Crossover
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Autore: PGV 2    06/04/2021    3 recensioni
Anno 1943: i fratelli Lorenzo e Danilo Ferraro, di origine italiana, stanno scappano insieme ad altri deportati dai Nazisti che li hanno resi prigionieri durante la Seconda Guerra Mondiale, e finiscono per rimanere gli unici sopravvissuti.
Durante la fuga, entrambi si ritrovano nella cosiddetta "Comunità", una società che vive nel sottosuolo della Terra e dove vivono e prosperano i personaggi provenienti dalle svariate opere esistenti nell'epoca nostra.
Apparentemente sembra un Paradiso questo luogo, e la sua gestione quasi perfetta affascina i due ragazzi... ma ombre oscure circondano la Comunità e i due fratelli, insieme ai loro nuovi compagni, dovranno lottare per la sopravvivenza non solo della Comunità... ma della Terra stessa!!
Scoprite i risvolti e i colpi di scena in quella che sarà a tutti gli effetti l'ultima fic che scriverò qui su EFP!! Spero che la lettura sia di vostro gradimento :).
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Anime/Manga, Film, Fumetti, Giochi di Ruolo, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Eccomi qua come promesso con il nuovo Capitolo della Fan Fiction!!
Questo Capitolo vi anticipo già che sarà interamente incentrato sulla battaglia tra Lorenzo e Xehanort, in fondo ormai manca solo quella da concludere e di conseguenza bisogna concentrarsi su di essa al 100% ;).
Significa però che il chap sarà solo combattimento e non ci sarà nessuna rivelazione? Non necessariamente.
Qualcosa sarà rivelato… e si tratta di un “mistero” che ci portiamo dietro da poco prima del salto temporale di tre mesi per l’allenamento alla Scuola di Hokuto. Se non vi ricordate di cosa sto parlando non vi preoccupate che è normalissimo, questo chap vi schiarirà le idee ;).
Ma prima, come al solito, mi dedico all’Angolo dei Commenti:

Ash Visconti: Ciao Ash Visconti :). Sono contento che hai ritenuto interessante lo scorso Capitolo nonostante fosse, detto proprio papale papale, di transizione. Mi è servito unicamente per chiudere tutto quello che era aperto prima di concentrarmi solamente sulla battaglia finale, e so che probabilmente in una lettura singola può risultare noioso T_T ma spero comunque che sia risultato godibile nonostante tutto :). Proprio così, lo scontro tra Lorenzo e Xehanort deciderà la sorte sia della Comunità che del mondo in Superficie, quello che noi conosciamo, e per questo è molto importante… e spero di riuscire a scriverlo bene, data la grandissima importanza di questa lotta T_T ;). Ci è voluta una vita e sono il primo ad ammetterlo XD ma alla fine Anna e Trunks hanno catturato Hans ed hanno posto fine alla sua fuga una volta per tutte XD. Come ho detto nelle note finali dello scorso chap, avrei voluto farlo catturare molto prima, appena Trunks ed Anna avevano abbandonato la sala dove si stava svolgendo lo scontro con Teschio Rosso in pratica, ma non sono riuscito a trovare il tempo materiale per inserirlo, e ce l’ho fatta unicamente adesso T_T. Spero, comunque, che abbiate apprezzato lo stesso il modo in cui è stato catturato, anche se ciò è avvenuto molto più in là facendo risultare Hans l’ultimo a cadere prima della lotta finale, anche dopo Freezer in pratica XD ;). Sì, c’è da dire che se la disgregazione molecolare avesse funzionato in quella circostanza il duello era già finito e Lorenzo era bello che morto… eppure non ha funzionato, non si sa ancora come mai ma non ha avuto alcun effetto su di lui… e naturalmente non intendo lasciare quel mistero irrisolto, tutto sarà chiarito su questo potete starne certi ;). Mentre per la forza di gravità Lorenzo ha iniziato ad abituarsi per pura questione fisica: dopo un po’ un corpo si abitua a reggere una certa gravità, ed il fatto che i colpi gravitazionali di Xehanort almeno fino a quel momento non puntavano ad ucciderlo ma solamente a bloccarlo l’hanno aiutato non poco… anche se Xehanort rimane comunque un combattente più esperto di lui, e perciò dovrà fare MOLTA attenzione T_T. Sulla Grande Sacerdotessa purtroppo, come probabilmente hai già potuto intuire, non posso dire nulla di più rispetto a quanto detto nelle note finali dello scorso chap: c’è un motivo se ho avanzato continuamente questo dubbio nello scorso Capitolo, ed anche questo mistero quando sarà il momento troverà una risposta, abbiate pazienza e, nel giro di pochi Capitoli, saprete tutto ;). Anche perché tra pochi chap concludo l’intera fic, quindi se non li risolvo adesso questi quesiti non li risolvo più XD ;). Grazie per tutto quanto, ed anche se Pasqua è appena passato ti Auguro sia Buona Pasqua che Buona Pasquetta, nella speranza che tu le abbia passate quantomeno divertendoti dato che eravamo comunque tappati in casa!! :) Ti ringrazio tantissimo per il tuo supporto, e spero che anche il Capitolo qui sotto alla fine ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

AlanKall: Ciao AlanKall :). Mi fa molto piacere che lo scorso Capitolo ti sia piaciuto molto alla fine, ed apprezzo davvero molto che riesci sempre a trovare il tempo sia per leggere che per commentare i nuovi chap, non ti ringrazierò mai abbastanza per questo *_*. Vero, tutti i gruppi che sanno cosa sta succedendo al Palazzo Presidenziale, o che si trovano direttamente lì, in questo momento stanno sperando con tutto loro stessi che la Profezia si realizzi, perché se così non sarà tutto il mondo, sia la Comunità che la Superficie, sarà spacciato, di conseguenza li si possono capire alla fin fine T_T. Confermo che in quel momento Natsu non era l’unico che avrebbe voluto prendere a pugni Agatha ma che si è trattenuto, e considerando tutto quello che l’anziana ha detto loro vorrei anche ben vedere XD ;). La scena del treno è servita soprattutto a mostrare sia che Xehanort è per davvero l’unico nemico rimasto in circolazione… e sia per mostrare che anche Isabella e Telespalla Bob si sono uniti ai prigionieri del treno XD ;). Invece la parte di Hans era necessaria per togliere un altro nemico dai piedi u.u confesso che avrei voluto sbarazzarmene molto prima rispetto allo scorso chap, ma questioni di spazio dei precedenti chap me l’hanno impedito, e per questo mi sono ritrovato a doverlo far sconfiggere solo all’ultimo T_T ironicamente in questo modo è diventato l’ultimo membro del Concilio a cadere prima di Xehanort, oddio XD. Sì, ci è voluto parecchio e sono il primo a dirlo, ma finalmente siamo alla resa dei conti tra Lorenzo e Xehanort, nonché allo scontro finale dell’intera fic!!! :) E purtroppo sì, Xehanort è fin troppo in vantaggio rispetto a Lorenzo dato che conosce la Tecnica a Tre Spade e possiede tre grandi poteri, non sarà per nulla facile per il Grim riuscire a portare a casa questa vittoria importantissima T_T. Il fatto che la disgregazione molecolare abbia fallito e che nessuno dei due sappia come mai è un bel mistero ed è inutile negarlo… ma senza spoilerare troppo posso dire che tra pochissimo avrete la risposta, in fondo la fic sta per finire e quindi tra pochi chap obbligatoriamente dovrò rispondere a tutte le domande rimaste in sospeso ;). Purtroppo, sì, anche se Xehanort non dispone della disgregazione molecolare può comunque adoperare sia i portali che la gravità per vincere, e proprio per questo Lorenzo non deve assolutamente abbassare la guardia T_T. Sul Generatore… c’è da dire che se si distruggesse farebbe un favore a Xehanort, dato che è il suo scopo ultimo quello, per questo a lui non importerà nulla di trattenersi e quello dovrà farlo unicamente Lorenzo T_T. Mentre per quanto riguarda i due Assassini… al momento stanno solamente assistendo, ma non è detto che in caso di bisogno non intervengano, naturalmente u.u ;) (Tanto non faranno nulla, come l’autore! N.d. Cell) (Mamma mia, che noia che è -_-‘! N.d. Lorenzo) (Tsk, la mia controparte riuscirà a vincere quel combattimento, è inutile che facciate gli uccelli del malaugurio u.u! N.d. Maestro Xehanort) (Questo sarà tutto da vedere, vecchio!! N.d. David) (Beh, se non altro ora quel vecchiaccio riconosce che lo Xehanort della fic è ispirato all’allievo di Ansem il Saggio e non a lui… N.d. Luke) (Già, meglio di niente… N.d. Chiara) (Questa volta non succederà, credetemi! N.d. Freezer) (È ancora tutto da vedere, Freezer! N.d. Goku) (Sniff, non avete idea di tutti gli insulti che mi sono beccato, e vedere che finalmente la gente mi rispetta è commuovente, sono commosso T_T! N.d. Danilo) (Non starà un tantino esagerando? N.d. Sora) (Diamogli tregua, in fondo va capito… N.d. Naruto) (Io gelosa? Di quell’idiota?! Ma figurati u.u! N.d. Winry) (Winry a malapena prova la rabbia, figurarsi se prova qualche altro sentimento -_-‘! N.d. Edward) (CHE COSA?! è_é N.d. Winry) (O_O Oh cavolo… N.d. Edward) (Eh ma allora te le cerchi, Fratellone! N.d. Alphonse) (Però anche io so quando non bisogna superare il limite u.u! N.d. Cell) (-_-‘ Io non direi proprio, ma va beh… N.d. Malefica) (È solo fortuna se non è ancora stato cacciato -_-‘! N.d. Claire) (… Non so se prenderlo come un insulto o come un complimento… N.d. Teresa) (Meglio come un complimento, altrimenti qui sarà la fine per tutti O_O! N.d. Yamcha) (A me piacerebbe essere fidanzato con Winry!! *_* N.d. Goten) (Tu staresti con qualunque ragazza che sappia respirare -_-‘! N.d. Zoro) (… Vero, ma sono disperato dato che quella che dovrebbe essere la mia fidanzata non si fa più vedere T_T! N.d. Goten) (Direi che condividi questa cosa con la tua controparte… N.d. Luffy) (In pratica entrambi i Goten sono depressi -_-‘! N.d. Conan) (Appoggio AlanKall e chiudo anche io il siparietto con i miei pg, prima che deprimano tutto l’Angolo dei Commenti. Ciao ed alla prossima!!! :) N.d. PGV 2). Già, mancano solamente 8 Capitoli questo compreso e la fic sarà finita completamente… cavolo, mi viene il magone a pensarci già ora T_T. Ma non è ancora il momento di abbattersi, ci sarà tempo per i saluti doverosi, di conseguenza spero che anche questo Capitolo e la battaglia Lorenzo vs Xehanort ti piaccia alla fine!!! :) Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Ed ora ecco a voi il settantatreesimo Capitolo della fic. Buona lettura a tutti quanti!! :)


CAPITOLO 73 – LORENZO VS XEHANORT!



La resa dei conti.
Stavolta non c’erano vie di ritorno. I leader delle due fazioni erano l’uno di fronte all’altro, che si scrutavano quasi in cagnesco come se stessero cercando di studiare l’avversario per capire l’attacco migliore da lanciare.
Ormai la guerra era quasi finita, quello era l’unico combattimento che doveva ancora concludersi. Ed era quello più importante, quello per cui per minuti interi i due schieramenti si erano battuti con diverse perdite da entrambi i lati.
Dal risultato di quella lotta sarebbe dipeso il destino dell’intera Comunità e della Superficie, che nonostante stesse vivendo la Seconda Guerra Mondiale rischiava di attraversare un pericolo ben maggiore senza esserne neppure a conoscenza.
I due erano ancora sulla rampa che si trovava in cima alla stanza del Generatore, con quest’ultimo che si trovava sotto di loro, anche se spostato leggermente verso il centro mentre loro erano più a destra rispetto all’ingresso del pian terreno.
Reggevano le loro spade mentre si osservavano, e cercavano di capire quale fosse la mossa migliore da adoperare.
Xehanort si era appena reso conto che uno dei tre poteri, la disgregazione molecolare, non funzionava sull’avversario, e che un altro di questi poteri, il controllo della gravità, doveva dosarlo bene per evitare che il corpo nemico si abituasse a quella forza.
Di conseguenza, almeno per il momento, poteva contare unicamente sui varchi oscuri e sulle sue abilità da spadaccino, oltre che la Tecnica a Tre Spade che aveva inventato e che era diventata una delle discipline della Scuola di Hokuto.
Dall’altra parte, Lorenzo poteva contare unicamente su questa tecnica e sulla sua agilità, oltre che sulla sua esperienza dovuta all’essere scappato dai Nazisti per anni ed anni. Erano le uniche carte che poteva giocarsi in quel momento.
Ma intendeva farsele bastare, e per questo continuava ad osservare il nemico nella sua classica posizione da combattimento, quasi come se stesse aspettando il momento migliore per lanciare l’offensiva…
In verità però, stava solamente attendendo di lanciarsi e basta, cosa che fece proprio in quel momento sguainando la sua spada meglio che poteva, e parallelamente anche il Gran Maestro fece la stessa identica cosa.
In questo modo, i due finirono per impattare l’uno contro l’altro al centro della piattaforma, abbastanza larga da poter contenere un combattimento di quelle proporzioni, sfruttando anche la Tecnica a Tre Spade.
Nonostante l’albino fosse più esperto in quello stile di lotta, il castano stava facendo di tutto per riuscire a resistere, e proprio grazie a ciò si crearono delle onde d’urto che finirono per raggiungere i muri attorno a loro crepandoli più di quanto non lo fossero già.
Quella collisione durò circa trenta secondi, fino a quando il Ferraro maggiore tentò di staccare la sua lama dall’avversario per tentare un fendente da sinistra verso destra mirando al petto, nel tentativo di provocargli una ferita abbastanza grave da metterlo fuori causa.
Il figlio di Ansem però riuscì a compiere un balzo verso l’alto evitando il suo attacco, e con la sua agilità si portò alle sue spalle tentando lui lo stesso attacco che aveva lanciato poco prima l’avversario, solamente più veloce.
Il bruno se ne accorse all’ultimo e riuscì ad evitarlo abbassandosi di colpo e, provando a sfruttare il momento, tentò un colpo di spada da destra verso sinistra mirando stavolta allo stomaco avversario dopo essersi girato di colpo.
La sua mossa però era abbastanza prevedibile per il nemico, che difatti si limitò a spostare il petto all’indietro in modo da uscire dalla sua traiettoria ed evitare in questo modo l’attacco, il tutto con un sorrisino beffardo sul volto.
“Dovrai fare di meglio!” affermò allora Xehanort, sollevando la spada che reggeva con la mano destra verso l’alto e tentando un fendente verso il basso.
Lorenzo decise di provare a proteggersi ponendo la spada orizzontalmente sopra la sua testa, poggiando delicatamente il palmo destro vicino alla punta della lama, e di adoperare la Tecnica a Tre Spade per aumentare la sua difesa.
Lo fece perché era sicuro che il nemico stesso avesse adoperato quello stile di lotta per lanciare l’attacco… e suppose anche bene, dato che quando l’oggetto avversario impattò contro il suo si accorse di una forza il triplo più forte del normale.
Da ciò arrivò ad una conclusione *Dannazione, se non avessi adoperato la Tecnica a Tre Spade a quest’ora la Komakaku sarebbe stata distrutta…*
Lo sapeva bene, e per questo era del parere che avrebbe dovuto dosare bene le sue energie da quel momento in poi. Adoperare quello stile esauriva le forze, e doveva tenersene più che poteva per quando la battaglia si sarebbe fatta più complicata.
“È tutto inutile!” specificò allora il Gran Maestro “Come ti ho già ampiamente detto, non ho bisogno della disgregazione molecolare per sconfiggerti, e man mano che la battaglia andrà avanti te ne accorgerai tu stesso!”
“Io sento solo tante chiacchiere, ma vedo pochi fatti!”
Con questo scambio quasi velenoso, il bruno cominciò a fare pressione sulla difesa della sua spada quasi nel tentativo di contrastare la lama avversaria, che era ancora poggiata alla sua, e sbilanciare in questo modo il nemico.
L’albino comprese quello che aveva intenzione di fare, e proprio per questo compì un balzo verso l’alto poco prima che il fratello di Danilo potesse mandare a segno l’attacco, facendo sì in questo modo che fosse lui a sbilanciarsi in avanti.
*Oh cavolo!* fortunatamente il castano riuscì a rimanere in piedi, complice anche il fatto che era inginocchiato a terra quando si era difeso dall’attacco precedente.
Dopodiché, poggiando la mano destra a terra forse per recuperare un po’ di equilibrio, sollevò la testa verso l’alto con un’espressione molto severa cercando conferma a quello che era un suo sospetto…
Ed in effetti ne trovò conferma quando vide Xehanort quasi levitare sopra di lui!!
In verità non stava volando, si vedeva che non riusciva a controllarsi e sembrava quasi sbilanciato, ma quanto stava facendo era comunque sufficiente a tenerlo in aria a circa quindici metri sopra la sua testa, il tutto con un sorrisino beffardo sul volto.
Il Grim non se ne sorprese, perché dopo aver visto i suoi poteri in azione purtroppo temeva che fosse in grado di fare una roba del genere, quindi aveva solo avuto la conferma definitiva ad un timore che aveva già.
“Come immaginavo…” biascicò difatti debolmente.
Quasi a voler dimostrare ancora una volta la sua superiorità, l’albino pose il palmo sinistro verso l’alto e, con un sorrisino beffardo, spiegò “Come puoi vedere, sono anche in grado di annullare la gravità attorno a me per poter levitare in aria. Non è una tecnica perfetta e lo ammetto, ma è comunque sufficiente per avversari come te…”
Continuava a sbeffeggiarlo forse per provocarlo, ma il castano non intendeva cascarci. Era un trucco vecchio come il mondo quello di far perdere la testa al rivale in modo da renderlo prevedibile ed avere vita facile in battaglia.
Chissà quante volte l’aveva adoperato Danilo contro di lui quando si allenavano in Superficie per sfuggire alla guerra, e proprio per questo, mantenendo un’espressione severa, il Grim si limitò a tornare in posizione da combattimento.
“Non importa ciò che sei in grado di fare!” sottolineò allora il ragazzo “Puoi anche possedere l’abilità di distruggere il pianeta con un unico dito, non mi interessa. Se sono qui è perché non intendo tirarmi indietro anche davanti all’avversario più pericoloso che abbia mai affrontato, e credimi se ti dico che troverò comunque il modo di batterti. Non mi sconfiggerai mai!!”
Forse aveva fatto un po’ troppo lo spaccone ed era il primo ad ammetterlo, ma doveva mostrare sicurezza più che poteva. In una lotta così intensa ed importante, mostrare il minimo segno di cedimento avrebbe potuto significare la sconfitta, e non poteva permetterselo considerando che cosa c’era in palio.
L’uomo, proseguendo a levitare in aria, continuò a sorridere nonostante la velata minaccia dell’avversario. Stava mostrando sicurezza e provava a non avere timore nel suo cuore, ma poteva leggergli negli occhi che la sua non era convinzione al 100%.
Anche per questo era sicuro che, nonostante non potesse adoperare il 50% delle sue capacità, sarebbe stato in grado di vincere. Poteva continuare a lottare quanto voleva, tanto il risultato finale non sarebbe cambiato.
“E allora prova a battermi, se ci riesci!!”
Con queste parole, il Gran Maestro si scagliò letteralmente contro l’avversario mentre continuava a levitare in aria. Era stato velocissimo, forse aveva annullato la gravità in tutto il percorso che mentalmente aveva deciso di percorrere per arrivare da lui.
Lorenzo per un momento rimase sorpreso nel vederlo muoversi in aria così velocemente, ma poi si ricompose giusto in tempo per vedere l’attacco avversario che consisteva in un affondo dritto contro il suo petto.
Stavolta decise di non pararlo, per evitare brutte sorprese, e per questo si scansò spostandosi rapidamente alla sua sinistra all’ultimo, in modo che il nemico non cambiasse la traiettoria del suo colpo all’ultimo.
Appena poi Xehanort ebbe tirato l’attacco, il Ferraro maggiore prese il manico della sua arma con entrambe le mani e tentò un taglio dall’alto verso il basso contro il braccio destro, quasi a volerglielo tagliare e disarmarlo in questa maniera.
Ma il Gran Maestro aveva già un piano di riserva e, continuando a sogghignare malignamente, si spostò rapidamente alla sua sinistra continuando a levitare in aria, segno che aveva tolto la gravità nella zona alla sua sinistra in modo da potersi spostare lì rapidamente.
Non avendo adoperato la Tecnica a Tre Spade, il fratello di Danilo si limitò semplicemente a mandare a vuoto il colpo, e digrignando i denti finì anche per pensare *Maledizione, la gravità è un problema maggiore di quello che pensavo…*
Immaginava che potesse adoperarla per spostarsi in aria, ma non credeva che potesse annullarla così rapidamente ed al tempo stesso cambiare la traiettoria del suo spostamento in aria, doveva aver allenato bene i suoi poteri…
Sembrava però non aver ancora finito, dato che poco dopo l’albino scomparve dalla vista del ragazzo tramite un varco oscuro immediato. Questa non era una buona notizia, significava che poteva sbucare fuori da un momento all’altro.
Il Grim rimase con l’attenzione al massimo e, tornando in posizione da combattimento classica, iniziò a guardarsi attorno con il solo sguardo, temendo un possibile attacco nemico istantaneo e quasi sicuramente letale…
Per alcuni secondi non vide e non sentì neppure nulla, come se fosse sparito nel nulla e si fosse forse teletrasportato da qualche altra parte… ma poi percepì un movimento rapido che era dietro di lui alla sua sinistra, e d’istinto capì.
Sempre muovendosi d’intuizione, riuscì a fare una capriola alla sua destra per evitare un attacco che aveva compreso di cosa si trattasse, e sfortunatamente aveva avuto l’intuizione giusta dato che si trattava di un fendente d’aria di colore azzurro.
L’albino era ricomparso a circa dieci metri dietro di lui, spostato verso la sua sinistra, ed aveva sparato l’attacco carico della Tecnica a Tre Spade, anche se non gli aveva dato una lunga gittata dato che svanì appena dopo aver superato il punto dov’era il ragazzo.
Sembrava quasi aver capito fin dall’inizio che avrebbe evitato il colpo… ed in effetti aveva avuto ragione, al punto che non si scompose minimamente per aver fallito l’attacco ed anzi continuò a sorridere quasi malignamente.
Difatti, subito dopo, puntò leggermente la mano sinistra in direzione del punto dove Lorenzo sarebbe riatterrato dopo la capriola per aprire un piccolo varco oscuro lì, dove avrebbe poggiato i piedi entro pochi secondi.
Sembrava voler ricorrere alla stessa strategia adoperata poco prima, scagliarlo dentro uno dei suoi portali in modo da averlo in pugno e costringerlo a stare sulla difensiva, dove alla lunga avrebbe vinto lui per le sue immense capacità.
Fortunatamente, il castano aveva il volto rivolto verso il basso durante la capriola quando il varco oscuro venne aperto, ed in questo modo si accorse della mossa che stava per adoperare l’albino e riuscì con uno scatto quasi innaturale a salvarsi.
Mentre si trovava in aria, il fratello maggiore di Lorenzo dovette piegare entrambe le ginocchia e, portando la spada con la mano destra all’indietro, poggiò i piedi su di essa in modo da darsi una spinta in avanti e superare il punto dov’era il varco.
Aveva rischiato molto, bastava un secondo di ritardo e sarebbe finito dentro il portale senza nessuna possibilità di ritorno, ma fortunatamente tutto era andato bene ed era riuscito a salvarsi, atterrando in questo modo di sedere dopo essersi girato per aria a causa del movimento quasi innaturale compiuto.
Però sapeva che non poteva riposarsi neanche un momento dato che il nemico era ancora lì ed aveva la spada puntata verso di lui, per questo decise di attaccare appena ebbe toccato terra con il sedere cercando di coglierlo di sorpresa.
Caricando la Tecnica a Tre Spade sulla sua Komakaku, decise di rispondere nella stessa maniera del rivale sparando un fendente d’aria di colore azzurro chiaro contro di lui, anche se a differenza del nemico non regolò troppo la sua mossa.
Ma al Gran Maestro questo non importava, dato che gli bastò aprire un varco oscuro davanti a sé che “assorbisse” quasi il fendente d’aria per salvarsi, il tutto mantenendo il sorrisino perfido sul volto che aveva avuto per quasi tutto il combattimento.
Dopodiché, approfittando anche lui del fatto che il varco oscuro ostruiva la vista al suo nemico, preparò una serie di fendenti d’aria identici a quelli che aveva sparato prima e, appena ebbe abbassato il portale, li sparò in rapida successione contro il giovane.
Ne aveva sparati dieci molto ravvicinati, ed il bruno sapeva che non sarebbe mai riuscito ad evitarli tutti quanti, per questo fu costretto a provare a difendersi dopo essersi messo rapidamente in piedi ed aver portato la Komakaku davanti a sé.
Adoperò dei movimenti molto rapidi e intrisi della Tecnica a Tre Spade, per essere certo di parare o distruggere i fendenti prima che lo raggiungessero, e tirò lui stesso dei fendenti rapidi e coincisi con la sua lama ben affilata.
Non seguì uno schema preciso, li tirò seguendo la traiettoria dei colpi che riusciva ad intravedere con il suo occhio ed il rumore dei loro spostamenti con l’orecchio, ed effettivamente in questo modo riuscì a difendersi egregiamente.
Bene o male tutti e dieci l’avrebbero colpito se non si fosse difeso, ed in questo modo distrusse tutti quanti i fendenti abbastanza facilmente, segno che non era stata adoperata la Tecnica a Tre Spade per lanciarli.
Questo fatto insospettì abbastanza Lorenzo, dato che Xehanort non aveva motivo per non caricare quegli attacchi al massimo… a meno che non volesse adoperarli unicamente come una distrazione per attaccarlo di sorpresa!!
I suoi sospetti si rivelarono fondati quando l’albino, molto rapidamente, approfittò della distrazione dovuta ai fendenti che aveva lanciato per scagliarsi contro di lui, stavolta correndo sulla piattaforma, e tentare un fendente dall’alto verso il basso.
A causa degli attacchi che aveva finito di parare, ancora una volta il Ferraro maggiore si accorse solo all’ultimo dell’offensiva nemica, e riuscì a pararla spostando diagonalmente la sua lama davanti a sé reggendo il manico, portato in alto a destra, con entrambe le mani.
Stavolta all’impatto non partirono onde d’urto, segno che nessuno dei due aveva adoperato la Tecnica a Tre Spade o che avesse fatto sul serio in quell’attacco. Evidentemente quello del Gran Maestro non doveva essere un attacco mortale…
Ed in effetti l’albino sembrava semplicemente aver voluto avvicinarsi al rivale per dirgli una cosa sola “Per quanto ancora andrai avanti? Sei in difficoltà, lo vedi tu stesso…”
Quindi si era avvicinato a lui solo per porgli quella domanda? Beh… aveva sprecato il suo tempo!!
“Fino a quando ci sarà un grammo di energia in me, io andrò avanti fino alla fine!!” specificò allora Lorenzo, anche se stava digrignando i denti per la difficoltà di difendersi dall’attacco avversario.
Il figlio di Ansem se ne accorse e, proprio per questo, continuò a mantenere il suo sorrisetto maligno e rispose “Ed allora continua a lottare. Sarà più divertente distruggerti se non ti arrenderai fino all’ultimo!”
Appena ebbe terminato queste parole, l’albino fece un leggero scatto all’indietro, saltando e riatterrando a circa dieci metri dall’avversario. Sembrava la conferma definitiva che avesse lanciato quell’attacco unicamente per avvicinarsi a lui e porgergli quella domanda…
Tuttavia, nell’esatto momento in cui il nemico atterrò, sembrò allargare leggermente le braccia verso i lati, pur continuando a mantenere la presa sulla spada, ed inizialmente Lorenzo non comprese che cosa stesse cercando di fare…
Ma solo all’inizio, perché poi quando la piattaforma sopra cui erano cominciò a vacillare comprese quello che aveva intenzione di fare quel folle… stava usando la forza di gravità per colpire la piattaforma sui suoi sostegni!!
*Merda!!* pensò subito il bruno, mentre vacillava a causa della piattaforma che aveva iniziato a vacillare sollevandosi prima a destra e poi a sinistra.
Sembrava una strategia volta a far perdere equilibrio al rivale e poterlo in questo modo cogliere di sorpresa… ed in effetti era proprio così, dato che sogghignando malignamente Xehanort, bloccando improvvisamente il suo attacco gravitazione, si scagliò ancora una volta contro il ragazzo a notevole velocità.
Portò la spada vicino alla guancia sinistra nel tentativo di tirare un potente fendente d’aria contro il giovane sfruttando la Tecnica a Tre Spade, stavolta però il Ferraro maggiore, nonostante si fosse accorto ancora una volta tardi del colpo che stava per essere lanciato contro di lui, sapeva esattamente cosa fare.
Dato che aveva già iniziato a vacillare a causa dell’attacco dell’albino di poco prima, decise di lasciarsi cadere, in modo da evitare in questo modo il fendente d’aria che ormai il figlio di Ansem era in procinto di tirare… e ci riuscì!
Il leader del Concilio dei Sette sparò l’attacco, ma esso finì per mancare il bersaglio ed impattare contro il muro a destra della porta da cui erano entrati entrambi per raggiungere quella piattaforma, generando anche un triplo taglio diagonale su di esso.
*Adesso!!* il fratello maggiore di Danilo comprese che era la sua occasione per provare a cogliere di sorpresa il nemico, l’unica strategia che sembrava poter adottare per provare quantomeno a ferire il rivale, almeno per il momento.
Poggiando la mano sinistra a terra, dato che si era lasciato cadere alla sua sinistra, tentò uno sgambetto con la gamba destra colpendo dietro alle ginocchia l’uomo per farlo cadere a terra di schiena.
Un attacco vecchio stile e rozzo, ma che sortì l’effetto sperato dato che l’albino venne colpito, essendo lo sgambetto con tutta la gamba destra partito poco dopo che aveva tirato il suo fendente d’aria, e cadde in questo modo a terra.
Non sembrò subire particolari danni, ma almeno il castano era riuscito a buttarlo a terra e per questo si riteneva soddisfatto momentaneamente. Purtroppo, Xehanort non aveva mai perso la presa dalla sua spada, che continuava a tenere ben salda.
Appena il Gran Maestro fu al suolo, un’occasione più unica che rara, Lorenzo si alzò in piedi di scatto e, sollevando il piede destro, cercò di farlo calare dritto contro il collo avversario più velocemente che poteva.
Sapeva che era una parte sensibile del corpo, un colpo ben assestato lì senza armi poteva uccidere all’istante la vittima causa soffocamento, ma non era quello il suo obiettivo. Voleva solamente destabilizzarlo e ferirlo il sufficiente per renderlo innocuo momentaneamente.
Il rivale però non era uno sprovveduto, ed appena vide il suo attacco partire, continuando a mantenere il sorrisino maligno che non aveva mai perso neanche per un momento negli ultimi minuti, fece una capriola alla sua destra.
In questo modo evitò l’attacco del giovane, il cui piede impattò contro il suolo della piattaforma senza smuoverla di un millimetro, e costrinse il Grim a digrignare i denti per aver perso un’occasione davvero preziosa.
Approfittando della vicinanza al nemico, dato che aveva fatto un'unica capriola per allontanarsi il giusto dal suo piede e basta, l’albino sollevò il busto e tentò un fendente basso da destra verso sinistra senza la Tecnica a Tre Spade.
Il suo scopo era quello di tagliargli il piede con cui aveva tentato di colpirlo, in questo modo non sarebbe mai riuscito a rimanere composto ed a mantenere la posizione d’attacco e si sarebbe ritrovato inevitabilmente in svantaggio.
Il bruno ancora una volta si accorse del suo attacco, e sollevò il piede poco prima che il nemico potesse tagliarlo, anche se non mancò di mostrare un’espressione spaventata per quello che aveva rischiato in quel breve attimo.
*Cavolo, c’è mancato poco…* arrivò addirittura a pensare mentre, quasi perdendo l’equilibrio per il piede destro sollevato troppo in alto, fece un paio di saltelli all’indietro con il piede sinistro nel tentativo di mantenere l’equilibrio.
Vedendo quanto fosse sbilanciato, Xehanort si mise in ginocchio, mantenendo il sinistro sollevato, e, continuando a sogghignare malignamente, decise che era arrivato il momento di tornare ad usare la gravità contro di lui.
Aumentò esponenzialmente la gravità tutta attorno al ragazzo, il quale si sentì schiacciare contro un peso a dir poco enorme e, essendo già in un equilibrio precario, venne schiacciato al suolo a pancia in su in un attimo.
Finì addirittura per perdere la presa dalla sua Komakaku, anche se per fortuna non si allontanò più di tanto da lui rimanendo a distanza di sicurezza, al punto che Lorenzo avrebbe potuto prenderla semplicemente allungando di pochi centimetri la mano alla sua destra.
Nel frattempo, però, il figlio di Ansem si riteneva già abbastanza soddisfatto di suo, e proprio per questo si rimise in piedi con molta calma mentre osservava i frutti del suo lavoro davanti ai suoi occhi. Il rivale era inerme davanti a lui, come voleva.
“Te lo avevo detto. Più avresti combattuto, più sarebbe stato divertente distruggerti…” continuava a pavoneggiarsi, durante un combattimento non era un atteggiamento consigliato.
Lo stesso Lorenzo lo sapeva, sembrava quasi che stesse andando contro i principi della Scuola di Hokuto nonostante Zoro, il suo apprendista, fosse uno degli insegnanti di quel dojo, era quasi paradossale la cosa…
Ma in fondo stava parlando di un individuo che era pronto a sterminare un’intera specie per una vendetta lunga centocinquant’anni, doveva davvero sorprendersi che non rispettava le regole che probabilmente lui stesso aveva contribuito a creare?
Comunque fosse, si trovava in una brutta situazione ed era il primo ad ammetterlo, ma ciononostante non intendeva comunque gettare la spugna e, digrignando i denti e stringendo i pugni nel tentativo di resistere, glielo fece sapere.
“N-Non mi h-hai a-ancora d-distrutto…” disse debolmente, a causa della forza di gravità che continuava ad agire in maniera pesante sul suo corpo.
“Oh, lo so molto bene, ma è solamente questione di tempo. Forse già adesso finirai per essere schiacciato dalla forza di gravità, sono proprio curioso di vedere quanto resisterai!”
Appena ebbe terminato queste parole, l’albino sollevò leggermente la mano destra, dopo essersi passato la spada sulla mano sinistra, con il palmo rivolto verso l’alto… per poi chiuderla rapidamente a pugno circa due secondi dopo.
“Aumento la pressione del 50%!!”
Il suo corpo si era abituato ad una forza di gravità molto forte, gli attacchi che aveva usato precedentemente glielo avevano fatto capire, e per questo aveva deciso di aumentarla fino alla metà del massimo che poteva raggiungere.
Inutile dire che, appena ebbe terminato di parlare, il fratello maggiore di Danilo si sentì la pressione aumentare esponenzialmente rispetto a prima, e la sensazione con cui si sentiva schiacciato al suolo sempre più pesantemente aumentò a livelli inimmaginabili.
Sentì quasi come se il petto gli fosse stato premuto pesantemente da un macigno grande il doppio di lui che gli era caduto addosso, e per poco si intravide addirittura il corpo che si stava ritirando dentro di sé a causa della pressione esercitata.
Un attacco micidiale, che finì per far sputare sangue dalla bocca al ragazzo, che per poco non perse le pupille degli occhi tanto era forte l’attacco che gli era stato usato contro, il tutto mentre tremava a causa del dolore lancinante che stava provando.
Non si trattava di un colpo e lo sapeva bene, era più una tecnica, ma era stata più che sufficiente a fargli sputare parecchio sangue dalla bocca… ed era solo la metà del limite di pressione che poteva provocargli sfruttando la forza di gravità.
Provò a resistere più che poteva, anche per tentare di sopravvivere a qualcosa contro cui la maggior parte di coloro che conosceva a parte poche eccezioni sarebbe subito morto. Era un’immensa prova di forza, ma doveva superarla.
*D-Devo… devo resistere… d-devo resistere… d-devo…*
Provò a caricarsi mentalmente per provare a sopportare il dolore, ma il suo corpo finì per cedere ancora più rispetto a prima ed a quel punto il giovane, che ci stava mettendo tutta la forza di volontà di cui disponeva, non seppe più resistere…
“AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHH!!!!” finì addirittura per gridare ai quattro venti Lorenzo dal dolore.
L’albino assistette a tutto quanto, e non poté fare a meno di essere contento nel vedere il nemico ridotto ad uno straccio in quelle condizioni. Una pressione del genere gli stava ancora facendo parecchio effetto, e non poteva che esserne soddisfatto…
Tuttavia, doveva comunque considerare che il suo corpo si abituava abbastanza facilmente alla forza di gravità. Non era detto che dopo quello si sarebbe già abituato a quella pressione, ma forse dopo altri tre colpi o giù di lì…
Anche per questo era consapevole che doveva chiudere il combattimento più rapidamente che poteva e finché era in tempo. Avrebbe sfruttato quella forza di gravità per ridurlo ad un colabrodo, gli sarebbe bastato unicamente aumentare la pressione al massimo livello.
*O ora o mai più. Se non lo uccido ora… la gravità potrebbe non essermi più utile contro di lui…* pensò difatti Xehanort, che a dispetto del pensiero continuava ad avere un’espressione sogghignante sul volto.
Lorenzo invece non riusciva a pensare ad altro che al dolore, stava sentendo un male allucinante a causa della pressione che l’uomo stava esercitando sul suo corpo, e sapeva che se non avesse fatto qualcosa sarebbe stato spacciato.
Il suo corpo non avrebbe resistito ancora a lungo, era già tanto se, nonostante si stesse quasi ritirando verso il suolo, stava resistendo ad una forza di gravità di tale livello, non avrebbe mai dovuto metterlo alla prova più di così.
*S-Se solo…* fortunatamente, la soluzione c’era ed era a portata di mano.
Anche se aveva perso la presa dalla sua spada, essa era ancora lì, abbastanza vicina a lui affinché potesse raggiungerla allungando leggermente la mano destra. Se l’avesse presa e lanciata contro l’avversario forse…
Era vero che così rischiava di rimanere disarmato, ma era un rischio che doveva correre dato che l’alternativa sarebbe stata morire sotto atroci sofferenze… e non aveva nessuna intenzione di morire, non lì e non in quel modo.
Così, sforzandosi più di quanto avrebbe potuto, voltò leggermente lo sguardo verso la sua destra, vedendo il manico della sua Komakaku a breve distanza da lui, ed iniziò ad allungare leggermente la mano destra verso di essa.
Era talmente vicino che già così era abbastanza vicino, ma doveva sforzarsi ancora un po’ e lo sapeva bene, per questo, nonostante il suo corpo si sentiva ancora schiacciato da quella pressione, tentò più che poteva di avvicinarsi.
Nel frattempo, il figlio di Ansem aveva finalmente deciso di chiudere la questione una volta per tutte, e per questo disse “Hai la pelle dura, nessuno aveva mai resistito ad una pressione di gravità così grande, anche se ammetto che forse è un po’ colpa mia per averti permesso di abituarti ad una gravità più forte di quella terrestre. Ma non riuscirai mai a sopravvivere a questo, GRAVITA’ AL MASSIMO LIV…”
L’albino però non riuscì mai a terminare la frase, in quanto si ritrovò il braccio destro ferito all’improvviso da un piccolo taglio da parte di una spada che, dopo averlo sfiorato a metà strada tra il gomito ed il polso, finì per conficcarsi sulla balaustra di metallo della piattaforma trapassandola da parte a parte!!
Un attacco che sorprese il leader del Concilio dei Sette, al punto che abbassò la guardia giusto quel secondo che bastava affinché il suo attacco di gravità venisse annullato… e Lorenzo potesse in questo modo liberarsi dalla forte pressione che si stava esercitando su di lui!!
Era stato il castano. Era riuscito a prendere la sua Komakaku ed a lanciarla contro l’albino proprio un attimo prima che terminasse di pronunciare quella frase e, di conseguenza, aumentasse la gravità in modo tale che non ne uscisse vivo il fratello maggiore di Danilo.
Sfiorandolo in quella maniera, era riuscito ad annullare il suo attacco e, ripreso il movimento del suo corpo dato che non stava più subendo una pressione così forte contro di lui, decise di approfittarne immediatamente finché poteva.
Sapeva che la distrazione del rivale sarebbe durata molto poco, al massimo pochi secondi, e doveva agire prima che tornasse ad usare un attacco gravitazionale contro di lui, e per questo si lanciò contro l’uomo con determinazione.
Aveva sentito quanto aveva detto prima, ma non c’era bisogno che glielo dicesse lui. Aveva compreso da solo che il suo corpo si stava abituando ad una forza di gravità più forte grazie al fatto che l’albino era partito con una pressione minore contro di lui aumentandola poi man mano che il combattimento avanzava.
Questo, oltre a danneggiarlo, l’aveva anche aiutato, difatti un normale essere umano contro la pressione del 50% che aveva subito lui probabilmente si sarebbe già ridotto in una poltiglia, lui invece, grazie anche ad un corpo abbastanza allenato, ne era uscito malconcio ma comunque ancora vivo.
Non doveva permettergli di adoperare il massimo livello di gravità contro di lui, perché era consapevole che probabilmente non sarebbe mai riuscito a sopravvivere ad esso, anche dopo aver resistito a metà della potenza.
Appena si sarebbe accorto di quanto accaduto, il figlio di Ansem sarebbe tornato ad esercitare una forza di gravità enorme contro di lui, forse sufficiente ad ucciderlo, per questo doveva allontanarlo o colpirlo finché poteva.
Lorenzo portò all’indietro il pugno destro e, appena fu abbastanza vicino, cercò di colpirlo con un pugno in faccia. Un tentativo rozzo, ma aveva dovuto ideare un attacco su due piedi e, da disarmato e di fretta, quello era il meglio che era riuscito a tirare fuori.
Anche se Xehanort era ancora con la guardia abbassata per la leggera ferita che aveva subito, si riprese giusto in tempo per vedere il castano scagliarsi contro di lui in quella maniera, e per questo si premunì di evitare il suo attacco rapidamente.
Nel momento in cui il Grim gli tirò il pugno con il braccio destro mirando alla faccia, il leader del Concilio dei Sette si spostò alla sua sinistra quasi con leggiadria, evitando in questo modo l’attacco e spingendo il suo corpo quasi verso terra di schiena.
Tuttavia, era stato tutto calcolato dal malvagio che, adoperando la mano destra che era ancora libera, poggiò il palmo a terra e fece una capriola in aria, per poi farne un’altra in salto dopo che i piedi ebbero toccato terra.
Era il suo modo per distanziarsi dal nemico più che poteva mentre riorganizzava le idee dopo che era riuscito con uno sforzo immane a bloccare il suo attacco di gravità. Doveva ammettere che era stato furbo, sfortunatamente…
Appena fu riatterrato con entrambi i piedi, l’albino tornò composto e perse il suo sorrisino maligno, cominciando ad osservare severamente l’avversario che, dopo aver tirato il pugno, si era lanciato verso la balaustra.
Naturalmente il suo scopo era recuperare la sua preziosa Komakaku, e difatti appena l’ebbe raggiunta prese il manico con entrambe le mani e la estrasse dalla balaustra di metallo con abbastanza facilità nonostante tutto.
Dopodiché, con ancora il sangue che stava uscendo dalla bocca a causa della pressione esercitata sul suo corpo poco prima, si rimise nella sua classica posizione da combattimento dopo essersi voltato del tutto verso il suo avversario.
Aveva il fiatone e stava ansimando, e per di più aveva uno sguardo parecchio arrabbiato, però era riuscito a rimanere in vita ed a liberarsi da un attacco micidiale, e già solo per questo poteva ritenersi piuttosto soddisfatto…
Ma la lotta era ben lontana dall’essersi conclusa, e lui lo sapeva bene!
Improvvisamente però, e non seppe neanche lui perché, Xehanort, che aveva perso per un momento il suo sorrisino maligno, lo riacquistò improvvisamente, perdendo addirittura la posizione da combattimento che era tornato ad assumere.
“Eheheheheheheheheh…” sembrava addirittura ridere per qualche strana ragione.
Un comportamento davvero strano da parte sua, che naturalmente allertò non poco Lorenzo che cominciò ad osservarlo stranito. Perché stava facendo così? L’aveva quasi trapassato al braccio e stava… ridendo?!
Fu presto spiegato, dato che l’albino disse “Che divertimento!” un’uscita molto strana, ma che fu chiarita praticamente subito quando continuò svelando “In tutta la mia vita non ho mai sostenuto un combattimento divertente ed abbastanza impegnativo, neppure il mio apprendista Zoro è mai riuscito a tenermi testa più di tanto pur avendomi leggermente ferito l’ultima volta… ed invece eccoti qua, un avversario in grado di impegnarmi nonostante stia ricorrendo ai poteri di cui dispongo, non avrei mai pensato che un giorno avrei incontrato qualcuno come te…”
… Lo stava… elogiando?!
Un comportamento davvero assurdo e quasi illogico da parte sua, visto come era abituato a odiare i Grim con ogni singolo grammo del suo essere, e questo spinse il fratello maggiore di Danilo ad osservarlo in maniera parecchio stranita.
*… Mi sta facendo… i complimenti?!* arrivò addirittura a pensare con uno sguardo quasi stralunato.
Non aveva però ancora finito il figlio di Ansem, dato che confessò “Questa battaglia è stimolante, mi sta spingendo a dare il meglio di me ed a mettermi in gioco più che posso. Prima della mia scalata verso la Superficie non avrei potuto desiderare di meglio, quasi quasi dovrei ringraziarti per lo spettacolo che mi stai offrendo!”
“Questo non è uno spettacolo!” specificò tuttavia Lorenzo, che dopo essersi stranito per un momento era tornato immediatamente serio, oltre ad aver riassunto la sua classica posa da combattimento che aveva perso per un momento.
“Questa è una battaglia importantissima da cui dipende il destino di tutti. Non trattarla come se fosse un gioco, questo è un comportamento che mi dà sui nervi!!”
“E chi la sta prendendo come un gioco?!” sottolineò tuttavia il Gran Maestro, allargando anche le braccia davanti a sé mantenendo il suo sorrisetto maligno “Non sono mai stato più serio in vita mia. Una battaglia impegnativa è stimolante e non fa altro che dimostrare che vale la pena di lottare per il proprio obiettivo… tuttavia, non ho molto tempo da perdere con te e devo farla finita immediatamente, ma visto che sei molto restìo a voler cedere non mi vedo altra scelta se non farti una proposta allettante per convincerti a lasciare perdere…”
“Risparmia il fiato!” sottolineò allora il castano, assumendo un’espressione molto severa “Niente di quello che mi proporrai mi spingerà ad arrendermi. I soldi non mi interessano, e neppure le posizioni di potere, e di conseguenza puoi anche rinunciare in partenza!!”
“… Ed i tuoi genitori?”
… Cosa?... I… suoi… genitori…?!
Appena ebbe udito quella parola, il ragazzo si bloccò all’istante, assumendo un’espressione a dir poco scioccata e con le pupille che per poco non scomparvero dai suoi occhi, il tutto mentre allargava leggermente la bocca senza parole.
Che cosa c’entravano loro adesso? Li aveva persi di vista durante la guerra ed era convinto che fossero morti, che cosa… che cosa stava dicendo lui?!
“I-I miei… g-genitori…” finì per ripetere biascicando quello che il suo rivale del momento aveva appena pronunciato tanto era scioccato.
E fu allora che l’albino, con un sorrisetto beffardo sul volto, fece la grossa rivelazione che MAI si sarebbe aspettato di udire uscire dalla sua bocca “Dopo che siete arrivati qui, ho mandato Schmidt ad indagare sulle vostre origini, volevo una carta per convincervi ad andarvene qualora gli Assassini avessero fallito nell’attentato alla vostra vita… ed in questo modo ha scoperto che i vostri genitori sono ancora vivi!!”
… COSA? ERANO ANCORA VIVI?!
No… non poteva essere… i suoi genitori, che pensava fossero morti in guerra, erano sopravvissuti in qualche modo… era… era…
Lorenzo non seppe neppure cosa pensare tanto era sconvolto, appena ebbe terminato di parlare l’uomo il suo sguardo a dir poco scioccato si allargò ancora di più, il tutto mentre gambe e braccia cominciarono a tremare come se avesse appena visto un fantasma.
Non riusciva a credere a quello che aveva udito, forse non voleva neppure crederci. Dopo anni passati a scoprire dove fossero andati a cacciarsi, ed accarezzando anche l’idea che in verità erano morti, adesso scopriva che in verità erano…
“S-Sono… vivi…” per un momento non poté fare a meno di perdere una leggera lacrima dall’occhio destro.
Non avrebbe dovuto dato che era nel pieno di una battaglia molto importante, ma la scoperta che aveva appena fatto superava ogni concetto di lotta che stava affrontando in quel momento. Era una gioia a cui non poteva resistere, e per questo dentro di sé era al settimo cielo anche se esternamente non lo dava a vedere.
Comprendendo di essere andato a segno con quella rivelazione, il figlio di Ansem proseguì estraendo dalla tasca chiusa del giubbotto sul lato sinistro un piccolo fogliettino rettangolare con la mano sinistra, mostrandolo bene al suo nemico.
“Schmidt ha fatto qualche ricerca, ed ha scoperto che due anni fa si sono rifugiati in un piccolo paese vicino a Cotonou, nel Benin in Africa, per sfuggire alla guerra. Ha anche scoperto la casa in cui vivono in attesa che le ostilità cessino, è tutto riportato su questo bigliettino!”
Dopodiché, senza perdere tempo, l’uomo lo lanciò in direzione del ragazzo con un movimento rapido ed incisivo, sapendo che grazie ai suoi riflessi il giovane sarebbe riuscito a prenderlo al volo, e così fu.
Anche se era ancora sconvolto da quanto aveva appena udito, il bruno riuscì lo stesso ad agguantarlo con la mano sinistra prima che gli finisse quasi in faccia, ed ancora parecchio sconvolto provò a guardare quello che c’era scritto…
E non stava affatto mentendo!!
Su quel bigliettino erano riportati i nomi dei suoi genitori, l’indirizzo della casa che avevano nel paese vicino a Cotonou, e persino una piccola indicazione per come raggiungere il paese rapidamente e senza essere visti dai Nazisti.
* È-È… è…* non aveva neppure le parole mentali per descrivere quello che stava provando.
Sapeva che poteva essere tutto un imbroglio di Xehanort, aveva ingannato la Comunità per trent’anni e poteva starlo ingannando anche in quel momento, però… dentro di sé sentiva che era tutto vero, che non gli stava mentendo…
“Tu e tuo fratello non avete niente da spartire con questa gente!” specificò allora Xehanort, continuando a parlare “Vi state battendo per una causa che non è vostra quando dovreste pensare a ciò a cui tenete di più, la vostra famiglia. Lasciate perdere questa battaglia ed andatevene finché potete, abbandonate questa battaglia che non vi riguarda e vivete la vita che avete sempre voluto vivere, lontano dalla guerra e dalla miseria. Se ve ne andate adesso, prometto che non ucciderò nessuno di voi quattro, vi esenterò dallo sterminio dei Grim e potrete vivere ai confini del nuovo mondo che gli Illuminati creeranno!”
Appena ebbe terminato di parlare, l’albino pose la mano sinistra con il palmo rivolto verso l’alto al ragazzo e, mantenendo il suo sorrisetto, concluse il tutto sostenendo “Abbandona chi ti ha sempre odiato e vai da coloro che ti amano. Dai retta al tuo cuore e non al tuo cervello, i tuoi genitori ti aspettano…”
Ecco, ora sì che gli aveva presentato un bivio enorme.
Lorenzo, dopo aver udito le parole del rivale, finì per tremare con la mano sinistra mentre continuava a reggere il bigliettino, il tutto assumendo anche un’aria sia confusa che irritata… perché invasa da tanti dubbi!
Doveva davvero abbandonare tutto?
Il desiderio di riabbracciare i suoi genitori era enorme, forse era ciò che più desiderava da anni a quella parte… ma al tempo stesso non poteva abbandonare i suoi nuovi amici. Contavano sulla sua vittoria contro l’albino, non poteva…
Se li avesse abbandonati per andare dai suoi genitori, probabilmente non avrebbe più avuto il coraggio di guardarsi allo specchio. Avrebbe tradito la fiducia di tanti solo per accontentare sé stesso, si sarebbe comportato come…
Come… come Xehanort stesso!!
Ma al tempo stesso tutto quello che aveva desiderato per molto tempo era lì, a portata di mano, e poteva essere la sua ultima occasione per rivedere i genitori. Se non avesse acchiappato quell’opportunità, probabilmente non ne avrebbe mai più avuta una.
Era difficile scegliere, ma l’albino aveva ragione su una cosa: doveva dare retta al suo cuore e non al suo cervello… e quello non aveva alcun dubbio al riguardo!!
Gli spezzava il cuore dover agire così, ma nel suo cuore sapeva che era la cosa giusta da fare. Chiuse gli occhi e digrignò i denti, voleva avere la forza per riuscirci, doveva trovarla perché era quello che andava fatto, anche se sapeva che così non avrebbe mai più visto…
Fu dura per lui farlo, ma alla fine, riaprendo gli occhi di scatto e mostrando uno sguardo determinato… “NO!!” chiuse la mano sinistra a pugno accartocciando il bigliettino e lo lanciò alla sua sinistra gettandolo giù dalla piattaforma!!
Un gesto quasi immediato, ma non istintivo, che fece perdere il sorriso a Xehanort, che assunse un’aria severa ed abbassò il braccio sinistro mentre osservava il ragazzo guardarlo con uno sguardo quasi carico di odio.
“Non cederò a questo accordo!!” affermò allora il Ferraro maggiore, senza mostrare un minimo di cedimento nello sguardo nonostante ciò che avesse appena fatto.
Difatti, dopo essere tornato in posizione da combattimento senza mai perdere il volto determinato che aveva, asserì sempre con grande carica “Non fraintendere, desidero rivedere i miei genitori come non desidero altro al momento, e so che non mi hai mentito… ma se abbandonassi qui al loro destino coloro che mi hanno difeso nonostante fossi un Grim non potrei mai perdonarmelo!!”
Era fermamente convinto di ciò che diceva, e lo sottolineò ancora una volta affermando “Gli abitanti di questa Comunità mi hanno accolto in casa loro, mi hanno sfamato, mi hanno vestito, mi hanno difeso quando nessuno era dalla mia parte, e si sono alleati con me nonostante fossi uno sporco Grim per garantire un futuro alla loro gente. Si sono fidati di me, hanno riposto in me le loro speranze, e non posso vanificarle per un tornaconto personale!! Non sarei più io se lo facessi!!”
Concluse a quel punto il suo intervento sostenendo, portando il manico della spada vicino alla guancia destra reggendola con entrambe le mani e con la lama rivolta verso l’albino “Non li lascerò morire per rivedere i miei genitori. Rimarrò al loro fianco fino alla fine… e ti sconfiggerò a qualunque costo!!”
Era determinatissimo, glielo si poteva leggere in faccia. Aveva preso la sua decisione ed aveva dissipato tutti i dubbi che poteva aver avuto in testa. Ora era pronto a battersi fino alla fine contro il suo avversario… a qualunque costo!!
E come l’aveva presa Xehanort?
Inizialmente il Gran Maestro rimase zitto ed immobile ad osservarlo, non aveva preso bene la sua decisione e si vedeva. Era convinto che l’affetto per i genitori e la possibilità di sopravvivere avrebbero preso il sopravvento su di lui… ma evidentemente aveva sottovalutato enormemente il suo senso dell’onore.
Doveva ammettere di essere un po’ deluso, in quanto Grim era certissimo che avrebbe optato per salvare sé stesso piuttosto che il Concilio, ed invece aveva preso la decisione più altruista a dispetto di tutto quello che si diceva sugli abitanti della Superficie e di ciò che avevano fatto loro centocinquant’anni prima.
Questo non cambiava la sua idea, i Grim dovevano essere sterminati, ed al tempo stesso dovette ammettere di essere irritato dal fatto che il giovane non si fosse fatto convincere ad abbandonare la battaglia… e per questo decise che era arrivato il tempo di farla finita!!
“… D’accordo, hai fatto la tua scelta…” affermò allora l’albino, mantenendo la sua espressione molto severa.
Dopodiché, dalla stessa tasca chiusa dove aveva estratto precedentemente il bigliettino tirò fuori anche quello che sembrava essere un telecomando dalla forma quadrata e con un enorme pulsante rosso al centro.
Il bruno si domandò subito di che cosa si trattasse, mentre l’uomo senza perdere tempo lo premette con il pollice sinistro… dando inizio ad uno strano meccanismo sulle bombe che erano posizionate dentro e fuori dalla struttura!!
Lorenzo se ne poté accorgere perché improvvisamente si erano tutte illuminate di una piccola lucina rossa che aveva iniziato a lampeggiare. Dato che quella era la sala del Generatore ne erano posizionate parecchie anche lì, per questo aveva potuto vederle.
Appena ebbe premuto, il Gran Maestro affermò tornando ad avere il sorrisino “Hai deciso la via dell’altruismo, e questo ti rende onore… ma al tempo stesso essa sarà la rovina della Comunità!!”
Mentre il fratello maggiore di Danilo, che fino a quel momento si era guardato intorno per comprendere che cosa stesse succedendo, tornò ad osservare il suo rivale ancora confuso, l’albino spiegò che cosa aveva appena fatto.
“Ho appena attivato le bombe che sono state posizionate dentro al Palazzo Presidenziale e tutte attorno all’edificio. Tra dieci minuti esse detoneranno… e distruggeranno tutto quanto, uccidendo coloro che si trovano qui!!”
… EH? STAVA DICENDO SUL SERIO?!
“COSA? No… No…” dall’incredulità e lo shock iniziale, il castano passò immediatamente alla paura, perché sapeva che non stava mentendo e quelle luci rosse apparse all’improvviso e che si accendevano e spegnevano continuamente ne erano una prova.
Aveva davvero attivato le bombe… e questo significava che entro dieci minuti loro… loro…
Xehanort, intanto, tornando in posizione da combattimento, esclamò sempre con il suo perfido sorrisino sul volto “Hai detto che mi avresti sconfitto e che avresti salvato tutti? Ebbene, ora ti ho gentilmente concesso una data di scadenza, se entro dieci minuti non riuscirai a battermi ed a mettere tutti in salvo, le bombe trascineranno questa Comunità nel baratro, tutti i tuoi amici qui moriranno, e sarai rimasto per nulla!!”
Dopodiché, mostrando bene il telecomando che reggeva con la mano sinistra, affermò “Tutti i tuoi sforzi alla fine risulteranno vani. Questa Comunità, che ti piaccia o meno… è destinata al collasso!!” e strinse rapidamente il pugno sinistro, distruggendo in questa maniera il telecomando!!
… W-What?! S-Stava… dicendo sul serio?!
No! No! No! Non doveva andare così! Non doveva andare così!
Non aveva idea che avesse un telecomando che gli consentiva di attivare anticipatamente l’esplosione delle bombe, credeva che le avrebbe fatte esplodere immediatamente appena sarebbe stato lontano dall’edificio, ma così… cambiava tutto.
Lui poteva allontanarsi quando voleva dal Palazzo Presidenziale grazie ai suoi varchi oscuri, mentre loro sarebbero rimasti lì, condannati a saltare in aria insieme all’edificio nell’esplosione che avrebbe condannato l’intera Comunità.
Ed adesso cosa faceva?!
Anche se sconfiggeva Xehanort, l’esplosione avrebbe distrutto tutto. Doveva trovare il modo per abbattere il nemico ed al tempo stesso fermare la distruzione imminente… e il tutto in dieci minuti solamente!!
Un’impresa più unica che rara, che cosa poteva fare? Cosa? COSA?!
“E per la cronaca…” aggiunse come ultima postilla il nemico “Soltanto tu ed io sappiamo di questo, neanche i miei più fedeli sottoposti ne sono a conoscenza. Ho fatto costruire il telecomando dal nostro caro dottore di fiducia e poi l’ho modificato personalmente. Sai questo che significa? Che nessuno può avvertire nessuno della distruzione imminente, e fino a quando tu sarai qui impegnato contro di me nessuno potrà salvare i tuoi amici. Alla fine, hai scelto la via più dolorosa per te e per tutti quanti, come ci si sente ad aver condannato due mondi? Deve essere… pesante! Eheheheheheheheh…”
… Ecco, ora sì che lo stava davvero facendo irritare!!
Se prima era preoccupato a morte per quello che stava accadendo, adesso sentire parlare l’albino aveva fatto salire una rabbia enorme dentro a Lorenzo, che finì per digrignare i denti e stringere il pugno sinistro, dato che era tornato composto e reggeva la Komakaku solo con la mano destra.
Sollevò anche lo sguardo per osservare il nemico. Aveva degli occhi iniettati di sangue, ricolmi di odio e di risentimento, quel maledetto… aveva condannato tutti quanti per un suo capriccio personale, solo per metterlo in difficoltà non avendo acconsentito al suo patto.
Questo lo fece imbufalire a dir poco. Provò a resistere più che poteva, ma per la prima volta nella sua vita perse davvero la pazienza in combattimento, sapeva che ti annebbiava la mente e non ti faceva lottare lucidamente, ma dopo quello che aveva fatto quel bastardo non… non riusciva a resistere!!
“LURIDO BASTARDO!!!” finì addirittura per gridare, mentre si lanciava contro di lui a spada sguainata dopo averla portata sopra la testa reggendola con la mano destra.
Aveva attaccato senza un piano, ma non gliene importava nulla in quel momento. Voleva fargliela pagare… e voleva farlo subito!!
La prima cosa che fece fu di tentare un fendente da destra verso sinistra abbassando in questo modo la lama, ma l’albino lo intercettò ancora prima che potesse partire con il colpo e lo bloccò a mezz’aria con estrema facilità.
Lorenzo però non aveva ancora finito, e proseguì a tirare diversi fendenti quasi scoordinati e più velocemente che poteva, nel tentativo probabilmente di colpire e danneggiare il Gran Maestro più che poteva.
Tuttavia, c’era un grosso problema con i suoi attacchi, che era la mancanza di coordinamento e di un piano ben preciso con gli attacchi, il fratello maggiore di Danilo stava tirando quegli attacchi senza sapere cosa stesse facendo.
Era abbastanza chiaro che la rabbia dovuta al conto alla rovescia fatto partire dall’individuo che aveva di fronte l’aveva mandato fuori dai gangheri durante una lotta per la prima volta nella sua vita, e per questo non ragionava lucidamente.
Xehanort naturalmente se ne rese conto, e proprio per questo il suo perfido sorrisino si fece anche più largo a seguito della nuova azione del nemico, ed a quel punto si limitò semplicemente a difendersi.
Per lui non fu difficile, gli bastò semplicemente sollevare la spada con la mano destra, vedere dove i fendenti venivano tirati e pararli in un attimo. Anche se era estremamente veloce, per lui non era nulla quella velocità.
Il ragazzo non stava neppure adoperando la Tecnica a Tre Spade, e proprio per questo per lui fu anche più semplice parare i suoi colpi, non dovette neppure arretrare tanto erano prevedibili i suoi attacchi, ognuno di essi.
Continuarono così per diversi secondi, in cui il bruno non cambiò neppure strategia, continuando ad avere quello sguardo colmo d’odio mentre osservava il nemico desideroso di riuscire a colpirlo almeno una volta…
Solamente che, arrivati a quel punto, il Gran Maestro dovette ritenere quell’azione abbastanza ridondante, e proprio per questo asserì “Ma davvero? Continui ad attaccare in questa maniera? Che… delusione!”
Dopodiché, quasi per mettere un freno a quella buffonata come la definiva lui, passò al contrattacco e, con molta rapidità, assestò un cazzotto con il braccio sinistro mirando alla guancia destra avversaria, riuscendo a colpirlo in pieno.
Evidentemente non ragionava lucidamente neppure per vedere gli attacchi del nemico che stavano arrivando, e proprio per questo finì inesorabilmente colpito dalla sua mossa grezza e fisica, finendo per essere scagliato via.
Non finì troppo lontano, giusto a sette metri di distanza, atterrando anche di schiena e senza mollare la Komakaku che continuava a reggere con la mano destra, impattò pure con il corpo senza provocarsi troppo dolore.
A quel punto, il giovane sollevò il busto reggendosi dietro con la mano sinistra e tornò ad osservare il figlio di Ansem con occhi carichi di odio, il tutto mentre il nemico gli puntò contro la spada che reggeva ancora con la mano destra.
“Ti ho dato un’occasione, l’opportunità di battermi entro dieci minuti prima che questo posto collassi… e tu la sprechi attaccando alla cieca? Ma veramente?” fu quello che disse.
“FAI SILENZIO!!” replicò tuttavia il Ferraro maggiore, che senza perdere tempo si lanciò ancora una volta contro il superiore di Giovanni, reggendo stavolta la Komakaku con entrambe le mani portandola lo stesso a destra.
Tentò stavolta un unico fendente da destra verso sinistra, forse per provocargli una ferita sul petto orizzontale, ma al rivale bastò un piccolo salto all’indietro per riuscire ad evitare il suo attacco, per poi fermarsi senza contrattaccare.
“Credi davvero di avere una speranza continuando a colpire in questa maniera? Osserva quanto possa essere dannoso questo metodo!!”
Appena ebbe terminato di pronunciare queste parole, l’albino posizionò il manico della sua arma vicino alla suddetta guancia, con la punta della lama rivolta verso il rivale, e senza perdere tempo tentò un affondo contro di lui.
Lorenzo riuscì ad accorgersi del suo attacco e provò ad evitarlo spostandosi alla sua destra… ci fu però un piccolo problema… a causa della rabbia che offuscava i suoi riflessi, si accorse dell’attacco troppo tardi e…
Finì per essere ferito poco sotto alla spalla destra!!
Non era niente di ché, fortunatamente si trattava solo di un graffio superficiale, seppur un po’ profondo, non uno di quelli che gli avrebbe impedito di continuare a combattere come meglio preferiva…
Però rimaneva il fatto che era stato colpito, e la cosa peggiore era che il figlio di Ansem non aveva tirato quell’attacco a grande velocità, si era moderato andando quasi a velocità normale, ed era questo il più grande problema.
*Merda…* pensò difatti il castano, mentre portava il pugno destro, con cui continuava a reggere la sua arma, vicino al graffio che aveva sotto la spalla sinistra.
Digrignando i denti, il giovane osservò brevemente la sua ferita, e poi tornò ad osservare il nemico, il quale era tornato composto dopo aver lanciato l’attacco rimanendo comunque a pochi metri di distanza da lui e con uno sguardo severo.
“Hai visto? Non sei riuscito neppure a schivare un attacco tanto elementare, e vuoi davvero sperare di sconfiggermi continuando a combattere in quella maniera? Non mi servirebbero neppure i miei poteri o la Tecnica a Tre Spade per metterti KO in un istante…”
“STAI ZITTO!! CHE COSA NE VUOI SAPERE TU DI ME?!” insistette però il Grim, che continuava ad essere a dir poco imbufalito.
Il Gran Maestro allora, assumendo un’aria molto contrariata, sostenne “Tsk, quindi è così che rispondi a chi ti vuole aiutare. Desidero eliminarti mentre sei nel pieno delle tue forze, e nonostante stia provando a farti reagire preferisci tirare dei colpi alla cieca che neppure un ubriaco tirerebbe così male?”
Dopo essersi preso qualche secondo per osservare il ragazzo, che continuava a guardarlo con molto odio, aggiunse anche una piccola frase che era sicuro sarebbe stata sufficiente a farlo smuovere un pochino, o almeno lo sperava.
“Sono certo che se Zoro fosse qui presente si vergognerebbe di te, perché gli insegnamenti della Scuola di Hokuto sarebbero stati completamente inutili. E se te lo chiedi come faccio a saperlo… è perché io stesso sarei deluso se Zoro si comportasse come stai facendo tu!!”
Ecco, quelle parole sì che sembrarono smuovere qualcosa all’interno del bruno, dato che appena ebbe udito il nome del suo maestro ed il fatto che sarebbe stato deluso nel vederlo comportarsi così si bloccò all’istante.
Assunse anche un’aria abbastanza perplessa mentre osservava il rivale e continuava a tenere il pugno destro poggiato sulla ferita che aveva sulla spalla sinistra. Anche se si trattava di un lurido bastardo, in quel momento aveva ragione.
La Scuola di Hokuto insegnava che bisognava mantenere la calma anche nelle situazioni più disperate, un guerriero si comportava sempre così perché era l’unico modo per rimanere lucidi e combattere al meglio delle proprie forze.
Lui non aveva avuto bisogno di quell’insegnamento perché conosceva questo dettaglio fin da quando era in Superficie, non aveva mai perso la calma neanche per un momento, era sempre rimasto lucido…
Ed ora cosa faceva? Durante il combattimento più importante della sua vita finiva per cedere alla rabbia ed attaccare alla cieca, come il più inesperto dei guerrieri!
Come faceva ad essere caduto così in basso? Erano servite le parole del nemico e un riferimento al suo maestro per farlo rinsavire e fargli capire che stava commettendo un terribile errore, che onta nonostante il nemico fosse stato leale in quel frangente…
E Xehanort non aveva ancora finito, dato che vedendo nei suoi occhi che sembrava finalmente averlo fatto ragione tornò ad avere un’espressione seria e, rimettendosi nella sua classica posa da combattimento, concluse il tutto con una piccola provocazione.
“Puoi anche darmi tutti gli appellativi che desideri, ma io rimango comunque un guerriero nonostante tutto, e vederti reagire in quella maniera poco lucida mi disgusta. Quindi smettila di comportarti come un bambino ed affrontami da uomo, oppure dovrai affrontare l’onta di essere morto deludendo tutti quanti!!”
Parole dure, ma anche vere, e Lorenzo lo sapeva.
Aveva già aperto gli occhi prima, comprendendo quanto stesse facendo una sciocchezza, ma adesso si era svegliato in via definitiva e, mantenendo un’espressione ancora abbastanza sorpresa per ciò che stava facendo, decise di reagire.
Per prima cosa scosse la testa quasi a voler dire no da solo, dopodiché si passò entrambe le mani sulla guancia battendole abbastanza forte per darsi una svegliata, anche se con la destra dovette farla a pugno dato che reggeva ancora la spada.
In questo modo, voleva darsi una svegliata da solo e sembrò riuscirci, dato che assunse di nuovo un’espressione severa ed osservò il nemico, il quale sembrava pronto ad accoglierlo al varco in qualsiasi momento…
Ed effettivamente, senza neanche dire qualcosa, il bruno portò il pugno destro vicino alla guancia sinistra e, subito dopo, lanciò un fendente d’aria di colore azzurro chiaro parecchio rapido e addirittura largo.
Al Gran Maestro bastò vederla per comprendere che aveva adoperato la Tecnica a Tre Spade per potenziarla, e senza perdere tempo portò la sua spada davanti a sé verticalmente e la caricò anche lui con la stessa tecnica.
In questo modo, la potenziò il sufficiente per riuscire a parare il colpo ed annullarlo seduta stante, con lo sguardo però non aveva mai perso di vista, neanche per un momento, il suo avversario… ed aveva pure fatto bene.
Appena ebbe tirato il fendente, il Ferraro maggiore si lanciò contro il nemico e tentò un fendente dall’alto verso il basso caricato con la Tecnica a Tre Spade, con lo scopo di provocargli una ferita verticale sul petto e danneggiarlo gravemente.
Ancora una volta il figlio di Ansem si accorse in tempo dell’attacco e, senza mai annullare la Tecnica a Tre Spade dalla sua arma, la posizionò orizzontalmente per poter così difendersi dal suo attacco senza muoversi più di tanto.
Ci riuscì, ed in questo modo il colpo del ragazzo venne parato, anche se appena le due armi impattarono l’una contro l’altra si generò una serie di onde d’urto parecchio potenti che si dispersero per tutta la stanza.
Erano ancora più forti di quelle precedenti, segno che entrambi avevano messo parecchia forza in quegli attacchi, e proprio per questo finirono per crepare ancora di più i muri attorno a loro, mentre la piattaforma riuscì ad uscirne incolume ancora una volta.
Erano bastati quei due semplici attacchi per far comprendere una cosa a Xehanort, che sorridendo quasi soddisfatto disse “Ti sei svegliato, ce ne hai messo di tempo…”
“Lo devo a te…” confessò Lorenzo senza tanti giri di parole, anche se poi aggiunse “… Ma ti pentirai ben presto di averlo fatto!!”
“Lo vedremo…” si limitò a replicare l’albino.
Subito dopo aver pronunciato queste due parole, il Gran Maestro del Concilio dei Sette scomparve dagli occhi del rivale tramite un varco oscuro immediato che sparì subito dopo, lasciando che il fendente di Lorenzo andasse del tutto a vuoto.
Nonostante questo, il castano non demorse e rimase fermo, pronto ad adoperare l’udito per capire dove sarebbe riapparso il varco oscuro, in modo da poter anticipare l’attacco dell’avversario ed impedire che lo cogliesse di sorpresa.
Sembrò riuscirci, dato che in quel momento l’orecchio percepì uno strano movimento dietro di lui verso destra, e si girò di scatto spostando la spada orizzontalmente, con il manico però verso l’alto, quasi a voler parare un attacco…
E fece bene, dato che esattamente in quel momento Xehanort ricomparve tramite un varco oscuro immediato, come quello di prima, tentando un fendente da sinistra verso destra, sempre reggendo però l’arma con la mano destra, ma venne bloccato dalla difesa tempestiva del giovane che l’aveva addirittura anticipato!!
“Niente male…” dichiarò allora l’albino, sorridendo.
Lorenzo allora, mantenendo un’aria molto severa, gli disse “Ormai ho compreso il rumore che fanno i tuoi varchi oscuri quando si chiudono e si aprono, mi è bastato udirli ogni volta che li usavi per comprenderlo. Non mi sorprenderai più con questi trucchetti!!”
Impressionante, il Gran Maestro dovette ammetterlo.
Ora comprendeva perché lui ed il fratello erano considerati dei prodigi della lotta. Durante i combattimenti analizzavano le varie situazioni, studiavano le tecniche avversarie e comprendevano la meccanica con cui venivano utilizzate.
Bastava vedere cosa stava facendo. Si stava abituando ad una gravità superiore al normale, ed aveva anche imparato come anticipare tutti i varchi oscuri, senza contare che per ragioni sconosciute la disgregazione molecolare non funzionava su di lui.
Anche se questo complicava la sua battaglia, doveva ammettere di essere divertito. Rimarcava quanto gli aveva già detto, quello era il combattimento che stava attendendo da tempo, non avrebbe potuto desiderare di meglio prima di andare in Superficie…
“Lo terrò a mente, anche se rimane un piccolo dettaglio che forse ti sfugge…” sottolineò però allora il figlio di Ansem mantenendo il sorrisino.
Il fratello maggiore di Danilo non rispose, ma si limitò ad osservarlo quasi confuso per comprendere che cosa stesse cercando di dirgli, il tutto mantenendo la spada nella posizione dov’era in modo che l’attacco dell’uomo non andasse a segno.
A quel punto Xehanort, girando la mano sinistra puntando il palmo verso l’alto, concluse la sua frase esclamando “Potrai anche prevedere quando si aprono grazie al rumore… ma riuscirai ad evitarli quando si apriranno su di te?!”
Ed ecco che all’improvviso un altro varco oscuro fu aperto nel punto esatto in cui si trovava il Grim!!
Avvenne tutto in un attimo e, anche se tramite il rumore che facevano i portali aveva compreso dove sarebbe apparso, dovette ammettere che l’aveva spiazzato adoperando una strategia del genere, visto che di solito lo apriva sotto ai suoi piedi.
Era uno dei varchi oscuri momentanei, e per questo preso leggermente dal panico il Ferraro maggiore dovette fare uno slancio all’indietro in modo da evitare che il portale si chiudesse, trascinandolo con sé chissà dove.
Riuscì nel suo intento di uscire dalla traiettoria dell’attacco, ma lo slancio che si era dato era stato troppo forte, avendolo dovuto improvvisare, e per questo anche se atterrò a cinque metri di distanza finì con il sedere a terra.
Senza perdere tempo, il Gran Maestro del Concilio dei Sette tornò all’attacco e provò a tirargli un fendente d’aria diagonale di colore azzurro chiaro, il tutto mentre sorrideva malignamente per aver trovato conferma dei suoi sospetti.
*Come immaginavo, Può anche prevederli, ma se si aprono a troppa poca distanza da lui non è in grado di evitarli del tutto…* anche se aveva un po’ annullato quel suo potere, poteva comunque sfruttarlo a suo vantaggio nonostante tutto.
Lorenzo riuscì a sollevare il busto giusto in tempo per vedere il fendente d’aria dirigersi verso di lui, ed anziché schivarlo come aveva fatto precedentemente quando era a terra decise di provare a difendersi come poteva.
Sfruttando la Tecnica a Tre Spade, pose diagonalmente la Komakaku davanti a sé, dal basso a destra verso l’alto a sinistra, reggendola per il manico con entrambe le mani, ed in questo modo riuscì a bloccare l’attacco avversario.
Dovette fare un po’ di fatica, dato che l’attacco non si annullò subito essendo il giovane a terra e di conseguenza non nella posizione migliore per parare, ma alla fine ci riuscì e dissipò l’attacco con un fendente ben deciso.
Mentre l’attacco si dissolveva davanti a sé, Lorenzo seguì lo stesso esempio del rivale e non perse di vista per tutto il tempo il nemico, consapevole che, come aveva fatto lui prima, avrebbe sfruttato quei pochi secondi in cui si era difeso per lanciare un’altra offensiva…
E fece bene, dato che Xehanort, mentre il ragazzo era impegnato a parare quel fendente, era saltato in aria e, puntando la spada dritta verso il suolo, aveva iniziato a scendere in picchiata in modo da trapassarlo alla testa ed ucciderlo all’istante.
Fortunatamente, come già detto Lorenzo l’aveva tenuto d’occhio per tutto il tempo, ed appena l’albino tentò di mandare a segno il colpo rotolò alla sua destra, riuscendo in questo modo ad evitare l’attacco che si incastrò sulla piattaforma.
Nonostante essa fosse parecchio spessa, pare che quell’arma riuscì comunque ad incastrarsi sulla sua superficie, anche se solamente con la punta, e questo sorprese non poco il castano che osservò il tutto parecchio sorpreso.
*Quindi non è del tutto inscalfibile…* arrivò a questa conclusione vedendo quell’unico e piccolo incastro.
Il Gran Maestro, intanto, tolse la spada dalla superficie della piattaforma e, continuando a sorridere, tentò un semplice fendente da destra verso sinistra, continuando a reggere l’arma con la mano destra e senza ricorrere alla Tecnica a Tre Spade.
Il fratello maggiore di Danilo se ne accorse, ed anche per questo si limitò a difendersi portando la lama verso l’alto, impugnando il manico con entrambe le mani e spostando il suo oggetto da battaglia alla sua sinistra.
In questo modo, con l’arma messa orizzontalmente, riuscì a parare il suo colpo. Senza aver ricorso al loro personale stile di combattimento, nessuna onda d’urto fu generata e si limitarono ad impattare senza nessuna conseguenza.
Quello era il loro ennesimo impatto e lo sapevano entrambi, lo stesso figlio di Ansem ne era consapevole e, con un sorrisino furbetto sul volto, pensò che se avessero continuato così forse la lotta si sarebbe protratta oltre i dieci minuti di countdown che gli aveva assegnato.
A quel punto, l’albino disse “Voglio proprio vedere per quanto riuscirai a resistere…”
Il giovane replicò sostenendo semplicemente “Stavo pensando la stessa cosa…” il tutto con un sorrisetto furbetto sul volto.
Stava adoperando parecchia spacconeria e doveva riconoscerlo, ma era un metodo di autodifesa e l’aveva capito. Quel varco oscuro che per poco non lo sorprendeva gli aveva fatto abbassare la cresta e l’aveva compreso.
Il suo rivale aveva capito che non doveva abbassare la guardia neanche per un momento, e questo era sicuramente ottimo per lo “spettacolo”… ma non tanto per i suoi piani, visto che stava per passare il primo dei dieci minuti a disposizione.
Si stavano muovendo talmente velocemente che ci mettevano giusto un paio di secondi a portare i loro attacchi, e questo li avvantaggiava nel momento in cui dovevano concludere il duello nel giro di pochi minuti al massimo.
Consapevole però che doveva sbrigarsi se voleva concludere il duello, e lui desiderava concluderlo prima di andarsene da lì, volendo a tutti i costi dimostrare ai suoi uomini che la Profezia era solamente una balla colossale, doveva chiudere la lotta rapidamente.
Nel frattempo, Lorenzo decise di tentare un attacco fisico, dato che erano bloccati in quella posizione e nessuno dei due sembrava volersi schiodare di lì, e tentò una spallata con la destra per colpirlo al petto ed allontanarlo.
Effettivamente riuscì nell’impresa, dato che l’uomo non si aspettava un attacco così rozzo da parte sua, e difatti fu obbligato a fare un paio di passi all’indietro mentre si toccava con la mano sinistra il petto, dato che comunque un po’ di forza ci aveva messo.
Visto che era riuscito a guadagnare del terreno, il castano provò ad approfittarne per caricare la sua spada con la Tecnica a Tre Spade e, portandola vicino al fianco destro, provò un doppio fendente d’aria ad X più velocemente che poteva.
Desiderava adoperare la tecnica segreta di quello stile di combattimento, doveva riconoscerlo, ma sfortunatamente era stato uno dei più scarsi nell’apprendimento ed aveva ancora molto da imparare prima di poterla anche solo provare.
Era un rischio troppo grande, e non poteva correrlo. Al contrario, Xehanort se avesse voluto avrebbe potuto adoperarla, ma fortunatamente sembrava che almeno per il momento non gli servisse, ed era molto meglio così.
Nel momento in cui l’avrebbe sfoderata, per lui sarebbe stata la fine…
Intanto, il leader del Concilio dei Sette evitò il suo attacco saltando abbastanza in aria da riuscire letteralmente a levitare piuttosto velocemente, al punto da uscire dalla traiettoria dei due attacchi con estrema rapidità.
Aveva annullato del tutto la gravità nello spazio in cui intendeva muoversi, ed anche per questo era riuscito a spostarsi così rapidamente verso l’alto. Ma non ebbe ancora finito, dato che aveva tracciato un altro percorso da seguire per colpire il nemico…
Difatti, spostandosi ancora rapidamente sopra la testa del ragazzo, si voltò in modo che la sua faccia puntasse al terreno e, portando la spada davanti a sé con la punta rivolta al pavimento, cominciò a scendere in picchiata più velocemente che poteva.
Avendo annullato la gravità per quel percorso, sarebbe sceso ancora più velocemente rispetto a prima, ed il bruno non avrebbe potuto sfruttarla a suo piacimento perché l’aveva annullata fino a poco prima della sua testa, quando ormai la forza di gravità l’aveva talmente velocizzato che non serviva annullarla per andare così veloce.
Effettivamente per il fratello maggiore di Danilo fu una bella gatta da pelare, e nonostante si fosse accorto in tempo dell’attacco riuscì ad evitarlo solamente all’ultimo, lanciandosi in avanti più rapidamente che poteva.
Aveva rischiato perché sapeva che non poteva fare altrimenti in quella situazione, e fortunatamente l’aveva fatto con cognizione di causa dato che era riuscito ad evitarlo, anche se finì in questo modo a terra a pancia in giù a circa cinque metri di distanza da dove Xehanort impattò contro il terreno con la spada…
O per meglio dire dove avrebbe dovuto, dato che l’albino annullò la forza di gravità anche nel punto dove sarebbe dovuto atterrare e, in questo modo, riuscì a bloccarsi giusto un attimo prima che la lama si conficcasse sul terreno.
L’aveva fatto perché poi estrarla avrebbe richiesto del tempo che non poteva perdere, e per questo approfittò dell’attimo per tornare composto con i piedi rivolti al terreno ed atterrare così dolcemente al suolo.
Lorenzo si voltò in modo da poter osservare il suo avversario… ma fu allora che si rese conto che la gravità era stata aumentata esponenzialmente proprio nel punto dove si trovava lui!!
Era stata usata la stessa carica che prima teneva il Ferraro maggiore bloccato al suolo, il ragazzo se ne era accorto, e purtroppo fu più che sufficiente a schiacciarlo al suolo abbastanza pesantemente a pancia in giù con il volto rivolto verso il rivale.
Anche se il suo corpo sembrava abituarsi rapidamente alla forza di gravità, in quel frangente stava avendo difficoltà perché comunque la sua persona non si era ancora abituata del tutto a quella pressione, ed era ancora sufficiente a bloccarlo.
Fortunatamente non del tutto, dato che stavolta la sua mobilità alle braccia ed alle gambe era decisamente maggiore, ma sfortunatamente era comunque semi immobile e non riusciva a muoversi del tutto.
*D-Dannazione…* e meno male che riusciva ancora a tenere ben salda la sua Komakaku con la mano destra, altrimenti…
Xehanort stava osservando il tutto compiaciuto. Come aveva detto durante l’attacco di gravità precedente, quella era la metà della pressione che poteva esercitare, ed entro breve l’avrebbe aumentata al 75%.
Anche se il nemico si abituava abbastanza rapidamente alle nuove forze di gravità, sarebbe stato più che sufficiente per ridurlo ad un ammasso di poltiglia. Prima il 50% l’avrebbe immobilizzato, e poi il 75% l’avrebbe ucciso definitivamente…
Però, ora che ci pensava poteva anche adoperare la sua spada per eliminarlo anziché schiacciarlo con la forza di gravità…
In fondo in quella posizione non poteva muoversi ed era alla sua mercé, valeva la pena di rischiare con un attacco che non sapeva se sarebbe andato a segno, quando poteva adoperarne uno che, eseguendolo materialmente, sapeva l’avrebbe ucciso all’istante?
Decise di optare per questa opzione e, mentre continuava ad applicare quella pressione al nemico, cominciò ad avvicinarsi a lui, preparando la sua spada facendola roteare sulla mano destra con un semplice movimento del polso.
Fu un gesto più che sufficiente per il giovane per comprendere quali fossero le sue intenzioni, e proprio per questo cominciò a spaventarsi e, consapevole che lo avrebbe tagliato da un momento all’altro, provò a trovare una soluzione.
Non riusciva a muoversi come voleva, quindi schivare era impossibile. Parare non poteva farlo, dato che avrebbe dovuto sollevare il braccio sinistro e non gli riusciva per nulla. Quindi quale soluzione gli rimaneva?
Non sembrava esserci alcuna via di fuga… quando abbassando leggermente lo sguardo vide che a pochi centimetri dal volto davanti a sé c’era la piccola fossetta che aveva provocato la spada di Xehanort incastrandosi con la punta sulla piattaforma!!
Non era molto, ma gli era bastato osservare essa per trovare una possibile soluzione al suo dilemma. Sapeva che sarebbe stato tutto dannatamente improvvisato, e che le possibilità che ciò funzionasse erano assai remote, ma quale altra scelta aveva?
*Speriamo solo che funzioni…* pensò difatti il fratello maggiore di Danilo.
Nel frattempo, l’albino, avvicinatosi quasi del tutto al castano, sollevò la spada reggendola con entrambe le mani e puntando la lama per l’ennesima volta in direzione del volto del giovane, sembrava che ultimamente si fosse fissato con quell’attacco, ma stavolta era certo che sarebbe andato a segno…
“Ti saluto!” si limitò a dire allora il figlio di Ansem.
Ma, nell’esatto momento in cui ebbe terminato di parlare, Lorenzo sollevò leggermente il volto e, caricando con la Tecnica a Tre Spade la sua Komakaku, tirò un rapido fendente dritto contro il pavimento, molto vicino alla fessura provocata dal nemico!!
Quasi come se la piattaforma fosse stata colpita da una scossa addirittura superiore alle onde d’urto che avevano provocato durante il conflitto, cominciò a vacillare per un momento, complice anche il fatto che, impattando contro la superficie di essa, il fendente del giovane era andato vicino alla fessura, che andava in profondità della piattaforma.
Una mossa che, inevitabilmente, fece perdere per un momento l’equilibrio a Xehanort, che non avendo previsto un’offensiva del genere non aveva predisposto la forza di gravità per salvarsi, e tutte le sue tecniche furono annullate all’istante…
Compresa la pressione che stava esercitando sul Grim!!
Libero del tutto dall’attacco nemico, il Ferraro maggiore non perse tempo e scattò in avanti, tentando di mandare a segno un affondo sulla spalla destra, quella con cui reggeva la sua arma, in modo da limitargli i movimenti e gli attacchi.
Sfortunatamente, l’albino era abbastanza vigile per accorgersi della sua offensiva e, con prontezza di riflessi, parò il suo attacco con molta rapidità posizionando orizzontalmente la sua arma davanti alla parte che il rivale voleva colpire.
*No! Era la mia occasione…* Lorenzo sembrava consapevole di aver sprecato un’opportunità, dato che chissà quando sarebbe riuscito a coglierlo di sorpresa in quella maniera.
“Niente male…” esordì a quel punto l’albino davanti alla situazione di stallo che si era appena creata “Hai sfruttato un mio piccolo errore precedente per annullare l’attacco che ti stava schiacciando al suolo e che ti avrebbe impedito di schivare il mio attacco…”
Al castano non importavano gli elogi che stava ricevendo dal nemico. In quel momento gli interessava solamente batterlo il più in fretta possibile, dato che doveva avvertire i suoi compagni delle bombe che stavano per esplodere…
Tuttavia, sembrava che anche la sua nemesi fosse pronta a mettere fine a tutto, dato che poi esclamò “… Ma il gioco è bello quando dura poco, di conseguenza ti chiedo scusa se metto fine al combattimento istantaneamente!!”
Appena ebbe terminato di parlare, ecco che mosse verso l’alto il palmo della mano sinistra, e l’ennesimo varco oscuro venne aperto esattamente dove si trovava Lorenzo in quel momento, come aveva fatto precedentemente.
*Oh no! Di nuovo!!* comprendendo il rischio che stava correndo, si affrettò ad evitarlo prima che fosse troppo tardi.
Sapendo che era questione di secondi, il Ferraro maggiore fece un piccolo balzo all’indietro, giusto di un paio di metri, per distanziarsi dal punto dove si trovava il portale ed evitare in questo modo che lo trascinasse dentro di sé.
Questa volta atterrò in piedi, dato che non si era dato uno slancio troppo eccessivo per evitare di cadere di sedere come era avvenuto precedentemente. In quell’occasione era stato fortunato, non sapeva se sarebbe capitato una seconda volta.
Ma ecco che, a quel punto, il varco oscuro scomparve nell’esatto momento in cui il Grim si era spostato dal punto in cui si trovava e il figlio di Ansem, approfittando del momento, tirò un fendente normale diagonale più velocemente che poteva!
Partì dall’alto verso destra e si diresse verso il basso a sinistra, anche a distanza ravvicinata sfruttando il momento di spaesamento che stava avendo, e per sfortuna stavolta si era accorto troppo tardi del colpo.
Provò in un disperato tentativo di sollevare la sua arma per difendersi… ma anche questa la sollevò troppo tardi e, proprio per questo, fu colpito in pieno dall’attacco!!
Per fortuna venne beccato solamente sul braccio sinistro, ma a causa della mossa subita il ragazzo si ritrovò un taglio diagonale molto profondo, che partiva dalla spalla a destra ed arrivava a sinistra fino a ben oltre il gomito addirittura.
Un attacco a dir poco devastante, che non riuscì a far trattenere il dolore al castano che inizialmente provò a resistere al dolore digrignando i denti e chiudendo gli occhi, ma alla fine non ce la fece non essendo esente dal provare dolore, soprattutto per attacchi del genere.
“AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH!!!” urlò a quel punto quasi sollevando il volto verso il soffitto tanto male gli aveva provocato.
Sicuramente se avesse retto la Komakaku con la mano sinistra avrebbe mollato la presa dal manico in un attimo, ma per fortuna così non era e quindi riuscì a mantenere la presa sull’unico oggetto che in quel momento gli poteva garantire una possibilità di vittoria.
Inutile dire che la ferita era abbastanza profonda, dato che il fendente era stato tirato con forza nonostante non fosse stata adoperata la Tecnica a Tre Spade, ed il sangue cominciò ad uscire quasi copiosamente da essa.
*Merda! Merda! Merda!* quella era letteralmente l’unica parola che riusciva a pensare, perché era consapevole di essere in grossissimi guai.
Naturalmente Xehanort fu molto soddisfatto dell’attacco che aveva lanciato, e proprio per questo sorrise malignamente mentre, con il sangue di Lorenzo sulla punta della sua spada, passava rapidamente la mano sinistra sulla spada.
Fu un gesto rapido, volto soprattutto a pulire il suo strumento da battaglia dai globuli rossi del nemico, ed in effetti tornò quasi pulita del tutto con un’unica passata di mano, e mentre eseguiva non aveva mai perso di vista il nemico.
“Un attacco. È bastato un unico attacco ben piazzato e portato alla massima velocità per ferirti gravemente. Non lo trovi… umiliante?”
Sentendogli dire quelle cose il fratello maggiore di Danilo, che fino a quel momento si era osservato la ferita al braccio, sollevò il volto per osservare l’avversario, mantenendo un’espressione mista tra la preoccupazione ed il dolore.
A quel punto il Gran Maestro, facendo spallucce, esclamò “Alla mia velocità massima non sei in grado di vedere i miei movimenti, ed è bastato un fendente ben piazzato per ferirti gravemente. È passato poco più di un minuto da quando ho attivato le bombe, in neanche un quinto del tempo che avevi a disposizione hai già perso, io lo chiamo fallimento in piena regola. Non trovi?”
… Maledizione! Odiava ammetterlo, ma… aveva ragione!!
Anche se non era il braccio con cui combatteva di solito, non c’erano dubbi che con una ferita del genere gli sarebbe stato molto più difficile battersi da quel momento in poi… ed il tempo continuava a procedere rapidamente!
Dannazione, si trovava in una bruttissima situazione, e non sapeva neppure che cosa fare per ribaltarla. Era stato ferito gravemente ad un braccio, il sangue continuava ad uscire e si sarebbe sentito sempre più debole man mano che passavano i secondi.
Che cosa poteva fare? Cosa? COSA?!
*Ed ora?!* si domandò anche mentalmente il bruno.
Tuttavia, non ebbe il tempo di pensare ad altro in quanto l’albino, con molta rapidità, si lanciò verso di lui tentando un fendente dall’alto a sinistra verso il basso a destra, il tutto dopo aver portato il manico che reggeva con la mano destra vicino alla guancia sinistra.
Il Ferraro maggiore si accorse giusto in tempo dell’attacco che stava lanciando, e riuscì a proteggersi sollevando leggermente la sua spada e posizionandola a mo’ di difesa orizzontalmente davanti al volto.
Sembrava che fosse andato tutto bene, ma in verità non era così… il bruno aveva notato che i suoi riflessi erano calati, come se aver subito quella ferita gli avesse abbassato la guardia e l’avesse reso più vulnerabile agli attacchi nemici.
Pareva che pure il Gran Maestro se ne fosse accorto dato che, sogghignando malignamente mentre rimaneva nella stessa posizione di prima, gli disse “Cosa c’è? Per caso ti sei reso conto che a causa di quella ferita non riesci più a combattere come prima?”
Non voleva dargliela vinta naturalmente, ammettere che aveva ragione significava arrendersi in anticipo, e la posta in gioco era troppo alta per permettersi una resa, no non poteva ritirarsi, anche se la ferita continuava a sanguinare.
Proprio per questo, assumendo uno sguardo quasi furbetto, gli disse “In verità non mi sono mai sentito meglio in vita mia…”
“Stai mentendo!” replicò allora l’albino con tono quasi sbarazzino.
Appena ebbe terminato di pronunciare quelle due parole, l’uomo si mosse ancora rapidamente spostandosi alla sua destra e, portando di nuovo la spada vicino alla spalla sinistra, tentò un ennesimo fendente mirando al braccio destro nemico.
Voleva puntare anche a quell’arto in modo che non potesse più reggere la Komakaku con nessuna delle due mani e, costretto a lasciarla cadere a terra per il dolore, si ritrovasse scoperto e privo di difese per un suo attacco finale.
Ancora una volta, Lorenzo si rese conto di aver notato il suo movimento troppo tardi, e provò in tutti i modi ad evitare l’attacco spostandosi… ma purtroppo ancora una volta si ritrovò fregato, anche se lievemente per fortuna stavolta.
Difatti, anche se si era spostato alla sua sinistra con un passo rapido e deciso, la punta della lama aveva finito comunque per provocargli una ferita orizzontale poco sotto alla spalla, ed anche se non era andata in profondità faceva comunque male.
Il fratello maggiore di Danilo si ritrovò addirittura a digrignare i denti da tanto faceva male, ma cercò comunque di resistere perché, considerando anche l’altra ferita sull’altro braccio, era già messo abbastanza male così com’era.
“E meno male che ti sentivi bene…” lo sfotté addirittura Xehanort a quel punto.
Era un atteggiamento davvero irritante il suo, ma il Grim sapeva che poteva permetterselo. Da quando gli aveva assestato quella ferita non riusciva più a muoversi come voleva, e la vista si stava leggermente offuscando…
Non era cecità o miopia, fortunatamente ci vedeva ancora piuttosto bene, ma se si stava offuscando in quella maniera significava che era ad un passo dal perdere i sensi, e doveva resistere meglio che poteva per evitare di crollare a terra.
Doveva lottare con tutte le sue forze per resistere, assolutamente!
*M-Merda. N-No, non devo c-cedere, n-non devo cedere…* pensò difatti mentre sentiva che le forze lo stavano lentamente abbandonando purtroppo.
Stava iniziando addirittura a traballare tanto stava iniziando a sentirsi meno lucido. No, non doveva succedere, quella era una battaglia troppo importante ed anche molto difficile, se fosse crollato adesso sarebbe stata la fine, non poteva permetterselo…
Peccato solamente che il Gran Maestro aveva notato quel suo momento di difficoltà e, continuando a sogghignare malignamente, affermò “A malapena ti reggi in piedi e continui a fare lo spavaldo? Lascia perdere, ormai è una battaglia persa e tu lo sai meglio di me. Arrenditi finché sei in tempo, e lascerò che siano le bombe ad ucciderti…”
Ma che offerta allettante… ma veramente lo credeva così stupido?
Anche se si fosse ritrovato con un buco in mezzo allo stomaco, anche se gli fossero state amputate le gambe, anche se gli fosse stata decapitata la testa, lui avrebbe continuato a combattere fino alla fine, non si sarebbe MAI arreso!!
Proprio per questo, digrignando i denti e stringendo il pugno sinistro nel disperato tentativo di resistere più che poteva, sollevò la sua Komakaku con la mano destra, seppur dovette fare uno sforzo enorme per riuscirci, e la puntò dritta contro il suo nemico.
“Te lo puoi anche scordare!” affermò allora il ragazzo, cercando di evitare di balbettare per non sembrare debole e di essere in difficoltà “Tu puoi fare di me ciò che vuoi… ma non smetterò mai di lottare contro di te… dovesse essere l’ultima cosa che faccio…”
Pur non perdendo il suo sorrisetto maligno dal volto, Xehanort dentro di sé rimase comunque leggermente scosso dalla cocciutaggine che stava dimostrando, ma non perché intendeva continuare a lottare, ma per qualcosa legato alla Profezia…
Stava continuando a duellare contro di lui anche se era ridotto ai minimi termini, ed anche se non era segnato da nessuna parte che il Prescelto avrebbe agito così quel suo comportamento non poté fare a meno di fargli pensare proprio a lui.
Se fosse stato un indizio che si trattava davvero del Prescelto? Se il suo non volersi arrendere a qualunque costo… fosse legato alla Profezia?
Se così fosse stato, non avrebbe potuto assolutamente permettersi di lasciare che la battaglia andasse avanti, doveva concluderla più rapidamente che poteva. Basta tergiversare, anche quando diceva di voler concludere finiva per non terminare nulla… adesso si faceva sul serio!!
“… Come preferisci!” fu l’unica cosa che disse allora il Gran Maestro.
Dopodiché, senza esitazione, si lanciò contro di lui impugnando la sua fedele spada con la mano destra più velocemente che poteva. Sembrava che volesse tentare un affondo mirando al cuore per stroncarlo all’istante.
Per l’ennesima volta, Lorenzo si accorse solo all’ultimo dell’attacco che stava tirando e riuscì a difendersi per il rotto della cuffia posizionando verticalmente davanti al suo cuore la spada, in modo che bloccasse la punta avversaria.
*C’è mancato poco…* pensò addirittura il Ferraro maggiore, consapevole di quanto avesse rischiato in quel momento.
Ma il leader del Concilio dei Sette non aveva ancora finito, dato che a quel punto cominciò a tirare una serie di fendenti molto rapidi e decisi contro il ragazzo, caricandoli addirittura con la Tecnica a Tre Spade e senza mai muoversi dal punto dove si trovava.
Per il fidanzato di Nami fu molto chiaro quello che intendeva fare. Se si stava muovendo in quella maniera e stava attaccando così, significava che puntava a tagliarlo immediatamente in due e ad ucciderlo con un colpo secco e deciso.
Il countdown continuava a scandire il minuto in cui tutto sarebbe esploso, ma anche volendo non poteva assestare il colpo decisivo in quel momento, e di conseguenza poteva limitarsi esclusivamente a difendersi per il momento.
Così, tentando in tutti i modi di vedere la traiettoria degli attacchi del nemico, brancò con entrambe le mani il manico della sua spada, anche se gli costò tantissimo dato che il braccio sinistro gli faceva un male terribile a causa della ferita grave che continuava a sanguinare, e cominciò a muovere la spada per parare i suoi attacchi.
Anche se si sentiva quasi svenire, riusciva comunque ad accorgersi degli attacchi che stava tirando, seppur tutti quasi all’ultimo, ed in questo modo parò i suoi attacchi per il rotto della cuffia muovendo piuttosto bene la sua Komakaku.
Pure lui come l’avversario non si mosse dal punto in cui era, senza arretrare, e ricoprì la sua lama della Tecnica a Tre Spade, in modo da essere certo di difendersi adeguatamente da quegli attacchi devastanti che il rivale gli stava tirando.
Sapeva però che non poteva andare avanti così e che, alla lunga, il nemico avrebbe finito per prevalere. Ma al tempo stesso non gli veniva in mente un modo per attaccare nelle condizioni in cui era, sembrava pressocché impossibile.
Si trovava in una situazione disperata, e ne era ben consapevole…
Al tempo stesso però, Xehanort stava iniziando a perdere la pazienza. Aveva deciso di chiudere il duello immediatamente, eppure quel maledetto continuava a riuscire a difendersi da ogni suo fendente, anche se adoperava la Tecnica a Tre Spade.
Ma come diavolo ci riusciva?!
Sarebbe dovuto svenire da un momento all’altro, ed invece continuava a contrastarlo al meglio delle sue possibilità… forse qualcosa di vero c’era nella Profezia, forse la prima Grande Sacerdotessa ci aveva visto giusto, forse…
NO!! Non doveva neanche pensarci!!
La storia del Prescelto era un’immensa sciocchezza, gli Illuminati non dovevano credere a quelle ridicolaggini. Si trattava di fortuna, solo e soltanto fortuna, ed avrebbe fatto in modo che essa cessasse all’istante.
Sapeva anche come fare, e proprio per questo mentre l’albino continuava ad attaccare finì per abbozzare un sorrisino maligno… che naturalmente catturò l’attenzione di Lorenzo, che continuava a difendersi.
Aveva notato quel cambio repentino di umore sul volto della sua nemesi, ma non riuscì a decifrarlo e, mentre continuava a adoperare la Komakaku per proteggersi, mentalmente si domandò *Ed adesso cosa sta ideando?!*
Ne sapeva sempre una più del Diavolo, doveva fare molta attenzione…
Improvvisamente però, e non seppe neanche lui spiegarsi come mai, il Grim si ritrovò come bloccato all’improvviso nel punto in cui si trovava, senza riuscire a muovere neanche il muscolo più piccolo!!
Fu una sensazione terribile che lo costrinse ad abbandonare la posizione di difesa ed a distendere per il lungo le braccia mentre si sentiva come schiacciato nel punto in cui si trovava, come se una forza misteriosa stesse provando a schiacciarlo al suolo.
Lui fortunatamente stava resistendo, ma la forza che veniva applicata era talmente grande che finì per perdere la presa sulla sua preziosa Komakaku, che in questo modo cadde al suolo provocando un leggero tonfo quando atterrò sulla piattaforma.
*C-Che cosa… m-mi s-succede?!...* si chiese mentalmente il ragazzo, non comprendendo. Aveva il sospetto che potesse c’entrate il controllo della forza di gravità del nemico, ma Xehanort di solito spiaccicava al suolo e non bloccava in quella maniera, di conseguenza non ci metteva la mano sul fuoco e non ne era sicuro…
Purtroppo per lui, la conferma arrivò quando il Gran Maestro, smettendo di attaccare nell’esatto momento in cui Lorenzo si sentì bloccato, gli disse “Ti piace questa applicazione? È un modo di controllare la gravità che ti consente di bloccare sul posto il nemico ed impedirgli ogni movimento…”
Allora era quello!!
Dannazione, aveva appena avuto la conferma che si trattava di un attacco nemico, questo non andava bene per nulla e, per questo, Lorenzo cominciò ad agitarsi nel disperato tentativo di liberarsi, ma sembrava tutto inutile.
Il Ferraro maggiore arrivò alla conclusione che doveva aver manipolato la forza di gravità attorno a lui per creare un blocco sul suo corpo. Intelligente, era stato fortunato che non l’avesse adoperata prima, e sperava che non la adoperasse mai, ma era troppo tardi…
Lo stesso Xehanort comprese di avere la situazione sotto controllo e, sollevando il braccio destro portando verso l’alto la lama della sua spada, si apprestò addirittura ad assestare un colpo mortale al suo eterno nemico.
Il fratello maggiore di Danilo lo vide, e provò a fare qualsiasi cosa per liberarsi, ma non riusciva neppure a muoversi. Quel blocco era davvero troppo pesante per lui, neanche un dito riusciva a muoversi, e questo lo stava preoccupando da morire.
Se avesse mandato a segno quell’attacco per lui sarebbe stata la fine, e come già detto non poteva permettersi di perdere. No! No! Non doveva finire così!! Non doveva finire così!!
“E con questo…” concluse il tutto l’albino con un sorrisino diabolico sul volto “… È Game Over!!” dopodiché il fendente fu calato…
Lorenzo tentò in tutti i modi di evitarlo, muovendosi più velocemente che poteva e provando a divincolarsi, ma nonostante ci stesse mettendo tutta la sua buona volontà non riuscì a muovere neppure un dito… ed il fato calò inesorabilmente su di lui…
L’attacco lo centrò in pieno sul petto, provocandogli una ferita diagonale proprio lì che definire profonda era voler essere riduttivi. Fortuna voleva che non avesse adoperato la Tecnica a Tre Spade, ma ormai il danno era fatto.
Il Ferraro maggiore non ebbe nessuna possibilità e venne colpito in pieno, e quando il taglio fu provocato su di lui finì per sollevare il volto al cielo mentre le pupille scomparvero, gli occhi diventavano totalmente bianchi e sputava sangue dalla bocca.
Un colpo a dir poco devastante, e non riusciva neppure a muoversi per crollare al suolo… anzi no, dopo che l’attacco era andato a segno, la forza di gravità attorno a lui tornò normale, e così poté accasciarsi al suolo.
Avrebbe voluto resistere come poteva, ma stavolta la mossa era davvero troppo devastante, ed il taglio che gli era stato inferto era troppo grave affinché potesse resistere, e quindi stavolta finì per cadere al suolo davanti a sé di pancia.
Appena fu caduto sulla piattaforma, iniziò addirittura ad avere le convulsioni tanto era grave il danno che gli era stato provocato. Non aveva la forza di rialzarsi, non aveva la forza di reagire, non aveva neppure la forza di pensare.
Era come se il suo cervello fosse andato in blackout nel momento in cui aveva subito il taglio, una diretta conseguenza del dolore e della stanchezza che stava già provando prima a causa degli attacchi precedenti e che ora erano stati portati all’eccesso.
Il Gran Maestro, tornato composto, osservò quanto appena compiuto a circa metà metro davanti al ragazzo, osservandolo mentre si contorceva dal dolore ed era semi svenuto, senza riuscire a fare nulla per provare a rialzarsi.
Per lui quello era un verdetto fin troppo chiaro. La battaglia era finita… ed era stato lui ad ergersi vincitore alla fine!!
Si era dimostrato più forte del fato, la Profezia era soltanto una sciocchezza esattamente come pensava, non aveva mai avuto dubbi al riguardo… tuttavia, per pura precauzione era meglio se metteva fine anche alle sue sofferenze.
Anche se non poteva più combattere, il castano rimaneva comunque vivo, e fino a quando fosse riuscito a respirare ed il suo cuore avesse continuato a battere il rischio che si ribaltasse la situazione c’era sempre.
Certo, ammetteva anche lui che in quella situazione era quasi impossibile che ci riuscisse, ma la prudenza non era mai troppa, soprattutto quando era così vicino dal portare a termine il suo progetto come in quel momento.
Proprio per questo, sollevando leggermente la spada sopra la sua testa reggendola sempre con la mano destra, si tenne pronto a far calare un fendente che decapitasse il nemico e ponesse fine al combattimento una volta per tutte.
*Ed ora il colpo di grazia, così non potrà più ostacolarmi per davvero stavolta…* fu il suo pensiero mentre manteneva un’espressione severa e nessuna parola usciva dalla sua bocca.
Stavolta non tergiversò, passarono giusto due secondi da quando aveva sollevato la lama a quando decise di farla calare verso la testa del rivale. Un solo colpo, e tutte le speranze del gruppo capitanato dai Grim sarebbero state distrutte per sempre…
Ma all’improvviso… “FERMATI IMMEDIATAMENTE!!”
Un grido quasi disumano bloccò l’albino poco prima che iniziasse a far calare la lama. Un grido che proveniva dalla parte terrena di quel piano, quindi allo stesso livello del Generatore e ben al di sotto della piattaforma sopra cui aveva appena finito di combattere contro Lorenzo.
Tra l’altro era una voce che ben conosceva, proprio per questo appena la ebbe udita su Xehanort si stampò un sorrisino beffardo sul volto. Immediatamente volse la sua faccia alla sua sinistra, da dove sentiva provenire la voce, e lì poté vederlo.
Al livello terreno del piano, a circa venti metri dal Generatore e quasi al centro della stanza, c’era un uomo che stava guardando verso l’alto, nella sua direzione, con uno sguardo d’odio, lo stava letteralmente fulminando con lo sguardo.
Il Gran Maestro lo riconobbe subito, e senza perdere tempo disse “Signor Presidente, che piacere vederla qui…”

Lorenzo ha combattuto con tutte le sue forze e meglio che poteva, ma alla fine i poteri di Xehanort hanno avuto la meglio e, dopo aver dato inizio al countdown che avrebbe fatto detonare le bombe distruggendo il Palazzo Presidenziale ed uccidendo tutti coloro che si trovano lì, è riuscito a ferirlo gravemente ed a sconfiggerlo. Tuttavia, a salvare Lorenzo è intervenuto il Presidente Goku, il quale ha richiamato l’attenzione di Xehanort su di sé. Che cosa avrà da dirgli in quest’occasione?


Vi è piaciuto questo settantatreesimo Capitolo?
Vi avevo anticipato che sarebbe stato solo battaglia questo Capitolo, di conseguenza non meravigliatevi se sono venute fuori solamente le mazzate e, soprattutto, il chap è venuto più lungo del normale ;).
Per controbilanciare le sole mazzate di questo Capitolo, posso già anticiparvi che il prossimo Capitolo sarà interamente di discussione, e forse avete già capito quale tipo di discussione vedendo la fine del Capitolo :).
A livello di nuove introduzioni, non ci sono stati né nuovi personaggi né nuovi Universi, di conseguenza la lista rimane invariata così come vedete qui sotto:

1) Mondo Reale:
- Lorenzo Ferraro (21 Anni);
- Danilo Ferraro (16 Anni);
- Jaqueline Fontaine (19 Anni, Deceduta);
- Boyce Lee (21 Anni, Deceduto);
- Leopold Jackson (47 Anni, Deceduto).

2) Dragon Ball:
- Bulma Brief (46 Anni, Deceduta);
- Dr. Raichi (70 Anni);
- Bra (6 Anni);
- Trunks (19 Anni);
- Vegeta (42 Anni, Deceduto);
- Freezer (?? Anni);
- Son Goku (45 Anni).

3) Fullmetal Alchemist:
- Winry Rockbell (16 Anni);
- Maes Hughes (39 Anni, Deceduto);
- Envy (30 Anni);
- Alex Louise Armstrong (40 Anni);
- Roy Mustang (35 Anni);
- Riza Hawkeye (33 Anni).

4) Naruto:
- Naruto Uzumaki (20 Anni);
- Kushina Uzumaki (44 Anni, Deceduta);
- Maito Gai (50 Anni);
- Rock Lee (22 Anni);
- Hinata Hyuga (20 Anni);
- Madara Uchiha (40 Anni);
- Itachi Uchiha (24 Anni).

5) Kingdom Hearts:
- Xigbar (47 Anni);
- Xehanort (41 Anni);
- Marluxia (40 Anni);
- Ansem (50 Anni, Deceduto).

6) One Piece:
- Nami (21 Anni);
- Franky (48 Anni);
- Roronoa Zoro (39 Anni);
- Donquijote Doflamingo (49 Anni).

7) Frozen – il Regno di Ghiaccio:
- Hans (29 Anni);
- Anna (17 Anni);
- Elsa (19 Anni).

8) Code Geass:
- Kallen Kozuki (19 Anni);
- Lelouch Lamperouge (19 Anni);
- Charlez Lamperouge (68 Anni, Deceduto);
- Nunnally Lamperouge (16 Anni),

9) Pokémon:
- Agatha (68 Anni);
- Giovanni (45 Anni);
- Madame Boss (50 Anni, Deceduta).

10) Universo Marvel:
- Steve Rogers / Capitan America (25 Anni);
- Johan Schmidt / Teschio Rosso (32 Anni).

11) Saint Seiya – I Cavalieri dello Zodiaco:
- Shun di Andromeda (26 Anni);
- Seiya di Pegasus (26 Anni);
- Shiryu il Dragone (26 Anni);
- Saori Kido (28 Anni).

12) Fairy Tail:
- Lucy Heartfilia (17 Anni);
- Natsu Dragneel (17 Anni);
- Mirajane Strauss (30 Anni, Deceduta);
- Cana Alberona (24 Anni);
- Elfman Strauss (?? Anni, Solo Nominato, Deceduto);
- Erza Scarlett (21 Anni);
- Gildarst Clive (38 Anni, Deceduto).

13) Beyblade:
- Takao Kinomiya (13 Anni);
- Kai Hiwatari (13 Anni, Deceduto);
- Rei Kon (13 Anni);
- Max Mizuhara (13 Anni, Deceduto);
- Professor Kappa (13 Anni);
- Hilary Tachibana (13 Anni).

14) Medaka Box:
- Medaka Kurokami (18 Anni).

15) Highschool DxD:
- Issei Hyoudou (16 Anni, Deceduto).

16) Assassin’s Creed:
- Al Mualim (63 Anni);
- Altaïr Ibn-La'Ahad (32 Anni);
- Ezio Auditore (42 Anni).

17) Yu-Gi-Oh:
- Marik Ishtar (34 Anni, Deceduto);
- Yugi Muto (17 Anni);
- Ryou Bakura (36 Anni).

18) Claymore:
- Teresa (38 Anni);
- Claire (31 Anni).

19) Attacco dei Giganti:
- Eren Jaeger (14 Anni);
- Mikasa Ackermann (15 Anni).

20) Hokuto no Ken:
- Kenshiro (40 Anni);
- Raoul (41 Anni, Deceduto).

21) Kodocha:
- Rossana Smith (14 Anni);
- Heric Akito / Donquijote Homing (15 Anni).

22) Black Butler:
- Sebastian Michaelis (56 Anni).

23) Shingeki no Bahamut:
- Favaro Leone (45 Anni);
- Nina Drango (16 Anni).

24) Detective Conan:
- Shinichi Kudo (20 Anni);
- Heiji Hattori (20 Anni);
- Ran Mouri (20 Anni);
- Kazuha Toyama (20 Anni).

25) Pandora Hearts:
- Alice (15 Anni).

26) Le Cinque Leggende:
- Jack Frost (22 Anni).

27) Bleach:
- Ichigo Kurosaki (45 Anni, Deceduto).

28) Gravity Falls:
- Stan Pines (80 Anni, Deceduto).

29) Assassination Classroom:
- Irina Jelavic (46 Anni, Deceduta).

30) Death Note:
- L / Sherlock Holmes (36 Anni, Deceduto).

31) Bioshock:
- Frank Fontaine (36 Anni, Deceduto).

32) Alien:
- Xenomorfo / Alien (3 Anni, Deceduto).

33) Predator:
- Yajuta / Predator (3 Anni, Deceduto).

33) The Promised Neverland:
- Isabella (63 Anni);
- Emma (13 Anni);
- Norman (13 Anni);
- Ray (13 Anni).

34) Futurama:
- Turanga Leela / Sonic (45 Anni, Deceduta).

35) Sonic the Hedgehog:
- Sonic / Turanga Leela (45 Anni, Deceduto).

Ma tra non molto la lista sarà completa, anche se immagino che siate ormai stufi di sentirvelo dire XD ;).
Parlando del Capitolo, se ve lo state chiedendo Lorenzo ha resistito al 50% della pressione della gravità perché il suo corpo si era già abituato ad una pressione maggiore rispetto alla gravità normale Terrestre.
Se Xehanort avesse usato il 50% fin dall’inizio, Lorenzo sarebbe sicuramente morto subito T_T.
Riguardo al “mistero” che vi avevo anticipato nelle note iniziali di questo chap, avete potuto vedere che si trattava di nientemeno che… i genitori di Lorenzo e Danilo!!!
C’era un motivo se continuavo a rimarcare che nessuno dei due Ferraro sapesse che fine avessero fatto, ed ora avete visto come mai :). E se notate nel Capitolo prima del salto temporale di tre mesi Xehanort aveva chiesto a Teschio Rosso di cercare “qualcuno”… ebbene, ora il mistero è risolto!! ;)
So che ci ho messo letteralmente una vita per chiarire dove fossero finiti e, soprattutto, per delucidarvi su cosa si erano detti nei primi Capitoli Xehanort e Teschio Rosso, ma… diciamo che l’ho fatto apposta, ecco u.u XD ;).
E Xehanort si è pure dimostrato un avversario leale, dato che vedendo Lorenzo senza lucidità l’ha riportato alla calma prima di continuare a combattere. Questo perché desidera sconfiggerlo mentre è nel pieno delle sue forze, altrimenti non si sentirebbe soddisfatto per nulla :).
Alla fine, il duello pare averlo vinto Xehanort come avete notato, ma ovviamente non è ancora finita dato che Goku è appena arrivato nella Sala del Generatore… e come se non bastasse ce ne sono altri in giro per il Palazzo Presidenziale, non dimenticatevi di loro… u.u XD ;)
Adesso ci aspettano due Capitoli sostanzialmente di “calma” prima che si ricominci con la parte finalissima della grande battaglia al Palazzo Presidenziale… ma fate attenzione a questi due Capitoli “calmi”… perché saranno i più importanti della fic!!
Che cosa voglio dire? Aspettate due settimane e lo vedrete, già nel prossimo Capitolo capirete che c’è qualcosa che “non va”, ed il Capitolo che verrà subito dopo vi darà la batosta definitiva u.u. Non dico altro, aspettate e vedrete… u.u XD ;)
A parte questo, credo però di aver detto tutto quanto, di conseguenza ancora un enorme grazie per i vostri complimenti ed il vostro sostegno a questi ultimi Capitoli della fic, e ci risentiamo martedì 20 Aprile per il nuovo Capitolo della Fan Fiction dove diversi personaggi si confronteranno verbalmente con Xehanort!!! :)
   
 
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