Anime & Manga > Altro - anime/manga sportivi
Ricorda la storia  |      
Autore: SkyDream    04/04/2021    5 recensioni
[Kaze ga Tsuyoku Fuiteiru]
[Run with the wind][KakeHai]
[Questa storia partecipa all'iniziativa "Apri le challenge" indetta da Gaia Bessie su Facebook]
Kakeru ed Haiji sono stretti l'uno all'altro nel tentativo di non lasciarsi trasportare da quella pioggia che, ormai, potrebbe aver travolto tutto.
Per Haiji la vita è cambiata ma di una cosa è sicuro: non è finita.
Dal testo:Le iridi - una volta profonde come oceani inesplorati - vagavano dal castano chiaro al verde e si illuminavano di piccole pagliuzze dorate.
Erano lo specchio di un’anima che doveva essere stata oceano, come quella di Kakeru, doveva essere stata turbine e tempesta.
Genere: Hurt/Comfort, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questa storia partecipa all'iniziativa "Apri le challenge" indetta da Gaia Bessie su Facebook

Acquerello
[Run with the wind][KakeHai]
 
Beato chi ti conosceva già | prima che ti andasse via dagli occhi tutto quel mare (F. De Gregori)
 
Kakeru sentiva la pioggia battere sul vetro della finestra, lente gocce scivolavano solitarie e si ricongiungevano per arrivare insieme sul bordo della ringhiera e poi un po’ più giù, sui lunghi fili d’erba che le avrebbero accompagnate fin dentro la terra.
Allungò una mano e scostò un ciuffo ribelle dal viso di Haiji provocandogli una lieve risatina, poi spostò i polpastrelli e gli carezzò il viso lentamente accompagnando quella risata spezzata dai singhiozzi.
 
Si chiese come dovesse essere Haiji prima di tutto. Prima che la sua vita fosse irrimediabilmente compromessa, prima che il suo sogno di correre più veloce della luce fosse spezzato.
Prima di diventare l’Haiji devoto alla vita, maestro della sopravvivenza d’animo.
Kakeru si chiese se lo avrebbe amato allo stesso modo, ma si rispose di sì. Lo avrebbe amato dieci anni prima o anche dieci anni dopo.
Gli sarebbe bastato uno sguardo per sentirsi a casa, per sentire il rumore delle scarpe sul terreno e il vento tra i capelli.
Haiji, a quel tocco, si spinse appena e fece ricongiungere le loro labbra in un bacio che sapeva di sale, come quando ci si morde le labbra dopo aver nuotato nell’oceano.
Kakeru rispose con un po’ più impeto del previsto, afferrandogli il viso con così tanta irruenza da farlo sussultare.
C’era la tempesta dentro di lui, c’erano onde che si riversavano, tornavano indietro, salivano, si schiantavano senza sosta. Un vortice di sensi di colpa, di amore, di desiderio.
Allora Haiji lasciò che quel bacio fosse una valvola di sfogo per entrambi ancora per un po’, saggiò la sua bocca salata mentre sentiva le dita dell’altro vagare lungo il suo viso e raccogliere ogni lacrima.
Quando si allontanarono, seppur di poco, Haiji si decise ad aprire gli occhi e a mostrarli – arrossati e lucidi – al suo ragazzo.
Le iridi - una volta profonde come oceani inesplorati - vagavano dal castano chiaro al verde e si illuminavano di piccole pagliuzze dorate.
Erano lo specchio di un’anima che doveva essere stata oceano, come quella di Kakeru, doveva essere stata turbine e tempesta.
Ed ora era solo acquarello.
Era colore sbiadito, slavato e asciugato su carta di poco valore che colava lento e appiccicoso, salato.
Haiji si chiese se avrebbe finito per perdere la sua cromia.
Magari sarebbe diventato trasparente e si sarebbe potuto confondere tra i fiati di vento che si divertivano a rincorrerlo quando correva in pista. Che lo avevano trascinato, scosso, gettato a terra e calpestato.
Cosa sarebbe diventato?
 
«Grazie».
 
Haiji sgranò gli occhi a quella parola, cercò lo sguardo di Kakeru e lo trovò un po’ affossato sul cuscino, la bocca appena curva in un sorriso, le mani ancora sul suo volto mentre gli carezzava gli zigomi.
 
E si chiese se essere oceano fosse contagioso.
Se reintegrare il sale perso piangendo fosse possibile.
Se tornare ad avere la profondità del mare non fosse poi così assurdo.
Se essersi fatto trasportare dal vento – che lo aveva condotto fino a lui – non fosse stata poi una cattiva idea.
 
«Correrò al tuo fianco».
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Altro - anime/manga sportivi / Vai alla pagina dell'autore: SkyDream