, ammirato e rispettato da tutti. Purtroppo è la politica il vero problema. La terribile maledizione di chiunque ricopra cariche così importanti > >.

< < Temi che qualcuno a Suna possa tentare di screditarlo? > > domandò il giovane, anche lui adesso leggermente preoccupato.

< < Ogni occasione è buona. Fin dalla fine della guerra, io e Kankuro ci siamo impegnati a tenere la situazione interna del nostro paese sotto controllo, portando avanti continue attività investigative con il consenso di Gaara. La mia carica di ambasciatrice è molto apprezzata nel Villaggio della Sabbia, ma forse non tutti apprezzano dei legami così solidi con gli altri villaggi > >.

< < Avete scoperto qualcosa di allarmante o pericoloso? > >.

In passato, Temari non si sarebbe mai sognata di parlare apertamente di faccende così importanti e delicate sul suo villaggio con chiunque, specie con qualcuno originario di paese straniero. In realtà, anche se aveva ormai parecchi legami a Konoha, non si sentiva ancora a suo agio a rivelare certe informazioni potenzialmente pericolose, soprattutto se legate alla posizione di Gaara come Kazekage.

Shikamaru era l’unica eccezione. Con lui si sentiva serena e sicura, pronta ad aprirsi anche per questioni così delicate. Si fidava ciecamente di lui e da qualche tempo Temari, da sempre nota come una delle kunoichi più feroci, non faceva più fatica ad ammettere di aver trovato il compagno della propria vita e il fatto che si trattasse di uno shinobi, per di più tra i più rappresentativi, di un villaggio straniero non aveva mai scalfito la sua immensa felicità di trovarsi al suo fianco.

< < Niente di certo > > rispose lei, dopo un attimo di riflessione < < Alcuni membri del consiglio di Suna non nascondono certo la loro preferenza verso una politica conservatrice, una politica fatta unicamente di inganni e ottuse tradizioni antiche. Questo forte legame tra Sabbia e Foglia è ben visto dall’intera popolazione di Suna, ma forse c’è ancora qualcuno ossessionato dalle vecchie tradizioni, dove non c’era spazio per i legami o la crescita comune. Forse questo ipotetico qualcuno ricopre una carica importante nel consiglio di Suna e questo sarebbe un enorme pericolo per la nostra alleanza e per tutto quello per cui ci siamo battuti. Qualsiasi scusa potrebbe rivelarsi estremamente pericolosa, non soltanto per Gaara ma per noi tutti. Lo stupido desiderio di isolarsi dagli altri per difendere il cosiddetto sangue degli shinobi della Sabbia e usare le alleanze soltanto come uno strumento di potere e di offesa verso le altre nazioni ninja alla minima occasione. È questo che mi preoccupa più di ogni altra cosa > >.

< < Una volta, questa stessa politica mi ha portato ad attaccare la tua casa > > aggiunse Temari, con un velo di dolore nei suoi occhi color smeraldo.

Shikamaru conosceva bene il suo dolore e si rammaricava del fatto di non riuscire ad aiutarla a superare le sue ferite emotive. La costrinse delicatamente a guardarlo, sapendo perfettamente quali fossero le paure della compagna. Le alleanze potevano essere così fragili e bastava la più futile delle cause per scatenare nuovi sanguinosi conflitti.

< < Tem > > disse il giovane, scostandole gentilmente una ciocca di capelli color sabbia dal viso < < E’ stato molto tempo fa. Eravamo soltanto dei bambini che non sapevano nulla del mondo. È vero ci siamo conosciuti come nemici, ma poi siamo diventati alleati, poi amici e colleghi di lavoro e infine… > >.

Invece di terminare con qualcosa di così ovvio, il moro preferì baciarla con passione, sperando di poterla liberare delle preoccupazioni che in quel periodo molto spesso la tormentavano. La kunoichi rispose al bacio con lo stesso entusiasmo e dentro di sé si diede della sciocca per il fatto di angosciarsi così tanto dopo tutti gli anni trascorsi insieme e soprattutto dopo essere sopravvissuti ad una guerra mondiale che aveva messo a rischio la sopravvivenza dell’intera umanità. Entrambi avevano ancora la possibilità di vivere una vita serena e felice, un dono sacrificato da innumerevoli shinobi durante il terribile conflitto.

Tuttavia, la più grande paura di Temari restava come una ferita inguaribile, più di ogni cosa la terribile paura di perdere l’uomo che amava nel terribile spirale di odio che aveva sempre contraddistinto il mondo shinobi.

Shikamaru sembrava intuire quali fossero le sue paure e per questo la strinse ancora di più a sé, felice almeno che la compagna accettasse di mostrare solo a lui le debolezze più profonde del suo animo.

< < L’alleanza tra Sabbia e Foglia è molto stabile, Tem. Una stabilità che si era consolidata ancor prima della guerra. Gaara e Naruto hanno costruito le basi di un’amicizia straordinaria che ha potuto unire il destino di due popoli da sempre divisi per tradizione e cultura. Pensa alla nostra relazione: qui a Konoha è stata benedetta da tutti, shinobi e non > >.

< < A Suna potrebbe anche non essere così semplice > > obiettò lei, pur trovando conforto nelle sue parole e nei suoi abbracci < < Anche se sei un amico fidato dei miei fratelli e di molti altri shinobi della Sabbia, è molto probabile che ci siano molti che non abbiamo accettato per niente la nostra unione. E alcuni di questi potrebbero anche essere importanti shinobi o politici del paese > >.

< < Chi se ne importa > > commentò il moro con semplicità < < Conoscendo il mio carattere non troppo allegro o disponibile posso benissimo risultare irritante. Magari anche qui a Konoha potrebbe esserci qualcuno favorevole all’idea di farmi fuori > >.

< < Sei uno stupido, Nara > > ridacchiò la giovane donna, baciandogli una guancia.

< < Inoltre > > aggiunse lo stratega, guardandola calorosamente < < Il tuo lavoro come ambasciatrice ha raggiunto così tanti traguardi. A Konoha ti ammirano tutti, Tem. Ti hanno osservato in questi anni: mentre lavoravi, mentre interagivi con noi e con la nostra cultura. Hai persino combattuto per noi, Tem. Se non fosse stato per te io sarei morto nel Paese del Silenzio > >.

Temari rabbrividì al pensiero di quella missione, rabbia e paura riafforarono al tempo stesso. Aveva seriamente rischiato di perderlo. Le aveva nascosto ogni cosa, ma fortunatamente lei era stata così testarda da seguirlo per tirarlo fuori dai guai giusto in tempo.

< < Ho perso il conto di quante volte ho salvato il tuo bel culetto, Nara > > borbottò Temari, anche se sorrideva.

< < Beh, anch’io ti ho tirato fuori dai guai in qualche occasione se non sbaglio > > rispose Shikamaru, poggiando la fronte su quella di lei.

Quest’ultima si avvicinò pericolosamente alle sue labbra < < Cosucce da niente, stratega dei miei stivali, ma è un bene sapere di poterci coprire le spalle a vicenda. Vedi di non dimenticarlo, zuccone > >.

Non permettendogli di replicare, La kunoichi della Sabbia baciò prepotentemente il compagno, bloccandolo saldamente sotto di lei. Si presero in giro, si baciarono e si coccolarono per tutta la mattina.

Anche se non lo avrebbe mai ammesso apertamente, Temari non poteva essere più felice di passare un’intera giornata nell’ozio più totale. In compagnia del suo uomo. 

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Dal suo ufficio del palazzo degli Hokage, il Sesto Hokage Kakashi Hatake osservava dalla propria postazione il familiare panorama. Anche se mascherato, il suo viso trasmetteva chiaramente una profonda serenità mista a stanchezza. La vittoria della grande Alleanza Ninja aveva sancito l’inizio di una nuova era di pace, fatta di collaborazione e impegno. I rapporti tra i diversi villaggi non erano mai facili, ma tutti i cinque grandi Kage lavoravano duramente per la difesa di un progetto di pace mai visto prima, per sopprimere tutti i rancori che avevano causato così tanti lutti nelle epoche passate.

Durante quei prima anni di carica, Kakashi ebbe modo di comprendere a pieno l’importanza e la delicatezza della sua nuova posizione. La vita di un ninja guerriero era così semplice a confronto: un susseguirsi di missioni da portare a termine con l’ausilio delle proprie abilità guerriere. Ora, da Hokage il suo dovere era davvero illimitato. Doveva impegnarsi in ogni singola questione con assoluto impegno, dalla più piccola alla più grande. Senza la collaborazione di fedeli amici sarebbe stato impossibile venirne a capo e sotto questo punto di vista il leggendario ninja copiatore si riteneva più che fortunato.

Aiutato da Maito Gai, aveva trascorso la settimana a gestire l’andamento dei rapporti commerciali con il Villaggio della Sabbia, anche se il terribile fenomeno dello schiavismo restava il principale nemico delle cinque grandi terre ninja.

I punti cruciali delle trattative commerciali erano stati facili da risolvere, anche grazie allo splendido lavoro dell’ambasciatrice Temari e del giovane stratega Shikamaru Nara, scelto da Kakashi stesso come collaboratore ufficiale dell’Hokage.

I rapporti con Suna si erano rivelati i più semplici da gestire, segno di una vicinanza sempre più solida tra le due nazioni. Senza dubbio c’erano radici più profonde, maturate ancor prima del grande conflitto terminato tre anni prima. Inoltre, oltre alla grande amicizia fra Naruto e il Kazekage Gaara, c’era l’ormai nota relazione sentimentale fra Temari e Shikamaru. Anche se non c’era ancora nulla di ufficiale, tutti, sia Suna che a Konoha, erano ormai perfettamente consapevoli del loro legame.

< < Una relazione indubbiamente insolita > > pensò Kakashi con un sorriso < < Ma sempre più forte con il trascorrere del tempo > >.

Tuttavia, anche se l’alleanza con Suna era solida, il territorio vasto e desertico del Paese del Vento continuava ad essere dilaniato da preoccupanti ondate di criminalità. Predoni, assassini, ma peggio ancora gli schiavisti che erano riusciti a creare una potente organizzazione criminale, operativa secondo uno schema organizzato nei numerosi covi segreti distanziati in un territorio vastissimo nei deserti sconfinati della Terra del Vento. Gaara continuava a combattere strenuamente contro questo fenomeno di morte e sofferenza, mentre più di tutti gli altri l’Hokage Kakashi si impegnava a inviare i più potenti ninja di Konoha per dar man forte al Kazegake e ai compagni della Sabbia. Le missioni erano pericolose, con il massimo grado di difficoltà, perché la maggior parte dei gruppi criminali comprendeva anche un gran numero di ninja mercenari originari da ogni parte del mondo.

Eppure i risultati si erano visti: molti gruppi catturati o dispersi, covi smantellati e distrutti e un gran numero di persone liberate. Oltre alle donne, un obiettivo frequente di quella gente era il rapimento di bambini. Molte teste della bestia erano state tagliate, ma il mostro era ancora vivo e potente.

Mentre il ninja mascherato rifletteva sui suoi doveri, il suono inconfondibile e ormai per lui così familiare di una sedia a rotelle annunciò l’ingresso di un uomo vigoroso, sebbene avesse perso per sempre l’uso della gamba destra. Si fece avanti all’interno dell’ufficio con aria disinvolta, sfoderando un sorriso allegro e inquietante, anche per via della sua strana acconciatura a caschetto.

< < Tutto bene, Kakashi? > > domandò Maito Gai, uno dei più grandi eroi della Quarta Grande Guerra ninja. Il suo ultimo scontro contro Madara era diventato leggendario in tutto il mondo e anche se quel giorno Gai si salvò miracolosamente con l’intervento di Naruto, egli aveva sacrificato il bene a lui più prezioso: la sua vita di shinobi.

Tuttavia, Gai non aveva perso quella profonda allegria che l’aveva sempre contraddistinto. Aveva accettato la sua nuova vita, grato di avere ancora la possibilità di stare vicino alle persone a lui care. Pertanto, quando l’eterno rivale e amico Kakashi gli propose di aiutarlo come collaboratore ufficiale dell’Hokage, Gai accettò con gioia. Da quel momento aveva svolto il suo nuovo lavoro con tutta la passione e l’impegno di cui era capace.

< < Come al solito non riesci a goderti un meritato riposo, Gai. Nemmeno in una domenica soleggiata come questa > > scherzò l’Hokage, salutandolo allegramente.
< < Non avendo più la possibilità di sfidarti come si deve, mi tocca aiutarti a gestire le cose anche nei giorni festivi, Kakashi. La mia giovinezza incrollabile mi impedisce di perdere tempo, perciò non posso fare altro che aiutarti > > dichiarò Gai, mostrando all’amico il suo solito occhiolino.

Kakashi si alzò lentamente dalla sedia, spazzolandosi la lunga tunica bianca. La consuetudine voleva che in quell’ufficio l’Hokage la indossasse sempre, ma negli anni scorsi il ninja copiatore l’aveva vista ben poche volte indosso a Tsunade.

< < Hai la memoria corta, Gai. Giusto ieri sera ci siamo affrontati nella nostra consueta gara di resistenza e con la mia vittoria mi sono portato avanti. Sono in vantaggio adesso se non vado errato > >.

Gai arrossì, ringhiando rumorosamente e rischiando persino di cadere in avanti dalla sedia < < Il ramen di Ichiraku è indubbiamente il migliore, ma tutti a Konoha sanno che non riesco mai a difìgerirlo. È stata una gara falsata, Kakashi > >.

< < Beh, quando il nostro stomaco lo consentirà, ti concederò volentieri una rivincita, Gai. Per allora speriamo di esserci tolti anche le altre preoccupazioni che ci opprimono > > disse l’Hokage sospirando per la stanchezza. Si girò verso il terrazzo dell’ufficio, osservando la meravigliosa giornata di sole che dominava sul suo amato villaggio.

Anche Maito Gai assunse un’espressione di seria preoccupazione. < < La criminalità a Suna resta un serio problema da affrontare. I nostri shinobi in missione laggiù dovrebbero tornare a breve. La missione si è conclusa nel migliore dei modi, senza vittime per fortuna > >.

< < Le notizie sono state quasi sempre positive. I nostri ninja, collaborando con gli alleati della Sabbia, hanno sempre portato a termine molte missioni in quelle sconfinate lande desertiche. Tuttavia, per ogni covo distrutto ne risorgono molti altri, ancora più potenti e preparati. Per ogni ninja mercenario catturato o ucciso, se ne aggiungono infiniti altri > >.

< < I ninja mercenari rappresentano indubbiamente la vera forza bruta degli schiavisti > > convenne Gai.

< < E il fatto che provengano da tutto il mondo non fa che peggiorare le cose. Significa che gli schiavisti dispongono delle più svariate tecniche ninja. Secondo le notizie riportate da Sasuke, i ninja mercenari con abilità innate intervengono soltanto per gli attacchi contro i centri abitati più grandi e organizzati > >.

< < Sasuke ha scoperto così tante informazioni > > disse Gai pensieroso, avvicinandosi alla scrivania per osservare i tanti documenti diligentemente ordinati. Alcuni di essi li aveva analizzati egli stesso.

< < Eppure purtroppo non è ancora riuscito a scoprire l’esatta posizione del cuore della bestia > > aggiunse il ninja esperto di arti marziali.

< < E non sarà facile scoprirlo, Gai > > esclamò Kakashi con convinzione < < Anche con le sue abilità, Sasuke è costretto ugualmente ad operare in un territorio troppo vasto e selvaggio, dove non è per niente facile trovare informazioni > >.

Maito Gai osservò passeggiare il suo eterno rivale per la stanza. Dopo la guerra, la difesa della pace era rimasta la priorità assoluta e la potente rete criminale sorta a Suna poteva seriamente minare gli obiettivi delle cinque grandi Terre Ninja, le quali dopo tanti sacrifici e lutti iniziavano realmente a prosperare nella grande alleanza che aveva continuato ad evolversi superando la semplice priorità della sopravvivenza.

< < Sono già arrivati i rapporti sull’ultima missione a Suna? > > chiese Kakashi, mentre tornava a sedersi.

Gai annuì sicuro < < Sono arrivati giusto questa mattina. Come ti dicevo, l’intera operazione è stata un successo, Kakashi. La strategia di Shikamaru si è rivelata vincente ancora una volta. La suddivisione in tanti gruppi è ideale per portare a termine tutti gli obiettivi in una missione così delicata. Prima di ogni cosa la salvezza degli ostaggi > >.

< < E’ il vantaggio di agire con un gruppo così numeroso. La guerra ha fortemente unito le capacità di coordinamento tra shinobi originari di diverse terre > > interloquì Kakashi.

< < Come stabilito dal piano iniziale, il gruppo di Naruto ha affrontato un duro scontro nel covo scoperto da Sasuke alcuni giorni fa. Naruto ha seguito fedelmente la strategia. Ha coperto abilmente l’incursione del gruppo di Sakura, senza scatenare il suo pieno potere. Inoltre, anche il gruppo di Sakura si è comportato in modo impeccabile. La loro infiltrazione ha permesso la liberazione di tutti i prigionieri > > proseguì Gai con sicurezza.

< < Con l’attenzione dei mercenari interamente su Naruto, Sakura e Ino si sono facilmente infiltrate nei sotterranei seguendo le indicazioni riportate da Sasuke. Hanno liberato le donne e i bambini rapiti e li hanno scortati in poche ore fino alla zona di sicurezza. Nel gruppo delle nostre ragazze erano presenti anche diversi shinobi della Sabbia che hanno collaborato benissimo con loro. In seguito, un gruppo di supporto, guidato personalmente da Kakuro, è poi intervenuto a protezione del perimetro di sicurezza, consentendo il ritorno degli altri verso il Villaggio della Sabbia. Hanno dovuto fronteggiare soltanto un unico tentativo degli schiavisti di riprendersi i prigionieri > >.

< < Sono arrivati allo scontro? > > chiese l’Hokage, con un freddo tono professionale.

< < E’ stata una lotta dura ma breve. Kankuro li ha respinti senza subire perdite, mentre il grosso delle forze mercenarie è rimasto impegnato da Naruto, al cui fianco c’era anche il mio pupillo Rock Lee > > rispose Gai, manifestando con chiarezza l’orgoglio che provava verso il suo allievo prediletto.

< < Il resoconto della battaglia? > > chiese ancora Kakashi.

Maito Gai mostrò un ghigno di profonda soddisfazione < < Non apena il gruppo di Sakura ha raggiunto il perimetro di sicurezza, Naruto si è potuto scatenare al massimo, seguito ovviamente dalla giovane forza verde del mio pupillo. L’intero covo schiavista è stato completamente raso al suolo. Molti schiavisti sono stati catturati portati in carceri di massima sicurezza a Suna > >.

< < Molto bene > > esclamò il ninja copiatore, finalmente sollevato.

< < La nostra collaborazione con la Sabbia è stata ancora una volta impeccabile, Kakashi. I nostri shinobi interagiscono perfettamente con i loro ninja sul campo di battaglia. Abbiamo potuto constatarlo direttamente durante la guerra. Diversi compagni della nostra divisione erano shinobi della Sabbia > >.

< < L’amicizia tra Gaara e Naruto ha creato le basi di un legame solido > > convenne l’Hokage < < E la relazione fra Temari e Shikamaru, se mai dovesse proseguire, non farà che rafforzare questo legame. Di questo ne sono certo e sono anche felice per loro, ma dovranno essere molto cauti > >.

< < Che vuoi dire? > >.

Kakashi Hatake appoggiò i gomiti sulla scrivania, unendo le mani in un’espressione di seria preoccupazione < < Nonostante la forte vicinanza fra i nostri paesi, il consiglio di Suna impedisce con forza un dispiegamento maggiore di forze sul loro territorio. È forse il consiglio più rigido e tradizionale del mondo, ancora legato a certe tradizioni antiche e  alcuni si sono mostrati profondamente negativi riguardo gli interventi esterni. Riflettendoci bene, inviando altri shinobi avremmo potuto causare il doppio dei danni all’organizzazione schiavista, ma il consiglio si è opposto con tutte le forze > >.

Gai si massaggiò la gamba perduta con espressione assorta. Non era per niente abituato a gestire problemi così stretti in campo diplomatico e politico.< < Pensi che Temari e Shikamaru possano avere dei problemi? Che potrebbero essere danneggiati dal consiglio? > >.

< < Naturalmente non possiamo parlare dell’intero consiglio > > rispose cautamente Kakashi < < Ma non possiamo escludere la presenza di avidi consiglieri pronti ad aggrapparsi ad ogni minima scusa pur di danneggiare la posizione di Gaara e ciò comporterebbe indubbiamente un effetto negativo anche nell’unione e nella nostra alleanza. Una situazione del genere potrebbe anche danneggiare fortemente l’amore fra Temari e Shikamaru > >.

Il ninja esperto di arti marziali rimase pensieroso, chiaramente disgustato del fatto che la verde giovinezza di due ragazzi valorosi potesse essere aggredita dagli interessi di vecchi e ambiziosi politici.

< < So cosa stai pensando, Gai. Hai tutte le ragioni per essere indignato o disgustato, ma purtroppo questa è politica. All’interno delle faccende di Suna non avremmo alcuna voce in capitolo e difficilmente potremo fare qualcosa per aiutare Temari e Shikamaru > >.
 
 
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Alle prime luci dell’alba del giorno dopo, il Villaggio della Foglia, esattamente come la domenica appena trascorsa, si svegliò con un clima fresco e temperato, accompagnato da uno splendido sole primaverile. I vari negozi o locali iniziavano lentamente a prepararsi lungo le varie vie del villaggio per l’inizio di una nuova settimana di lavoro. C’erano ben pochi shinobi a presidiare le strade. La maggior parte di loro era di stanza al cancello principale.

Lungo la via centrale di Konoha ancora poco trafficata, una giovane coppia camminava mano nella mano proprio in direzione dell’uscita. Quell’abitudine, da sempre appartenuta al loro rapporto, era diventata così difficile da gestire e sopportare durante gli ultimi mesi della loro travolgente relazione. Shikamaru aveva ricevuto l’incarico di farle da guida molto tempo prima direttamente dal Quinto Hokage in persone e il suo compito gli imponeva di andarla ad accogliere all’arrivo e di accompagnarla all’uscita al momento della sua ripartenza.

Da allora affrontarono così tante esperienze insieme e senza rendersene conto si innamorarono perdutamente l’uno dell’altra. Così quel breve cammino verso l’uscita diventava sempre più arduo, un breve tragitto che portava ad una separazione lunga e dolorosa.

La coppia non affrontava quasi mai l’argomento, ma ogni volta che dovevano separarsi, erano costretti a combattere un nodo alla gola sempre più opprimente.
< < Ci vedremo presto > > sussurrò Temari, non fidandosi della propria voce. Voleva essere forte anche per lui, ma era così difficile.

< < Lo so > > rispose lui, non riuscendo a nascondere un certo tremito. Teneva ancora la mano di lei intrecciata alla sua e in quel momento trovava insopportabile il pensiero di doverla lasciare.

La coppia giunse nei pressi della piazza all’entrata del villaggio. Quasi ignorarono i saluti dei ninja di guardia. Temari era vestita in perfetta tenuta shinobi con l’infallibile tessen legato ordinatamente dietro la schiena. Il micidiale ventaglio pieghevole gigante, arma tipica della tradizione militare della Sabbia, si era spesso dimostrato determinante in battaglia. Lo stesso Shikamaru aveva portato a casa la pelle diverse volte grazie a quest’incredibile arma e ovviamente grazie alle abilità straordinarie della sua compagna.

Si fermarono all’entrata con le dita ancora saldamente intrecciate. Temari osservava il sentiero che presto avrebbe dovuto percorrere, il solito viaggio di tre giorni fino ai deserti della Terra del Vento. La sua casa.

Tuttavia, non aveva nessuna voglia di imboccare quella strada, nonostante la nostalgia intensa che provava. Di colpo ebbe paura, perché dentro sé stessa sapeva di volere restare lì con l’uomo accanto a lei. Mai nella sua vita si era sentita così combattuta emotivamente.

< < Stai attenta durante il viaggio e una volta arrivata avvertimi immediatamente > >.

< < Non essere così drammatico, piagnucolone. Ho fatto questo viaggio centinaia di volte e continuerò a farlo. Non pensare di poterti liberare di me così facilmente > > rispose lei con un sorriso beffardo, ma la sua voce tremava.

< < Sei la solita seccatura, lo sai questo vero? > > disse Shikamaru, rispondendo al suo sorriso. Le prese delicatamente il viso tra le mani e nonostante lei gli avesse più volte proibito le manifestazioni di affetto in pubblico, la baciò con passione. Con sua grande sorpresa, Temari non si scostò, al contrario gli afferrò con forza il davanti dell’uniforme ninja con fare aggressivo, quasi volesse trascinarlo con lei fino a Suna.

Quando si separarono la kunoichi della Sabbia continuò a fissarlo, beandosi della vista del suo volto per tutto il tempo che poteva.< < Ti amo > > gli sussurrò senza esitazioni.

< < Ti amo anch’io > > rispose Shikamaru con tutta la determinazione di cui era capace. Tremava visibilmente quando la sua compagna gli carezzò amorevolmente una guancia, prima di iniziare il lungo cammino.

Temari della Sabbia iniziò il suo viaggio senza voltarsi. Sapeva di non poterlo fare, perché se lo avesse fatto sarebbe senza dubbio crollata in ginocchio accanto a lui e non sarebbe più partita.
 
 

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