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Autore: riccimmargheritaa    04/04/2021    0 recensioni
È finita la terza stagione, Rikki e Zane non stanno insieme, Cleo e Lewis si, così come anche Will e Bella. Emma è tornata e sta ancora insieme ad Ash.
Personaggi:
Rikki Chadwick (RC)
Zane Bennett (ZB)
Cleo Sertori
Bella Hartley
Emma Gilbert
Lewis McCartney
Will Benjamin
Ash Dove
Forse altri.
I POV saranno quello di Rikki e quello di Zane, alternati.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Rikki Chadwick, Zane Bennett
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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(RC)

-Buongiorno socia!- sento la voce di Zane accogliere la mia entrata nel locale. -Sei splendente oggi, più di ieri, hai fatto qualcosa ai capelli?-

-Li ho legati, ieri erano sciolti.- rispondo io sarcasticamente. Sono appena le sette di mattina e ha già cominciato ad essere fastidioso.

-Ciao Rikki, un caffè veloce, devo andare a lavoro ed è già tardissimo.- dice Cleo entrando nel locale, seguita da Emma e Lewis.

-Subito. Macchiato vero?- rispondo io.

-Si.- conferma lei. -Grazie mille, io corro, ciao a tutti, Lewis, ci vediamo dopo.- dice frettolosamente, poi scappa via, lasciando un bacio sulla guancia del suo ragazzo.

-Allora Emma, guidi tu domani sera vero? Ho voglia di sbronzarmi e chissà, magari conoscere qualcuno.- domando alla bionda, preparandole un the.

-Mh... si...- replica lei in tono riluttante.

-Non sei ancora convinta vero?- affermo io. Poi mi avvicino a lei e abbasso la voce, non c'è nessuno nel locale, ma non si sa mai. -Lewis sarà con noi tutto il tempo, abbiamo due asciugamani ciascuna e staremo attente a non bagnarci, quando aprono lo champagne a mezzanotte ci assicuriamo di essere lontane dalle bottiglie e soprattutto vicine all'uscita. Ma in ogni caso sarà buio e ci sarà talmente tanta gente che nessuno si accorgerà se appare una coda in mezzo alla massa.- provo a rassicurarla.

-Lo so Rikki, lo so che abbiamo tutte le precauzioni, ma sono preoccupata lo stesso. E poi lo sai che non sono molto una persona da festa in discoteca.- ribatte lei, sorseggiando la bevanda.

-Ci penserò io a farti divertire. E soprattutto ci penserà Ash.-

-D'accordo. Grazie Rikki. Adesso vado anche io a lavoro. Ciao, ci vediamo più tardi.- esce salutandomi, io ricambio il saluto e poi comincio a lavare la tazza.

-Che festa?- sento la voce di Zane provenire da dietro di me.

Mi volto. -Tu non sei invitato.- 

-Ah, quindi andranno Cleo e Lewis, Emma e Ash, immagino anche Bella e Will e poi tu e...?- 

-Io e di sicuro non tu, Zane.-

-Ti sentirai sola.-

-Mi sentirò molto meglio che se ci andassi con te. E poi una volta là non sarò più sola, ho proprio voglia di divertirmi.- dico con fare provocatorio. Vedo la scintilla di gelosia che scatta nei suoi occhi e sento il mio cuore sussultare per un momento, ma non mi scompongo e continuo a lavorare. -Ah e se non ti dispiace il turno di pomeriggio lo fai tu domani, dato che dobbiamo andare a Brisbane ci mettiamo un'ora di viaggio e ci dobbiamo anche preparare. Grazie, se vuoi domenica faccio il doppio turno.-

-Ah, quindi è a Brisbane la festa eh?- dice lui, guardandomi con lo sguardo da furbetto.

"Cazzo." penso. "Perché non mi sto zitta?!"

-Provaci tu a trovare una discoteca nella terza città più popolosa dell'Australia. Non ci riuscirai, arrenditi Zane, da me non otterrai nessun'altra informazione e ho espressamente vietato di dirtelo anche agli altri ragazzi.-

Nonostante la mia affermazione, la sua espressione non cambia, quindi decido di ignorarlo e continuare il mio lavoro. Nel mentre penso al vestito che potrei mettermi.

Io, Emma, Cleo e Bella abbiamo deciso di non imbacuccarci, l'acqua trova modo di colpire la nostra pelle in ogni caso, la cosa migliore da fare è stare attente che non ci arrivi addosso.

 

-Come mi sta questo?- chiede Cleo, uscendo al bagno, indossando un vestitino a pantaloncino, con la schiena scoperta e una lunga scollatura a V sul davanti. 

-Uuhh, Cleo sei super sexy. Come mai così scoperta stasera?- domando io ridendo insieme a Bella, mentre Emma squadra Cleo a bocca aperta.

-Sono un'adolescente, devo godermi la gioventù e mostrare di essere fiera del mio corpo. E so che farò impazzire Lewis, sarà così geloso.- risponde ridendo.

-Impara da lei, Miss Castità.- dico ad Emma, dandole un amichevole pugnetto sulla spalla. Lei indossa un vestito rosa, con la gonna lunga fino a metà polpaccio e una piccola scollatura a U sul davanti.

-Rikki parli tu che sei infilata in una calza bucata. È pure rossa, come quella di babbo natale.- commenta Cleo.

-Non è una calza, è un tubino.- ribatto io.

-Si, un tubino senza spalline e che arriva a coprirti neanche metà coscia.- aggiunge Emma.

-Lasciamola divertire, dopotutto, come ha detto Cleo, stiamo vivendo gli ultimi anni dell'adolescenza, abbiamo il diritto di goderceli.- afferma Bella.

Lei indossa un top corto, con le maniche corte, che le lascia scoperte le spalle e l'ombelico, e una gonna di jeans a vita alta, che le arriva al ginocchio.

-Grazie Bella. Ve l'ho detto che stasera mi voglio davvero sballare. E voi dovrete riportarmi a casa.- dico io.

-Avete tutti gli asciugamani?- domanda Emma, preoccupata.

Tutte noi annuiamo, mostrando la borsa e poi, dopo esserci truccate, scendiamo.

Le espressioni dei ragazzi sono a dir poco esilaranti, Ash rimane imbambolato, Will accenna un sorriso desideroso e Lewis, il più divertente di tutti, spalanca gli occhi e la bocca.

-Siete... S-siete...- prova a dire Ash, ma non riesce a completare la frase.

-Siete delle fighe. Quattro bellissime e fighissime ragazze.- conclude Will la sua frase.

-Lewis puoi chiudere la bocca.- commenta Cleo, dirigendosi verso il suo ragazzo.

-Si e tu che hai lo zaino, mettici dentro queste, non so quanto resisterò sui tacchi.- aggiungo io, allungandogli le mie converse. Lui si riprende un po' e le mette nel suo zainetto, ancora incapace di parlare.

Per fare le cose in grande ho deciso di mettere i tacchi a spillo, voglio davvero fare bella figura e trovare qualcuno con cui divertirmi in maniera spensierata.

-Abbracciatevi che voglio farvi una foto.- annuncia la mamma di Emma, prendendo la macchina fotografica.

-Ragazze voi non siete un po' troppo... ehm... scoperte?- domanda il papà di Emma, un po' in imbarazzo.

-Non si preoccupi signor Gilbert. Nessuna mano al di fuori delle nostre toccherà nessuna di queste ragazze.- lo rassicura Will.

Io mi posiziono tra Will e Lewis, i miei due migliori amici, con loro ho un rapporto davvero speciale, so che ci sono sempre per me e sono sempre pronti ad offrirmi il loro punto di vista maschile su tutto.

Dopo le foto Will mi stampa un bacio sulla guancia e io gli sorrido.

-Lewis spero che fosse involontaria la tua mano sul mio culo.- dico al ragazzo, prendendolo in giro.

-Rikki- ma- io- i-io- no- io non- non l'ho assolutamente fatto apposta- non- non era voluto- Cleo- credimi- d-davvero- balbetta lui, preoccupatissimo.

-Sto scherzando! Lo sai che mi piace prenderti in giro.- gli dico ridendo come una matta.

Salutiamo i genitori di Emma e ci dirigiamo verso la macchina, anzi, il piccolo pulmino che abbiamo noleggiato per questa serata, Lewis al volante nel viaggio di andata.

 

-Ci siamoooo!- esclamo io, eccitata.

Siamo appena scesi dalla macchina e ci siamo trovati davanti la fila di persone che, come noi, aspettano di entrare.

-C'è puzza di alcool.- commenta Bella, con una faccia infastidita.

-E la musica si sente già da fuori. Ci spaccheremo i timpani.- aggiunge Emma.

-Eddai, un po' di spensieratezza. Siamo qui per divertirci. La puzza di alcool è della gente che ha fatto il pre, sai quanti già sbronzi ci sono qua in mezzo? E la musica è la cosa più bella della serata.- rispondo io.

-Rikki ha ragione. Siamo venute qua per divertirci. Per avere un momento di leggerezza da passare tutti insieme. Non roviniamocelo da soli.- aggiunge Cleo.

-Avete ragione.- concorda Bella.

Anche i ragazzi annuiscono. 

Vedo che Emma fa un profondo respiro e si stampa un grande sorriso in faccia. -Si. Facciamolo.- 

Dopo tre quarti d'ora siamo dentro alla discoteca, abbiamo fatto vedere i documenti, abbiamo tutti quanti il braccialetto da maggiorenni al polso e io sono già al secondo vodka lemon. Ci muoviamo a ritmo di musica, chi ha un drink in mano lo sorseggia, Emma non si azzarda ad assaggiarne neanche un sorso, dato che deve guidare al ritorno.

Dopo un po', notando che ognuno sta ballando abbracciato al proprio partner, io decido di fare un giro, memorizzando la loro posizione, per cercare un ragazzo che attiri la mia attenzione.

-Ehi ciao.- sento una voce, mi volto, proviene da un viso sconosciuto. -Sei sola?- mi chiede.

-Sono con degli amici, ma sono tutti accoppiati e quindi ho deciso di fare un giro per trovare qualcuno di interessante.- spiego io.

Lui si avvicina di più a me. È un ragazzo all'apparenza molto sexy, indossa una camicia bianca con i primi tre bottoni aperti, sotto la quale si intravedono i pettorali.

"Non esattamente il mio tipo, ma è piuttosto figo." decido di dargli una possibilità e ballare un po' con lui.

-Da dove vieni, bella bionda?- mi domanda, prendendomi la vita.

-Stai sforando nel catcalling e quasi nelle molestie.- commento io.

-Se ti do fastidio, allontanati e prometto che non ti cercherò.- ribatte lui.

Io accenno un sorrisetto e, trasportata dall'istinto e anche un po' dall'alcool, che sta cominciando a fare effetto, gli metto le braccia al collo e continuo a muovermi insieme a lui.

I nostri visi sono vicini, sento che stiamo per cominciare a pomiciare, quando veniamo interrotti.

-Ehi, che cazzo fai con la mia ragazza?! Allontanati!- sento una voce familiare provenire dalla mia destra.

"Non può essere." penso.

Mi volto per provare i miei sospetti e vedo ciò che non volevo vedere.

-Ehi amico, lei non mi ha respinto, se è la tua ragazza, beh, ancora qualche minuto e ti sarebbero cresciute due grandi corna.- ribatte il ragazzo.

-Vattene prima che ti prenda a pugni.- 

-No, non andare.- cerco di trattenerlo. -Vattene tu!- urlo al ragazzo alla mia destra.

Ma ormai è troppo tardi, lo sconosciuto se ne va, lasciandomi, enormemente infastidita, con la persona che vorrei vedere di meno al mondo in questo momento.

-Zane. Che cazzo fai?!- esclamo io, arrabbiatissima.

-Quel ragazzo ti stava molestando. Dico io, ma almeno lo conosci? Sai il suo nome? Scommetto di no!- risponde, cominciando ad arrabbiarsi.

-E allora?! Ok, voleva solo scopare e poi dimenticarsi di me per sempre, e se anche io volessi questo?! Te l'ho detto anche ieri, io sono venuta qui per divertirmi. È tanto che non faccio sesso, è tanto che non bacio un ragazzo! Sono gli ultimi anni in cui ho la possibilità di lasciarmi andare, non voglio sprecarli a disperarmi per la mia solitudine!-

Lui sorride. -Non riesci a dimenticarmi eh?- 

-Sei un idiota! Un emerito cretino! Solo questo sei!- gli urlo. -Mi dici come hai fatto a trovarci? Hai seguito la macchina? E il locale? Chi c'è là? L'hai lasciato incustodito?-

-Mi è bastato corteggiare un po' la signora Gilbert per farmi dire il nome della discoteca. E per quanto riguarda il locale, tranquilla, è in buone mani.- mi assicura lui.

-Ah si? E nelle mani di chi? Di Nate? Non dirmi che lo hai lasciato a lui? Perché lo hai fatto? È un irresponsabile! E anche tu! Perché lavoro ancora con te?-

-Perché sono irresistibile. Non riesci a stare lontana da me.-

-Coglione. Idiota, coglione, cretino!- esclamo.

Mi allontano estremamente infastidita, non voglio che mi rovini la serata.

Vado al bancone. -Uno shottino di Tequila.- dico al barman, il quale prende la bottiglia e versa il liquido in due bicchierini.

-Alla tua.- mi dice, alzando il bicchiere.

Io prendo l'altro, lo sbatto contro il suo, poi lo sbatto sul tavolo e lo bevo in un unico sorso, sentendo il bruciore nella gola.

-Ce ne facciamo un altro?- propongo.

Lui annuisce e ripetiamo la stessa azione per altre due volte.

Alla fine ordino un coca e rum e poi torno nella massa a ballare, la tequila comincia a fare effetto, sento che sto partendo, anche se sono ancora abbastanza cosciente. Comincio a ballare, lasciandomi trasportare dalla musica, mentre bevo a piccoli sorsi il mio drink dalla cannuccia. Ad un certo punto sento qualcuno che mi prende la vita da dietro e comincia a ballare con me, ma non ci faccio troppo caso. Ora sono abbastanza ubriaca e non ho intenzione di smettere di bere.

-Trovati un'altra donna da molestare.- sento la voce di qualcuno, non la riconosco subito, ma non mi interessa, la testa è abbastanza vuota e l'unica cosa che mi interessa ora è la musica.

-Rikki, ti sei accorta che c'erano dei tipi che si strusciavano su di te?- mi chiede il ragazzo, facendomi voltare, in modo che riesca a guardarlo in faccia.

-Ciao Zane. Ancora tu? Almeno balliamo, dato che sei qui.- gli dico io. Dovrei essere incazzata nera in questo momento, ma la musica mi carica talmente tanto che non mi interessa. E poi Zane è così sexy, indossa un paio di jeans e una camicia nera che gli sta benissimo. Gli lancio le braccia al collo e mi scateno.

-Sei sbronza. Quanto hai bevuto?- mi domanda.

-Tanto, davvero tanto. Mi piace questa canzone!- esclamo, muovendomi a ritmo.

Lui mi prende la vita e comincia a ballare con me.

Ad un certo punto sentiamo che la musica si abbassa e un ragazzo comincia a parlare al microfono.

-Allora ragazzi. Manca esattamente un minuto a mezzanotte. Vi voglio carichi per il countdown!- esclama.

Tutti i ragazzi nella discoteca cominciano a contare dai trenta secondi in giù.

Io mi avvicino all'orecchio di Zane. -Dobbiamo avvicinarci all'uscita. Se mi becco degli schizzi di qualsiasi cosa addosso sono fottuta.- cerco di sovrastare le altre voci in modo che lui mi senta.

Mi prende per mano e ci posizioniamo abbastanza vicino ad una porta quando ormai il countdown ci avvisa che mancano solo cinque secondi al nuovo anno.

-TRE! DUE! UNO! ZERO! BUON ANNO.- urlano tutti. Improvvisamente ci troviamo circondati da persone che cominciano a pomiciare, quindi, istintivamente, io gli circondo il collo con le braccia e mi attacco alle sue labbra, senza minimamente pensare a quello che sto facendo, presa soltanto dall'euforia e dalla sbronza.

Lui inizialmente è stupito, ma non esita a ricambiare e a stringermi a sé con le braccia. Restiamo così attaccati, isolandoci da tutto, la musica è ripartita e le persone hanno ripreso a scatenarsi, ma noi due non diamo segno di volerci staccare, se non per riprendere fiato qualche volta.

Dopo qualche minuto sento arrivare degli schizzi su tutte le mie spalle, che colpiscono anche le braccia di Zane, quindi ci stacchiamo e lui, preso dal panico, mi prende in braccio, a mo di principessa, e corre fuori dalla porta, contando ad alta voce i numeri. Io mi attacco al suo collo con le braccia, provando ad asciugarmi con la mano, ma, anche il vestito è zuppo, quindi i miei poteri non riescono ad avere l'effetto necessario. Chiudo forte gli occhi, non volendo fronteggiare ciò che sarebbe capitato di lì a poco, sento che Zane mi appoggia sul sedile di un'auto e mentre pronuncia il numero "uno" chiude la portiera.

Uno scintillio e mi spunta la coda, arancione e ingombrante.

Apro gli occhi lentamente. -Di chi è questa limousine?- 

-Mia.- dice Zane, seduto accanto a me, mentre cerca un asciugamano nella mia borsa.

-Dimenticavo che tu caghi soldi.- rispondo acida.

-Di solito non sei così stronza quando sei ubriaca.- commenta lui, cominciando ad asciugarmi le spalle.

-L'alcool non ha alcun effetto sulla Rikki sirena. E comunque lascia stare, faccio molto prima io.- ribatto, allontanando le sue mani, stendendo la mia e chiudendola a pugno. La mia coda comincia ad evaporare, dopo pochi minuti torno umana con un altro scintillio. E improvvisamente la testa torna ad essere annebbiata, per effetto di tutto l'alcool che ho in corpo.

-Non sono molto incline a riportarti dentro, sei davvero ubriaca fradicia. Chiamo l'autista che ci riporta a casa, ok?- propone lui.

Io annuisco, non mi va più di tornare alla festa, la testa ha cominciato a girarmi e mi sta venendo sonno.

-Posso mettere della musica?- chiedo, quando ormai siamo già partiti. 

Zane non ha spiccicato parola, però non ha smesso di fissarmi neanche per un secondo.

Mi sento in imbarazzo, l'unica cosa che vorrei fare in questo momento è saltargli addosso di nuovo e mi sto davvero sforzando disumanamente per trattenermi.

-Quella che vuoi.- risponde lui, aprendo uno schermo, sul quale c'è la schermata di Spotify.

Scorro nelle sue playlist e ad un certo punto gli occhi mi capitano su quella che abbiamo fatto insieme qualche tempo fa per le "serate speciali" nel locale. Contiene le nostre canzoni preferite e quelle che ci rappresentano di più. Io l'ho cancellata quando ci siamo lasciati e me n'ero completamente dimenticata. -L'hai tenuta...- commento io.

-Si.- dice semplicemente lui.

Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo, io mi avvicino sempre di più a lui e lui a me, fino a che le nostre labbra non si toccano di nuovo. 

Lui si stacca un momento. -Aspetta.- appoggia il dito sul tasto "shuffle", facendo così partire la prima canzone di quella playlist. 

Io sorrido istintivamente e poi torniamo a baciarci, lui mi prende a cavalcioni sulle sue gambe e non ci stacchiamo per tutto il resto del viaggio. Una volta arrivati a casa sua, tra un bacio e l'altro lui mi chiede -Ti devo portare a casa?- 

Io apro la portiera e scendo, trascinandolo fuori, poi gli salto in braccio, circondando la sua vita con le mie gambe e mi attacco di nuovo alle sue labbra. Lui chiude la portiera con un piede e, tenendomi su con una mano, entra in casa. Non faccio in tempo a rendermi conto di quanto tempo sia passato, che siamo già nudi, io sono stesa sopra al suo letto, lui è sopra di me e mi sta baciando ogni singola parte del corpo, io lo ritiro su, desiderosa delle sue labbra e in men che non si dica mi ritrovo a fare sesso, di nuovo, dopo tempo che non lo facevo. Sono quindi riuscita a compiere l'obiettivo che mi ero prefissata prima di andare a questa festa. Solo che non avevo alcuna intenzione di scegliere Zane come partner.

 

Spazio autrice

Reeegaaaa ecco una short story!!! È la mia prima pubblicazione qua su EFP, non so ancora bene come funzioni questo sito, ma sono anni che ci leggo fanfiction e quindi perché non pubblicare qualcosa?
 Sono partita con un capitolo ultra lungo, ahaha, chissà se riuscirò a fare anche gli altri da tremila parole, ci provooo. In ogni caso, come potete vedere questa è una Zikki, aka Zane+Rikki di H2O serie della mia infanzia. Loro due sono sempre stati la mia coppia preferita quando ero bambina, quindi perché non dedicargli una short story? Nella mia testolina mi sono prefissata di fare sette capitoli, riuscirò a rispettarlo? CHISSÀ. Comunque questa è l'intenzione. Spero vi piaccia, sto scrivendo abbastanza di getto, quindi magari sono cose senza senso, boh, comunque mi sento abbastanza """ispirata""" quindi scrivo scrivo scrivo scrivo. Comunque non devo fare un'opera letteraria, perciò amen.
Vi auguro una buona Pasqua e mangiate tanto cioccolato, mi raccomando. Ci vediamo al prossimo.

xoxo

   
 
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