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Autore: sweetbookreader    05/04/2021    1 recensioni
Durante il suo periodo da Fratello Silente, ricorda di aver rimpianto il sonno, l'unico momento di pace nella sua vita caotica.
Adesso che riesce a dormire, vorrebbe tornare a non farlo più.
Perché con il sonno arrivano i sogni, e con i sogni arriva Will.
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Carstairs, Kit Rook, Theresa Gray, William Herondale
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Da quando Fratello Zaccaria è tornato ad essere Jem Carstairs, può dormire.
 
Jem si ricorda di tutte le notti passate disteso su un letto vuoto e freddo a fissare il soffitto di una stanza che non gli apparteneva. Non veramente.
 
Delle ore passate a cercare di ricordare ogni particolare della sua breve vita da Figlio di Raziel.
 
Si rammenta delle voci dei Fratelli silenti nella testa che lo incitavano a smettere di pensare alla sua vecchia vita e di abbracciare quello nuova a braccia aperte.
 
Jem ha sempre pensato fossero irritanti, ma ora è strano non averli più nella testa.
 
Le tipiche notti di Fratello Zaccaria erano queste : cercare di ricordare e il rumoroso suono di voci accatastate l'una sull'altra nella sua mente.
 
Ora che si trova nel suo letto, sudato e con gli occhi lucidi, gli ritorna in mente tutto quello. Con l'unica differenza che il suo letto non è né freddo né vuoto. Tessa gli sta accanto e dorme pacificamente, un angelo ai suoi occhi. In un'altra parte non lontana della casa, i suoi due figli sono tra le braccia di Morfeo.
 
Durante il suo periodo da Fratello Silente, ricorda di aver rimpianto il sonno, l'unico momento di pace nella sua vita caotica.
 
Adesso che riesce a dormire, invece, vorrebbe tornare a non farlo più.
 
Perché con il sonno arrivano i sogni, e con i sogni arriva Will.
 
Will, il suo parabatai, la sua altra metà, il Suo Will.
 
Jem non è sicuro del momento preciso in cui ha cominciato a dimenticarsi l'esatta sfumatura dei suoi occhi azzurri, o a non rammentarsi più il modo in cui Will gli sorrideva, ma è successo.
 
Sono passati più di cento anni, ma il dolore della perdita del suo Will è così forte da bloccargli il respiro e da provocargli un bruciore alla runa parabatai, ormai sbiadita e poco più che una cicatrice.
 
È una ferita ancora aperta, e Jem è terrorizzato dall'idea che non possa mai richiudersi.
 
Guarda la donna distesa al suo fianco. La sua Tessa, la loro Tessa.
 
Ha provato dolore, forse più di lui.
 
Ha perso prima lui, poi Will, i suoi figli e i suoi nipoti.
 
Ma è andata avanti. Il dolore persiste, ma col passare degli anni diventa più facile gestirlo.
 
Forse è perché le sue emozioni sono state trattenute per troppi anni o forse perché il dolore che prova lui è diverso, ma non è per nulla semplice.
 
Rivede Will in tutto ciò che fa. Lo rivede in Tessa, lo rivede in suo figlio Kit e lo rivede in sé stesso, ogni volta che si guarda in uno specchio.
 
Rivede Will nei suoi sogni. Ogni notte, da quando è tornato ad essere Jem, il suo parabatai gli fa visita durante il sonno.
 
E ogni notte Jem si sveglia sudato e con le lacrime che gli scorrono inconsapevolmente sulle guance.
 
Nei suoi sogni, Will non è Will. La sua voce è distorta, Il colore dei suoi occhi è sbiadito, così come i suoi capelli. Perfino i più piccoli dettagli sul suo volto sono sfumati.
 
Ancora una volta Jem si passa una mano tra i capelli. Lo stomaco gli fa male, un dolore bruciante che lo costringe a tirarsi qualche ciocca nera.
 
"James? "
 
La voce di Tessa è come cioccolata calda in una giornata fredda d'inverno.
 
È dolce e gentile, e pronuncia il suo nome con una delicatezza innaturale.
 
"James, sei tu? Va tutto bene?"
 
La voce gli trema quando lui risponde. Sua moglie gli si avvicina allarmata, notando le condizioni del ragazzo. I suoi occhi grigi sono spaventati ed agitati.
 
Gli posa una mano sulla spalla. Jem sente la gamba della stregona sfiorare la sua. Ha la pelle calda, e il suo tocco è confortevole.
 
James prova a rispondere, ma un groppo un gola lo ferma. Si porta una mano allo stomaco  e una alla bocca, sentendo il proprio corpo tremare.
 
"Will? Will, sei tu?"
 
Jem scatta in piedi, correndo verso il bagno della loro camera da letto. Fa giusto in tempo a raggiungere il gabinetto prima di iniziare a vomitare. È sicuro che Tessa lo abbia seguito. Infatti, subito dopo avverte le sue mani gentili che gli scostano i capelli dal volto.
 
Rimangono lì per quelle che sembrano ore, con Jem che non riesce a calmare il suo stomaco e Tessa che, fedelmente, resta al suo fianco.
 
Quando lui si sente meglio, si sciacqua il volto e si lava i denti, mentre sua moglie tira lo scarico, guardandolo preoccupata attraverso lo specchio. Sentendo le gambe molli, ritorna nella camera da letto, con Tessa alle spalle. Si siede sul materasso rivestito da una coperta bianca. Si porta le ginocchia al petto,avvolgendole con le braccia. Tessa preferisce rimanere in piedi, guardando suo marito dall'alto.
 
"Will" dice solamente Il ragazzo. Lo sguardo di Tessa di abbassa sulle lenzuola.
 
"Lo hai sognato di nuovo" afferma lei. Non glielo domanda, sa che è così. Nonostante ciò, Jem annuisce.
 
"Non-non ce la faccio,Tess" mormora lui, stringendo la coperta tra le mani.
 
Tessa non risponde, lasciando che Jem continui a parlare. Sa cosa si prova, ci è passata così tante volte ormai.
 
"Ogni notte, è lì nei miei sogni. È lì,ma non è lui. Non ci riesco, Io-" sussurra lui con la voce che gli trema. Si morde il labbro con forza, ma una lacrima scappa dai suoi occhi e percorre tutto il suo volto, scomparendo nella curva del suo collo.
 
"Non me lo ricordo. Tessa io-io non mi ricordo più com'era"
 
Jem emette un singhiozzo strozzato e si porta la mano alla bocca.
 
"Non ho più presente il suono della sua voce o il suo accento"
 
Un altro singhiozzo. Tessa si avvicina a lui, anche le sue guance sono bagnate da lacrime.
 
"Non ricordo più il colore dei suoi occhi" mormora Jem quietamente. Si passa una mano sulla cicatrice che un tempo era stata la sua runa Parabatai, come se in questo modo riesca ad avvertire Will più vicino a sé.
 
"Neanche io" sussurra di rimando Tessa. Ormai è vicinissima a Jem. Il ragazzo affonda il suo viso contro il ventre della moglie, stringendo il suo pigiama tra i pugni.
 
Le mani di Tessa volano immediatamente nei capelli neri di Jem. Tessa glieli accarezza dolcemente, il cuore che si spezza ad ogni singhiozzo che l'altro emette.
 
Non dice nulla. Non c'è nessuna parola né frase che possa dire per consolare Jem. Il dolore della perdita è così forte che certe volte è difficile anche respirare,e non c'è niente che possa migliorarlo. Bisogna semplicemente imparare ad affrontarlo, e sperare di riuscire ad andare avanti.
 
Ma Jem le sembra così distrutto.
 
Non è giusto, non è per niente giusto. Will e Jem hanno avuto così poco tempo per stare assieme, e lei invece ha avuto Will tutto per sé per anni.
 
Non comprende il dolore di James, almeno non del tutto. Come deve essere stato restare più di cento anni senza riuscire a provare sentimenti forti, e ritrovarsi ora con le emozioni che ritornavano tutte a galla, una più forte dell'altra?
 
"Ti amava talmente tanto" sussurrò Tessa, scostando Jem dal suo ventre. Si sedette accanto a lui sul letto matrimoniale, e il ragazzo si distese, poggiando la parte superiore del suo corpo sulle gambe della moglie e affondandoci il viso bagnato.
 
"Parlava sempre di te, anche quando non c'eri. In ogni conversazione ti nominava. Cercava ogni più piccola scusa per venire da te,o per costringerti a correre a casa nostra"
 
Jem ridacchia debolmente, tirando su col naso. Li ricorda anche lui, i tentativi assurdi del suo Parabatai di vederlo. Will riusciva a far sembrare un piccolo taglio sulla mano una ferita avvelenata.
 
"Nessuno dei due esisteva senza l'altro, non eravate in grado di restare separati. Eravate fatti l'uno per l'altro, Jem. Will vive ancora nei tuoi ricordi e vivrà lì per sempre. Potrai esserti dimenticato il colore dei suoi occhi o il suono della sua voce, ma il tuo Will non se ne andrà mai. Resterà lì a tormentarti, lui e la sua ossessione per la sifilide demoniaca, e a ricordarti che tu,James Carstairs, sei la persona migliore che esista"
 
Tessa prese un lungo respiro, passando le dita sulla mascella bagnata di Lacrime del marito.
 
"Se ti vedesse ora, sarebbe Cosi orgoglioso dell'uomo che sei diventato, così fiero della famiglia che sei riuscito a formare e così soddisfatto della vita che ti sei creato"
 
Il silenzio piomba nella stanza. La donna continu ad accarezzare i capelli del suo compagno, rimasto zitto. Le lacrime sono ormai finite, ma Jem ancora trema in modo incontrollabile e rimane molto pallido. Tessa ha il timore che sarebbe presto corso al bagno nuovamente. A lei era capitato spesso dopo che Will se n'era andato.
 
Ma Jem rimane nella stessa posizione, senza emettere un solo suono.
 
"Eravamo" mormora improvvisamente. La sua sposa lo guarda confusa.
 
"Cosa?"
 
Jem si gira verso di lei. Ha gli occhi ancora lucidi e le guance rosse e bagnate,ma la sua bellezza fa venire i brividi a Tessa.
 
"Noi tre," la indica" noi tre eravamo fatti l'uno per l'altra"
 
Tessa sente gli occhi inumidirsi nuovamente  e calde lacrime cominciano a scorrerle lungo il viso.
 
Ora è il turno di Jem di asciugarle e di consolarla. Si stendono sul letto,abbracciati stretti,come se avessero paura che l'altro possa scomparire da un momento altro.
 
Si addormentano così.

 
 ˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜


Il giorno dopo, quando Kit si sveglia e non trova i suoi genitori già in piedi come al solito,si preoccupa. Va da Mina, che già è sveglia e allegra e la prende tra le braccia. Poi, silenziosamente raggiunge la loro camera . Non vorrebbe disturbarli, ma è strano che siano ancora a letto.
 
Con la piccola che sorride, contenta di stare in braccio a suo fratello, spalanca la porta della stanza ed entra dentro.
 
Jem e Tessa sono lì, che si stringono sul grande letto. Sono abbracciati, e i loro volti sono sereni.
 
Rannicchiata accanto a loro, Kit Herondale vede un'altra figura.
 
Ha i capelli neri come il petrolio, ed è leggermente trasparente.
 
Ha lo sguardo fisso su di lui.
 
E i suoi occhi sono blu.
   
 
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