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Autore: Victorfantasy    05/04/2021    0 recensioni
Le ragazze, arrivate in una radura, trovarono una capanna, contente che ci fosse qualcuno, entrarono. Che sciocche che erano state, dovevano uscire subito! Un animale di grosse dimensioni si avventò su di loro urlando. Eleanor, arrampicandosi su un albero per sfuggirgli, MiSE la mano su una cosa dura e viscida, alzò gli occhi e vide di fronte a sé un teschio con le orbite vuote...
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il castello si chiamava Delizius. Sul luogo si ergeva un tempo una fortezza medievale. Le generazioni successive avevano ampliato a piacimento la struttura. L'ultimo conte aveva soltanto ricostruito le scuderie e installato un moderno impianto di riscaldamento in tutte le stanze abitate. I proprietari, i Conti Kant, erano solo 3. La madre lady Catterville aristocratica e di indiscutibile bellezza, si era mostrata contraria al trasferimento al castello benché provvisto di ogni confort, ma un po' fuori mano. A lei piacevano le comodità della città, i nei negozi, la possibilità di passeggiare in centro, senza dover a tutti i costi prendere l'auto. Invece li, era sola, le visite si facevano sempre più rare, le amiche, avevano altri interessi, che farsi un'ora di strada per andarla a trovare, anche lei con l'impegno di stare dietro ad una ragazzina di tredici anni, non poteva assentarsi tutte le volte che avrebbe voluto. Già in quel castello abitava anche Eleanor, una ragazzina solitaria, gli amici (quei pochi che aveva) erano rimasti in città, nel paesino in cui si erano trasferiti, non aveva stretto ancora nessuna amicizia. Era estate, le scuole erano chiuse, i pochi ragazzi che vi abitavano erano in colonia, al mare o in montagna con i genitori, quindi Eleanor passava le giornate girovagando nel castello. L'unico che non si era pentito di aver traslocato, era il conte. L'aria di campagna aveva sempre giovato alla sua salute cagionevole, soffriva di ripetute bronchiti, che l'aria piena di smog della città non faceva altro che peggiorare, lì invece faceva lunghe passeggiate a cavallo, respirando a pieni polmoni ed esortava anche la moglie e la figlia a fare come lui, ma loro lo guardavano come si guarda uno che ha perso il senno e se ne andavano via sbuffando. Eleanor aveva la carnagione di una calda sfumatura dorata, non era particolarmente alta ne robusta, i capelli castani e lisci, le ricadevano sulle spalle dritti come spinaci, gli occhi nocciola avevano un che di triste, le spalle leggermente curve davano l'impressione che fosse sempre stanca o annoiata. Un pomeriggio, non sapendo cosa fare si diresse verso la parte inesplorata del castello, prese una torcia, si incamminò per un lungo corridoio che portava al lato sud del castello, sapeva che le avevano proibito di andarci, le dissero che era pericolante, ma lei non ci credeva e non aveva nessuna intenzione di ubbidire tanto non l'avrebbero punita, o comunque, suo padre si sarebbe limitato a farle una ramanzina sui pericoli della vita in generale, come succedeva, quando ancora abitavano in città e tornava a casa tardi, dopo essere stata al centro commerciale con le amiche, avrebbe potuto telefonare, ma non le passava neanche per la mente. "Bei tempi quelli!"pensò mentre ispezionava il corridoio. Giunta in fondo trovò una porta chiusa, la spinse e la porta si aprì,
   
 
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